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Cornunghia

GoJu_

Aspirante Giardinauta
scusate, ma "inerte" significa senza vita?
se è così, perchè una percentuale così alta di materiale inerte è positiva nel fare un terreno che dovrà essere tutto "vita"?

Più è stupida questa domanda, meglio è se la correggete. grazie tante.

Inerte significa che non apporta sostanze nutritive o ne apporta pochissime nell'arco di molti anni... Alcuni esempi: pomice, perlite, pozzolana, zeolite, lapillo, pietrisco, sabbia, ecc...
Li preferisco innanzitutto perchè evitano gran parte delle patologie radicali e aumentano in modo consistente la presenza di ossigeno nel vaso. Oltretutto favoriscono l'attività radicale e la formazione di radici capillari, con positivi effetti sulla vegetazione.
Un terriccio ricco di sostanza organica farà sviluppare poco le radici, in quanto trovano i nutrimenti senza fatica.
Ovviamente ci sono anche gli inconvenienti... irrigazioni giornaliere durante i mesi caldi e concimazione mirata in base alla fase vegetativa, comprensiva di microelementi e concimazioni fogliari.

Ammetto di essere un tantino sopra le righe: guardo con estremo scetticismo gran parte dei terricci universali in vendita. In pochi mesi diventano dei "mattoni" incredibili, senza areazione e con ristagni d'acqua molto pericolosi.
Detto questo, la ricetta universale per i terricci non esiste, solo l'esperienza e le proprie abitudini determinano la scelta migliore. Ovviamente al sud e in zone ventose una percentuale di inerti così elevata può comportare seri problemi idrici alla pianta...
 

rossl

Giardinauta Senior
di questo passo ci faremo una cultura mostruosa in fatto di fertilizzanti e &, bene bene, continuate please!
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
mappete |

ileana, in cosa sei laureata? Kiwo è medico, e tu Roberto?
certo che per coltivare anche un piccolo giardino, la chimica sembra essere indispensabile.

Domanda, se ne avete voglia, Gran Signori della Conoscenza,: so che la torba bionda è acida, quella nera no. Ci sono altre differenze?

Di quale laurea intendi, visto che ne ho più di una :martello: :D
Ha parte le lauree; vediamo di chiarire una volta per tutte la differenza tra le due torbe.

La torba è un materiale di origine vegetale, in larga misura organico, che si forma in bacini idrici di varia natura ed estensione, oppure in ambienti molto umidi, per effetto di una incompleta trasformazione di residui vegetali in condizioni di saturazione idrica e conseguente anaerobiosi. Gli ambienti naturali dove normalmente si accumula la torba prendono il nome di torbiere


Torba bionda o torba acida
Si forma in torbiere formatasi in climi freddi e piovosi del Nord Europa, Scandinavia, Siberia e Nord america o in regioni montuose con valli di alta quota, come in alcune valli alpine chiuse dove l'acqua piovana non ha la possibilità di defluire in tempi rapidi, e in prossimità di bacini naturali, delta fluviali e pianure costiere depresse. La flora e la vegetazione delle torbiere è molto caratteristica e differenziata in funzione dell'ambiente pedoclimatico in cui esse si sono formate.
Queste torbiere sono caratterizzate da una vegetazione particolare e peculiare, predominano gli sfagni a cui si accompagna la presenza di equiseti, felci e conifere a basso fusto (pini Mughi). La torba che si forma in questi ambienti, è poco compatta spugnosa, con alta percentuale di vegetali ancora indecomposti, molto acida e molto povera di componenti minerali.


Torba bruna
Torbiere che si formano, in genere, in zone temperato-fredde a media o bassa piovosità (oppure in quelle tropicali) nelle paludi di pianura, nelle valli fluviali o in vicinanza di laghi e acquitrini. La vegetazione caratteristica di questi ambienti è dominata dalle monocotiledoni igrofile (soprattutto carici, giunchi e canne) con la presenza, più o meno sporadica, di altre piante igro-acidofile appartenenti al gruppo delle felci e a quello delle angiosperme, le conifere non sono in genere presenti. La torba che si forma è più fine della torba di sfagno, maggiormente mineralizzata, leggermente acida (talvolta anche subalcalina) e ricca di sali di calcio, potassio e sodio .

Una volta estratta la torba viene lavorata, le lunghe fibre vegetali che la compongono, vengono tagliate in varie misure a seconda dei vari uttilizzi.

Spero di essere stato esauriente.:eek:k07:
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Io ho avuto la fortuna di visitare una torbiera in Valtellina (protetta). E' proprio la presenza costante di acquitrini a rendere questo tipo di substrato particolarmente interessante. Materia organica non completamente decomposta, come dice Roberto, a causa dell'assenza di batteri aerobi.

