Ci sarebbe anche questa
Campaea margaritaria diffusa un po' in tutta Europa, ma questa è una piccola falena notturna
che con le margherite, nonostante il nome, non ha nulla a che fare, sono attratte dalla luce e se si posano su dei muri bianchi diventano invisibili, perfettamente mimetizzate. Di giorno se ne stanno appese alla pagina inferiore di varie latifoglie della più varia natura,
non pare che abbiano delle preferenze prevalenti. Le loro larve i bruchi si nutrono d'inverno delle tenere cortecce dei rametti più giovani di diversissime essenze arboree di latifoglia come olmi, tigli, pruni, noccioli betulle e disparate altre.
L'
Ifantria americana mi sembra diversa proprio come struttura, anche se le sue larve attaccano più o meno le stesse essenze arboree della Campaea, ma con effetti ben più gravi essendo insetti gravemente defolianti che richiedono trattamenti chimici disinfestanti
per proteggere le colture che ne fossero seriamente aggredite.