• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Bla bla Pub 25

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Tchaddo

Florello
Mi mandarono a fare dei rilievi con un neodiplomato; alla mia richiesta di far combaciare lo Zero della fettuccia (la rotella metrica nel resto d'Italia) con uno spigolo di un fabbricato, il topo che aveva sotto al cappello gli consigliò di farsi prima spiegare cosa era una fettuccia e cosa un fabbricato.
Non aveva sindromi particolari ma era parente del committente. Che è peggio. E adesso fa il geometra. Fine.

Un romanzo in poche righe
 

Picantina

Fiorin Florello
Se ha preso il pezzo di carta e non ha le basi, vuol dire che non era il solo a scaldare la sedia, ma la scaldavano anche quelli in cattedra
Buonasera, ogni tanto leggo, ma stasera (meglio stanotte) sentivo profumo di carta, penne e astucci...

Sono del genere: non studi, non ti applichi neanche per sbaglio, vieni a scuola per ca..eggiare e io ti boccio!
Ma scherziamo? Avete idea di quanto sia difficile bocciare? Alle elementari è vietato. Bisogna chiedere il permesso ai genitori, alla preside, ai colleghi, vedere in quale classe potrebbe finire e contemplare gli elementi già presenti ecc ecc. E non dimentichiamoci di illustri psicotutto che ti parlano del dramma psicologico che il malcapitato potrebbe subire, quanto si sentirebbe demotivato, umiliato perché in fondo è colpa del docente che non fa lo psicoterapeuta senza ditolo a dovere. Ultimamente al docente si chiede di tutto e di più tranne che insegnare ed eventualmente bocciare. E poi bisogna portare a casa la pelle intera.
Il problema è la latitudine di dove ha preso il diploma perché qui non ce la faceva, nemmeno nel privato.
Io non facevo i suoi errori nemmeno in 1a geometra.
Avrà anche la ADHD ma non potrà usarla come scusante per tutta la vita, la pensione per quella non te la danno ancora per fortuna.
E' bravo come meccanico ed elettricista e gli ho chiesto "perché non fai queste cose?" lui "perché mi piace fare il geometra" al che ho pensato che non c'è proprio speranza.
Tu non hai la ADHD. Mi spiace, ma paragonare una disgrazia a una qualche scusante è da nota sul registro. Grave disagio nello stare fermo e disturbo dell'attenzione. Se poi è stato diagnosticato tardi e quindi non ha avuto un adeguato sostegno fin dall'inizio, ti voglio io a stare concentrato per più di 5 secondi durante una lezione. E i problemi saranno solo suoi. E...è assolutamente vietato discriminare. A parte il fatto che fino a qualche anno fa non erano neppure considerati, quindi niente aiuti, niente sostegno. Questo ragazzo ha bisogno di qualcuno in grado di fargli capire cosa sia meglio per lui senza che gli bruci il suo sogno.
Mi mandarono a fare dei rilievi con un neodiplomato; alla mia richiesta di far combaciare lo Zero della fettuccia (la rotella metrica nel resto d'Italia) con uno spigolo di un fabbricato, il topo che aveva sotto al cappello gli consigliò di farsi prima spiegare cosa era una fettuccia e cosa un fabbricato.
Non aveva sindromi particolari ma era parente del committente. Che è peggio. E adesso fa il geometra. Fine.
Lo dici tu stesso fettuccia=rotella metrica nel resto d'italia. Ottimo quel topo che prima lo ha convinto a farsi spiegare. Non è insolito, soprattutto quando si sta iniziando, farsi spiegare, pur sapendo, per eccessivo timore di sbagliare (tipico nei timidi). Fabbricato...magari non era questa quella che non era chiara, forse oltre a fettuccia, era la parola spigolo che i miei bimbetti ad esempio, confondono con vertice e se non si insiste, la convinzione è dura a morire.

Ok, è tardi, vado a nanna. Buonanotte
 
Ultima modifica:

cri1401

Florello Senior
Il pro
Buonasera, ogni tanto leggo, ma stasera (meglio stanotte) sentivo profumo di carta, penne e astucci...

