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Beppe degli Amaretti
Guest
Come preannunciato in un precedente post, Sabato sono andato alla Floricoltura Lotto (Verbania). Avevo telefonato in settimana e mi avevano detto che normalmente vendevano solo all'ingrosso perchè non avevano una struttura adeguata e nemmeno molto tempo da dedicare al pubblico, ma siccome cercavo varietà insolite e rare mi hanno acconsentito ad una visita.
Al mio arrivo vedo che tutti stavano spostando enormi vasi di Camelia Sasanqua e mentre parcheggiavo mi chiedevo se mai ne avessi posseduta una così grande e bella.
MI accoglie Roberto, il più grande dei 4 fratelli che gestiscono l'azienda, è la persona con cui avevo parlato telefonicamente. Gli rinnovo le mie richieste e subito mi fa' cenno di salire sulla sua jeep per portarmi sul posto. L'azienda si sviluppa su un pendio della collina sovrastante il paese e le numerosissime serre sono scollegate tra loro e quindi abbisogna di info precise per andare nella serra giusta. Le Azalea Mollis con la varietà che avevo chiesto erano nelle serre più a valle. In un paio di minuti siamo lì. In auto Roberto comincia a raccontarmi della sua vita. Delle sue 14 ore di lavoro giornaliero. Dei suoi genitori che sono emigrati dal Veneto negli anni sessanta e che suo papà piastrellista di punto in bianco aveva mollato tutto per dedicarsi ad una nuova attività. Nei boschi circostanti andava a raccogliere terriccio, le foglie cadute del faggio e tante altre risorse raccolte dal sottobosco. In pochi anni avevano più di 60 operai ed erano diventati l'azienda più grande del settore. Fornivano di terriccio i più grandi comuni italiani ed esteri. Poi nuove leggi e gli ambientalisti hanno cominciato a limitare tali raccolte e l'azienda si è dovuta trasformare. La loro passione per le azalee li ha portati a coltivarle dapprima in piccole serre poi, con il passare degli anni, sono arrivati a riprodurre tutte le acidofile più comuni.
Per le mie richieste andiamo in 3 serre specifiche che corrispondono a 3 spostamenti in jeep. Sono preoccupato dal tempo che gli sto' facendo perdere ma lui continua a raccontare e i suoi toni sono sempre più appassionati. Mi racconta dei problemi con i vicini, mi obbliga a vedere all'orizzonte la sua casa, quella di suo padre e quella dei suoi fratelli. Tutte, per effetto dei terrazzamenti del pendio, sono visibili da una qualunque delle numerose serre. MI porta a vedere altre serre, tunnel di centinaia di metri con talee di Camelia, altre con talea di Pieris, etc. Gli confido i miei problemi con le talee e mi mostra l'esito delle sue. Sono tutte perfettamente radicate e mi mostra il terriccio professionale (mannaggia non mi sono preso nota della marca che ricordo essere di regioni nordeuropee)e mi spiega che loro dopo la radicazione rinvasano in vasetti da 8 cm e tenendoli sempre in serra calda, le fanno superare il periodo critico.
Dopodichè finiscono direttamente nel vaso definitivo e in serre fredde.
Mi racconta dei suoi viaggi all'estero per reperire nuove varietà. Mi racconta del viaggio in Bretagna da dove era tornato con 13 nuove azalee. Dopo i loro esperimenti di acclimatazione solo 6 sono diventate di loro produzione. Mi mostra una nuova varietà di Pieris con un bellisso fiore a stella. E continua a raccontare le sue storie con sempre maggiore enfasi. Ed io anche. Mi mostra i suoi macchinari per invasare le piante. Con una punta di orgoglio mi spiega come ha modificato una enorme macchina applicando un nastro trasportatore per evitare di portare le piantine per tutta la lunghezza delle singole serre ed automatizzare il processo di invasatura lungo e delicato.
Mi racconta che ha in corso sulle talee di Camelia Sasanqua un attacco di un acaro che le debilita, era venuto un tecnico che ha prescritto un prodotto specifico. Mi fa' vedere qual'è il problema e mi fa notare che nella serra c'è un profumo particolare (era l'acaricida) Il giro finisce e dopo aver saldato il conto (ho pagato circa 10 Euro per pianta in vaso da 25cm!!!) mi aiuta caricando il mio prezioso carico in macchina e mi saluta con una vigorosa stretta di mano.
Insomma ho passato una bellissima mattinata e vi consiglio vivamente di andare a trovare questi ragazzi (Roberto che è il più grande ha 46 anni) perchè sono davvero delle persone speciali.
