verissimo.. il credente sicuramente perdona : un esempio, nella strage di Erba, il signor Carlo Castagna che ha perso moglie, nipote e figlia ha perdonato gli assassini, solo grazie alla grande fede.. ma francamente non ci riuscirei..condivido questa posizione. e, non essendo credente, mi sfugge il concetto di 'perdono'.
premetto che può essere solo una mia congettura ......ma io la vedo una qualunque storia di quelle come moltissime ne capitano in famiglie di tutto il mondo ........ma dove più che parlare di perdono il "metterci una pietra sopra " può voler dire anche che "non vi ho perdonato ma non vale più la pena soffrire per voi " è sempre un "maturare" l'imparare a non farsi più così tanto male .....l'accettare semplicemente che di famiglia c'è ne sta una sola, perderla vuol dire farsi male prima e di più a se stessi e poco a familiari che per insensibilità od altro non capiscono un cacchio ....La storia va avanti così: questi parenti, neppure se lo ricordano più quello che hanno fatto...probabilmente non si sono "pentiti"...ma il cambiamento c'è stato nell'animo della parte "offesa" che ad un certo punto ha messo una pietra sopra: per me questo è un grande segno di "maturazione" interiore, che non è facile, ma è benvenuto perchè il perdono alleggerisce anche il dolore...certo che è soggettivo.. Vi è capitato di conoscere una storia simile?.
Scusa una cosa: ma la famiglia cosa c'entra?
Se uccidessero me quale diritto avrebbe la mia famiglia di perdonare per la mia vita?
La famiglia può perdonare per il dolore che lei ha provato , ma non per la perdita della mia vita per me stessa.
Lo Stato si fa parte lesa, che non è solo famiglia o società, ma rappresenta anche me come persona.
Per favore mi chiarisci cosa intendi "non vi fate scrupoli di sorta".
ma il mio era un discorso ipotetico (non previsto dal codice) che riguarda un'altra tipologia di "reati" cioè quelli scoperti dopo tanto tempo, al punto che si può dire con certezza che il reo è DIVERSO da chi a suo tempo ha commesso il crimine.....quello che pensa la famiglia DOVREBBE essere tenuto in considerazione, molto più di quello che succede adesso...
la intendo anch'io come micia, e non lo chiamo perdono perche' e' un concetto che non mi appartiene.superare e andare avanti, magari rimuovere-annullare un torto
ps. adesso cerco bene, ma sono quasi certa di avere una coscienza e lei, la coscienza, ringrazia per il riconoscimento
Ecco, questa è una bella domanda......mi chiedo che persona può essere chi per tanto tempo ha nascosto un omicidio ? come ha fatto a tenere a bada colpa e rimorsi ? come ha fatto a ricostruirsi una vita ingannando tutti ?
ma il codice prevede il carcere solo per fini rieducativi....e per me è fin troppo leggero se consideri gli sconti di pena, il lavoro fuori dalle mura con rientro solo per dormire ecc....io non sono "contro" la pena del carcere, anzi, ma faccio un "distinguo" per quanto riguarda quei reati scoperti dopo anni e anni...per me, in questi casi, si incarcera non chi ha commesso il reato, ma un'altra persona. Evidentemente abbiamo una percezione diversa del "punire i reati"...tutto qui...Il carcere non è solo rieducazione, è una pena.
Chi sbaglia, paga.
Per me è giusto.
mi chiedo che persona può essere chi per tanto tempo ha nascosto un omicidio ? come ha fatto a tenere a bada colpa e rimorsi ? come ha fatto a ricostruirsi una vita ingannando tutti ?
Sì certo. Le eccezioni per me valgono solo se era incapace di intendere e volere (ma davvero, non come te la cercano di far passare nella maggior parte dei casi per pararsi il sedere...)ritenete che una persona debba pagare sempre e incondizionatamente per quello che ha fatto, (come dice la legge), senza eccezioni...
per scrupoli intendo "non avete dubbi di sorta" nel senso che, ritenete che una persona debba pagare sempre e incondizionatamente per quello che ha fatto, (come dice la legge), senza eccezioni...
Non hai capito proprio come ho fatto la mia domanda, scusami...Sul caso Clabs ho già risposto ad Elicriso....Sì certo. Le eccezioni per me valgono solo se era incapace di intendere e volere (ma davvero, non come te la cercano di far passare nella maggior parte dei casi per pararsi il sedere...)
Ma allora secondo te il Danilo Restivo della situazione supponendo sia colpevole dell'uccisione della Claps non dovrebbe essere condannato? Bhè, è passato tanto tempo, si è rifatto una famiglia....
Secondo la tua teoria se risulta colpevole salta su e dice "oh, sono tanto pentito...." e noi dovremmo dire "bambino cattivo, non hai fatto una cosa bella ma visto che ti sei pentito ti perdoniamo"
Mi spiace ma non esiste proprio!
C'è una sola differenza tra la mia posizione al riguardo e la vostra: io ritengo che la pena vada inflitta a chi è colpevole: ma se dopo 20/30 anni trovo quello che era colpevole, probabilmente incarcero uno diverso dal primo, perchè in 20/30 anni non si è più gli stessi (questo l'ho verificato su di me, ma anche in altre persone). Naturalmente è solo il mio parere.
Voi ritenete invece prioritaria la pena, aldilà del tempo trascorso, dei cambiamenti ecc...io no, ma ero certa di essere in minoranza....sono solo idee diverse....
Scusa, non avevo letto tutti gli interventi....
In ogni caso il mio pensiero ormai si sia capito.
Penso anche che nel caso in cui una persona si fosse veramente pentita andrebbe subito dai familiari della vittima e dalla polizia: dai primi a chiedere scusa e dai secondi ad autodenunciarsi.....
Uno che tiene nascosto il delitto per non farsi cuccare non ci credo assolutamente che si si pentito.....
Questo è un discorso tanto complesso che si può appena stare in superficie tante sono le sfaccettature che si possono incontrare.No, il passare del tempo non è un'attenuante. A parte che vorrei sapere chi è in grado di capire che quella persona sia cambiata, se si sia realmente pentita, ecc...
Troppo comodo. E' giusto che ognuno si prenda le responsabilità di quello che fa, in ogni momento.....
Ripeto, forse in questo momento non ragiono razionalmente ma ci deve essere un contrappasso, ci deve essere una pena per il male che hai fatto.... Non è giusto che passi tutto come se niente fosse.... Quello che hai rotto dentro (gli altri) non si riaggiusta più....