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tatuaggi e piercing

LolòGi

Maestro Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
Non riesco ad immaginare no, che piacere si provi nel farsi sbucherellare parti molli o ossee, considerato che per salute ne ho avuto a sufficienza di interventi sul mio corpo.
Rosa anche io ho subito un intervento serio, e non si può paragonarlo ad un piercing. Farei altri 10 piercing piuttosto che tornare sotto i ferri!! e poi i piercing se non sono in parti cartilaginee si richiudono nel giro di qualche settimana. Possono essere tolti e rimessi senza problemi o dolore alcuno. nel mio caso non l'ho fatto per un motivo particolare, ma perchè mi piaceva e per me è l'equivalente di un accessorio tipo orecchini, collana ecc. E' solo abitudine, sia nel portarlo, sia nell'accettare quello degli altri.:)
 

RosaeViola

Master Florello
Forse non riesco a spiegarmi chiaramente.
Io sono andata sotto i ferri non so quante volte in vita mia e proprio per questo, non riesco ad immaginare quali ragioni spingano a farsi bucare a destra e a manca senza ragione.

Ovvio che nelle parti molli, i rischi siano nettamente minori, ma c'è chi si fa sbucazzare anche parti cartilaginee e ossee...Forse bisognerebbe riflettere anche sul fatto che nel nostro corpo, c'è un motivo per cui la struttura è quella che abbiamo.
Tutto ha un suo senso e una sua funzione e se il naso o altre parti del corpo sono strutturate come sono strutturate, c'è un motivo.

Inoltre vorrei ricordare a tutti, che le infezioni che possono derivare in fase di impianto o nelle ore successive di un piercing, in zona seni paranasali e sul massiccio facciale, sono qualcosa di veramente rischioso, per non parlare di quelli sui genitali, soprattutto quando si agisce in un ambiente senza il massimo controllo sulla asepsi, cosa che peraltro è già difficoltosa da mantenere in una camera operatoria, dove si cerca di lavorare sempre al massimo delle norme sulla sterilità...figuriamoci in uno studio in cui si innestano i piercing.

Certo so anche io che sono meglio 10 piercing ad un intervento chirurgico, ma già la vita ti impone questo genere di cose che non riesco ad intuire, per quanto ci provi, che piacere si possa provare.
Poi ribadisco che di gente con ferite infette da piercing e di situazioni in cui il piercing era inamovibile, ne ho viste abbastanza.
Voi avete mai visto come sia una ferita infetta? Avete mai provato a vederne gli effetti definitivi in termini di cicatrici?

Ah, poi ci tengo a precisare che ognuno è libero e padrone di fare come meglio gli pare. Quello che scrivo, è frutto di quel penso ed è scevro da giudizi.

La mia è solo mera curiosità, da un certo punto di vista e, da un altro, è il parere di chi si rende conto di come una frivolezza possa diventare un inutile rischio.

Non vogliatemene per questo e fatevi tutti i piercing che volete, ma sappiate che qualche rischio lo correte...e forse inutilmente. :)
 
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Bia

Giardinauta Senior
Quoto, quoto e straquoto Rosaeviola. A volte le persone non hanno rispetto per il proprio corpo.

Anche io sono stata per anni bucherellata da infermieri e dottori, le vene delle mie braccia sono praticamente completamente sclerotizzate, se devo fare un prelievo di sangue - dalle giugulari me lo tolgono!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per carità, rispetto per chi decide di bucherellarsi come un colapasta, io non ci trovo nulla di sensato in tutto ciò. Me lo ricordo ancora il dolore delle flebiti, le mie braccia non riuscivano nemmeno ad alzare una penna, e io lavoravo 8 ore al giorno (minimo) perchè non volevo assolutamente rimanere a casa a far nulla....

Lo so, non c'entra niente.... Ma uno sfogo, almeno uno, lo perdonerete anche a me?????

Abbiate cura del vostro corpo, abbellitelo con lo sport, all'aria aperta - magari!!! - che è tanto salutare, ma che c'entrano tutti 'sti buchi???
 

spadino

Giardinauta
..ritorno alle radici

Carissimi,
io ho quasi perso una mano alla tenera età di 11 anni, recisa anzi meglio dire spappolata da un cancello automatico nel lontano 1981. Ho avuto la fortuna di incontrare un chirurgo con la passione per il suo lavoro, forse uno dei pochi visto che parliamo di medici, (che definirei corrotti per definizione, sanitopoli insegna, inizi anni 90 poggiolini, de lorenzo, etc). Bhe dopo 13 ore di operazione riuscì a rimettermi a posto la mano. Oggi, visto che era la mano sinistra e sono mancino, scrivo, uso le posate e tutto ciò che si fa con le mani. Perchè vi dico ciò, perchè il tatuarsi o il farsi piercing non ha nulla a che vedere con chi ha subito operazioni o trattamenti ospedalieri.

