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felicità, sì o no?

Nicki.ta

Giardinauta
Finni, non solo ti quoto in pieno, ma potrei tranquillamente aver scritto io cio' che hai scritto tu, per cui non ripeto la stessa risposta ...

A Belvedere e Ari, so esattamente cosa provate, io l'ho vissuto per quasi trentanni: simbiosi, passione, perdersi uno nell'altra ecc ecc , poi un bel giorno lui arriva e ti dice: scusa ma mi sono innamorato di un'altra ... allora, dove va a finire il vostro supposto teorema amore uguale felicita' !!!

Sempre per Belvedere, aggiungo una piccola cosa a cio' che ha scritto Finni, io parlavo dell'Amore, quello vero, con la a maiuscola ... quello, ammesso che uno lo provi mai, si prova un'unica volta nella vita e, checche' ne dica Finnegan, e' per sempre ... il problema e' che non e' quasi mai del tutto bilaterale, lo sembra, ma non e' detto che lo sia, per questo dico che l'unica felicita' possibile ce la possiamo dare solo noi stessi, indipendentemente dagli altri.
 

paolaas

Guru Giardinauta
Qualcuno scrive che cerca la felicità.
Ecco io pensavo che non la cerco, ce l'ho già.
Mi chiedo: non è che ce l'abbiamo dentro di noi? Forse è solo difficile riconoscerla....
Io so che molte persone che conosco vengono a cercare aiuto e conforto da me e questo per me è un onore. Ma mi chiedo: cos'è che fa sì che vengano proprio da me?
Il fatto che sanno che sono disponibile (ad aiutarle, ad ascoltarle, a confortarle...)? Ce ne sono a bizzeffe di persone disponibili.
Il fatto che sono una persona forte?
Forse la sicurezza in se stessi può essere in qualche modo legata all'essere felici? (chi è sicuro di sé riesce a riconoscere la felicità che ha dentro?)
 

paolaas

Guru Giardinauta
ecco, danzare è una delle cose che fa felice pure me. ma pure lì ci ho messo un bel po' di anni a liberarmi dai condizionamenti che avevo al riguardo. buffo, dato che poi stava quasi diventando una professione. ma nemmeno tanto, se penso che spesso le strade più felici per noi son quelle verso le quali proviamo più resistenza iniziale.

Questa la devo dire a mio marito per convincerlo ad andare a ballare insieme!
 

Ari68

Florello
A Belvedere e Ari, so esattamente cosa provate, io l'ho vissuto per quasi trentanni: simbiosi, passione, perdersi uno nell'altra ecc ecc , poi un bel giorno lui arriva e ti dice: scusa ma mi sono innamorato di un'altra ... allora, dove va a finire il vostro supposto teorema amore uguale felicita' !!!

Ciao Nicki.ta......avevo letto la tua storia in qualche post.....è una cosa che spero non dover provare mai......per il momento la mia storia è coronata dall'Amore,un'Amore che mi rende Felice, ma sono consapevole di una cosa..... 23 anni fà ci siamo scambiati una promessa, quella di rimanere assieme in ogni situazione finchè morte non ci separi.....è una promessa niente di piu' e come in ogni situazione che la vita ci presenta può finire (mi auguro di no) ma penso che la Felicità che ho vissuto in tutti questi anni farà sempre e sottolineo sempre parte della mia Vita....niente e nessuno potrà cancellarla.....

Mi piace paragonare la Felicità ad un viaggio:rolleyes:..... la Felicità non deve essere una meta di arrivo ma un modo di viaggiare.......:)

Ciao Nicki.ta un abbraccio :love_4:
 

paolaas

Guru Giardinauta
gli uomini in genere si stra-divertono ad andare a ballare, superata la resistenza iniziale... sarà perché almeno lì noi dobbiamo lasciarli guidare? :hehe:

AH ah! Gli devo dire anche questo....
Io purtroppo non riesco a superare l'ostacolo iniziale...

