Uno dei ricordi più belli e persistenti della mia infanzia è quello dello splendido odore di resina e di abete che ci consolava quando rientravamo in casa infreddoliti, e che insieme a quello dei mandarini (quelli veri, non gli insipidi clementini di adesso ), connotava inconfondibilmente quelle settimane di vacanza a ridosso del Natale e del cambio d'anno.
Lo prendevamo sempre altissimo, l'albero, tanto che lo dovevamo tagliare in punta e sembrava continuasse al piano di sopra ! Ce lo tenevamo in casa fino a quando perdeva tutti gli aghi, qualche volta quasi per tutto gennaio, se resisteva. Anche perché "farlo" era divertente, preannunciava le vacanze, e poi, armeggiare con l'innegabile e consapevole kitsch di quella scoordinatissima collezione di addobbi accumulati negli anni metteva di buonumore; toglierlo, invece, dava sempre la inevitabile malinconia del disarmo - ed era anche una palla !
Oddio, una quota di appallamento c'era anche all'installazione: in qualità di tecnico (in pectore) della casa, mi toccava verificare e riparare le svariate serie di lampadine, individuando e sostituendo i "pisellini" fulminati, e le spine per la dolce intermittenza d'antan. Mica c'erano le serie cinesi ipereconomiche di adesso, rigorosamente irriparabili, con centinaia di lampadine e con l'intermittenza elettronica programmabile in una dozzina di frenesie diverse, una più inutile dell'altra .... (per non parlare delle ignobili musichette !!)
Qualche addobbo di allora ancora l'abbiamo, anche se quelli più belli non erano infrangibili, e sono andati irrimediabilmente persi in mille schegge scintillanti ...
Alla fine, la "coscienza ecologista" prese il sopravvento, e un altro piccolo piacere svanì .... definitivamente allontanato anche dalla "adulta", presunta "raffinatezza" degli addobbi monocolore in voga negli anni successivi ... magari eleganti, certo non "divertenti".
Mah ! Visto che invecchiando un po' si regredisce, magari l'anno venturo torno a farne uno nello stile dei "nostri" anni '60 ....
Auguri a tutti !