Oggi elucubrando sull'origine antichissima del Natale, mi sono ricordato di un aneddoto curioso che dimostra come, nel tempo, cambiano i miti e le tradizioni.
Dunque, i crauti, di origine germanica, in tedesco Sauerkraut (cavolo acido) da noi sono diventati San Crau. Stessa storia per lo zabaione ( la fine del mondo con la torta di nocciole) pare derivi dal francese chaud bouillon, (bevanda calda), in piemontese diventa San Baiùn. Ora, questi due non sono ancora stati santificati, ma sentite questa: nel corso del '700 divenne molto conosciuta da noi la basilica romana di San Pietro in Vincoli. Essendo i contadini piemontesi dell'epoca assolutamente analfabeti, ed essendo abituati a pronunciare le parole piane anziché sdrucciole, vìncoli veniva pronunciato vincòli. Inoltre, come succede spesso per le lingue non scritte, diventò prima "vincòi", poi "dicoi", dividere la parola in due per dargli un senso che non aveva fu un attimo, e il buon San Pietro in Vincoli diventò San Pe di coi ( San Pietro dei cavoli). Ma non basta: a Bra, cittadina dove fino all'inizio del secolo scorso, gli abitanti erano ortolani o conciapelli, assurse a protettore degli ortolani con tanto di statua e processione annuale.
Ecco come far nascere una tradizione del cavolo...