d'accordo sul discorso delle aspettative non chedere niente..ma neanche accettare tutto: voglio dire che nei rapporti devono esserci dei fondamentali condivisi, poi il resto va tutto bene. Sorvolare sulle cavolate, certo (la telefonata) ma anche parlarsi chiaro, secondo me dovrebbe aiutare un'amicizia a crescere...e non sempre è così.
un pò di delusione credo ci sia anche in chi non si aspetta niente, anche se non sarà una cosa devastante...difficile è arrivare a non aspettarsi niente, è un grosso lavoro su sè stessi.
a capire che non li merita ci si arriva -dopo- in genere, tranne rari casi di persone che hanno l'intelligenza di captare da pochi indizi una personalità: è un dono della natura: io da giovane non ce l'avevo, e per acquisirlo c'ho messo una vita ma di persone così ne ho conosciute e mi hanno insegnato tanto.
grazie, molto gentile
mmm.. sì, mi sembra chiaro quanto dici e in parte intendevo qualcosa così. in parte no, giusto riguardo ai 'bisogna' e 'si deve/dovrebbe'. per me stessa preferisco evitare di darmeli, perché so che mi limiterebbero inutilmente, dato che mi sento molto più libera di dare il mio meglio e di essere presente se mi permetto di dare o esserci quando posso e voglio e di non dare e non esserci se non posso e/o non voglio, il che poi mi viene spontaneo lasciar fare anche agli altri con me. così le relazioni con gli altri le ho viste diventare non più dei legami (basate su regole più o meno dette) ma una scelta, che da ambo le parti si può continuare a fare fintanto che si può e si vuole, o a un certo punto smettere di fare. magari poi rifarla, dopo un po', magari no. lo si sceglie, via via. questo per me ha eliminato il dare per scontato, la necessità di controllo, il mettere paletti a priori e tante altre cose che in realtà poi le relazioni le limitavano, perché a guardar bene sono cose che hanno la funzione di garantire la sopravvivenza di un rapporto e di farlo essere un qualcosa di preciso e ideale, non lo rendono migliore né lasciano che sia quel che naturalmente sarebbe.
ad ogni modo, grazie per l'opportunità di riflessione che mi hai dato partecipando alla discussione!
L'amicizia é come l'amore. Non é detto che la si trovi, e che la si trovi nella forma desiderata o immaginata. Magari ci sentiamo buoni ed altruisti e di conseguenza un po' sf..ati, ma l'opinione che abbiamo di noi stessi non é sufficiente a trarre conclusioni, perché non é obiettiva. Dovremmo poterci vedere con gli occhi degli altri.
Amicizia e amore sono alchimie. Non ci sono ricette e non ci sono ricerche da fare. La cosa più importante a mio avviso é cercare di non rinchiudersi in una torre d'avorio dall'alto della quale compiangersi e ripromettersi di essere più accorti e magari un po' più duri.
E non smettere MAI di usare l'arma più potente del mondo: il sorriso
Non condivido l'essere troppo spettatori, anche a dispetto dei dispiaceri subiti ... Fare amicizia é correre anche dei rischi... altrimenti non c'è gusto...
Il rischio principale sembra comunque la paura di dare più di quanto non si riceva. Ma per legge di natura, ciò che si semina si raccoglie, prima o poi. Siamo giardinieri e non dobbiamo dimenticarlo...che non c'é solo terra e semi, c'é sole, pioggia, caldo, gelo.... tnt e pazienza, tanta tanta pazienza. Altrimenti davvero ci può bastare solo un computer, che tristezza. :embarass
Nat, non abbatterti, é risaputo che le delusioni peggiori si hanno nel binomio amicizia/affari... non pensarci più :love_4: Comunque anche parentela/affari non é male, te l'assicuro....
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