Tornando IT, non so perché leggere di Amore con la A maiuscola mi fa uno strano effetto (non me ne vogliate, dico solo quello che sento io...)
Anch'io sono fortunata, vivo un bell'amore ma lo scrivevo con la A maiuscola quando avevo 16-18 anni, ora non più.
Ho come ridimensionato la cosa. Non perché io ami meno mio marito ma parlare di Amore mi sa di sfrontato. Ops sono ancora OT....
Tornando veramente IT: non lego la felicità SOLO all'amore, o solo alla salute, o al fatto che vada sempre tutto lisco (eh... magari fosse vero...)
Ecco se dovessi dare diversi pesi ai vari elementi su citati credo che quello che più influenzerebbe la mia felicità è la salute.
Lo ritengo, per quanto mi riguarda, l'unico elemento veramente essenziale.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Elena 11293 scrive:

Qui se capisco bene stai considerando la felicità come la cosa che si può vivere con un'altra persona, e perfino in un modo piuttosto specifico (un perdersi l'uno nell'altro, mi pare). ma, trovi che me la stia prendendo se scrivo che non lo credo essere l'unico modo in cui tutti la possiamo sperimentare? perché questo sinceramente mi viene da commentare. potrà forse esserlo per molti, ma proprio credo che per ognuno una cosa come la 'felicità' abbia declinazioni davvero personalissime. tant'è che postando il thread non avevo proprio preso in considerazione il parlare del 'cosa ci rende felici', ma del 'se ce lo concediamo'..

Ecco, Elena è questo "se ce lo concediamo" che proprio, come il 3d delle 9 dimensioni spazio-temporali non mi entra in testa...Cosa vuol dire? Per me non vuol dire niente, perchè la felicità non ce la possiamo concedere, almeno, non sempre, non a comando...ti faccio un esempio personalissimo che per me è fonte di "infelicità" obbligatoria: io credo fermamente (per quello che è stata la mia vita e i miei principi che reputo giusti) che non accetterò mai compromessi per trovare lavoro: odio le raccomandazioni. Ora avrei potuto almeno tentare di avvicinare una persona che, forse, poteva "raccomandarmi" e io ho deciso di NON farlo. Il risultato è 1) sono infelice perchè non lavoro ma 2) se mi facevo raccomandare ero infelice lo stesso perchè mi sarei sentita un verme. (esagero per contrappunto). Tu cosa mi consigli: di NON tenere conto dei miei principi? Sono questi quei famosi freni di cui tu parli e dei quali dici che non bisognerebbe tener conto per essere felici?....Se è così la tua teoria è veramente in perfetto equilibrio con la nostra società edonistica che tanto deprechiamo....Cosa significa per te (fammi un esempio) concedersi la felicità, come atto della volontà?....sarai mica nietzchiana?

(scherzo, eh.....)
 
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Nicki.ta

Giardinauta
è una promessa niente di piu' e come in ogni situazione che la vita ci presenta può finire (mi auguro di no) ma penso che la Felicità che ho vissuto in tutti questi anni farà sempre e sottolineo sempre parte della mia Vita....niente e nessuno potrà cancellarla.....

Mi piace paragonare la Felicità ad un viaggio:rolleyes:..... la Felicità non deve essere una meta di arrivo ma un modo di viaggiare.......:)

Su questo ti do pienamente ragione, cio' che si e' provato, cio' che si e' vissuto insieme, nessuno potra' mai portarcelo via ... anche cio' che si e' costruito se si e' persone intelligenti, per questo stiamo cercando di mantenere salda l'enorme, inaffondabile amicizia che ci ha sempre legati ... ma non e' la stessa cosa, il mondo ti crolla in testa lo stesso, sai, e smetti di credere a tante cose, ti ritrovi comunque cambiata e cominci a pensare a te solo come individuo indipendente ... e forse non e' neanche male ... noi siamo l'unico essere umano che non ci abbandonera' mai !!!!

Quoto anche il fatto che la felicita' non sia una meta, ma una via da percorrere ...
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
.......... noi siamo l'unico essere umano che non ci abbandonera' mai !!!!

