Finnigan's Wake
Florello
però a dirla tutta continuo a sentirmi come il pupo cui hanno rotto il giocattolo :-/
però a dirla tutta continuo a sentirmi come il pupo cui hanno rotto il giocattolo :-/
però a dirla tutta continuo a sentirmi come il pupo cui hanno rotto il giocattolo :-/
Alla fine, in questo momento, ho una mosca nella testa che mi ronza e gira e mi fa porre una domanda di una banalità sconcertante. O meglio la domanda non è di per sè banale, è che attira troppo facilmente risposte banali.
-E' davvero così difficile amarsi con una persona senza che questa tenti in tutti modi di cambiarti, di farti diventare diverso da come ti ha conosciuto?-
se leggi il mio primo post....dico più o meno le stesse cose....estrapolo e chiedo venia, che in questo periodo il tempo è più che tiranno e tu meriti più attenzione.
ma siamo sicuri che ci vogliano diversi da come ci hanno conosciuto? forse è proprio il contrario: noi siamo cambiati. il tempo, la vita, le esperienze... non dico che siamo cresciuti ma forse anche sì. senza peraltro aggiungere che 'crescere' sia di per sè positivo. si vede l'altro che cambia e non si ha la percezione che anche noi si sta cambiando. se non lo si fa in sintonia (credo siano rarissimi casi), ci si trova accanto una persona con cui si ha molto meno da condividere. e con gli anni si può avere meno voglia di affaticarsi (sì, è una faticaccia) per capire, accettare. forse non più spinti dall'innamoramento che tutto fa parer lieve. diventa tempo di bilanci. e a quel punto la valutazione è personale.
escludo possa interessare a qualcuno la mia esperienza. quindi mi fermo qui.
L'inadeguatezza è una condizione che appartiene a tutti gli esseri umani....ed è proprio quello che ci rende umanidiciamo che è una mia pubblica dichiarazione di confusa confusione. o ho sbagliato e sto sbagliando tutto, cercando un qualcosa per cui sono davvero inadeguato oppure non lo so.
Un bambino non era nei nostri progetti, o forse all'inizio lo era ma non è questo il punto, non è il fine.Considera anche una cosa: il fine "istituzionale" della coppia è quello di perpetuare la specie. Un bambino, a meno di volere o potere "parcheggiarlo" da qualcuno, ti occupa tutto il tempo, ti stravolge le tue abitudini, ti priva delle libertà che avevi prima.
Quindi è comprensibile che la futura mamma metta alla prova, più o meno inconsciamente, il futuro papà soprattutto per la sua capacità di adattamento a situazioni che dopo potrebbero essere ben più difficili.