Sono del genere: non studi, non ti applichi neanche per sbaglio, vieni a scuola per ca..eggiare e io ti boccio!
Ma scherziamo? Avete idea di quanto sia difficile bocciare? Alle elementari è vietato. Bisogna chiedere il permesso ai genitori, alla preside, ai colleghi, vedere in quale classe potrebbe finire e contemplare gli elementi già presenti ecc ecc. E non dimentichiamoci di illustri psicotutto che ti parlano del dramma psicologico che il malcapitato potrebbe subire, quanto si sentirebbe demotivato, umiliato perché in fondo è colpa del docente che non fa lo psicoterapeuta senza ditolo a dovere. Ultimamente al docente si chiede di tutto e di più tranne che insegnare ed eventualmente bocciare. E poi bisogna portare a casa la pelle intera.

Tu non hai la ADHD. Mi spiace, ma paragonare una disgrazia a una qualche scusante è da nota sul registro. Grave disagio nello stare fermo e disturbo dell'attenzione. Se poi è stato diagnosticato tardi e quindi non ha avuto un adeguato sostegno fin dall'inizio, ti voglio io a stare concentrato per più di 5 secondi durante una lezione. E i problemi saranno solo suoi. E...è assolutamente vietato discriminare. A parte il fatto che fino a qualche anno fa non erano neppure considerati, quindi niente aiuti, niente sostegno. Questo ragazzo ha bisogno di qualcuno in grado di fargli capire cosa sia meglio per lui senza che gli bruci il suo sogno.

Lo dici tu stesso fettuccia=rotella metrica nel resto d'italia. Ottimo quello topo che prima lo ha convinto a farsi spiegare. Non è insolito, soprattutto quando si sta iniziando, farsi spiegare, pur sapendo, per eccessivo timore di sbagliare (tipico nei timidi). Fabbricato...magari non era questa quella che non era chiara, forse oltre a fettuccia, era la parola spigolo che i miei bimbetti ad esempio, confondono con vertice e se non si insiste, la convinzione è dura a morire.

Ok, è tardi, vado a nanna. Buonanotte
Come dici tu, che sei insegnante, che non fai la psicologa non lo sono nemmeno io che faccio il geometra. Dobbiamo cercare di insegnargli una professione che purtroppo consiste nell'aver a che fare con i numeri e con l'attenzione ai dettagli che purtroppo lui non ha.
Ho capito benissimo il suo problema infatti mi impongo di stare calma, ma dopo mesi che gli ripetiamo sempre le stesse cose, che gliele faccio vedere, fare mentre sono lì che lo seguo, che gli dico che se non sa deve chiedere piuttosto che improvvisare cazzate inutili, questa mattina ho proprio perso la pazienza.
Non parliamo poi del fatto che se legge i numeri li ripete sbagliati (nonostante gli abbia detto di metterci qualche secondo in più, non è una gara), scriverli lasciamo stare che è peggio di quando li legge, se vado sola faccio prima.
Anche perché dove gli interessa è preciso e attento (drone, meccanica, elettronica...).
Per non parlare del fatto che viene solo al mattino e dovrebbe anche al pomeriggio, se non viene non avverte, basterebbe un messaggio.......
Lui dice che gli piace fare il geometra, ma in studio da suo padre dove non gli dicono nulla e fa come gli pare.
E voi vi chiederete "ma perché non fa pratica da suo padre??"
Perché la normativa è cambiata e non si può più fare pratica nello studio dei genitori.
Suo padre al telefono "fallo lavorare, usa la frusta".
Si certo come no, poi se tua moglie mi viene a dire qualcosa io do la colpa a te!!!!!!
Che stress, già dobbiamo stare a sentire le paturnie e le tragedie dei clienti.
Io non ho le capacità e nemmeno il tempo di fare l'insegnante di sostegno.
Quando parlavo di scusa intendevo che il mondo degli studi tecnici è uno schifo: sono pochi quelli dove ti trattano bene quando sei "normale" figurati se hai un qualche problema. Di te non gliene frega niente, devi fare quello che ti viene detto, farlo bene, non combinare casini e beccarti cazziatoni anche quando non è colpa tua. E se ti va bene ti spiegano il lavoro se no arrangiati.
 
Ultima modifica:

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Buonasera, ogni tanto leggo, ma stasera (meglio stanotte) sentivo profumo di carta, penne e astucci...

Sono del genere: non studi, non ti applichi neanche per sbaglio, vieni a scuola per ca..eggiare e io ti boccio!
Ma scherziamo? Avete idea di quanto sia difficile bocciare? Alle elementari è vietato. Bisogna chiedere il permesso ai genitori, alla preside, ai colleghi, vedere in quale classe potrebbe finire e contemplare gli elementi già presenti ecc ecc. E non dimentichiamoci di illustri psicotutto che ti parlano del dramma psicologico che il malcapitato potrebbe subire, quanto si sentirebbe demotivato, umiliato perché in fondo è colpa del docente che non fa lo psicoterapeuta senza ditolo a dovere. Ultimamente al docente si chiede di tutto e di più tranne che insegnare ed eventualmente bocciare. E poi bisogna portare a casa la pelle intera.