Quoto anche il fatto che la felicita' non sia una meta, ma una via da percorrere ...
non è ,scusami nikita, proprio del tutto vero ........diciamo che in teoria sarebbe così.......
ma molte persone si abbandonano ,si lasciano andare, non reagiscono per fare alcuni esempi e le conseguenze sono molte volte deleterie se non letali ,vedi i suicidi .........
ma anche convincersi che "non avendo più" vuol dire "che in effetti non esiste" é una forma di "non fare"......anche convincersi perchè è andata male, che non esiste è una rinuncia implicita al cercarla ........se è successo una volta vuol dire che esiste .......e c'è se si vuole cercare e vedere......insomma "mai dire mai", sempre che si voglia
guarda voi (tu l'hai detto e finn non credo che ora possa dire non stia meglio di qualche tempo fa) avete avuto un esperienza negativa in qualcosa .......spero che sapere che una mia esperienza è andata molto oltre e peggio e sono qua che scrivo (modifica mess......e scass i marun) possa aprirti una visione diversa
 
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priscilla

Giardinauta Senior
e come diamine ci riesci?
Ci riesci anche tu.Quando guardi la tua moto e pensi "mi piace"quando sei strafelice mentre la guidi.Quando ripari un motore e poi lo senti andare come un orologio.Quando....non so.... potresti continuare tu perché io non ti conosco, ma sono sicura che i momenti in cui possiamo riscoprire il desiderio del bello siano davvero tanti.E non ci sono delusioni che tengano(chi non le ha mai provate?), perché' mi sono accorta che poi si ripresenta sempreLa Voglia di incontrare un amico, di fare qualcosa che ci piace,di risalire la china.Sara' scontato dirlo ma per me dedicarmi al giardinaggio ha rappresentato questo.Scusa se sono stata noiosa ma la tua domanda mi ha provocato e non potevo risponderti se non Cosi'.Ciao
 

elena_11293

Master Florello
e
Ecco, Elena è questo "se ce lo concediamo" che proprio, come il 3d delle 9 dimensioni spazio-temporali non mi entra in testa...Cosa vuol dire? Per me non vuol dire niente, perchè la felicità non ce la possiamo concedere, almeno, non sempre, non a comando...ti faccio un esempio personalissimo che per me è fonte di "infelicità" obbligatoria: io credo fermamente (per quello che è stata la mia vita e i miei principi che reputo giusti) che non accetterò mai compromessi per trovare lavoro: odio le raccomandazioni. Ora avrei potuto almeno tentare di avvicinare una persona che, forse, poteva "raccomandarmi" e io ho deciso di NON farlo. Il risultato è 1) sono infelice perchè non lavoro ma 2) se mi facevo raccomandare ero infelice lo stesso perchè mi sarei sentita un verme. (esagero per contrappunto). Tu cosa mi consigli: di NON tenere conto dei miei principi? Sono questi quei famosi freni di cui tu parli e dei quali dici che non bisognerebbe tener conto per essere felici?....Se è così la tua teoria è veramente in perfetto equilibrio con la nostra società edonistica che tanto deprechiamo....Cosa significa per te (fammi un esempio) concedersi la felicità, come atto della volontà?....sarai mica nietzchiana?

(scherzo, eh.....)


ah...olmo, mica so se riesco a risponderti.
perché mi sa che se per te quel che dicevo sul fatto di non concedersi d'essere felici non ha alcun senso allora sarà pure difficile che io glielo possa dare, visto che probabilmente vediamo cose diverse... siccome citi l'altro thread: se ad esempio ti dicessi che io passo allegramente da una dimensione all'altra e tu mi dicessi che per te non ha senso perché per te esiste solo la dimensione in cui ti trovi, cosa potrei mai aggiungere?
cmq, okay, posso provare a farlo a partire dall'esempio che racconti: lì come 'freno' (del tipo di cui parlavo) io ci vedo non tanto il tuo non volerti adattare al sistema della raccomandazione, ma il fatto di considerare solo quelle due alternative.

però.............................io sono io e la vedo così, tu sei tu e la vedi a modo tuo. sulla stessa identica cosa. non serve che ci mettiamo d'accordo. ed è per questo che chiedevo quali freni uno pensa di essersi messo nella vita che lo bloccano dall'essere felice così come lui vorrebbe, se l'ha fatto: io non so cosa esattamente possa risultare bloccante per un'altra persona. come non so assolutamente cosa possa fare felice un'altra persona.