Telefonate prima e accordatevi per un incontro che per me è stato indimenticabile.
Ciao.
Beppe.
P.S. Il loro sito è: http://www.f-lotto.it/
Al mio arrivo vedo che tutti stavano spostando enormi vasi di Camelia Sasanqua e mentre parcheggiavo mi chiedevo se mai ne avessi posseduta una così grande e bella.
MI accoglie Roberto, il più grande dei 4 fratelli che gestiscono l'azienda, è la persona con cui avevo parlato telefonicamente. Gli rinnovo le mie richieste e subito mi fa' cenno di salire sulla sua jeep per portarmi sul posto. L'azienda si sviluppa su un pendio della collina sovrastante il paese e le numerosissime serre sono scollegate tra loro e quindi abbisogna di info precise per andare nella serra giusta. Le Azalea Mollis con la varietà che avevo chiesto erano nelle serre più a valle. In un paio di minuti siamo lì. In auto Roberto comincia a raccontarmi della sua vita. Delle sue 14 ore di lavoro giornaliero. Dei suoi genitori che sono emigrati dal Veneto negli anni sessanta e che suo papà piastrellista di punto in bianco aveva mollato tutto per dedicarsi ad una nuova attività. Nei boschi circostanti andava a raccogliere terriccio, le foglie cadute del faggio e tante altre risorse raccolte dal sottobosco. In pochi anni avevano più di 60 operai ed erano diventati l'azienda più grande del settore. Fornivano di terriccio i più grandi comuni italiani ed esteri. Poi nuove leggi e gli ambientalisti hanno cominciato a limitare tali raccolte e l'azienda si è dovuta trasformare. La loro passione per le azalee li ha portati a coltivarle dapprima in piccole serre poi, con il passare degli anni, sono arrivati a riprodurre tutte le acidofile più comuni.
Per le mie richieste andiamo in 3 serre specifiche che corrispondono a 3 spostamenti in jeep. Sono preoccupato dal tempo che gli sto' facendo perdere ma lui continua a raccontare e i suoi toni sono sempre più appassionati. Mi racconta dei problemi con i vicini, mi obbliga a vedere all'orizzonte la sua casa, quella di suo padre e quella dei suoi fratelli. Tutte, per effetto dei terrazzamenti del pendio, sono visibili da una qualunque delle numerose serre. MI porta a vedere altre serre, tunnel di centinaia di metri con talee di Camelia, altre con talea di Pieris, etc. Gli confido i miei problemi con le talee e mi mostra l'esito delle sue. Sono tutte perfettamente radicate e mi mostra il terriccio professionale (mannaggia non mi sono preso nota della marca che ricordo essere di regioni nordeuropee)e mi spiega che loro dopo la radicazione rinvasano in vasetti da 8 cm e tenendoli sempre in serra calda, le fanno superare il periodo critico.
Dopodichè finiscono direttamente nel vaso definitivo e in serre fredde.
Mi racconta dei suoi viaggi all'estero per reperire nuove varietà. Mi racconta del viaggio in Bretagna da dove era tornato con 13 nuove azalee. Dopo i loro esperimenti di acclimatazione solo 6 sono diventate di loro produzione. Mi mostra una nuova varietà di Pieris con un bellisso fiore a stella. E continua a raccontare le sue storie con sempre maggiore enfasi. Ed io anche. Mi mostra i suoi macchinari per invasare le piante. Con una punta di orgoglio mi spiega come ha modificato una enorme macchina applicando un nastro trasportatore per evitare di portare le piantine per tutta la lunghezza delle singole serre ed automatizzare il processo di invasatura lungo e delicato.
Mi racconta che ha in corso sulle talee di Camelia Sasanqua un attacco di un acaro che le debilita, era venuto un tecnico che ha prescritto un prodotto specifico. Mi fa' vedere qual'è il problema e mi fa notare che nella serra c'è un profumo particolare (era l'acaricida) Il giro finisce e dopo aver saldato il conto (ho pagato circa 10 Euro per pianta in vaso da 25cm!!!) mi aiuta caricando il mio prezioso carico in macchina e mi saluta con una vigorosa stretta di mano.
Insomma ho passato una bellissima mattinata e vi consiglio vivamente di andare a trovare questi ragazzi (Roberto che è il più grande ha 46 anni) perchè sono davvero delle persone speciali.
Telefonate prima e accordatevi per un incontro che per me è stato indimenticabile.
Ciao.
Beppe.
P.S. Il loro sito è: http://www.f-lotto.it/