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No alle vendette I veri bastardi sono gli uomini

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
non si legge......


Bruna si legge perfettamente, tu cosa vedi? Comunque ti riporto l'articolo che trovo molto bello

Mark Twain lo sapeva già: «Se raccogliete un cane affamato e gli date da mangiare, potete star sicuri che non vi morderà. Questa è la principale differenza tra l'uomo e il cane». Verranno abbattuti con un’iniezione, mentre guaiscono a terra, tremando. I cani hanno paura dei veterinari, anche quelli randagi, anche gli assassini. Quando vedono una siringa sbarrano gli occhi. I cani bisogna saperli accarezzare, altrimenti mordono e dimenticano che da millenni amano l’uomo. Il sindaco di Modica abbasserà il pollice e penserà di aver fatto il proprio dovere. Giustizia è fatta. La coscienza è pulita. La morte di un bambino può essere archiviata con un po’ di veleno nelle vene del branco ribelle. L’uomo è un animale meschino, quando trova qualcuno a cui sbattere sul groppone la colpa si sente in grazia con Dio. Basta un agnello sacrificale e tutti i peccati del mondo vengono spazzati via. Il guaio è che i randagi moriranno e non servirà a nulla. Li hanno già catturati. Le agenzie annunciano che hanno preso anche il capo branco, quasi fosse Bin Laden o il brigante Fra Diavolo. L’enfasi è la stessa.
Quello che fa paura è altro. In Sicilia i randagi vagano nelle città e nelle periferie. Si ritrovano in branchi, abbandonati dall’uomo, affamati, cattivi, perché la fame è cattiva, e con la diffidenza negli occhi. La Sicilia è come Budapest, un’altra terra dove l’uomo ha rotto il contratto con il cane. Lo ha ripudiato. E anche lì c’è lo stesso problema. Il branco è pericoloso. Ma all’origine di tutto questo c’è un essere senza morale, l’uomo.
È l’uomo che prende i cani e li abbandona, perché l’amore è fatica. È responsabilità. È impegno. Il cane non è una merce. Non si prende al supermercato. Non lo butti nella spazzatura. E per ucciderlo, comunque, ci vuole stomaco. Il randagismo non è un’invenzione dei cani. È menefreghismo, vigliaccheria, avidità. Tutti difetti umani. C’è gente che ci campa con i canili. Sapete quanto ricevono dai Comuni i canili in Sicilia? Tre euro al giorno. A Milano 80 centesimi. I canili servono, ma troppo spesso sono solo un affare. È l’uomo che abbandona. È l’uomo che fa diventare il cane selvaggio. È l’uomo che incrocia le razze per moda o brutalità. E crea macchine da guerra. È l’uomo che non fa l’unica cosa saggia da fare di fronte a queste emergenze: sterilizzare i cani randagi. È l’uomo che se ne frega e ora diffonde la paura.
Tutti noi stiamo accarezzando un gioco malsano. Ogni giorno buttiamo fuori chili di paura, li diffondiamo nella società, quasi a voler dare una forma al male che si agita dentro di noi. Stiamo creando eserciti di mostri su cui scaricare ossessioni e sensi di colpa. Oggi tocca ai cani killer, ieri e domani a qualcun altro. La psicosi dei cani assassini farà altro male. Altra gente lascerà per strada il presunto omicida. Paura, paura, paura. Questa è la ricetta per risolvere tutti i nostri problemi. Poi ogni tanto facciamo il nostro sacrificio agli dei. Basta una siringa, un guaito e per qualche giorno siamo liberi dal male.
 

Vagabonda

Florello Senior
mi dava errore....

L'articolo è semplicemente stupendo. Duro, crudo, spietato, come sono le persone che stanno guadagnando in questa storia.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Probabilmente c'era il server carico. Ho voluto postarlo perchè mi è piaciuto tantissimo l'articolo, finalmente qualcuno che sta dalla parte degli animali.
 
R

Riverviolet

Guest
Eh ma scusate, non resisto.
Dov'è finita la cotanta intelligenza umana che ci pone al vertice della catena alimentare, i più forti, i più dotati ed evoluti, così tanto da aver inventato le armi con cui spadroneggiare?
Dov'è finito il discorso, per cui un cane è inferiore a noi e che di fronte ad uno specchio si ringhia?
Io, nel tread sull'etica circa la vita, sono stata additata a catastrofista, a estremista, a colei che non da' giusto peso ai livelli di superiorità.
E' questo che intendevo, quanto noi uomini siamo esseri che non rispettano niente e nessuno con la scusa che sono solo animali, solo piante, solo forme di vita inferiori a noi.
Noi imbracciamo armi, siringhe, facciam fuori le nostre responsabilità abbattendo coloro che si sono ribellati alla nostra scelleratezza, ma è la natura ad essere priva di sentimenti, il cane ad essere feroce.

