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felicità, sì o no?

elena_11293

Master Florello
poi vivi, elena, che altro?:)


:) ne deduco che per te sia stato semplice, e mi fa piacere, davvero!
per me invece è stato un pochetto più problematico, conoscere la ricetta non è stato sufficiente, come detto la cucina era piena di ingombri per poter prepare il piatto e godermelo. o, se vuoi, sentirmi dire che la porta era aperta e che bastasse uscire e vivere non suonava né reale né possibile. e so di non esser l'unica a cui è andata così.
quindi forse a te che non hai conosciuto freni più o meno auto-imposti la domanda non suona, ma per qualcun altro che l'ha vissuto o lo vive ancora può avere senso.
 
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M

marcobri

Guest
per me in questo istante,diventare amico di tutti nel forum e' una cosa che mi farebbe felice...
avrete modo di conoscermi quanto sono rompiscatole.....
 

scardan2

Maestro Giardinauta
A proposito, quella discussione aperta non ricordo da chi, quella su cosa faresti se ricevessi un milione, ecco, se qualche anima generosa donasse, potrei unire le due discussioni (felicità; milione) in una sola :D
 

GeneROSA

Giardinauta
Secondo me essere felici è indipendente da chi abbiamo intorno: è uno stato del nostro animo.
Non importa se abbiamo delle difficoltà, è il nostro equilibrio che ci fa sentire "felici" nonostante tutto.
La vita è una serie inesauribile di avversità che dobbiamo superare, non potremmo mai essere felici. Le risposte sono tutte dentro di noi....il più è riuscire a trovarle. :):):)
Così è come vivo io la felicità, così la cerco io.

Secondo me non basta sentirci felici, indipendentemente dagli altri. Al contrario, è necessario che ci sia quello stato di grazia in noi, in sintonia con gli altri... ( soprattutto con coloro con i quali viviamo e ci relazioniamo). Forse è proprio questa la ricetta.

Dunque, per voi, la felicità è un atto della volontà? Basta dirsi: voglio essere felice, battere forte i piedi, e si può esserlo? Basta "impegnarsi a fondo" così come ci si impegna nella vita per ottenere determinate cose "materiali"?....Secondo me questa visione è molto semplicistica nel suo insieme.....Mi sento di postare una poesia che amo molto:

(Felicità raggiunta, si cammina.....)


Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

(E.Montale)

Bellissima poesia Olmo, in fondo se ci pensiamo bene è un attimo perderla (la felicità)
Sono d'accordo con te. Non è così facile da raggiungere la felicità! Anche se è vero che molto dipende da noi.
 

belpa

Master Florello
:) ne deduco che per te sia stato semplice, e mi fa piacere, davvero!
per me invece è stato un pochetto più problematico, conoscere la ricetta non è stato sufficiente, come detto la cucina era piena di ingombri per poter prepare il piatto e godermelo. o, se vuoi, sentirmi dire che la porta era aperta e che bastasse uscire e vivere non suonava né reale né possibile. e so di non esser l'unica a cui è andata così.
quindi forse a te che non hai conosciuto freni più o meno auto-imposti la domanda non suona, ma per qualcun altro che l'ha vissuto o lo vive ancora può avere senso.

io cercherò di non superare le cinque righe. ho avuto difficoltà che non sto a raccontare ma che i miei amici sanno. ho chiesto aiuto ai miei amici (QUI, Sì, PROPRIO QUI AI TANTO DISPREZZATI PIRATI) ho conosciuto la sofferenza pura, quella che non auguri a un cane. non ho mai pianto una lacrima che non serve a un caz. son stata un pirata. i miei amici mi han raccolto con un cucchiaino e in quel momento ho capito che ero felice nonostante. freni? te li metti da sola. io li ho smontati da un pezzo. e ne vado fiera esonofelice JR
 
