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Il Club del libro di giardinaggio.it

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daria

Master Florello
L'ho letto 30 volte appunto perchè,essendo un libro complesso,volevo comprenderlo bene.E' un testo profondo,ricco,e ci vuole un po' per metabolizzarlo bene

e naturalmente quel 30 volte :azz: è una stima per eccesso :fifone2: o volevi dire tre? :rolleyes: o vuoi dirmi quanti anni hai?...:D
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Beh,questa è una notizia che mi conforta,perchè a me piace non solo leggere i libri ma anche rileggerli a distanza di tempo; per esempio "I fratelli Karamazov" me li sono letti e riletti circa una trentina di volte
Inoltre: non si rovinano, non si strappano, non c'è il rischio di perderli, non prendono polvere, non bisogna pulirli, non occupano spazio e sono sempre in ordine e catalogati. E li hai sempre TUTTI con te.
 

Olmo60

Guru Master Florello
belli i libri sbertucciati e lisi dal tempo, anche con le pagine strappate li puoi toccare.
se si rompe il p.c te saluto, e.book....
 

Olmo60

Guru Master Florello
No, gli ebook che compri restano tuoi. Anche se si rompe il supporto su cui li hai, li puoi sempre scaricare dal cloud. Su qualsiasi dispositivo.
quando avevo il p.c rotto, schermo compreso, fulminato del tutto, neanche mi si accendeva...ma se dici che è possibile scaricare qualcosa da un rottame, ci devo credere per forza, perchè di p,c non so niente e la cosa mi fa piacere per tutti quelli che leggono in e.book.
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Quello del pc rotto, schermo compreso e fulminato è un esempio di quello che potrebbe succedere....ma un pò estremo secondo me perché poi Il pc si fa riparare, o lo si riacquista nuovo.
Con il kindle (cito questo perché lo uso) puoi tenere in memoria migliaia di libri ed averli sotto mano in qualsiasi momento.
Obiettivamente è molto comodo da usare, da ex felice proprietaria di migliaia di libri in formato cartaceo, ero molto scettica anche io all' inizio.....dopo averlo provato l' ho promosso subito a pieni voti ed ora, a parte qualche eccezione, sono anni che non acquisto più libri cartacei.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
quando avevo il p.c rotto, schermo compreso, fulminato del tutto, neanche mi si accendeva...ma se dici che è possibile scaricare qualcosa da un rottame, ci devo credere per forza, perchè di p,c non so niente e la cosa mi fa piacere per tutti quelli che leggono in e.book.
Infatti io non leggo mai da pc. Se dovessi leggere su pc, dopo 5 minuti mi farebbero male gli occhi. Gli ebook reader sono tutta un'altra cosa. È davvero come leggere un libro su carta, forse anche meglio.
Se mi si rompesse il kindle, temporaneamente potrei leggere su tablet o su telefono. Sarebbe scomodo e fastidioso, ma come soluzione contingente ci può stare.
 

daria

Master Florello
vi dirò, io sto leggendo a pc una novella al giorno di Pirandello, e si può fare benissimo per via della brevità, su kindle sto leggendo Golden e in cartaceo Asimov, non mi faccio mancare niente :eek:k07:
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Giusto per allargare un po' le chiacchiere, mi è venuto a tiro ciò che scrisse il poeta
"La' dove di danno alle fiamme i libri si finisce per bruciare anche gli uomini" (dove libro sta per testo/contenuto, cartaceo ma anche virtuale, ci mancherebbe )

Però mi vien da riflettere che accentrare il contenuto dei testi entro i confini del web, in mano di pochi soggetti anonimi che li gestiscono con interesse prevalentemente economico rispetto al culturale, il rischio di dispersione/distorsione/censura è enorme: il rogo del 33 è una provocazione palese e simbolica ma sterile, un "delete" sarebbe anonimo ed (facilmente) eterno

Per dire cosa?

Nulla in particolare, semplice flash nonché occasione per suggerire un titolo, a chi interessa
Leo Lowenthal “I roghi dei libri” – brevissima storia mondiale della censura.


 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Però mi vien da riflettere che accentrare il contenuto dei testi entro i confini del web, in mano di pochi soggetti anonimi che li gestiscono con interesse prevalentemente economico rispetto al culturale, il rischio di dispersione/distorsione/censura è enorme: il rogo del 33 è una provocazione palese e simbolica ma sterile, un "delete" sarebbe anonimo ed (facilmente) eterno
No, per diverse ragioni.
Prima di tutto, non si tratta di pochi soggetti anonimi, ma di diversi soggetti con nome e cognome.
La distorsione del mercato c'è già, ed è dettata dalle case editrici. Se tu scrivi un libro, devi trovare qualcuno che te lo pubblichi. Per questo ci sono costi notevoli: stampa, marketing, distribuzione e altro.
Le case editrici decidono cosa va e cosa non va, e decidono su cosa puntare. Licia Troisi ha venduto tanti libri perchè Mondadori ha fatto una campagna pubblicitaria fortissima, ma non meriterebbe nulla.
Al contrario, pubblicare in ebook è piuttosto economico. Tecnicamente, sarei in grado di farlo anche io.
Per quanto riguarda la censura, nel mercato cartaceo se non c'è chi mi pubblica, non posso pubblicare niente. A meno di mettere su una tipografia, stampare i libri e metterli in salvo prima che tutto venga incendiato. In formato digitale, questo problema non esiste.
Per finire, tutti i libri non protetti da copyright sono scaricabili gratuitamente. Alcuni persino direttamente da amazon.
 

