Ho cercato di non intervenire, traudi, ho rivolto la mia attenzione ad altre sezioni del forum, ma a questo punto mi sento chiamato in causa.
Sono io che ho dato della lecca**** ad ornella e ad altri, ma almeno per quanto mi ricordi, la situazione era in un modo o nell'altro chiarita.
Voglio ricordarti che anche mille altre persone del forum, hanno espresso il proprio sdegno per il mio comportamento, e ti assicuro, con grande probabilità lo avrei fatto anche io, o peccato di presunzione, di arroganza e sono stato tutt'altro che educato.
Però da qui a dire che tu sei intervenuta per essere solidale con ornella dato che le ho dato della lecca****,scusami ma ce ne passa...
Quello non è stato il mio unico post su questo forum.
E non è stato nemmeno l'unico n tutta questa polemica.
Tutti gli altri miei interventi hanno cercato di essere produttivi e tesi alla risoluzione di una situazione tutt'altro che piacevole.
Ma spesso non sono stati interpretati così, mi son sentito dire che cerco di creare casini, che i miei OT sono delle provocazioni,mi hanno scritto esplicitamente che quello che scrivo è una presa per il ****.
Ora,io non so davvero come reagire.
Si cerca di sdrammatizzare e non va bene, si cerca di chiudere l'argomento e non va bene, si cerca dirisolvelo parlando e nemmeno va bene.
Mi sento inadeguato, e mal giudicato quando penso che hai ritenuto necessario il tuo intervento senza concedere nemmeno il beneficio del dubbio al mio intervento, eppure, se leggi il forum così spesso, spero che tu non voglia ridurre tutto il mio carattere a quella espressione infelice.
Solo una cosa, se c'è da chiarire e da risolvere, facciamolo, magari con la mediazione dello stesso Mauro, ma per favore non diciamo "chiudo qui" oppure "non interverrò" o anche "per me finisce qui" per poi riaprire una nuova discussione ogni due giorni.
Se invece decidiamo di chiudere la discussione, che sia chiusa per sempre, a lanciarsi frecciate risolviamo ben poco.
Io inizio col rinnovare le mie scuse a chiunque si sia sentito offeso dalle mie parole, credetemi, sono il risultato di un attacco d'ira e nulla più.