(papiro indispensabile x dirvi grazie)
...oggi ero triste, sono uscito per prendere una boccata d'aria dopo una notte insonne, in compagnia del mio solito malessere che non mi abbandona mai e che non riesco a scrollarmi di dosso da tempo. stavo sorseggiando tranquillo al tavolo di un bar di un centro commerciale una bella cioccolata calda, accanto al tavolo mio, una mamma e una bimba piccina che in piedi sul carrello mi fissava e mi sorrideva. sembrava avesse percepito la mia tristezza. le ho sorriso, e lei per quasi dieci minuti non ha mai distolto lo sguardo, fissandomi e continuando a sorridermi. persino la madre se n'è accorta, tanto che ridendo ha esclamato "mi sa che si è presa una cotta per te!" ...quella bimba è riuscita a togliermi la tristezza e sono tornato a casa col sorriso sulle labbra e felice di aver vissuto quel breve momento che può sembrare banale e insignificante ma che son felice di aver vissuto!
questo sorriso è per te, sevi, nella speranza che produca lo stesso effetto! :love_4:
Se penso che prima di Natale sono mancata per motivi che non so neppure io :astonished:
Poi avrei voluto aprire un topic di saluti per farvi gli auguri, ovviamente avevo messo giù un papiro di quelli...
E’ che certe cose non si possono proprio spiegare in due parole, mi spiace, e sarà così anche stavolta :ros:
Già tutto questo era pronto dall’altro ieri, ma per motivi “tecnici” non avevo potuto inviare né venire sul forum.
Ed era giusto andasse così, perché si collega nel suo significato proprio al tuo pensiero, Gabri :love_4: perciò ti quoto e ne approfitto adesso, come fosse una linea sottile che unisce la logica dei cuori quando vivono situazioni particolarmente difficili (chi di noi non ne vive? me lo dico da un po’, soprattutto perché oggi devo avere più coraggio di ieri) ma ai quali càpita la stessa identica cosa in momenti diversi, forse non è ancora comprensibile il collegamento al tuo post, ma poi lo sarà.
In quel messaggio natalizio mai spedito c'era tutto il senso di una breve poesia appena scritta (allora, 16 dicembre)
e che vi avrei dedicato.
Nulla di che, ma è ciò che mi viene sempre facile dal cuore, dritto e filato da lì, intendo.
Qualunque cosa ne esca, sia più o meno riuscita, cmq mi appartiene “animamente”, così ogni volta ho la pretesa di credere che io non possa dedicare qualcosa di mio che abbia maggior valore di un verso sentito, vissuto.
Allora stava all’inizio, ma oggi starà in fondo, anche se per me ha un’importanza primaria.
Il suo significato sta nei petali, l’avevo pensato guardando Proietti che interpretava
San Filippo Neri in "Preferisco il Paradiso".
No, i santi non c’entrano, è che teneva in mano un fiore a un certo punto, ed io ebbi una visione particolare di tutti quei petali, che mi fece riflettere.
Il mio augurio era che tutti voi poteste avere quel fiore.
Nel senso...in fondo tutti noi siam come petali, vicini, che non sanno stare soli,
e cadiamo se tira troppo vento, o per il tempo che inevitabilmente rema contro...e fa sfiorire
❀
Mi spiego: erano giorni in cui avevo ricevuto un bel sorriso dal passato, un desiderio nato ed esaudito, goduto con l'emozione innocente di bambina.
Ed io mi sono resa conto, per la prima volta in senso "davvero vero", di quanto sia giusto quel che si dice sempre:
e cioè che la felicità, in effetti, appartiene proprio all'attimo, comunque accada.
Ho sentito quest’ultimo, ospite improvviso, bussare persino alla porta di questa casa dove abita da tempo un suo odiosissimo nemico.
Eppure lo ha abbracciato travolgendolo, e mentre li guardavo fare pace...mi son sorpresa di quanto fosse facile al momento,
e della capacità di quello stesso istante...di smuovermi qualcosa dentro.
Così pensai a quel fiore, perché credo che nessuno dovrebbe reggersi mai tutto da solo
sul proprio stelo :astonished:
Per questo non esistono fiori con un unico petalo, perché Natura vuol condividere i suoi spazi ed i silenzi.
Ci avete mai pensato? Forse sì :ros:
Ecco il perché del mio augurio che avrebbe dovuto/voluto essere di Natale ed anno nuovo.
Io mi volevo ricordare dell'amore, poterlo rievocare, come un regalo per ogni essere...che non sia avere,
per ogni attimo a sorpresa che riesca a superare quella "routine" del dolore
che è tanto difficile cambiare.
Quel sorriso dal passato non si moltiplicherà, probabilmente, per vari motivi.
Però so mi piacerebbe tanto che ogni persona ne ricevesse uno almeno simile.
Perché un ospite così, seppure inatteso (e magari poi in qualche modo deluso) è comunque sempre ben accetto anche nelle case che già ne son stracolme.
"Vale la pena sempre di aggiungere quel famoso posto a tavola per un'emozione pura, che ci ricordi che val la pena vivere".
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Ecco, quelle parole me le ero dimenticate, anche se mie :astonished:
Oggi sento che tocca a me farvi questa sorta di piccolo regalo di speranza, come ringraziamento per avermi insegnato la vostra,
anche se proprio oggi, ripeto, forse non sarò in grado di imparare abbastanza, perché la sera è micidiale, più della notte addirittura.
Ma è come un segno di fiducia, una scia - un'impronta, una piccola onda d'urto che attraversa, e non sarà né uguale né diversa, semplicemente un'altra.
Una corolla, ancora da sfogliare o già sfogliata, non importa.
E’ comunque un tocco di colore a far capire che, se un solo attimo ci fa gioire, allora forse non è tanto impossibile ridisegnarci addosso un altro fiore :flower:
(e pazienza la retorica, per l'ennesima volta, chiedo scusa).
Posto sotto la semplicissima poesia, che non è un poemetto...ma è breve, come piace a me.
E starà in centro, non per presunzione, ma per rispettarne la stesura ordinata, nulla di più
❀
Perché è Natale ancora,
imparerò a capire se val la pena
spendermi?
Non so quanta nebbia occorrerebbe
per offuscare appena una mia lacrima,
che è grande come nuvola quando
ha piovuto assenza,
e piccola come vita senza la propria
anima.
Perché nemmeno il fiore sa viver
di se stesso,
che non esiste un fiore fatto di
un solo petalo,
e non esiste inverno che possa
rimanere...
silenzio unico.