Olmo60

Guru Master Florello
riconosco i mille vantaggi pratici dell'e.book e credo che chi ama la carta non sia una persona pratica ma un passionale: con le pagine ci fa l'amore, le annusa, le accarezza studia la grana della carta, soppesa la forma dei caratteri come un amante ammira e studia le mosse dell'oggetto del suo sentimento. Il contenuto per un passionale, viene in secondo piano, o meglio viene in contemporanea ma su di un piano diverso.. .tutto qui.
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Mhhh......
Un conto è l'editoria ed un altro la distribuzione
I diritti sulle pubblicazioni ebook appartengono comunque agli editori
Gli editori lavorano in regime di competizione (relativa ma questo è altro ragionare ), i distributori web invece in quasi monopolio
Così come quando alcuni editori si son messi a distribuire attraverso grandi punti uccidendo le librerie con conseguente irreperibilità di testi editi da concorrenza o da case di nicchia, così la grande distribuzione web rischia di impoverire (quando non altro atto in malafade) la varietà della cultura

Esempi passati :nei monasteri medievali da un lato si propagava la cultura ma dall'altro si censurava, e questo "potere" concentrato in rari centri ha sì conservato qualcosa ma ha anche distrutto molto


Cosa intendo, mi aspetto, mi piacerebbe?
Non certo un passo indietro della “tecnologia di internet” che certo ha molto di buono!
Ma un occhio più attento dei consumatori, che mantengano un “equilibrio di mercato” attraverso acquisti mirati qui e là, carta e web
Non so se i termini virgolettati siano appropriati, eventualmente spiego meglio

 
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rocco.co

Guru Giardinauta
:lol: e.leo il grande sbeffeggiatore!

@ Olmo, non è questione di passionalità ma di scegliere la qualità invece della quantità, anzi proprio di essere liberi di scegliere cosa leggere
A me di andare in giro con la ibreria in tasca interessa come andare in giro con le foto dei miei figli: relativamente
Invece io pretendo edizioni accurate nel rispetto dell'autore e di chi lavora nel mondo dell'editoria e del lettore, traduzioni decenti, contenuti attendibili e seri garantiti da revisori professionisti.
 

floretta

Maestro Giardinauta
concordo con rocco.co in tutto e aggiungo che negli ultimi anni la pubblicazione di libri è diventata qualcosa di osceno, mi spiego: fate caso a quanti libri si pubblicano e provate a vedere tra tutti questi quanti possano vantare un minimo di dignità letteraria, spesso è " monnezza", autori creati non si sa da chi e perchè, o meglio si sa il perchè, l'invasione del mercato, una specie di corsa alle vendite di un prodotto che dovrebbe brillare per qualità ed essere monitorato attentamente da chi lo produce e lo pubblica, e noi siamo le vittime di questa invasione!!
 

garofano

Maestro Giardinauta
e naturalmente quel 30 volte :azz: è una stima per eccesso :fifone2: o volevi dire tre? :rolleyes: o vuoi dirmi quanti anni hai?...:D
Ho cinquantatre anni andante verso i cinquantaquattro (a dicembre),ma ho cominciato a maneggiare libri da quando ho imparato a leggere.Ovviamente a sei anni non leggevo Dostoewskij:D,ma ho ripreso più volte i Fratelli Karamazof nel corso del tempo,e la prima volta l'ho letto a vent'anni,per cui i conti sono presto fatti:magari non saranno proprio trenta volte,ma più di venti si:).Sono comunque una lettrice accanita,leggo appena posso,uso anche del tempo notturno, perchè di norma non dormo più di sei-sette ore per notte,e quando sono di turno notturno in clinica praticamente non dormo.Amo particolarmente la notte per il suo silenzio,che mi permette di raccogliermi e mettermi a pensare.
 
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Cheguevilla

Giardinauta Senior
Un conto è l'editoria ed un altro la distribuzione
I diritti sulle pubblicazioni ebook appartengono comunque agli editori
I diritti appartengono a chi li registra.
Se tu vuoi pubblicare un tuo ebook, vai alla SIAE, lo registri e lo diffondi come ti pare via internet.
Altrimenti, devi trovare un editore che lo faccia per te e che ti prenderà la quasi totalità degli introiti.
Senza contare i costi che sono evidentemente ridicoli.

Gli editori lavorano in regime di competizione (relativa ma questo è altro ragionare ), i distributori web invece in quasi monopolio
No, questo non è vero. Non c'è solo amazon. Anzi, esistono migliaia di siti che vendono libri prodotti da case piccole o da scrittori autonomi.
Certo, c'è il rischio che sia monnezza. Ma è una cosa ovvia. O si cerca la libertà di stampa assoluta, e allora ognuno pubblica qualsiasi boiata, oppure ci si affida ad un reviewer (le case editrici) che decidono per noi cosa è bello e cosa no. Con pro e contro.
 

Olmo60

Guru Master Florello
per chi legge cartaceo, conoscere le case editrici, quindi, potrebbe essere d'aiuto per orientarsi meglio?
faccio un esempio-paragone: quando nacque il College de France come "opposizione" alla Sorbona, (se ricordo bene) chi insegnava li aveva un'impostazione meno "accademica"..la stessa cosa si può estrapolare nelle pubblicazioni delle diverse case editrici?
 

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Master Florello
per chi legge cartaceo, conoscere le case editrici, quindi, potrebbe essere d'aiuto per orientarsi meglio?
faccio un esempio-paragone: quando nacque il College de France come "opposizione" alla Sorbona, (se ricordo bene) chi insegnava li aveva un'impostazione meno "accademica"..la stessa cosa si può estrapolare nelle pubblicazioni delle diverse case editrici?

direi proprio di si. Guarda la sellerio cosa anzi chi stampa, e guarda chi stampa vespa
 
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