Gigì, io in questo caso, non me la sento di dare consigli, non riesco nemmeno a dirti che tutto passerà e anche se ti sei confidato, è ovio che c'è molto ancora da dire, per capire.
Non amo molto parlare di me, sono un'orsa diffidente, sono una persona che non ama piangersi addosso, ma volgio raccontarti cosa è successo e cosa stò attraversando io, nel mio matrimonio, per ringraziarti di esserti fidato di noi e perchè forse, puoi trovare similitudini, qualcosa che possa servirti.
Io e lui, abbiamo un passato molto diverso, ma per certi versi molto simili, siamo stati entrambi abbandonati a noi stessi, reagendo in diversi modi.
Questi modi, hanno sviluppato in me un carattere ed una personalità, lui un'altra e questa piccola differenza, ha aperto una crepa profonda.
Facce della stesa medaglia, eppure nella medaglia queste facce non possono osservarsi e rimangono avvinghiate nella loro seppur relativa realtà.
Nonostante l'amore che lega le nostre anime, nonostante nessuno di noi ha la benchè minima volontà o desiderio di vivere con altri, non riusciamo più a comunicare.
A causa di uno stupido silente orgoglio, a causa di una ferita da abbandoo che no ci fà essere umili, ma esigenti, ingurgitanti affetto, egoisti di piccole cose, sfuamture che per entrambi sono la vita.
Lui, è molto chiuso, apparentemente molto socievole.
Io il contrario, rido e scherzo, sono molto espansiva, ma solo fuori, non lascio nessuno avvicinarsi alla zona rossa.
Il risultato è che io quando h veraemnte avuto bisogno di lui e dela sua forza, non c'era e m sno dovuta accollare responsabilità enormi.
Ho dovuto afffrontare da sola, la morte, la malattia e difendere nello stesso tempo i miei figli.
Nonostante lui sembra di aver capito, il suo atteggiamento non è cambiato, perchè io non riesco a perdonargli di avermi lasciato sola.
Nonostante io, sappia il perchè, comprenda appieno la nosrta incapacità di dare noi stessi, per la paura di venir delusi, annullati dal troppo amore.
Allora, allora tutto diventa più difficile, anche la mancanza di denaro, cosa che 6 anni fà non ci aveva neppure sfiorato perchè forti del nostro amore, sicuri che non avremmmo sbagliato, che on ci saremmo mai abbandonati.
Siamo ancora una squadra, ma invece d'essere mano nella mano, siamo schiena contro schiena, leoni feriti più volte, che non hanno il coraggio di guardarsi dentro gli occhi, di perdersi l'uno nell'altra.
E così quel perdonami, non ha nessuna forza penetrativa, rimangon vuote parole, sentite, perchè non c'era volontà nel fare del male, ma prive di quel contenimento a quella sensazione di implosione che ci accompagna da quando eravamo bambini.
Negli occhi dell'altro, vediamo le nostre più profonde paure, i nostri dolori più cupi e profondi e non sappiamo ancora accettarli, così che l'altro diviene motivo di auto-punizione, il ricordo del proprio eterno fallimento.