Il Tatuaggio come il piercing hanno origini lontane, così lontane che alcuni di Voi pare le abbiano dimenticate. Io, ho in totale sul corpo ben 250 punti di sutura (punto più punto meno) e ben 5 tatuaggi, mi appresto a fare il sesto che prenderà tutto il braccio destro.

Non ritengo di fare scempio del mio corpo e nemmeno di martoriarlo. Non mi ritengo uno stupido e non lavoro su una nave (una volta si diceva che i tatuaggi li avevano ladri e marinai), lavoro come Dirigente di un Multinzionale, ergo non faccio parte di chi con poca cultura si fa tatuare per moda.

Concordo sul fatto che bisogna stare attenti da chi si va e dove ci si tatua o ci si buca, ma per tutto il resto dissento da chi dice che può essere pericoloso.

Rosa non è più pericoloso di quando in ospedale ti fanno l'antitetanica (è un emoderivato e può portare epatite, AIDS, e tutte le malattie emotrasmissibili. Meglio il vaccino antitetano), o più pericoloso delle malettie trasmissibili in una sala operatoria, visto che solo il 10% di queste in italia sono perfettamente sterilizzate.

Sono questi i timori che dovremmo avere e non i tatuaggi o piercing.

Piuttosto dovremmo accompagnare i nostri figli in posti sanitariamente conformi e anche se + cari, aiutarli economicamente per evitrare che si rovinino la vita per non aver avuto 50euro in più.

Scusate lo sfogo, ma sono stufo di sentire castronerie su chi si tatua.


P.S. Baby ho fatto sport a livello agonistico per 25anni, tutto salutare, come dici tu, ma lo è stato anche con tutti i miei "buchi".

Ciaux:Saluto:
 
Ultima modifica:

seya

Master Florello
sul capezzolo? che maaaaaaleeeeeeeeeeeeeeeeee.
che maaaaaaaaleeeeeee.
ho un' amica, che purtroppo non vedo spesso, è molto lontana da me, mi piace perchè è pazzoide, ha studiato diverse lingue strane, vive in più paesi, non sta mai ferma, ha una vita particolare, un lavoro da interprete e revisore bozze e traduzioni di fumetti giapponesi....ecco lei s'è fatta fare un piercing là dove ti porta il......
insomma...lallà.
sulla sua pataciccina.
sono rimasta di stucco quando l'ho saputo da una ns comune amica.
l'unica cosa che mi viene da pensare.....è
che maaaaaaaaaaaaleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee (con tutti gli annessi e connessi sessuali)
 

RosaeViola

Master Florello
Davide, qui nessuno discute sulla cultura del tatuaggio e del piercing...quello è un fatto a sè stante.
Io ho anche precisato che non sono contraria che gli altri se lo facciano, ci mancherebbe! Solo non capisco le ragioni.
Se invece di darsi all'invettiva, ognuno di voi che amate il tatuaggio e il piercing, ci spiegaste qualcosa di più, forse vi seguiremmo meglio e forse capiremmo.

In quanto alle Sale operatorie, permettimi di dire la mia.
Non ho scritto che le sale operatorie sono perfette, ho detto che si fa il massimo per ottenere un ambiente idoneo agli interventi. E' risaputo che non sempre si riesca ad ottenere il meglio...appunto, in ospedale, figurati in questi piccoli studi o centri dove si pratica il piercing...beh, permettimi di dissentire in materia di condizioni idonee a questo genere di interventini.

Sappi Davide, che nei tanto vituperati ospedali italiani, anche per i piccoli interventi ambulatoriali, si usano le norme che servono ad avere un campo sterile, delle dimensioni e della portata consone, al tipo di intervento che si andrà a fare.
Ce li hai presenti i costi di tutto questo?
Guarda ho visto diversi studi dove si praticano interventi di tipo estetico, in estemporanea e, salvo alcuni, sugli altri vorrei stendere non un velo pietoso, ma un lenzuolo pietoso.

Ormai accidenti, tutti sanno tutto...Sì, certo, come no...Ma siete mai stati minimamente addentro a queste cose per poter dire che hanno usato i crismi necessari affinchè tutto proceda per il meglio?
Conoscete i termini con cui si allestisce un campo sterile? Sapete anche rinoscere se il vostro operatore si muove adeguatamente?
Insomma Davide, quel che voglio dire è che vedere dei ferri in una busta sigillata o in una calderetta può darti l'idea di sterilità e igiene e possono anche esserlo, anzi, lo saranno in molti casi, ma ci sono tutta una serie di manovre conseguenti al momento in cui i ferri si sbustano o si utilizzano, in cui la sterilità dei ferri può andare a farsi benedire...e le conseguenze?

Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, ognuno ha una sua dimensione.
Io per le volte che sono stata in officina, credimi Davide troppe nell'arco della mia vita, non ne voglio più sapere, nè di farmi tagliare nè di farmi toccare se non assolutamente indispensabile.
Ho sulla gobba praticamente una dozzina di anestesie e di relativi interventi e ne ho le tasche piene...Ogni volta che qualcuno mi prospetta di incidere la mia pelle con il benchè minimo ferro, mi viene il vomito...
Posso dirlo questo? Posso dire di non aver più voglia di farmi levare nemmeno un neo? Penso di sì, penso di avere il diritto di dirlo, così come tu hai il diritto di farti tutti i tatuaggi che vuoi e tutti i piercing che vuoi, ma non venirmi a dire che farsi il piercing è cosa totalmente innocua dal punto di vista dei rischi in merito ad infezioni et similia.
Ho visto ragazze con i lobi a brandelli per infezioni che non andavano in remissione con niente.
Ho visto piccole labbra vaginali con ascessi grossi come un mandarino (e sappiti regolare un po' tu, viste le dimensioni anatomiche della parte), ho visto ombelichi con ascessi fistolizzati che grondavano materiale purulento a go-go...e tutto questo per cosa?

Io non sono qui a fare una campagna diffamatoria su nessuno e tantomeno esprimo un giudizio di valore su chi ha piacere a farsi il piercing e lo voglio dire una volta di più, anzi lo scrivo in maiuscolo: RITENGO OGNI ESSERE VIVENTE LIBERO DI VIVERE LA SUA VITA COME VUOLE e quando dico questo significa che non promuovo crociate contro niente e nessuno, però credo di poter dire quello che sento e che ho vissuto e, soprattutto in relazione a questo, per favore, non venirmi a dire che rischi non ce ne sono eh? :)
 

RosaeViola

Master Florello
Seya...a quanto mi disse una ragazza che ne aveva uno per capezzolo, questo tipo di piercing serve proprio per certe pratiche erotiche...

Ma anche in questo caso, ok, se sta bene a loro a me non riguarda certo come vivono la loro sessualità...

Io solo vorrei capire quali meccanismi originano il farsi infilare una bacchettina d'acciaio nel setto nasale ad esempio...(che solo a scriverlo mi vengono i brividi...)
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
Il tatuaggio o il piercin è una cosa che si sviluppa col tempo, non è che appena mi è venuta l'idea sono corsa a farlo. Ci ho pensato e ripensato, ne ho parlato con un chirurgo e poi appena ho avuto l'occasione l'ho fatto. Per dirla tutta l'ho fatto in ospedale e a forarmi è stato proprio il chirurgo citato prima, una ragazza che se l'era fatto anche lei. Quindi con tutti i crismi del caso, e con le medicine per l'automedicazione prescritte da lei, che io ho seguito alla lettera e non ho avuto la minima infezione o altro. In più quel giorno c'era anche mia madre (che se avesse avuto 10 anni di meno se lo sarebbe fatto anche lei :D)
 
Ultima modifica:

LolòGi

Maestro Giardinauta
Rosa, tu cosa intendi per rispetto del proprio corpo? Il mio corpo è la mia mente, e se la mia mente vuole qualcosa il mio corpo è daccordo. Spesso si da al corpo un'essenza distaccata dall'anima della persona, ma non è così (ovviamente). Non mi rispetterei se facessi qualcosa che non mi piace ma che faccio solo per moda, per sentirmi omologata agli altri, ma ti dico che da quando ho il piercing sono andata solo una volta con la pancia scoperta (portavo una camicetta non abbottonata fino in fondo, perchè è proprio il modello così). Io ho il piercing solamente, e scusate se è poco, perchè mi piace un casino!!!!
 

prumiao

Giardinauta
Ma anche io ho fatto queste scelte pensandoci e ripensandoci, e cmq già maggiorenne... Il senso del piercing io l' ho un pochino spiegato: è una sorta di prova, prova al dolore fisico... Anche se già di prove fisiche e morali ne ho subite e non ponderate purtroppo (ho un ginocchio decorata da una deliziosa fila di 36 punti e i i due fantastici piercing in cui passavano i tubicini che asportavano l' infezione)... E' stata davvero una sensazione unica e forte, per me molto bella... In effetti è pure difficile da spiegare per me... Te lo ripeto: devi provare ;-D...
 

prumiao

Giardinauta
LolòGi ha scritto:
Rosa, tu cosa intendi per rispetto del proprio corpo? Il mio corpo è la mia mente, e se la mia mente vuole qualcosa il mio corpo è daccordo. Spesso si da al corpo un'essenza distaccata dall'anima della persona, ma non è così (ovviamente). Non mi rispetterei se facessi qualcosa che non mi piace ma che faccio solo per moda, per sentirmi omologata agli altri, ma ti dico che da quando ho il piercing sono andata solo una volta con la pancia scoperta (portavo una camicetta non abbottonata fino in fondo, perchè è proprio il modello così). Io ho il piercing solamente, e scusate se è poco, perchè mi piace un casino!!!!
Sottolineo e applaudo...
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
Beh, questo mi sembra un atteggiamento davvero cauto e responsabile.
Brava LoloGI.
Tendenzialmente sono una fifona, e non faccio nulla se non ho la certezza che vada bene. Non mi sarei mai fatta toccare da qualcuno che non mi garantiva di saperlo fare e che non aveva ottime garanzie igieniche! Ho 26 anni e sono daccordo con te che se fatto male lascia un orribile ricordino a vita. Però in questo caso mi sentivo sicura e mi sono buttata!!
 

spadino

Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
.........

.......In quanto alle Sale operatorie, permettimi di dire la mia.
Non ho scritto che le sale operatorie sono perfette, ho detto che si fa il massimo per ottenere un ambiente idoneo agli interventi. E' risaputo che non sempre si riesca ad ottenere il meglio...appunto, in ospedale, figurati in questi piccoli studi o centri dove si pratica il piercing...beh, permettimi di dissentire in materia di condizioni idonee a questo genere di interventini.

..........Sappi Davide, che nei tanto vituperati ospedali italiani, anche per i piccoli interventi ambulatoriali, si usano le norme che servono ad avere un campo sterile, delle dimensioni e della portata consone, al tipo di intervento che si andrà a fare.
Ce li hai presenti i costi di tutto questo?
Guarda ho visto diversi studi dove si praticano interventi di tipo estetico, in estemporanea e, salvo alcuni, sugli altri vorrei stendere non un velo pietoso, ma un lenzuolo pietoso............

Carissima Ivana,
io direi che l'eperienza che tu hai degli ospedali italiani, forse è limitata a qualche ospedale del nord italia, io ti parlo invece DEGLI ospedali in genere, come quello di Napoli,dove casì di mala sanità sono all'ordine del giorno, o di Catania dove è abbastanza generalizzata una situazione di disagio dal punto di vista igienico (stanza antisettica dove vi si cucina con fornellini da campo, ovviamente con pazienti dentro). Non solo cara Ivana, a Pavia (e non è del Sud) un mio amico per un operazione di ernia del disco, si è fatto 1 anno di letto per un infezione intervenuta durante l'operazione (alla faccia della igiene).
Ma potrei narrarti altri mille episodi di mala sanità, quindi, ti pregherei di non generalizzare quando dici che si fa il meglio per ottenere idoneo un ambiente per gli interventi.

Dove andare a fare il tatuaggio si DEVE scegliere, soprattutto in base alle nozioni di igiene e profilassi, è per questo che i genitori devono accompagnare i figli e aiutarli economicamente (solitamente i posti più seri, avendo dei costi di manutenzione maggiori, costano di più). Negli ospedali non si sceglie di andarci, ma soprattutto non si ha il tempo di vedere se i chirofani (sale opratorie) sono pulite oppure no.

Per quanto riguarda i costi della Sanità, bhe che dire De Lorenzo e Poggiolini ci hanno insegnato dove finiscono i soldi (e non penso loro siano stati gli unici), ti ricordo che molte volte si mettono punti lì dove non ci volgiono (+ di 3) per farsi pagare l'intervento come operazione chirurgica.
Cara Ivana, sappi che in italia un ente esterno e facesse un controllo a tappeto forse, molte persone rimarrebbero senza lavoro.
Il buco più grande del bilancio di uno Stato è la Sanità, ma purtroppo se fossero gestiti meglio se ne noterebbero anche i risultati.



RosaeViola ha scritto:
....................Ho visto ragazze con i lobi a brandelli per infezioni che non andavano in remissione con niente.
Ho visto piccole labbra vaginali con ascessi grossi come un mandarino (e sappiti regolare un po' tu, viste le dimensioni anatomiche della parte), ho visto ombelichi con ascessi fistolizzati che grondavano materiale purulento a go-go...e tutto questo per cosa?

......così come hai visto queste cose, che devono farci capire che non tutti i posti sono idonei a fare piercing e tatuaggi, io ho visto persone in emergenza, rifiutate da tutti gli ospedali della lombardia e poi morte per non aver ricevuto i soccorsi necessari (l'anno scorso una signora è morta per questa cosa e Albertini intervenne, per scusarsi coi familiari............).

Io penso una cosa, se hai tanti soldi ti curano anche dall'AIDS (Magic Jhonson insegna), se sei una persona povera muori e se sei una persona normale, fatti il segno della croce e spera. (scusate il pessimismo cosmico)

RosaeViola ha scritto:
....................Io non sono qui a fare una campagna diffamatoria su nessuno e tantomeno esprimo un giudizio di valore su chi ha piacere a farsi il piercing e lo voglio dire una volta di più, anzi lo scrivo in maiuscolo: RITENGO OGNI ESSERE VIVENTE LIBERO DI VIVERE LA SUA VITA COME VUOLE e quando dico questo significa che non promuovo crociate contro niente e nessuno, però credo di poter dire quello che sento e che ho vissuto e, soprattutto in relazione a questo, per favore, non venirmi a dire che rischi non ce ne sono eh? :)

Neanche io voglio fare una campagna diffamatoria su ospedali e medici (anche se in questo forum c'è qualcuno che potrebbe arrogarsi il diritto di chimarli incompetenti), per carità c'è ne ancora qualcuno che lo fa per passione, però mentre sul tatuaggio si può scegliere (la LIBERTÀ di cui parli), invece, il diritto alla Salute non è una cosa che si può scegliere, dovrebbe essere una condizione necessaria e sufficiente alla civiltà di un popolo.
Mentre tu non vuoi fare una crociata contro i tatuaggi, io dal mio farei domani una crociata per fare avere a tutti pari diritti di salute.
Ivana ti fa onore il fatto di aver lavorato con criterio lì dove quasi nessuno lo fa, ma per cortesia non descriveci i tuoi (non so se ex) colleghi come tutti come te perchè questo è ben lantano dalla realtà.

Sempre con stima Davide
 

Oleander

Guru Giardinauta
io a 17 anni ho messo il brillantino all'orecchio ma dopo due mesi me lo son tolto dal fastidio che mi dava, stavo sempre lì a toccarlo e a grattarmi (non per allergie)... in compenso ho fatto fare il tatuaggio a Tango (il ciccio della foto) mentre Toffe (la ciccia della firma) si è fatta fare un piercing chiamato microchip ! solo che Tango il tatuaggio lo ha voluto dentro l'orecchio così toffee per vederlo deve farlo sdraiare, ma Tango il microchip di toffee non lo trova !!!:lol: :lol: :lol:
 

spadino

Giardinauta
......il significato

...alcuni di noi scelgono un modo di vestire per distinguersi dagli altri (punk, Rocckabilly, Mods, Paninari, etc), altri modi di pensare (intelletuali e pseudo-tali) ed altri ancora decido un disegno, o un segno, per rappresentare la propria personalità (tatuati o piercing-ati, non so se si dice così).
Il significato del tatuaggio è anche un qualcosa legato all'atropologia. Ci sono popoli che lo fanno in segno di forza e rispetto (popolo neozelandese), altri che ornano il proprio corpo con anelli al collo (esempio sono le donne giraffa, proprie dell'Africa Centrale) ed altri per ringraziare gli dei (se ne parla nella Bibbia e nel Corano).
Io non sono così colto da spiegare i motivi inconsci che mi hanno spinto a farmi tatuare, semplicemente mi piacciono e mi piace il mio corpo "Ricamato".
Chiaro, essendo un ipocondriaco cronico, il tatuatore deve passare alcune fasi di controllo, per poi riuscire a mettermi gli aghi adosso.
Se posso dare un consiglio alle Mamme di questo forum, non opponetevi a che vostro/a figlia si faccia un tatuaggio (lo farebbe comunque), parlate con loro, spiegate loro il perchè non vi piace o non vorreste che se lo facessero e poi se sono ancora dell'idea di farsene uno, ebbene con loro cercate il posto più idoneo che rispetti i canoni di igiene e pulizzia che per legge devono essere rispettati, e poi aiutateli economicamente a fare del loro corpo ciò che desiderano nel rispetto della loro personalità e delle loro idee.

Tanto se li farebbero comunque, i figli sono l'evoluzione dei genitori e che vi piaccia o no, loro saranno meglio di noi.

Ciaux:Saluto:
 

RosaeViola

Master Florello
Prima parte...

Caro Davide, se proprio vuoi, parliamo pure della Sanità italiana (e con questo entriamo in una discussione per cui finiremo col buttarci dalla finestra :martello: )...

spadino ha scritto:
Carissima Ivana,
io direi che l'eperienza che tu hai degli ospedali italiani, forse è limitata a qualche ospedale del nord italia, io ti parlo invece DEGLI ospedali in genere, come quello di Napoli,dove casì di mala sanità sono all'ordine del giorno, o di Catania dove è abbastanza generalizzata una situazione di disagio dal punto di vista igienico (stanza antisettica dove vi si cucina con fornellini da campo, ovviamente con pazienti dentro). Non solo cara Ivana, a Pavia (e non è del Sud) un mio amico per un operazione di ernia del disco, si è fatto 1 anno di letto per un infezione intervenuta durante l'operazione (alla faccia della igiene).
Ma potrei narrarti altri mille episodi di mala sanità, quindi, ti pregherei di non generalizzare quando dici che si fa il meglio per ottenere idoneo un ambiente per gli interventi.

Davide, devo ammettere che il tuo pensare che io possa fondare quel che dico in materia ospedali, solo riferendomi alla mia esperienza, mi ha non poco stupito.
Pensi forse che io viva avulsa dal contesto sociale del mio paese?
Non è così, te lo posso garantire.
Però so anche, che a dispetto di quanto pensiate voi, in Italia fior di medici e di infermieri, si adoperano al meglio e con tutte le loro forze, per dare un servizio che sia almeno accettabile.
Questo, come ben sapete, non è sempre facile o attuabile, considerato che nel nostro paese lo stato sociale viene man mano sgretolato, favorendo la gestione privata della salute e, grazie a questo progetto finalizzato, si investe sempre meno nel pubblico e sempre meno è gestibile il servizio che viene fornito perchè con la gestione manageriale delle aziende sanitarie, quel che conta è il profitto e non la salute e il servizio fornito al cittadino.
Logico a questo punto, rendersi conto, di come possa operare il personale medico e paramedico.
Per quel che riguarda la mia diretta esperienza, so per certo come il personale viene continuamente richiamato ai principi igienici basilari e so anche come in molte sale operatorie (e adesso sì che parlo del Nord) si lavori.
Posso garantire a chiunque si faccia o si sia fatto idee negative in merito, che ci si adopera moltissimo affinchè le norme igieniche siano rispettate e applicate il più rigorosamente possibile.

Poi vorrei anche che si smettesse di parlare della sanità italiana, solo in termini di malasanità.
Anche questa tua levata di scudi e di indignazione (peraltro condivisibile in un certo senso) alla fine ha il sapore della demagogia.
Vedi Davide, in questo paese dove il denaro pubblico è stato sempre, dal dopoguerra ad oggi, speso in maniera impropria (volendo usare un eufemismo) non esiste solo la malasanità, anzi, posso dirti che quotidianamente si lavora producendo ricchezza, in termini di salute, per molti e molti pazienti.
Ma è diventato un trend, quello di ricordare come, medici e infermieri, siano ormai la feccia del tessuto lavorativo italiano.
Ma vogliamo parlare di quei medici (e non sono pochi) che quotidianamente si adoperano in molti Pronto Soccorso, riacciuffando persone per i capelli, per strapparle alla morte?
Vogliamo ogni tanto parlare di quelle situazioni in cui anche in Italia (e non sono casi sporadici o fortuiti) in cui medici, seri professionisti, svolgono lavori di estrema capacità professionale, di alto livello, di grande professionalità?
Vogliamo smetterla di cavalcare l'onda massmediologica che deve creare nella gente la convinzione che la sanità pubblica sia da demolire?
Vogliamo cominciare ad essere consapevoli che la privatizzazione, in termini di garanzie sulla salute e sul servizio reso non porterà nulla?
Vogliamo ricordarci e documentarci seriamente sul funzionamento delle cliniche private dove avvengono nefandezze peggiori di quello che avviene nel pubblico? (potrei raccontare decine e decine di episodi come quello del tuo amico con l'ernia discale fino a casi di morti per negligenza e incuria avvenuti nel privato, ma ben poco reclamizzati...che caso!)
Vogliamo renderci conto che se desideriamo davvero, che la nostra salute sia garantita è solo all'ospedale pubblico che dobbiamo rivolgerci?

Siamo così pregni di falsi preconcetti e di immagine, che ormai, quel che conta, è che la stanza di degenza sia carina, sia servita da tutti i comfort ma non guardiamo poi, se in caso di urgenza, quella struttura che ci ospita, sarà in grado di soccorrerci. Questo non significa certo che sia sbagliato desiderare che una stanza di degenza sia confortevole ma spesso, si guarda solo questo e si traggono giudizi sommari, senza tener conto che quasi mai le cliniche private sono sufficientemente attrezzate, dal punto di vista del personale e della strumentazione, per le emergenze che possono presentarsi anche nel post-operatorio di interventi banali come una rinoplastica.
Ci stupiamo spesso quando sentiamo che qualcuno ci ha lasciato le penne per un banale intervento estetico...ma vi siete chiesti il perchè?

Guardate che nelle sale operatorie italiane si compiono piccoli e grandi miracoli quotidianamente...MA NESSUNO NE PARLA...
Si parla e si sparla invece, di cose che non funzionano, di cose che vanno male, emettendo giudizi sommari e quasi mai con cognizione di causa.

Siamo passati da una società in cui, ai medici era consentito ogni abuso, perchè abbiamo sempre considerato la classe medica, una classe di eletti, ad un atteggiamento diametralmente opposto, in cui, ormai, tutto è la negazione di tutto.
Le cause per incuria o incapacità o negligenza, fioccano alla grande e, molte di queste, lo dico con cognizione di causa, non hanno ragione d'essere e non perchè "cane non mangia cane" ma perchè si sta abusando di uno strumento e soprattutto perchè, troppi si arrogano il diritto di pensare di sapere tutto del lavoro degli altri, anche quando questo lavoro è così specializzato e tecnico da non consentirlo.
Ma noi abbiamo la pessima abitudine di sapere tutto e di parlare senza sufficiente cognizione di causa.
Io mai mi permetterei di dire ad un ingegnere informatico che ha sbagliato nel suo lavoro: non ne ho nè la capacità nè la preparazione per poter giudicare...ma quando si parla di sanità, tutti sono esperti.

Quello che voglio dire è che stiamo cavalcando un'onda anomala che si sta ritorcendo contro noi stessi, perchè con questa storia della malasanità che ormai ha assunto proporzioni gigantesche (e non perchè i casi siano aumentati sensibilmente ma solo perchè si abusa scientemente anche nel fornire informazioni), permettiamo che lo stato sociale e la sanità, diventino predominio di pochi eletti e arriveremo presto, a pentirci di ciò.

ma soprattutto non si ha il tempo di vedere se i chirofani (sale opratorie) sono pulite oppure no.

Ti sbagli Davide...non è questione di tempo, è questione di conoscenza della materia.
Tu parli di pulizia delle sale, io parlo invece, di qualcosa di più complesso e sottile, che all'occhio dei non addetti ai lavori, non salta all'occhio.
Parlo di operatori che maneggiano in maniera inopportuna il materiale sterile. Parlo di errate manovre sui teli sterili, parlo di incapacità per la mancanza di conoscenza della materia.
Tu guardi la pulizia della sala, che non è certo secondaria per importanza. Io parlo invece, di come si possa rendere pericoloso, un piccolo intervento, solo facendo piccole e, apparentemente insignificanti manovre.
Parlo quindi, ed è questo che mi spaventa, di incopetenza, di incuria, di persone che pensano di sapere ma che non sanno!

Per quanto riguarda i costi della Sanità, bhe che dire De Lorenzo e Poggiolini ci hanno insegnato dove finiscono i soldi (e non penso loro siano stati gli unici), ti ricordo che molte volte si mettono punti lì dove non ci volgiono (+ di 3) per farsi pagare l'intervento come operazione chirurgica.
Cara Ivana, sappi che in italia un ente esterno e facesse un controllo a tappeto forse, molte persone rimarrebbero senza lavoro.
Il buco più grande del bilancio di uno Stato è la Sanità, ma purtroppo se fossero gestiti meglio se ne noterebbero anche i risultati.

caro Davide, tu confondi il Ministero della sanità (quindi i politici) con gli operatori sanitari...sono due piani profondamente diversi, nel contesto della nostra amichevole discussione, soprattutto per quel che riguarda quel che io avevo scritto nel mio post precedente, in cui volevo dire che i costi per operare al meglio, sono già estremamente elevati per un ospedale...figuriamoci quindi, per un piccolo studio, quali possano essere.

......così come hai visto queste cose, che devono farci capire che non tutti i posti sono idonei a fare piercing e tatuaggi, io ho visto persone in emergenza, rifiutate da tutti gli ospedali della lombardia e poi morte per non aver ricevuto i soccorsi necessari (l'anno scorso una signora è morta per questa cosa e Albertini intervenne, per scusarsi coi familiari............).

Davide, nel tuo discorso ci sono cose vere, ma c'è un atteggiamento denigratorio che non fa onore ad una persona intelligente quale sei tu.
Ma come puoi dire cose simili? Ma ci hai mai lavorato in un P.S. di un grande ospedale? Ma hai idea di quanta gente deve la pellaccia a quegli sciagurati che li hanno soccorsi?
Ma suvvia, smettiamola di fare gli oratori e di gridare proclami e facciamo un'analisi reale, onesta e serena. :)

Io penso una cosa, se hai tanti soldi ti curano anche dall'AIDS

Davide, in Italia, grazie a Dio, si curano TUTTI dall'AIDS e non solo quelli ricchi e famosi...ma è solo questione di tempo, perchè con la privatizzazione incombente...


to be continued...
 

RosaeViola

Master Florello
seconda parte...

Neanche io voglio fare una campagna diffamatoria su ospedali e medici (anche se in questo forum c'è qualcuno che potrebbe arrogarsi il diritto di chimarli incompetenti), per carità c'è ne ancora qualcuno che lo fa per passione, però mentre sul tatuaggio si può scegliere (la LIBERTÀ di cui parli), invece, il diritto alla Salute non è una cosa che si può scegliere, dovrebbe essere una condizione necessaria e sufficiente alla civiltà di un popolo.
Mentre tu non vuoi fare una crociata contro i tatuaggi, io dal mio farei domani una crociata per fare avere a tutti pari diritti di salute.

Davide, potrai non crederci o non essertene reso conto, ma l'hai già fatta la campagna denigratoria.
Sul diritto alla salute con me sfondi una porta aperta da come avrai letto anche qui sopra per cui, niente da obiettare.


Ivana ti fa onore il fatto di aver lavorato con criterio lì dove quasi nessuno lo fa, ma per cortesia non descriveci i tuoi (non so se ex) colleghi come tutti come te perchè questo è ben lantano dalla realtà.

Davide, tutti hanno delle pecche nel lavoro ed io ho avuto le mie.
Gente come me ce n'è ancora tanta in giro e ancora oggi si fa un mazzo incredibile, anzi, oggi più di qualche anno fa, viste le condizioni sempre più disagevoli dei lavoratori di questo settore, per far sì che le cose funzionino e si scontra quotidianamente coi burocrati e coi ragionieri che gestiscono gli ospedali.
Questa stessa gente ha bisogno della stessa solidarietà, di cui tutti abbiamo bisogno, nel momento in cui ci adoperiamo al meglio delle nostre possibilità per far funzionare le cose, quando le condizione sono avverse.

L'ostilità che i mass-media hanno creato nell'opinione pubblica nei confronti di medici e paramedici, utilizzando le malefatte di alcuni e il malcontento della gente per spingerla a dire: "PRIVATIZZIAMO TUTTO" , non ha portato e non porterà sicuramente, quella risoluzione cui tanto aspiriamo tutti, pazienti e operatori del settore e non farà altro che gettare questo paese in uno dei periodi più bui della sua storia moderna epr quel che riguarda i diritti dei cittadini.

Sempre con stima Ivana :)
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
Scusatemi ma, perchè queste polemiche? Si parlava di piercing e tatuaggi e si è arrivati addirittura a parlare di sanità...mi sembra che stiamo esagerando! Il percing è solo un buchino, ma con questi altri discorsi si apre una voragine!!!L'unica cosa davvero importante per me è questa: non bisogna assolutamente pensare che chi si tatua o si pirsa non rispetta o non ama il suo corpo. L'importante, come per ogni cosa, è non esagerare, perchè bisogna poter convivere anche con chi non ama queste cose. Ecco, a parer mio la parola RISPETTO la metterei, più che verso me stessa (il perchè l'ho spiegato in un altro post) verso gli altri, per rimanere nella decenza e nel buon gusto, tutto qui!!!
 

RosaeViola

Master Florello
Lolò, è vero abbiamo trasceso abbondantemente il senso del topic...
Comunque sulla parola rispetto, niente da discutere, però per quel che mi riguarda, ho visto gente con una ventina di piercing sul corpo e, per quanto poco mi piaccia, non mi formalizzo, considerato che sono scelte personali e pertanto...
Per cui, nemmeno in nome del buon gusto, mi sognerei di imporre a qualcuno il mio parere in merito o di dire a qualcuno che è trash o kitch...contenti loro a me non riguarda.

Per quel che attiene, invece, al manifestare il cambiamento personale, attraverso il piercing, capisco, capisco perfettamente, ma per quanto mi riguarda, non sento la necessità di rappresentare attraverso un feticcio, il cambiamento avvenuto, considerato che ce l'ho in me quel cambiamento, ne sono consapevole e tanto mi basta.
Ma parlo per me e, mentre lo dico, accetto tranquillamente la realtà altrui e non la giudico affatto.
 
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