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elena_11293

Master Florello
io cercherò di non superare le cinque righe. ho avuto difficoltà che non sto a raccontare ma che i miei amici sanno. ho chiesto aiuto ai miei amici (QUI, Sì, PROPRIO QUI AI TANTO DISPREZZATI PIRATI) ho conosciuto la sofferenza pura, quella che non auguri a un cane. non ho mai pianto una lacrima che non serve a un caz. son stata un pirata. i miei amici mi han raccolto con un cucchiaino e in quel momento ho capito che ero felice nonostante. freni? te li metti da sola. io li ho smontati da un pezzo. e ne vado fiera esonofelice JR


ecco, come tu ne parli ora, anch'io parlavo dei freni che più o meno coscientemente ci si autoimpone. con le stesse conclusioni: se li si smontano, si vive bene.
anche il tuo precedente commento parlava proprio di una persona che non ci sta facendo più i conti (ottimo! di nuovo, molto felice per te che te ne sia liberata, davvero :) ), ma siccome esiste ancora qualcuno per cui invece quelli risultano dei limiti e ci si sta quindi confrontando, non trovi se ne possa parlare? fin qui non è mica stato in fondo un piangersi addosso e vedersi vittime, anzi..
 
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belpa

Master Florello
non è questione di vivere bene, ma di essere felici.
o, se vuoi, sentirmi dire che la porta era aperta e che bastasse uscire e vivere non suonava né reale né possibile.
inutile cercare se poi non hai il coraggio SPUDORATO di spalancare la porta e vivere
l'hai raccontato tu: se ti tappano bocca e naso e non puoi respirare cosa è la cosa più importante?
VIVERE
inutile cercare la felicità se poi hai paura di viverla. RESPIRA. . . e vivila
 
avrete modo di conoscermi quanto sono rompiscatole.....

io t'ho già capito al volo

sentirmi dire che la porta era aperta e che bastasse uscire e vivere non suonava né reale né possibile. e so di non esser l'unica a cui è andata così.
quindi forse a te che non hai conosciuto freni più o meno auto-imposti la domanda non suona, ma per qualcun altro che l'ha vissuto o lo vive ancora può avere senso.

se tu non fossi una donna mi piaceresti molto...
 

Olmo60

Guru Master Florello
Secondo me essere felici è indipendente da chi abbiamo intorno: è uno stato del nostro animo.
Non importa se abbiamo delle difficoltà, è il nostro equilibrio che ci fa sentire "felici" nonostante tutto.
La vita è una serie inesauribile di avversità che dobbiamo superare, non potremmo mai essere felici. Le risposte sono tutte dentro di noi....il più è riuscire a trovarle. :):):)
Così è come vivo io la felicità, così la cerco io.
L'equilibrio è parte della felicità, non felicità....

scusa, Elena, se prendo solo qualche stralcio...





sono completamente d'accordo con te in queste affermazioni e cerco di perseguire questo modo di vivere



ed è vero anche questo, la mia opinione è che queste persone siano, comunque aride spiritualmente.... che cioè non abbiano ancora trovato il loro modo di relazionarsi in maniera equilibrata con il prossimo. Tengo a precisare che il mio discorso prescinde da qualsiasi idea di religione. Sto parlando solo di umanintà
Ci sono persone aridissime, senza nessun pensiero fuorchè sè stessi: eppure ti posso assicurare che sono felici, e molto, perchè hanno realizzato il loro obiettivo di stare bene "per sè stessi"...ce ne sono tante...!! Non era nel loro dna nè l'altruismo, nè l'interesse per il mondo: quindi sono coerenti, aridi e felici.

Ho notato che molti confondono la "Felicita" con la serenita',con la pace,con tanti bei sentimenti........
io stessa mi accuso di averla confusa con l'ilarita'...............................
NO.
Ci ho pensato meglio e me ne sono ricordata....(sapete,non sono piu' giovanissima...............)
e ve lo dico dopo.........................
a presto,pat
Ecco, questo l'ho notato anch'io.

ecco, qualcuno l'ha detto meglio di me: per me stessa e molta altra gente trovo utile l'idea del pensarlo quasi come un 'dovere' l'essere felici, perché quando non lo si è si è umanamente una schifezza di contributo umano.
per altri il contrario: fan piuttosto schifo quando si rendono felici e staremmo tutti meglio se guardassero alla cosa come un dovere contribuire al render tali anche gli altri.


il che per me mette assieme proprio queste due cose qui su. aspetti della stessa medaglia.