Tu non hai la ADHD. Mi spiace, ma paragonare una disgrazia a una qualche scusante è da nota sul registro. Grave disagio nello stare fermo e disturbo dell'attenzione. Se poi è stato diagnosticato tardi e quindi non ha avuto un adeguato sostegno fin dall'inizio, ti voglio io a stare concentrato per più di 5 secondi durante una lezione. E i problemi saranno solo suoi. E...è assolutamente vietato discriminare. A parte il fatto che fino a qualche anno fa non erano neppure considerati, quindi niente aiuti, niente sostegno. Questo ragazzo ha bisogno di qualcuno in grado di fargli capire cosa sia meglio per lui senza che gli bruci il suo sogno.

Lo dici tu stesso fettuccia=rotella metrica nel resto d'italia. Ottimo quello topo che prima lo ha convinto a farsi spiegare. Non è insolito, soprattutto quando si sta iniziando, farsi spiegare, pur sapendo, per eccessivo timore di sbagliare (tipico nei timidi). Fabbricato...magari non era questa quella che non era chiara, forse oltre a fettuccia, era la parola spigolo che i miei bimbetti ad esempio, confondono con vertice e se non si insiste, la convinzione è dura a morire.
Buongiorno, fa piacere rileggerti :)
 

Tchaddo

Florello
Buonasera, ogni tanto leggo, ma stasera (meglio stanotte) sentivo profumo di carta, penne e astucci...

Sono del genere: non studi, non ti applichi neanche per sbaglio, vieni a scuola per ca..eggiare e io ti boccio!
Ma scherziamo? Avete idea di quanto sia difficile bocciare? Alle elementari è vietato. Bisogna chiedere il permesso ai genitori, alla preside, ai colleghi, vedere in quale classe potrebbe finire e contemplare gli elementi già presenti ecc ecc. E non dimentichiamoci di illustri psicotutto che ti parlano del dramma psicologico che il malcapitato potrebbe subire, quanto si sentirebbe demotivato, umiliato perché in fondo è colpa del docente che non fa lo psicoterapeuta senza ditolo a dovere. Ultimamente al docente si chiede di tutto e di più tranne che insegnare ed eventualmente bocciare. E poi bisogna portare a casa la pelle intera.

Io penso che le nuove generazioni abbiano un grosso problema sotto questo punto di vista. Vengono cresciute con l'idea che se qualcosa non funziona non è colpa loro ma di qualcun altro. Non gli si insegna ad accettare la "sconfitta", ad ammettere l'errore. Ad accettare la realtà. Addirittura in alcune zone del mondo siamo arrivati a far decidere a dei bambinetti di che genere vogliono essere. E il genere è arrivato a comprendere tanti aspetti in più rispetto a quel che consideravamo una volta. Io sono dell'idea che certe cose bisogna imparare ad accettarle, non a raggirarle.

Ma ormai è così, se prendi un brutto voto è colpa della maestra (che rischia di essere aggredita), se fai un incidente è colpa dell'altro... Zero responsabilità, zero conseguenze, zero educazione.
 

danielep

Florello Senior
Io penso che le nuove generazioni abbiano un grosso problema sotto questo punto di vista. Vengono cresciute con l'idea che se qualcosa non funziona non è colpa loro ma di qualcun altro. Non gli si insegna ad accettare la "sconfitta", ad ammettere l'errore. Ad accettare la realtà. Addirittura in alcune zone del mondo siamo arrivati a far decidere a dei bambinetti di che genere vogliono essere. E il genere è arrivato a comprendere tanti aspetti in più rispetto a quel che consideravamo una volta. Io sono dell'idea che certe cose bisogna imparare ad accettarle, non a raggirarle.

