Il fatto è che io non trovo nella vita un motivo per non essere felice, quando per me la felicità è soltanto esistere.
Nel momento in cui, idoli e miti, vengono tirati giù e rimane il vuoto, questo comincia a riempirsi di sorgente interna e si basta.
La mia vita non dipende dal concetto di felicità per cui, sarò felice solo se, non esistono se.
A furia di voler essere felici per forza ci si distrugge l'esistenza, si arriva ad essere depressi, perchè non si è raggiunta l'agognata meta.
Il motto, la salute prima di tutto, non è abbastanza severo, nemmeno la lezione di quando la perdi e magari la perdi gravemente e le prospettive d'un tratto cambiano gioco-forza che comprendi che mete non esistono.
A quel punto, quando non ti rimane tempo, diventi molto più egoista di quanto lo sia mai stato e dai fondo a tutto quello che non hai fatto o detto, o provato.
L'aria diventa finalmente dolce, ed è una gioia respirarla, i colori diventano l'unico vero motivo per stare al mondo.
Paraddossalmente solo allora godi della vita.