Nella costituzione americana è scritto proprio questo: il fine dell'uomo è raggiungere la felicità. E questo "raggiungere la felicità" è sentito dagli americani come un diritto garantito a prescindere. Io invece credo che non tutti se la meritano a prescindere: ognuno se la merita in base a quanto ne ha data. Quello che poi realmente trova o ottiene è ancora diverso: quanta brava gente ha una vita estremamente infelice, non per sua colpa o responsabilità?
 

priscilla

Giardinauta Senior
Tutti noi tendiamo ad essere felici perché questo desiderio e' dentro di noi dalla nascita.Il neonato succhia il latte istintivamente perché sa che dopo stara' bene.Io credo di aver diritto alla felicita', e non perché io creda di esserene degna,ma perché non riesco a non ricercarla.il mio problema e' che appena ho trovato qualcosa che mi fa contenta, ho subito bisogno di qualcosa.....più in la', di qualcosa che mi renda più felice . Insomma il mio cuore desidera sempre il bello e sempre di più . penso che questo sia dentro tutti noi,basta solo riconoscerlo ed accettarlo.
 

elena_11293

Master Florello
non è questione di vivere bene, ma di essere felici.

inutile cercare se poi non hai il coraggio SPUDORATO di spalancare la porta e vivere
l'hai raccontato tu: se ti tappano bocca e naso e non puoi respirare cosa è la cosa più importante?
VIVERE
inutile cercare la felicità se poi hai paura di viverla. RESPIRA. . . e vivila


sai, non riesco a capire perché parli così in questo momento. per due motivi: se stai rivolgendoti personalmente a me, non ho mai detto di non essere felice e di necessitare quindi consigli; se invece parli in generale, non comprendo come ciò che dici possa essere utile per una persona che vive ancora l'idea di avere degli ostacoli alla felicità nella propria vita.

intendo: dici che serve coraggio a spalancare la porta e vivere. sicuro, nessun dubbio. cosa dici però poi a uno che ti ribatte ad esempio che non crede di averlo, quel coraggio? magari vorrebbe, ma è convinto di non averlo e quindi va avanti di conseguenza, miserrimamente. gli diresti: "ah be', allora affari tuoi, se hai paura è inutile perfino che se ne parli!", oppure troveresti un modo per passargli le informazioni che evidentemente a te sono arrivate se ora quegli ostacoli li hai superati e ti senti felice? perché, ti ripeto, quel che presenti come soluzione a me non suona utile in modo pratico.
posso anche dirti che in realtà lo capisco e lo so vero. ma a mio avviso resta del tutto vuoto per chi cerca vie pratiche. eheh, mi suona come un koan di un maestro zen giapponese!! spero tu non mi dia una bastonata in testa allora, come farebbe uno di loro a sentirsi rispondere come ho appena fatto...........................
 
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belpa

Master Florello
sai, non riesco a capire perché parli così in questo momento. per due motivi: se stai rivolgendoti personalmente a me, non ho mai detto di non essere felice e di necessitare quindi consigli; se invece parli in generale, non comprendo come ciò che dici possa essere utile per una persona che vive ancora l'idea di avere degli ostacoli alla felicità nella propria vita.

intendo: dici che serve coraggio a spalancare la porta e vivere. sicuro, nessun dubbio. cosa dici però poi a uno che ti ribatte ad esempio che non crede di averlo, quel coraggio? magari vorrebbe, ma è convinto di non averlo e quindi va avanti di conseguenza, miserrimamente. gli diresti: "ah be', allora affari tuoi, se hai paura è inutile perfino che se ne parli!", oppure troveresti un modo per passargli le informazioni che evidentemente a te sono arrivate se ora quegli ostacoli li hai superati e ti senti felice? perché, ti ripeto, quel che presenti come soluzione a me non suona utile in modo pratico.
posso però anche dirti che lo capisco e lo so vero. resta però del tutto vuoto per chi cerca vie pratiche.
io posso solo portare una mia esperienza. non faccio la psicologa, non son in grado nè ho la presunzione di dare consigli a nessuno. chiacchiero, come tutti.
se esistesse una soluzione per chi cerca vie pratiche non staremmo qui a parlarne. . .
o forse è solo luglio, non fa caldo e non abbiam altro da fare. . .
e piuttosto che rispondere
ah be', allora affari tuoi, se hai paura è inutile perfino che se ne parli!"
io, com e sempre, sto zitta:D
 

