Il pro
Buonasera, ogni tanto leggo, ma stasera (meglio stanotte) sentivo profumo di carta, penne e astucci...
Sono del genere: non studi, non ti applichi neanche per sbaglio, vieni a scuola per ca..eggiare e io ti boccio!
Ma scherziamo? Avete idea di quanto sia difficile bocciare? Alle elementari è vietato. Bisogna chiedere il permesso ai genitori, alla preside, ai colleghi, vedere in quale classe potrebbe finire e contemplare gli elementi già presenti ecc ecc. E non dimentichiamoci di illustri psicotutto che ti parlano del dramma psicologico che il malcapitato potrebbe subire, quanto si sentirebbe demotivato, umiliato perché in fondo è colpa del docente che non fa lo psicoterapeuta senza ditolo a dovere. Ultimamente al docente si chiede di tutto e di più tranne che insegnare ed eventualmente bocciare. E poi bisogna portare a casa la pelle intera.
Tu non hai la ADHD. Mi spiace, ma paragonare una disgrazia a una qualche scusante è da nota sul registro. Grave disagio nello stare fermo e disturbo dell'attenzione. Se poi è stato diagnosticato tardi e quindi non ha avuto un adeguato sostegno fin dall'inizio, ti voglio io a stare concentrato per più di 5 secondi durante una lezione. E i problemi saranno solo suoi. E...è assolutamente vietato discriminare. A parte il fatto che fino a qualche anno fa non erano neppure considerati, quindi niente aiuti, niente sostegno. Questo ragazzo ha bisogno di qualcuno in grado di fargli capire cosa sia meglio per lui senza che gli bruci il suo sogno.
Lo dici tu stesso fettuccia=rotella metrica nel resto d'italia. Ottimo quello topo che prima lo ha convinto a farsi spiegare. Non è insolito, soprattutto quando si sta iniziando, farsi spiegare, pur sapendo, per eccessivo timore di sbagliare (tipico nei timidi). Fabbricato...magari non era questa quella che non era chiara, forse oltre a fettuccia, era la parola spigolo che i miei bimbetti ad esempio, confondono con vertice e se non si insiste, la convinzione è dura a morire.
Ok, è tardi, vado a nanna. Buonanotte
Come dici tu, che sei insegnante, che non fai la psicologa non lo sono nemmeno io che faccio il geometra. Dobbiamo cercare di insegnargli una professione che purtroppo consiste nell'aver a che fare con i numeri e con l'attenzione ai dettagli che purtroppo lui non ha.
Ho capito benissimo il suo problema infatti mi impongo di stare calma, ma dopo mesi che gli ripetiamo sempre le stesse cose, che gliele faccio vedere, fare mentre sono lì che lo seguo, che gli dico che se non sa deve chiedere piuttosto che improvvisare cazzate inutili, questa mattina ho proprio perso la pazienza.
Non parliamo poi del fatto che se legge i numeri li ripete sbagliati (nonostante gli abbia detto di metterci qualche secondo in più, non è una gara), scriverli lasciamo stare che è peggio di quando li legge, se vado sola faccio prima.
Anche perché dove gli interessa è preciso e attento (drone, meccanica, elettronica...).
Per non parlare del fatto che viene solo al mattino e dovrebbe anche al pomeriggio, se non viene non avverte, basterebbe un messaggio.......
Lui dice che gli piace fare il geometra, ma in studio da suo padre dove non gli dicono nulla e fa come gli pare.
E voi vi chiederete "ma perché non fa pratica da suo padre??"
Perché la normativa è cambiata e non si può più fare pratica nello studio dei genitori.
Suo padre al telefono "fallo lavorare, usa la frusta".
Si certo come no, poi se tua moglie mi viene a dire qualcosa io do la colpa a te!!!!!!
Che stress, già dobbiamo stare a sentire le paturnie e le tragedie dei clienti.
Io non ho le capacità e nemmeno il tempo di fare l'insegnante di sostegno.
Quando parlavo di scusa intendevo che il mondo degli studi tecnici è uno schifo: sono pochi quelli dove ti trattano bene quando sei "normale" figurati se hai un qualche problema. Di te non gliene frega niente, devi fare quello che ti viene detto, farlo bene, non combinare casini e beccarti cazziatoni anche quando non è colpa tua. E se ti va bene ti spiegano il lavoro se no arrangiati.