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Cornunghia

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Bé, Leonardite e Cornunghia sono due cose ben diverse. La prima che ha un bassissimo titolo di N organico (l'1% circa) serve soprattutto come ammendante dei terreni poveri o troppo sbilanciati. La seconda è un buon concime con buon titolo di N organico (dal 10% al 15%) a lenta cessione che, se in piena terra, può essere (interrato) anche adesso ovviamente non a diretto contatto delle radici.

Vero ma solo sulla carta, l'altissima percentuale di carbonio viene trasformata in azoto dai batteri (sempre e comunque presenti, sia in piena terra che in vaso). Direi che a lungo termine produce più azoto della cornunghia
 

elleboro

Florello
ma l'abbondanza di azoto non finirebbe per esaltare il verde a scapito dei fiori, soprattutto i primaverili? E perchè darlo adesso?
 

elleboro

Florello
dato che "sapete" siate tanto gentili da spiegare TUTTO, sennò a noi resta sempre qualche dubbio. :)

Grazie mille e ancora di più, da me e tutti. :hands13:
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
ma l'abbondanza di azoto non finirebbe per esaltare il verde a scapito dei fiori, soprattutto i primaverili? E perchè darlo adesso?

Il problema si pone con i concimi chimici (minerali), l'eccesso di azoto è decisamente sconsigliato per le piante da fiore.

Con i concimi organici, come lo è la cornunghia, il processo che rende l'azoto disponibile alla pianta è decisamente più elaborato... Per non entrare in tecnicismi, la pianta assorbe tanto azoto quanto ne necessita, senza problemi di sovradosaggio e soprattutto molto diluito nel tempo.

L'ammendante di cui parlo è favoloso perchè aumenta la carica batterica del terreno e trasforma rapidamente la materia organica in azoto. Questo è dovuto al fatto che i batteri consumano molto carbonio e con la leonardite ne trovano in abbondanza.

Naturalmente io preferisco sempre e comunque i concimi organici, meno efficaci ma più sicuri e determinanti per evitare patologie o stress climatici.
Oltretutto non provocano il problema di eccesso di salinità (e quindi assorbimento idrico) che si riscontra frequentemente nel giardinaggio in vaso.
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Ciao Bruna, cerco di spiegarti quello che sò sulla cornunghia.
Già il nome ci dice che è derivato da corna e unghia bovine, si presenta come polvere da cospargere il terreno o da mi schiare ai terricci nei vasi.
Il suo titolo di azoto varia da 7 a 15 %, contiene anche acdo fosforico e fosfato di calcio.
E' un fertilizzante organico a lenta cessione, viene usato in primvera nella coltivazione dell'ortensia per fornire l'azoto che la pianta a bisogno in abbondanza durante il rapido sviluppo vegetativo che la contraddistingue, il fosforo serve alla lignificazione dei tessuti e allo sviluppo delle radici.
Ha un difetto costa molto!:eek:k07:
 
Ultima modifica:

marmellato

Aspirante Giardinauta
Seguo il programma di sky praticamente tutti i giorni e ho visitato il vivaio di Pagani che non è lontano da casa mia. Consiglia questa cornunghia praticamente su quasi tutti gli arbusti e soprattutto alle rose. Invita anche a mischiare lo stallatico in pellet alla cornunghia, che comunque va somministrata sempre in autunno inoltrato e non in altri periodi. E' un concime a lentissima cessione e la sua efficacia puo', in alcuni casi, protrarsi per più di un anno. Devo dire che le mie rose ne hanno tratto beneficio seguendo i suoi consigli. Per la reperibilità credo che qualsiasi consorzio agrario ne debba avere, oppure se hai un castorama dalle tue parti lo trovi li.

ciao
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Vero ma solo sulla carta, l'altissima percentuale di carbonio viene trasformata in azoto dai batteri (sempre e comunque presenti, sia in piena terra che in vaso). Direi che a lungo termine produce più azoto della cornunghia

Scusa, ma non sono d'accordo, mentre quoto ciò che ha detto Kiwo:

Bé, Leonardite e Cornunghia sono due cose ben diverse. La prima che ha un bassissimo titolo di N organico (l'1% circa) serve soprattutto come ammendante dei terreni poveri o troppo sbilanciati. La seconda è un buon concime con buon titolo di N organico (dal 10% al 15%) a lenta cessione che, se in piena terra, può essere (interrato) anche adesso ovviamente non a diretto contatto delle radici.
La leonardite, che è il prodotto finale di processi di umificazione durati 70 milioni di anni, è importante soprattutto per l'elevatissima percentuale di acidi umici, fulvici e umine che contiene. E' la materia organica che ne contiene di più in assoluto ( dal 40 al 80%), molto di più del letame(5-15%), del compost(2-5%) , della torba nera(10-40%) ecc...Per cui non è un fertilizzante, ma un ottimo ammendante che apporta al terreno sia benefici chimichi (es:regolazione del ph del suolo;funzione chelante per ioni metallici, per cui rendere disponobile il ferro anche in condizioni alcaline; evitare il dilavamento di N,P,K, ridurre la presenza di sostanze tossiche ecc..) .Benefici fisici sulla struttura del suolo, migliorando sia i suoli argillosi che quelli sabbiosi e presenta anche tante altre proprietà, non ultima quella di contenere auxina o di possedere sostanze capaci di stimolare la crescita delle piante con efficacia paragonabile all'auxina ( AIA- acido indolacetico). In tutti gli articoli che ho avuto modo di leggere riguardo la Leonardite non è mai emerso che fosse consigliata come fonte di azoto, anche se a lunga cessione, ( ti rammento che ha subito un processo di trasformazione durato 70 milioni di ann!) cosa che al contrario si legge quando si parla di cornunghia.:)
 

kiwoncello

Master Florello
La cornunghia che subisce in corso di preparazione un trattamento a caldo è sterile. Poiché la cessione d'azoto dipende dall'attività batterica che a sua volta è in funzione della temperatura ambientale, anche se la cornunghia viene immessa adesso (parlo sempre di piena terra) passerà tempo prima che i batteri si impiantino sul materiale sterile e certamente l'attività batterica stessa sarà molto bassa stante il clima. Al momento in cui le temperature si rialzeranno e la cessione azotata aumenterà, la/ le piante troveranno pronto il piatto succulento......
 

kiwoncello

Master Florello
Detta fra noi, faccio ampio uso di cornunghia ed ho anche provata la leonardite. Quest'ultima sì, migliora le caratteristiche fisiche del terreno ma nulla di più, lo stesso risultato lo si ottiene col molto meno costoso cascame di lana interrato............
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Scusa, ma non sono d'accordo, mentre quoto ciò che ha detto Kiwo:


La leonardite, che è il prodotto finale di processi di umificazione durati 70 milioni di anni, è importante soprattutto per l'elevatissima percentuale di acidi umici, fulvici e umine che contiene. E' la materia organica che ne contiene di più in assoluto ( dal 40 al 80%), molto di più del letame(5-15%), del compost(2-5%) , della torba nera(10-40%) ecc...Per cui non è un fertilizzante, ma un ottimo ammendante che apporta al terreno sia benefici chimichi (es:regolazione del ph del suolo;funzione chelante per ioni metallici, per cui rendere disponobile il ferro anche in condizioni alcaline; evitare il dilavamento di N,P,K, ridurre la presenza di sostanze tossiche ecc..) .Benefici fisici sulla struttura del suolo, migliorando sia i suoli argillosi che quelli sabbiosi e presenta anche tante altre proprietà, non ultima quella di contenere auxina o di possedere sostanze capaci di stimolare la crescita delle piante con efficacia paragonabile all'auxina ( AIA- acido indolacetico). In tutti gli articoli che ho avuto modo di leggere riguardo la Leonardite non è mai emerso che fosse consigliata come fonte di azoto, anche se a lunga cessione, ( ti rammento che ha subito un processo di trasformazione durato 70 milioni di ann!) cosa che al contrario si legge quando si parla di cornunghia.:)

Non può essere considerata fertilizzante unicamente dalla normativa (sotto il 2% di azoto, qualsiasi prodotto non può essere denominato concime organico). Aumentando la popolazione batterica trasforma in maniera molto efficiente la materia organica contenuta nella leonardite stessa, terricci, torbe o terra di campo. I batteri stessi, quando finiscono il proprio ciclo di vita, rilasciano azoto nel terreno.