così, anche: non so perché ti sia fatta l'idea che io abbia una qualche teoria e la stia consigliando. quel che ho detto è che per me stessa so per certo di avere avuto determinate seghe mentali che mi han messo i paletti tra le ruote e so pure che per un bel po' di persone che conosco è stato lo stesso. per svariati motivi e con risultati di svariata natura.
ma, siccome forse non è così per tutti, chiedevo se qualcun'altro ha dei 'limiti auto-imposti' e li conosce.

infine: senza dubbio, per quel che ho compreso finora, per riconoscersi felici serve anche una presa di coscienza (vedi post di priscilla). se per farlo occorra un atto di volontà, so dirlo solo per me (nel mio caso è sì).

son riuscita a chiarirti qualcosa?
 

Olmo60

Guru Master Florello
e


ah...olmo, mica so se riesco a risponderti.
perché mi sa che se per te quel che dicevo sul fatto di non concedersi d'essere felici non ha alcun senso allora sarà pure difficile che io glielo possa dare, visto che probabilmente vediamo cose diverse... siccome citi l'altro thread: se ad esempio ti dicessi che io passo allegramente da una dimensione all'altra e tu mi dicessi che per te non ha senso perché per te esiste solo la dimensione in cui ti trovi, cosa potrei mai aggiungere?
cmq, okay, posso provare a farlo a partire dall'esempio che racconti: lì come 'freno' (del tipo di cui parlavo) io ci vedo non tanto il tuo non volerti adattare al sistema della raccomandazione, ma il fatto di considerare solo quelle due alternative.

però.............................io sono io e la vedo così, tu sei tu e la vedi a modo tuo. sulla stessa identica cosa. non serve che ci mettiamo d'accordo. ed è per questo che chiedevo quali freni uno pensa di essersi messo nella vita che lo bloccano dall'essere felice così come lui vorrebbe, se l'ha fatto: io non so cosa esattamente possa risultare bloccante per un'altra persona. come non so assolutamente cosa possa fare felice un'altra persona.

così, anche: non so perché ti sia fatta l'idea che io abbia una qualche teoria e la stia consigliando. quel che ho detto è che per me stessa so per certo di avere avuto determinate seghe mentali che mi han messo i paletti tra le ruote e so pure che per un bel po' di persone che conosco è stato lo stesso. per svariati motivi e con risultati di svariata natura.
ma, siccome forse non è così per tutti, chiedevo se qualcun'altro ha dei 'limiti auto-imposti' e li conosce.

infine: senza dubbio, per quel che ho compreso finora, per riconoscersi felici serve anche una presa di coscienza (vedi post di priscilla). se per farlo occorra un atto di volontà, so dirlo solo per me (nel mio caso è sì).

son riuscita a chiarirti qualcosa?
Ecco, non voglio darti l'idea che non condivido tutto quello che dici: ho capito che spesso siamo noi stessi (per delle paranoie o per paura dell'azzardo magari, a non rischiare la "felicità") e qui hai ragione, capita. Ma questi freni inibitori non sono del tutto negativi (come mi sembra che fino a qui, è stato posto nelle risposte) e a volte non possono che essere in contrasto con la felicità...questo volevo dire...cioè l'affermazione come principio generale che sono questi freni a impedirci la felicità è sbagliata,cioè è vero che ci sono stati/ci sono dei freni, ma è sbagliato dire che non dovrebbero esserci....non so se riesco a spiegarmi....Nel mio esempio infatti, prendendo per buono il fatto che tutte le altre strade per ora non sono servite (curriculum vitae, giri quotidiani alle agenzie di lavoro ecc) e che l'unica strada era la raccomandazione, ecco che si crea il cortocircuito per cui in questo caso (a meno che con abbia un colpo di fortuna) non posso essere felice neppure se lo voglio con tutta me stessa....e di situazioni che creano il cortocircuito tra volere e dovere (morale) ce ne sono tante....ecco perchè dico che forse, la felicità è di chi si accontenta (e può accontentarsi..) o di chi è senza tanti scrupoli (paranoie)...nel mezzo ci sono le persone che come me che si arrabattano..Ho capito meglio cosa volevi sapere: e quindi rispondo che le volte che mi sono impedita di essere felice sono state quelle nelle quali mi sono trovata di fronte a scelte etiche che se non avessi fatto sarei stata infelice per un'altro verso.....
 