Come detto in precedenza, preferisco la leonardite alla torba. Anch'essa si genera in ambienti simili, ma necessita di molto più tempo per generarsi. Praticamente è torba fossile e ovviamente si usa in quantità modeste.
 

elleboro

Florello
anch'io ho visto delle torbiere, sconfinate. al Nord. Ma allora non mi interessava tanto la faccenda del giardinaggio e quindi non ricordo per niente le cose che mi avevano spiegato.
Adesso invece ho capito la differenza fra le due torba. Poichè il mio giardino è sufficientemente alcalino da avere tracce di clorosi,qualche sacco di torba bionda dovrebbe alleggerire la terra e forse, correggere leggermente il Ph. Dico giusto o sbaglio?
Grazie infine, Roberto, e scusa la mia indiscrezione :cry:
 

gianfra

Guru Giardinauta
Bè creature sono scioccato, vi immagino starnazzare intorno ai vasi ed aiuole con cartine al tornasole comparatori di acidità o basicidità, spettrometri di massa e quantaltro viene utilizzato nelle facoltà di agraria,compreso laa bilancina elettronica:martello: :martello: beati voi, tempo fa domandai all'illustrissimo forum se qualcuno sapeva dirmi quanti cucchiaini di sangue secco necessitano per litrod'acqua, silenzio tombale.
Comunque vi ammiro per la competenza, io non fò tutto ciò: Nitroposka o stallatico in pellets per il prato, e stallatico normale per le piante ( quando me ne ricordo..... raramente ).
 

elleboro

Florello
beh, avrai capito che io sono peggio di te (il nitrof... non so bene cosa sia), però voglio imparare..

quando si smette di imparare... mette male...
 

gianfra

Guru Giardinauta
Il problema non è " il non voler imparare", è il tempo, e sopratutto una sempplicità di gestine, nel mio caso. Se debbo concimare il giardino minimo minimo sono e/4 sacchi di stallatico ( per il prato cene vuole uno) e poi ci sono i limoni, solido e liquido e poi le acidofile e anche qui son sacchi 2 per ora da 25 Kg. per cui sono costretto a semplificare e tirare dritto. Inoltre il mio approccio
recente per cui ho molto da imparare.
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Bè creature sono scioccato, vi immagino starnazzare intorno ai vasi ed aiuole con cartine al tornasole comparatori di acidità o basicidità, spettrometri di massa e quantaltro viene utilizzato nelle facoltà di agraria,compreso laa bilancina elettronica:martello: :martello: beati voi, tempo fa domandai all'illustrissimo forum se qualcuno sapeva dirmi quanti cucchiaini di sangue secco necessitano per litrod'acqua, silenzio tombale.
Comunque vi ammiro per la competenza, io non fò tutto ciò: Nitroposka o stallatico in pellets per il prato, e stallatico normale per le piante ( quando me ne ricordo..... raramente ).

Ma sì in piena terra il nitrophoska va benissimo e copre l'intera stagione, in vaso è decisamente meglio star più attenti!
Per il sangue secco, un cucchiaino da caffè raso corrisponde a circa 3 grammi, se è sangue secco cifo, un cucchiaino per litro d'acqua (ma non c'è il dosatore nella confezione?)
 

elleboro

Florello
scusa Gianfra, è ovvio che non mi è nemmeno saltato in mente che tu non volessi imparare. Mi scusavo per le mie continue domande. Sono curiosissima già di mio, ma -ahimè- ho anche poca memoria? (poca? niente piuttosto).
 

rossl

Giardinauta Senior
io avrei ancora un paio di domandine, se non vi siete stancati di elargire consigli:eek:k07:
Domandina n°1: per tre domeniche consecutive ho sparso letame per tutto il giardino (una faticaccia che non vi dico) perchè lì la terra è molto povera, sabbiosa e con pezzetti di arenaria che affiorano dappertutto; il contadino che mi ha fornito il carico mi ha detto che è letame 'abbastanza' maturo e in effetti non puzza, però l'aspetto ricorda ancora molto la c....a di mucca; alla fine mi sono venuti un sacco di dubbi atroci, avrò fatto bene a fidarmi del contadino, oppure è un furbo che approfitta della mia ignoranza da cittadina? nel tal caso, pur avendolo sparso sopra le foglie cadute dagli alberì, avrò fatto un danno?

domandina n°2: ho acquistato tempo fa un grosso sacco di argilla espansa, con l'idea, che credevo luminosa:slow: di aggiungerla alla terra per aumentarne la ritenzione idrica (avevo pensato che l'argilla assorbe molta acqua, quindi....); gli amici del forum mi hanno tolto subito l'illusione ed ora mi chiedo che cosa potrei farne, se non volessi usarla per i prossimi 10 anni per il drenaggio dei vasi; forse potrebbe andare bene come pacciamatura?
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
io avrei ancora un paio di domandine, se non vi siete stancati di elargire consigli:eek:k07:
Domandina n°1: per tre domeniche consecutive ho sparso letame per tutto il giardino (una faticaccia che non vi dico) perchè lì la terra è molto povera, sabbiosa e con pezzetti di arenaria che affiorano dappertutto; il contadino che mi ha fornito il carico mi ha detto che è letame 'abbastanza' maturo e in effetti non puzza, però l'aspetto ricorda ancora molto la c....a di mucca; alla fine mi sono venuti un sacco di dubbi atroci, avrò fatto bene a fidarmi del contadino, oppure è un furbo che approfitta della mia ignoranza da cittadina? nel tal caso, pur avendolo sparso sopra le foglie cadute dagli alberì, avrò fatto un danno?