E' colpa del cane che non si è evoluto a sufficienza e non ha inventato armi con cui essere al nostro pari, noi ci comportiamo solo come è consono al nostro rango.

O no?

Mi aspetto la valanga del: "non è la stessa cosa, non volevo dire questo, era la risposta al tuo esagerare nei confronti dell'essere umano."

Volutamente provocatoria.
 

Vagabonda

Florello Senior
Eh ma scusate, non resisto.
Dov'è finita la cotanta intelligenza umana che ci pone al vertice della catena alimentare, i più forti, i più dotati ed evoluti, così tanto da aver inventato le armi con cui spadroneggiare?
Dov'è finito il discorso, per cui un cane è inferiore a noi e che di fronte ad uno specchio si ringhia?.

Innanzitutto, sarebbe opportunno specificare che ti riferisci a me per rispetto verso gli altri utenti che magari non ruotano intorno al tuo smisurato ego e non sanno di cosa stai parlando. Oltre a rispettare edere e margherite rispetta anche gli altri -ignari- utenti.
Il mio cane è inferiore, nella scala evolutiva, a me. Il mio cane non potrà mai darmi un antibiotico, non potrà farmi una iniezione, non potrà capire che se mangia una polpetta avvelenata muore. Ma io sì, e la mia superiorità intellettiva la metto al suo servizio, gli insegno cose che come CANE, essere vivente degno di rispetto e amore, non potrebbe mai imparare da solo perchè la sua evoluzione è differente rispetto alla mia.


E' questo che intendevo, quanto noi uomini siamo esseri che non rispettano niente e nessuno con la scusa che sono solo animali, solo piante, solo forme di vita inferiori a noi..?.

Io rispetto piante e animali, ma questo non significa che le reputo superiori a me, e non ritengo che questo mio pensiero possa nuocere a chicchesia. Il giornalista che ha scritto questo articolo, chi si indigna e si commuove leggendolo, tutti i volontari che stanno cercando di aiutare quei cani stanno rispettando gli animali. Cominciamo col rispettare queste persone.

E' colpa del cane che non si è evoluto a sufficienza e non ha inventato armi con cui essere al nostro pari, noi ci comportiamo solo come è consono al nostro rango.

O no?

No, è colpa di qualche uomo che non ha avuto rispetto e conoscenza del cane. Perchè mai un cane si deve evolvere diventando qualcosa che non è più cane? Se il cane è amato e rispettato come tale, non ha bisogno di evolversi e inventarsi armi.

Mi aspetto la valanga del: "non è la stessa cosa, non volevo dire questo, era la risposta al tuo esagerare nei confronti dell'essere umano."

Volutamente provocatoria.

Ma cos'è, non accetti le critiche? Non le comprendi? Non le condividi? Non ti interessano? Sei così sicura di te che le opinioni altrui sono solo chiacchiere vuote? Complimenti, bel gesto di tolleranza e rispetto. Fortunati i tuoi gerani, un po' meno i tuoi amici, credo. Anche io so essere volutamente provocatoria.
 
R

Riverviolet

Guest
Nel tread relativo al'etica sul giardino, sul rispetto di altre forme di vita, non sono stata io a provocare rispondendo che, noi siamo esseri superiori e più intelligenti e ci troviamo nella scala più alta dei predatori.
Il mio era un discorso ampio, rivolto verso l'aumento di sensibilità verso tutte le forme di vita, magari diversamente intelligenti, rispetto a noi.
Tu vai sulla persona, come stai mostrando ora.
Provochi la persona, sia adesso che nel tread che ho aperto, sei tu, ad avermi dato della catastrofista e di quella che non vede quanto la natura sia insensibile e noi invece caritatevoli e amorevoli.

Ora però, su quest'articolo rilevi l'arroganza dell'uomo e applaudi all'indignazione.
Ho utilizzato le tue risposte eccesive verso la mia persona, per far notare che non ci possono essere due pesi e due misure, nel rispetto.

Se avessi l'ego di cui mi accusi, spropositato, non inviterei a ridimensionare la presunta superiorità umana.

Sei volutamente provocatoria, ma nei miei confronti.
Il mio ego spropositato, verso riflessioni e comportamenti umani generalizzati, principi etici.
 
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