elena_11293

Master Florello
Tutti noi tendiamo ad essere felici perché questo desiderio e' dentro di noi dalla nascita.Il neonato succhia il latte istintivamente perché sa che dopo stara' bene.Io credo di aver diritto alla felicita', e non perché io creda di esserene degna,ma perché non riesco a non ricercarla.il mio problema e' che appena ho trovato qualcosa che mi fa contenta, ho subito bisogno di qualcosa.....più in la', di qualcosa che mi renda più felice . Insomma il mio cuore desidera sempre il bello e sempre di più . penso che questo sia dentro tutti noi,basta solo riconoscerlo ed accettarlo.


ho pensieri molto simili ai tuoi, con conseguenti risultati.
dicono sia naturale, in effetti, e che quel 'riconoscerlo e accettarlo' di cui parli è il modo migliore per assicurarsi ciò che effettivamente può renderci felici.
 

elena_11293

Master Florello
io posso solo portare una mia esperienza.

sì, me ne ero resa conto e per me almeno era interessante. solo, non ho davvero capito cosa ti abbia fatto mollare i freni e partire. tutto qui.


se esistesse una soluzione per chi cerca vie pratiche non staremmo qui a parlarne. . .

mah, non sono certa di aver capito nemmeno ora, cmq io credo esista e passarne notizia possa avvenire anche parlandone, oltre che facendo
 

Ari68

Florello
Cercare la felicità....ecco dove l'essere umano sbaglia!!!!

La felicità non và cercata....la felicità è dentro a ognuno di noi.....il problema è che quando la incontriamo volgiamo lo sguardo altrove!!!!!

Se osservassimo tutto ancora con occhi da bambini....non saremo qui a discutere.....dov'è,cos'è,la meritiamo,ne siamo degni.....

Fermatevi qualche volta e osservate......troverete la felicità al vostro fianco.

:Saluto::love_4:
 

elena_11293

Master Florello
Cercare la felicità....ecco dove l'essere umano sbaglia!!!!

La felicità non và cercata....la felicità è dentro a ognuno di noi.....il problema è che quando la incontriamo volgiamo lo sguardo altrove!!!!!

Se osservassimo tutto ancora con occhi da bambini....non saremo qui a discutere.....dov'è,cos'è,la meritiamo,ne siamo degni.....

Fermatevi qualche volta e osservate......troverete la felicità al vostro fianco.

:Saluto::love_4:



eccone degli altri perfetti, di blocchi (grazie per lo spunto!): credere di non poter essere felici, credere di non aver già la felicità a disposizione, credere di doverla cercare/raggiungere/conquistare... ci metto pure: credere di non saperla riconoscere, credere che se la incontriamo potremmo rischiare di schifarla e quindi perdere occasioni, credere di non avere più gli occhi di meraviglia dei bambini, credere di non essere felici se se ne parla....
 

elena_11293

Master Florello
questo ragazzo sembra particolarmente felice di girare il mondo facendo il suo strano ballo (pagato da una gomma da masticare):

[video=youtube;zlfKdbWwruY]http://www.youtube.com/watch?v=zlfKdbWwruY[/video]

anche i bimbi in particolare sembrano contenti di ballare con lui..

ecco, danzare è una delle cose che fa felice pure me. ma pure lì ci ho messo un bel po' di anni a liberarmi dai condizionamenti che avevo al riguardo. buffo, dato che poi stava quasi diventando una professione. ma nemmeno tanto, se penso che spesso le strade più felici per noi son quelle verso le quali proviamo più resistenza iniziale.
 
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