mamma mia che domanda!!!!
ho dovuto pensare un bel pò
ma che bel esercizio, complimenti!!
allora per me la felicità o infelicità (perchè non può esistere l'uno senza l'altro) sono emozioni 'primitive' che io personalmente provo più volte ed in successione durante la giornata e sono collegati ad eventi: sono felice di avere concluso la mia giornata lavorativa:froggie_r, sono stata infelice oggi perchè una persona mi ha parlato di una possibile grave malattia della moglie
, sono felice perchè domani parto e stò via 4 giorni da sola (senza famiglia) e con amici sinceri:froggie_r, sono infelice se penso che non vedrò per 4 giorni i miei bimbi
, sono felice perchè una persona che vedo appare molto più capace di affrontare le difficoltà:froggie_r (speriamo duri un pò) ma sono infelice perchè da poco i miei bimbi hanno distrutto una delle mie due piante di zucchine (solita pallonata)
, sono felice se vedo una nuova fioritura:froggie_r, sono infelice se una pianta muore o stenta o non la capisco
quindi la felicità o infelicità è frequente, uno stato momentaneo assolutamente non legato a mio avviso alla serenità di base, questa è uno stato della mente più duraturo, più pervasivo esattamente come la sua mancanza:storto:.... non dura un attimo o un giorno ma dura un periodo e se da un certo punto di vista è collegato anche alle singole sensazioni di felicità o infelicità e al loro equilibrio dall'altro non solo poichè è legato alla nostra 'teoria del mondo' o 'dell'esperienza'... alla capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno
penso che ci accorgiamo della sua mancanza poichè segna in modo tragico il nostro modo di vivere i momenti di infelicità che ci sembrano eterni
quando sono poco serena allora le liti dei bimbi mi sembrano un attacco, reagisco in modo duro di fronte a cose che in un altro momento lascerei andare, sono più pessimista e sono più portata ad abbattermi e a pensare che fà tutto schifo ed è tutto difficile e che i problemi sono insormontabili ed eterni,
quando sono serena mi godo di più ciò che mi succede, sono più 'morbida', meno inquieta e sono più ottimista nel senso che penso che se anche non la vedo una soluzione potrebbe esserci..... come diceva in modo superbo una persona ormai che non è più in vita ma che ha lasciato larga testimonianza di quella che si chiama 'posizione depressiva' (quella che porta alla serenità e che non è depressione ma è la capacità di tollerare le frustrazioni senza sentirsi necessariamente schiacciati) una volta ha scritto che la salute mentale non è essere felice o sempre stabile ma è la capacità di uscire dalla crisi... divagazioni... perdonatemi