domandina n°2: ho acquistato tempo fa un grosso sacco di argilla espansa, con l'idea, che credevo luminosa:slow: di aggiungerla alla terra per aumentarne la ritenzione idrica (avevo pensato che l'argilla assorbe molta acqua, quindi....); gli amici del forum mi hanno tolto subito l'illusione ed ora mi chiedo che cosa potrei farne, se non volessi usarla per i prossimi 10 anni per il drenaggio dei vasi; forse potrebbe andare bene come pacciamatura?

Il letame "giovane" rimane caldo per parecchio tempo, causa trasformazione della sostanza organica. Potresti aver qualche problema di infestanti (i semi non vengono digeriti dai bovini)

L'argilla è vero che trattiene acqua, ma quella espansa è sottoposta a trattamento termico e perde gran parte delle proprietà di ritenzione.
Oltre ad usarla per lo strato di drenaggio, puoi miscelarla nei terricci (è voluminosa e leggera, i vasi peseranno meno)
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Il letame ancora non maturo, che puzza ancora di stalla, si puo usare senza provocare danni in questa stagione.
Il clima fresco e piovoso diluiscano i nutrienti senza provocare pericolose concentrazioni di ammonio.
Se ho capito bene tu hai cosparso il letame sulle foglie, ma non hai provveduto ad incorporarlo con le foglie nel terreno.
Se il tuo giardino ha una certa pendenza, come immagino tutti i terreni in collina, corri il rischio che le piogge di questi ultimi giorni dilavando il terreno asportino il letame dai punti più alti accumolandolo verso il basso.
Le foglie finchè non sono decomposte sono piuttosto impermeabili all'acqua, creando uno piccolo strato su cui l'acqua scorre in superficie.:D
Ottima cosa sarebbe incorporare il letame alle foglie già presenti ed mischiare il tutto con l'ausilio di un mezzo meccanico con i primi strati del tuo terreno.
Questo procedimento crea, con l'apporto microbiologico del letame, la formazione in tempi rapidi di uno strato humifero permanente, in grado di emendare il tuo terreno, conferendogli caratteristiche biologiche, chimiche e fisiche nettamente migliori.:eek:k07:

Sinceramente dell'argilla espansa oltre agli usi canonici come materiale inerte drenante, non riesco ad ipotizzare altri usi

.
 
Ultima modifica:

Elyass86

Guru Giardinauta
Mi permetto un'ipotesi.
L'argila espansa ha buone proprietà isolanti, quindi credo che per la pacciamatura, possa essere usata(è usata anche come materiale isolante nelle costruzioni!!!)
Inoltre potresti mettere i vasi da riparare in un contenitore più grande e riempirlo di argilla espansa, per migliorare l'effetto termoisolante.
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Non c'è dubbio che l'argilla espansa come materiale sia un ottimo isolante termico; ma per la pacciamatura trovo insuperabile l'utilizzo di foglie e paglia, queste permettono di isolare tra di esse una buona percentuale di aria, con potere isolante ancor maggiore.
Il vaso dentro vaso con argilla espansa è una buona idea, ma mi sembra più adatto per isolare il vaso dalle alte temperature. Ma se chiuso al di sopra poù essere efficace anche per il freddo.:eek:k07:
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Olè.
Inoltre so anche che è inerte, quindi da domani ne metterò uno strato sotto le foglie dei miei ciclamini in piena terra, che a contatto con il substrato tendono a marcire appena arriva un pò d'acqua anche se la terra non è eccessivamente umida.
Lo ho fatto con una hosta ed ha funzionato bene!
inoltre so che ha buone capacità filtranti ma non so se può servirti...
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
domandina n°2: ho acquistato tempo fa un grosso sacco di argilla espansa, con l'idea, che credevo luminosa:slow: di aggiungerla alla terra per aumentarne la ritenzione idrica (avevo pensato che l'argilla assorbe molta acqua, quindi....); gli amici del forum mi hanno tolto subito l'illusione ed ora mi chiedo che cosa potrei farne, se non volessi usarla per i prossimi 10 anni per il drenaggio dei vasi; forse potrebbe andare bene come pacciamatura?

io la uso anche in questo modo, soprattutto d'estate, ripara le radici dal sole e ritarda l'evaporazione dell'acqua. D'inverno serve un po' meno perchè, essendo leggerissima, quando piove o nevica se ne va dove vuole.
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Le mie strategie anti-freddo e anti-caldo per i miei piccoli vasi bonsai sono:

- durante i caldi estivi: sfagno sul terriccio oppure "vaso nel vaso" con pomice
- durante le gelate: vaso nel vaso con scaglie di corteccia oppure vaso in cassette di legno colmate con foglie di quercia
 
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