Che confusione, eh, Antonietta cara. Ma te lo sei voluta. Inserisco la mia voce di maschietto in questo splendido "comarò" di donne giovani e giovanissime per non far restare unica la voce dell'amico Yanomami da Torino. Non discuto sul tipo di bouquet e sul genere di fiori, anche se non escluderei i tuoi ulivi e i tuoi iris (quando ci siamo sposati con mia moglie abbiamo deciso di fare le bomboniere con arance e limoni!).
Sono ammirato per il tuo entusiasmo e la freschezza del tuo impegno: che sarà una semplice (semplice?) formalità visto che la tua unione è ormai consolidata e anche invidiabile, con i tempi che corrono. Una formalità che tu e Alessio (mi pare questo il nome del tuo metà) volete vivere per tanti motivi che, in piena giovinezza, conoscevi ma non hai potuto o voluto concretizzare. Vent'anni di attesa, di vita piena, non sono cose da tutti. Brava, bravi.
Mi era sfuggito il tuo annuncio ma sono tanto contento per te, per la tua, vostra felicità.
Giustamente qualcuno ha evidenziato la circostanza del "lancio" del bouquet. Si usa dalle tue parti? Anche mia moglie ne aveva due: uno lo ha lasciato all'altare della Madonna e l'altro lo ha lanciato. Credenza vuole che chi lo prende si sposi entro l'anno, ma l'amica Ada aveva 30 anni e si è sposata a 50. Uno dei ricordi più belli di quel giorno è quello della mia povera mamma che all'uscita dalla chiesa, ci ha accarezzato e ci ha cosparso il capo di fiori di zagara portati dalla Sicilia.
Anto, perchè non ci inviti tutti alla tua "semplice" festa? Magari solo per la cerimonia in chiesa e per pranzo ci portiamo un panino.
Auguri auguri e siate felici per sempre.
Permettimi di rincuorare da questo theard la cara Taty, che ci terrebbe tanto a coronare il suo "sogno d'amore" ma che deve dare la precedenza a cose pressanti e non sempre piacevoli. Un bacio a Taty e un abbraccio a te, Anto