Ma ormai è così, se prendi un brutto voto è colpa della maestra (che rischia di essere aggredita), se fai un incidente è colpa dell'altro... Zero responsabilità, zero conseguenze, zero educazione.
Mia figlia, prof. alle superiori, mi racconta di cose che " noi umani" di altre generazioni stenteremmo a credere....Raccapriccianti:eek::eek::eek::eek::eek:
Eppure, stimolati e indirizzati a dovere (@Picantina può confermare) hanno molto da dare...;)
 

Picantina

Fiorin Florello
Il pro

Come dici tu, che sei insegnante, che non fai la psicologa non lo sono nemmeno io che faccio il geometra. Dobbiamo cercare di insegnargli una professione che purtroppo consiste nell'aver a che fare con i numeri e con l'attenzione ai dettagli che purtroppo lui non ha.
Ho capito benissimo il suo problema infatti mi impongo di stare calma, ma dopo mesi che gli ripetiamo sempre le stesse cose, che gliele faccio vedere, fare mentre sono lì che lo seguo, che gli dico che se non sa deve chiedere piuttosto che improvvisare cazzate inutili, questa mattina ho proprio perso la pazienza.
Non parliamo poi del fatto che se legge i numeri li ripete sbagliati (nonostante gli abbia detto di metterci qualche secondo in più, non è una gara), scriverli lasciamo stare che è peggio di quando li legge, se vado sola faccio prima.
Anche perché dove gli interessa è preciso e attento (drone, meccanica, elettronica...).
Per non parlare del fatto che viene solo al mattino e dovrebbe anche al pomeriggio, se non viene non avverte, basterebbe un messaggio.......
Lui dice che gli piace fare il geometra, ma in studio da suo padre dove non gli dicono nulla e fa come gli pare.
E voi vi chiederete "ma perché non fa pratica da suo padre??"
Perché la normativa è cambiata e non si può più fare pratica nello studio dei genitori.
Suo padre al telefono "fallo lavorare, usa la frusta".
Si certo come no, poi se tua moglie mi viene a dire qualcosa io do la colpa a te!!!!!!
Che stress, già dobbiamo stare a sentire le paturnie e le tragedie dei clienti.
Io non ho le capacità e nemmeno il tempo di fare l'insegnante di sostegno.
Quando parlavo di scusa intendevo che il mondo degli studi tecnici è uno schifo: sono pochi quelli dove ti trattano bene quando sei "normale" figurati se hai un qualche problema. Di te non gliene frega niente, devi fare quello che ti viene detto, farlo bene, non combinare casini e beccarti cazziatoni anche quando non è colpa tua. E se ti va bene ti spiegano il lavoro se no arrangiati.
Perfetto, suo padre ha capito tutto di suo figlio. Ha le fette di salame sugli occhi e nega il problema.
Non è solo ADHD, ma anche dislessico e forse anche disgrafico.
Suo padre dovrebbe fare 3 cose: 1 accettare il figlio per quello che può dare; 2 fargli fare pratica a costo zero per l'altro; 3 prenderselo con lui prima possibile... Mi verrebbe di suggerirgli questo e ovviamente non so neppure se si può fare...a pensarci non credo.

Non è detto poi che il geometra sia proprio quello che vuole fare lui. Magari in tempi non sospetti gli avranno riempito la testa con frasi: da grande farà il geometra come papà, porterà avanti lo studio di papà ecc e se fosse davvero così questo ragazzo ha sul gobbo il peso di una professione che non vuole fare e non riuscirà mai perché non la sente sua, ma non può deludere papà. È però evidente quello che a lui piace veramente...

Vabbè buona giornata, vado a scuola
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Perfetto, suo padre ha capito tutto di suo figlio. Ha le fette di salame sugli occhi e nega il problema.
Non è solo ADHD, ma anche dislessico e forse anche disgrafico.
Suo padre dovrebbe fare 3 cose: 1 accettare il figlio per quello che può dare; 2 fargli fare pratica a costo zero per l'altro; 3 prenderselo con lui prima possibile... Mi verrebbe di suggerirgli questo e ovviamente non so neppure se si può fare...a pensarci non credo.

Non è detto poi che il geometra sia proprio quello che vuole fare lui. Magari in tempi non sospetti gli avranno riempito la testa con frasi: da grande farà il geometra come papà, porterà avanti lo studio di papà ecc e se fosse davvero così questo ragazzo ha sul gobbo il peso di una professione che non vuole fare e non riuscirà mai perché non la sente sua, ma non può deludere papà. È però evidente quello che a lui piace veramente...

