... era una tranquilla serata di ottobre, il clima era ancora godibile e il riscaldamento spento. Lo sgradevole suono del citofono mi distolse dalle faccende di cucina, aprii e mi venne consegnato il trasportino con uno Yuma di 8 mesi.
Mi siedo sul pavimento e lascio scattare le molle di apertura del trasportino; lentamente prima saggiando la cedevolezza della porticina e poi spingendo col muso Yuma esce e mi viene vicino appoggiandosi a me. Yuma è un annusatore seriale, non ho mai visto un gatto annusare qualsiasi cosa come lui, prima di prendere una decisione sul fare o non fare. Da sempre la sua ciotola del cibo umido doveva essere ben lavata e asciugata, pena il rifiuto di qualsiasi leccornia in essa contenuta.
La ciotola dell'acqua pure essa ben pulita e cambiata con l'acqua declorata 2 volte al giorno, subiva altro trattamento da parte sua, con la zampina rompeva la tensione superficiale del liquido richiamando verso quel punto le eventuali tracce di polvere o impurità, quindi beveva dal bordo.
Dicevo che uscì dal trasportino e con circospezione iniziò ad esplorare, mi ero seduto vicino a lui senza fissarlo, poteva vedermi mentre esplorava e sentirsi protetto. L'esplorazione di due box con armadi a parete il bagnetto lo studiolo e la tavernetta con cucinotto ci condusse sin quasi all'alba, ci colse entrambi addormentati sulla pesante coperta di lana del divano nello studiolo.
Non fu il gatto a svegliarmi, ma le urla che arrivavano dalla cucina, mia moglie aveva preparato la tovaglietta per la colazione e lui si era coricato a ventosa occupando l'intera tovaglia, doveva essere un gioco che aveva già testato, chi sarebbe riuscito a staccarlo dalla tovaglietta? Scoprii che i gatti soffrono il solletico ...
Era un terremoto, fortunatamente non c'era nulla da rompere, tranne quell'unico vaso in cristallo da cui francamente mi ha liberato. Rientrando dal lavoro spesso lo trovavo nascosto dietro le tende e si doveva giocare a nascondino; se appena provavi a smarcarti si sedeva sulla ciabatta e abbracciava la caviglia, piu che miagolare preferiva le vie di fatto. Così prendevo il mio batuffolone di fumo e lo mettevo sul piano della finestra in cucina, ci piaceva moltissimo guardarci cucinare.
Sul tardi si giocare finchè la notte non avesse più segreti. <continua>4di5