La Montagna Incantata l'ho letto.
E' stato il primo e unico libro suo in cui mi sono avventurata.
Me ne aveva tessuto le lodi mio marito per anni e alla fine, malgrado la pessima edizione (I Corvi della Dall'Oglio) mi sono convinta e sono andata fino in fondo, per la serie facciamoci del male.
Ho molto apprezzato la sua scrittura, ma le atmosfere, le ambientazioni e il suo modo di sentire la vita, mi hanno davvero sconvolto.
Leggendolo, ho scoperto che i decadenti mi fanno impressione.
Sono rimasta parecchio turbata e lo ripenso sempre con una sorta di sensazione sinistra, quasi di morte.
Forse in fondo, morto lo era davvero. Dentro aveva il vuoto, il gelo e non è di certo il mio scrittore.
Morte a Venezia...che dire? Certo non ho letto il libro, ma il film di Visconti sì, l'ho visto.
Anche qui, shoccante il quadro che si tratteggia. Almeno per me è stato così, pur avendo amato il film, magistralmente girato e interpretato, non sono riuscita a non provare sgomento per un'epoca così buia e così priva di stimoli vitali.
Forse i Buddenbrock, che ho in libreria e a cui penso ogni tanto, potrebbero darmi una sensazione meno cupa, forse, ma credo che forse sia meglio che legga I Karamazov.
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