elena_11293

Master Florello
Ecco, non voglio darti l'idea che non condivido tutto quello che dici: ho capito che spesso siamo noi stessi (per delle paranoie o per paura dell'azzardo magari, a non rischiare la "felicità") e qui hai ragione, capita. Ma questi freni inibitori non sono del tutto negativi (come mi sembra che fino a qui, è stato posto nelle risposte) e a volte non possono che essere in contrasto con la felicità...questo volevo dire...cioè l'affermazione come principio generale che sono questi freni a impedirci la felicità è sbagliata,cioè è vero che ci sono stati/ci sono dei freni, ma è sbagliato dire che non dovrebbero esserci......


dovrei pensarci su per vedere se nella mia esperienza è vero o meno, per poter dire se mi trovo d'accordo o no, ma proprio perché non ci ho pensato ancora spero proprio di non averlo cmq detto in precedenza come la ritenessi una regola generale!
per me stessa, in realtà lo è ormai (trovo inutile tutto ciò che vivo come limitante, per cui me ne disfo il prima possibile. l'etica però non la metto tra quelli che considero limiti), ma di qui a pensare di volerlo far valere per chiunque.....

cmq, anch'io ho capito meglio cosa intendevi, grazie! :)

ps: magari un giorno ci incontriamo tipo in 5a dimensione e lì ne riparliamo..... :D
 
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lalle

Florello
siamo proprio tutti diversi!
anche io penso che c'è poco da stare allegri, ma allo stesso tempo..... c'è poco da stare tristi!

per quanto mi riguarda ho ottima salute (e molti non l'hanno affatto!), un uomo che ogni tanto sbuffa ma mi guarda come se fossi una pizza appena sfornata (c'è chi si sopporta a malapena o è solo non per scelta), un lavoretto modesto ma per ora sicuro, un terrazzo che è una meraviglia ecc.
Insomma bisogna pur ricordarsi che esistono vite devastate dalla malattia, dalla miseria nera, dalla violenza ecc.
Mio padre, che era un brav'uomo di grande semplicità e sensibilità fuori dal comune, mi ripeteva sempre che non bisogna fare confronti con quelli che stanno meglio di noi, ma con quelli che stanno peggio.
E non per godere delle disgrazie altrui. ma perchè apprezzare le cose che abbiamo è UN DOVERE.

... sulla felicità e l'infanzia dico che la mia infanzia è stata orribile, tristissima e penosa. Ed ero ben consapevole di questo.
grazie al cielo (e anche grazie ad un psicoterapeuta) da adulta ho iniziato la faticosa risalita.
non sono una ebete col sorriso perenne/contenta di esistere.
vivere mi costa una grande fatica. ma ci trovo anche parecchie cose buone e quelle brutte mi impegno per affrontarle.
Non tornerei indietro manco morta!

Intanto, l'immagine di lui che ti guarda come una pizza appena sfornata è proprio simpatica!!:lol:
Quanto a chi, come te, si sente felice certo non lo ritengo un ebete, penso piuttosto che goda di meccanismi interni di autodifesa (magari acquisiti, come nel tuo caso, con gli strumenti che ti ha dato lo psicoterapeuta) che gli regalano una pace interiore ed una serenità che non posso che, benevolmente, invidiare.
Tutto quello che ho lo apprezzo, mi ritengo fortunata ma se proprio voglio cercare di essere felice è meglio che guardi chi ha più di me perchè mi basta quello che ho, di avere di più non mi importa ... se guardo chi sta peggio, ma peggio peggio come ce ne sono tanti, non sono certo felice ....
 