Tornando alla cornunghia necessita di circa un anno prima di rilasciare azoto.

Attenzione agli stallatici pellettati, comprateli di marca conosciuta e sicura.
Meglio l'equino e il guano rispetto a bovino e pollina, il motivo è facilmente intuibile... basta osservare l'alimentazione degli animali di partenza.
Personalmente preferisco pellettati a base di scarti e borlande vegetali
 

rossl

Giardinauta Senior
sono molto piacevolmente colpita dalla competenza di alcune persone, soprattutto Kiwo, Goju, Echino e anche Robertino non scherza.

E' una gran fortuna poter approfittare delle vostre conoscenze, vi sono molto riconoscente: grazie mille, continuate così prego!!!!
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Detta fra noi, faccio ampio uso di cornunghia ed ho anche provata la leonardite. Quest'ultima sì, migliora le caratteristiche fisiche del terreno ma nulla di più, lo stesso risultato lo si ottiene col molto meno costoso cascame di lana interrato............

Il costo è un parametro molto relativo. Per fare un esempio, lo stallatico è considerato economico, ma come resa è nettamente inferiore rispetto a un fertilizzante minerale.
Come lenta cessione uso un prodotto francese a base di stallatico equino, guano, estratti vegetali, farina di pesce e micorrizze.
Quest'anno ho provato un pellettato di produzione italiana a base di miceli fungini, scarti vegetali e altre matrici animali. Poca spesa e resa fenomenale!

Preciso che coltivo in vaso con materiali inerti, la cornunghia non ha senso, visti i rinvasi che effettuo ogni 1 o 2 anni.
 

kiwoncello

Master Florello
Interessante il pellettato che dici.... Quanto all'uso di cornunghia, se per rinvasare usi i terricci commerciali, questi ormai vengono addizionati di....cornunghia, soprattutto quelli per acidofile. Comunque in vaso preferisco anch'io altro.
Ciao e buona festa
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Interessante il pellettato che dici.... Quanto all'uso di cornunghia, se per rinvasare usi i terricci commerciali, questi ormai vengono addizionati di....cornunghia, soprattutto quelli per acidofile. Comunque in vaso preferisco anch'io altro.
Ciao e buona festa

Solo materiali inerti... pomice, lapillo, perlite, pozzolana addizionati con piccole quantità di torba di sfagno e leonardite. I terricci universali ho smesso di usarli da parecchio tempo... La qualità media è davvero pessima
Il pellettato è della Intrachem, 70 centesimi al kilo :eek:k07:
 

rossl

Giardinauta Senior
Il pellettato è della Intrachem, 70 centesimi al kilo :eek:k07:

questo della Intrachem è quello a base di miceli, scarti vegetali e animali a cui accennavi nel post precedente? ha un nome specifico o basta indicare la marca Intrachem? e lo si trova nei consorzi agrari?
 

rossl

Giardinauta Senior
scusa Goju, avrei ancora due domandine, se posso: il prodotto farncese a base di stallatico equino, guano ecc. come si chiama? e la leonardite si trova anch'essa nei consorzi o in ogni garden center?, finora non conoscevo questo prodotto.

Ho sentito parlare anche di scorie di Thomas, ma quando chiedo questi strani prodotti nei normali garden mi guardano strano....

E come prodotti a base di potassio che cosa mi consigliano gli esperti agronomi? Io aggiungo cenere di legna, ma ho sentito dire che sono ottimi i comuni fertilizzanti per pomodori
 

marmellato

Aspirante Giardinauta
Le scorie Thomas o scorie fosfatiche sono concimi adatti a
piante con radici fascicolate o tuberose, e ottime per concimare le bulbose.

CIAO
 
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