Ciao sono di nuovo io.Prima ho dovuto interrompere perchè sono al lavoro, ma non avevo finito.
Mi pongo spesso la domanda che dice River:
''chi ti garantisce che domani sarai ancora qui?''
Questo lo penso sia per me, che per i miei figli, mio marito, insomma i miei cari e mi rispondo che non potrò far altro che accettare quello che sarà, che non serve a niente soffrire,preoccuparsi, tanto quello che deve accadere accadrà, soprattutto perche percorro circa 90 km al giorno in macchina e, l'idea di un incidente mortale (già accaduto in famiglia) non poteva non venirmi.Penso che se accadesse, mio figlio che è molto attaccato a me, ne soffrirebbe tantissimo,e sentendomi impotente davanti alle cose della vita non posso far altro che accettarla così come viene,se è bella ...bene, se è brutta..pazienza devo prenderla lo stesso solo che come dice River: voglio evitare di pagare il biglietto delle montagne russe e, quindi, evitare di crucciarmi inutilmente.
In passato se cercavo di raggiungere una meta, mi andava tutto storto,e ovviamente la meta neanche la raggiungevo,raggiungevo solo delle sofferenze inutili. Ora sto imparando a capire, che non devo forzare la mano alla vita, legare la mia felicità ai miei bisogni egoistici (non so che parole usare per spiegare le mete che uno si pone) è quanto di più sbagliato possa esistere (per quel che mi riguarda).La felicità è venuta a trovarmi quando meno me lo aspettavo, a me basta così.Ora sto ancora lavorando per raggiungere la serenità, l' accettazione delle sofferenze e quant' altro faccia parte del rovescio della MEDAGLIA DELLA VITA.
Mi pongo spesso la domanda che dice River:
''chi ti garantisce che domani sarai ancora qui?''
Questo lo penso sia per me, che per i miei figli, mio marito, insomma i miei cari e mi rispondo che non potrò far altro che accettare quello che sarà, che non serve a niente soffrire,preoccuparsi, tanto quello che deve accadere accadrà, soprattutto perche percorro circa 90 km al giorno in macchina e, l'idea di un incidente mortale (già accaduto in famiglia) non poteva non venirmi.Penso che se accadesse, mio figlio che è molto attaccato a me, ne soffrirebbe tantissimo,e sentendomi impotente davanti alle cose della vita non posso far altro che accettarla così come viene,se è bella ...bene, se è brutta..pazienza devo prenderla lo stesso solo che come dice River: voglio evitare di pagare il biglietto delle montagne russe e, quindi, evitare di crucciarmi inutilmente.
In passato se cercavo di raggiungere una meta, mi andava tutto storto,e ovviamente la meta neanche la raggiungevo,raggiungevo solo delle sofferenze inutili. Ora sto imparando a capire, che non devo forzare la mano alla vita, legare la mia felicità ai miei bisogni egoistici (non so che parole usare per spiegare le mete che uno si pone) è quanto di più sbagliato possa esistere (per quel che mi riguarda).La felicità è venuta a trovarmi quando meno me lo aspettavo, a me basta così.Ora sto ancora lavorando per raggiungere la serenità, l' accettazione delle sofferenze e quant' altro faccia parte del rovescio della MEDAGLIA DELLA VITA.