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Olmo60

Guru Master Florello
dovrei pensarci su per vedere se nella mia esperienza è vero o meno, per poter dire se mi trovo d'accordo o no, ma proprio perché non ci ho pensato ancora spero proprio di non averlo cmq detto in precedenza come la ritenessi una regola generale!
per me stessa, in realtà lo è ormai (trovo inutile tutto ciò che vivo come limitante, per cui me ne disfo il prima possibile. l'etica però non la metto tra quelli che considero limiti), ma di qui a pensare di volerlo far valere per chiunque.....

cmq, anch'io ho capito meglio cosa intendevi, grazie! :)

ps: magari un giorno ci incontriamo tipo in 5a dimensione e lì ne riparliamo..... :D

Mi scuso se hai capito che io credo che tu vuoi far valere certe regole per tutti: NON è questo che volevo dire: magari non sono riuscita a esprimere il mio pensiero, ma non vedo un "voler imporre tuo" nella discussione...spero che non ti sia arrivato questo messaggio,,ah!ah!ah!....Magari un giorno ci incontriamo nella 5a dimensione e ne parliamo a quattr'occhi.....ok?...
 

elena_11293

Master Florello
Mi scuso se hai capito che io credo che tu vuoi far valere certe regole per tutti: NON è questo che volevo dire: magari non sono riuscita a esprimere il mio pensiero, ma non vedo un "voler imporre tuo" nella discussione...spero che non ti sia arrivato questo messaggio,,ah!ah!ah!....

hehe, ormai mi sa che abbiam ben capito che i fraintendimenti son da dare quasi per scontati, scrivendo qui! quindi, no problem :)


Magari un giorno ci incontriamo nella 5a dimensione e ne parliamo a quattr'occhi.....ok?...

....non è detto però che lì si abbia un paio d'occhi l'una....

(scusa, ma mi diverto troppo a incuriosirti sulla cosa dell'universo olografico pluridimensionale! sai, la 3D -terza dimensione- è piena di gente, altrove per ora ci si annoia un pochetto)
 

belvedere

Giardinauta Senior
Tutto quello che ho lo apprezzo, mi ritengo fortunata ma se proprio voglio cercare di essere felice è meglio che guardi chi ha più di me perchè mi basta quello che ho, di avere di più non mi importa ... se guardo chi sta peggio, ma peggio peggio come ce ne sono tanti, non sono certo felice ....

intendevo dire che siamo in un sistema per cui di solito le persone immaginando la propria felicità immaginano qualcosa DA AGGIUNGERE alla propria vita, spesso qualcosa di materiale.
invece per me si tratta di eliminare qualcosa di superfluo, di ridurre, di arrivare all'osso delle cose.
CHI HA + DI ME non è necessariamente qualcuno che è MEGLIO di me.
allora il mio obiettivo è scoprire persone che siano migliori di me ovvero + RICCHE DI SPIRITO ovvero persone da cui poter imparare o meritevoli di ammirazione perchè più "sagge" con mente + aperta, con sensibilità + acuta ecc. con senso dell'ironia particolarmente forte ecc.
e' facile immaginare un futuro smagliante se si è beli colti intelligenti e ricchi.
+ difficile è avvicinarsi alla realtà di persone che magari riescono a lottare comunque nonostante enormi difficoltà e trovano qualcosa di bello nel vivere quotidiano se pur costellato di afflizioni, malattia e/o miseria ecc.

io non ho mai detto di essere felice al 100% e per 24 ore al giorno.
spesso sono tormentata, ho mille ansie e sono un po' maniacale.
Però conosco la felicità. e cerco di mettere in atto ogni cosa per poterla perpetuare + spesso possibile e soprattutto di riempire ogni spazio della mia vita con cose positive e che mi facciamo sentire bene.
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
mentre lavoravo sulla moto, anzi sotto, mi è caduta addosso, intrappolandomi fino a che non è tornato il garagista.
Ma sono felice.
sapessi martellate sui pollici graffi schiaccioni e quant'altro mi son beccato io.........
il sale della vita ..........bhe sicuramente il sale del mio lavoro per quel che mi rende soddisfatto e felice nell'averlo nel fatto che ho la fortuna di fare ciò che mi piace .......non è da tutti (anzi) fare di un hobby (o di un sogno) un lavoro proprio avere o essere all'altezza di un alternativa che ci fa vivere e ci mantiene........ e in più ci diverte pure ........mi sbaglio?
pensa se la moto ti fosse caduta sopra senza il garagista...........ad alzartela immagino che felice e come ti sei sentito....... "sollevato " anche tu
 
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