Per fortuna c'è chi lavora per noi e fa delle prove sul campo in modo tale da sfamare la nostra curiosità senza far distruggere a nessuno il prato.
Queste foto sono state fatte dopo 50gg di irrigazione con acqua di rubinetto (TAP) ed acqua salata (SEA) a diverse concentrazioni (1:3=1 parte acqua di mare e 3 parti acqua potabile, 1:4=1 parte di acqua di mare 4 parti di acqua potabile, etc etc) su delle piante adute di paspalum vaginatum cv. "sea dwarf".
Altri invece hanno provato ad irrigare 2 volte al giorno per 8 settimane (con risultati intermedi presi anche dopo 4 settimane) delle piante adulte (established) di paspalum vaginatum cv. "sea isle I" e degli stoloni appena piantati (sprigged) sempre con acqua potabile e acqua di mare a diverse concentrazioni. Il paspalum adulto ha resistito alla grande, gli stoloni appena piantati invece hanno sofferto parecchio ma non sono morti tutti (ma quasi) nemmeno col 100% di acqua di mare.
Questi ultimi si sono anche chiesti se l'acqua salata potesse essere utilizzata come diserbante naturale su prati di paspalum (maturo) mantenendo comunque un accettabile aspetto estetico del manto ed incrociando i risultati di diversi studi sono arrivati alla conclusione che irrorando per 6gg consecutivi con acqua salata:
-le infestanti a foglia larga più comuni sono controllabili per la maggior parte già con concentrazioni del 25% (inteso 25% acqua di mare/75% acqua dolce) e con concentrazioni del 50% il controllo è pressochè totale
-le infestanti a foglia stretta richiedono mediamente concentrazioni maggiori (es la digitaria con concentrazioni del 75% ha una percentuale di controllo dell'81% che salgono al 100% se irrorate con acqua di mare) ma alcune tipo la gramigna non vengono controllate completamente nemmeno con concentrazioni del 100% (solo 66% la percentuale di controllo dell'infestante)
-le tuberose sono altrettanto ostiche, ad esempio il cyperus con concentrazioni del 100% ha una percentuale di controllo pari all'81%.
Non contenti di tutti i test fatti si sono anche chiesti se chi si trova ad una certa distanza dal mare possa utilizzare direttamente il sale (quello granulare marino) al posto dell'acqua di mare, la risposta è affermativa, le percentuali di controllo in questo caso sono addirittura salite mediamente del 5% per contro è raddoppiato il grado di danneggiamento del paspalum causato da bruciature fogliarli (specialmente sulle foglie basse a contatto coi grani) e dalla possibile non uniforme distribuzione.
cigolo