elena_11293
Master Florello
quale che sia la personalissima declinazione che riveste per ognuno, penso che tutti ma proprio tutti desiderino esserlo, felici.
quello che nel tempo ho però compreso essere forse il maggior ostacolo nel vedere questo desiderio realizzato nella propria vita è il reputarsi degni, il credersi meritevoli di poterlo essere.
come dire: a parole, perfino ragionandoci su, c'è chi lo dichiara, "voglio essere felice!", ma qualcosa nel profondo non sostiene poi del tutto questo desiderio.
a volte non è nemmeno qualcosa di cosciente, magari solo dopo certe esperienze salta fuori che esisteva una qualche idea di base presa su chissà quando e perché che cmq lavorava contro.. cose tipo: non posso essere felice se non lo sono le persone che amo; non posso essere felice se non me lo sono guadagnato lavorando duramente; non posso essere felice perché non sono abbastanza questo o quello; non posso essere felice se...; voglio essere felice ma..., e cose del genere.
per quanto mi riguarda, so di aver avuto dei paletti interni di quel tipo.
e voi, come siete messi con il ritenervi del tutto meritevoli di felicità? nel profondo cosa sentite: di potervelo permettere o (ancora) no?
grazie a chi avrà voglia di confrontarsi (in definitiva, con se stesso/a) su questo!
EDIT: non ho trovato sinonimi a "sentirsi degni/meritevoli" che suonassero meno di derivazione cattolica, cosa con cui lo spunto da cui parto non ha nulla a che fare. è solo: tutto di me stesso/a crede che vada bene se mi permetto di essere felice, o no?
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RI-EDIT: grazie a uno spunto che mi ha offerto scardan, credo di aver trovato un modo migliore di formulare la domanda:
mi sento in diritto di essere felice?
per capirlo, un modo facile è chiedersi: "cosa mi farebbe felice?", dopo di che vedere i 'se' e i 'ma' che saltan in testa a bloccare il progetto......
quello che nel tempo ho però compreso essere forse il maggior ostacolo nel vedere questo desiderio realizzato nella propria vita è il reputarsi degni, il credersi meritevoli di poterlo essere.
come dire: a parole, perfino ragionandoci su, c'è chi lo dichiara, "voglio essere felice!", ma qualcosa nel profondo non sostiene poi del tutto questo desiderio.
a volte non è nemmeno qualcosa di cosciente, magari solo dopo certe esperienze salta fuori che esisteva una qualche idea di base presa su chissà quando e perché che cmq lavorava contro.. cose tipo: non posso essere felice se non lo sono le persone che amo; non posso essere felice se non me lo sono guadagnato lavorando duramente; non posso essere felice perché non sono abbastanza questo o quello; non posso essere felice se...; voglio essere felice ma..., e cose del genere.
per quanto mi riguarda, so di aver avuto dei paletti interni di quel tipo.
e voi, come siete messi con il ritenervi del tutto meritevoli di felicità? nel profondo cosa sentite: di potervelo permettere o (ancora) no?
grazie a chi avrà voglia di confrontarsi (in definitiva, con se stesso/a) su questo!
EDIT: non ho trovato sinonimi a "sentirsi degni/meritevoli" che suonassero meno di derivazione cattolica, cosa con cui lo spunto da cui parto non ha nulla a che fare. è solo: tutto di me stesso/a crede che vada bene se mi permetto di essere felice, o no?
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RI-EDIT: grazie a uno spunto che mi ha offerto scardan, credo di aver trovato un modo migliore di formulare la domanda:
mi sento in diritto di essere felice?
per capirlo, un modo facile è chiedersi: "cosa mi farebbe felice?", dopo di che vedere i 'se' e i 'ma' che saltan in testa a bloccare il progetto......
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