Vabbè buona giornata, vado a scuola
È quello che dicevo io.
Grande @Picantina!
 

monikk64

Fiorin Florello
Io penso che le nuove generazioni abbiano un grosso problema sotto questo punto di vista. Vengono cresciute con l'idea che se qualcosa non funziona non è colpa loro ma di qualcun altro. Non gli si insegna ad accettare la "sconfitta", ad ammettere l'errore. Ad accettare la realtà. Addirittura in alcune zone del mondo siamo arrivati a far decidere a dei bambinetti di che genere vogliono essere. E il genere è arrivato a comprendere tanti aspetti in più rispetto a quel che consideravamo una volta. Io sono dell'idea che certe cose bisogna imparare ad accettarle, non a raggirarle.

Ma ormai è così, se prendi un brutto voto è colpa della maestra (che rischia di essere aggredita), se fai un incidente è colpa dell'altro... Zero responsabilità, zero conseguenze, zero educazione.
Ola per @Tchaddo!

Aggiungo una considerazione: tutto questo non saper accettare la realtà e la sconfitta è una delle concause alla base di molti femminicidi....
 

cri1401

Florello Senior
Perfetto, suo padre ha capito tutto di suo figlio. Ha le fette di salame sugli occhi e nega il problema.
Non è solo ADHD, ma anche dislessico e forse anche disgrafico.
Suo padre dovrebbe fare 3 cose: 1 accettare il figlio per quello che può dare; 2 fargli fare pratica a costo zero per l'altro; 3 prenderselo con lui prima possibile... Mi verrebbe di suggerirgli questo e ovviamente non so neppure se si può fare...a pensarci non credo.

Non è detto poi che il geometra sia proprio quello che vuole fare lui. Magari in tempi non sospetti gli avranno riempito la testa con frasi: da grande farà il geometra come papà, porterà avanti lo studio di papà ecc e se fosse davvero così questo ragazzo ha sul gobbo il peso di una professione che non vuole fare e non riuscirà mai perché non la sente sua, ma non può deludere papà. È però evidente quello che a lui piace veramente...

Vabbè buona giornata, vado a scuola
Io gli ho chiesto perché non si mette a fare quello che gli piace e lui mi ha risposto serafico che fare il geometra gli piace.
Poi se sono i suoi o meno non lo so, so solo che oltre alla ADHD ha anche dei problemi psicologici: non è italiano di nascita, è stato adottato quando era già grandino, e per sua stessa ammissione ha causato non pochi grattacapi ai suoi quando è arrivato qui.
I suoi sono benestanti, potrebbe fare quello che gli pare, cosa che tra l'altro fa quando non è qui.
Insomma per lui sarà uno stress ma lo è anche per noi, perché problemi suoi a parte, non dobbiamo dimenticarci che noi dobbiamo lavorare e portare a casa il risultato, non fargli da balia al posto dei suoi.
Scusate se vi sembro cattiva ma veramente non ne posso più.
 

monikk64

Fiorin Florello
Io gli ho chiesto perché non si mette a fare quello che gli piace e lui mi ha risposto serafico che fare il geometra gli piace.
Poi se sono i suoi o meno non lo so, so solo che oltre alla ADHD ha anche dei problemi psicologici: non è italiano di nascita, è stato adottato quando era già grandino, e per sua stessa ammissione ha causato non pochi grattacapi ai suoi quando è arrivato qui.
I suoi sono benestanti, potrebbe fare quello che gli pare, cosa che tra l'altro fa quando non è qui.
Insomma per lui sarà uno stress ma lo è anche per noi, perché problemi suoi a parte, non dobbiamo dimenticarci che noi dobbiamo lavorare e portare a casa il risultato, non fargli da balia al posto dei suoi.
Scusate se vi sembro cattiva ma veramente non ne posso più.

Quanto tempo dovrebbe stare da voi, ancora???
 

miciajulie

Fiorin Florello
Io penso che le nuove generazioni abbiano un grosso problema sotto questo punto di vista. Vengono cresciute con l'idea che se qualcosa non funziona non è colpa loro ma di qualcun altro. Non gli si insegna ad accettare la "sconfitta", ad ammettere l'errore. Ad accettare la realtà. Addirittura in alcune zone del mondo siamo arrivati a far decidere a dei bambinetti di che genere vogliono essere. E il genere è arrivato a comprendere tanti aspetti in più rispetto a quel che consideravamo una volta. Io sono dell'idea che certe cose bisogna imparare ad accettarle, non a raggirarle.

Ma ormai è così, se prendi un brutto voto è colpa della maestra (che rischia di essere aggredita), se fai un incidente è colpa dell'altro... Zero responsabilità, zero conseguenze, zero educazione.
forse te l'avevo già chiesto. mi vuoi sposare?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto