Elena,
intanto chiedo scusa per gli errori di scrittura nella mia di ieri,scritta molto velocemente.Non mi piace l'idea di continuare a discutere più di quanto sia necessario, circa la tolleranza di chi non fuma nei confronti dei fumatori e/o viceversa; non vorrei discutere delle varie ragioni per cui uno,se crede,puo'fumare senza dover essere additato come fosse un untore.La tolleranza vale per tutti,in linea di massima,bisognerebbe esserlo sempre ed in ogni circostanza e non solo nei confronti del fumo e dei fumatori,i quali poveri,riuscirebbero a chiarire le loro ragioni, se lo volessero,con il massimo rispetto per le convinzioni degli altri. Detto questo,pretendere il rispetto di certe regole di convivenza civile è doveroso. Non è giusto fumare nei posti pubblici,in ufficio , a casa, se cio' causa problemi ed anche all'aperto se questo crea disagio ad altri.
In questa sede ne ho sentite(lette)di tutte e di più. Bisognerebbe abbassare i toni,pretendere rispetto ma essere capaci di essere altrettanto rispettosi. Come dicevo, sono un fumatore ma non un fumatore maleducato,non butto le cicche sulla spiaggia,non fumo sulla faccia di signore incinte e neppure sulla faccia di chiunque mi stia vicino, evito di fumare in pubblico,neppure allo stadio e tanto meno al mercato.Non mi sento affatto toccato dalle varie opinioni contro, qui espresse,la mia voleva essere solamente una voce a difesa di chi una sigaretta, se la fuma volentieri e che crede di avere eguali diritti se se la fuma da solo, mettendosi alla fine, la cicca in tasca.
Un saluto
Mauro