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rocco.co

Guru Giardinauta
Secondo me l'affermazione di personalità giovanile passa attraverso la provocazione
Se per metterla in atto usa la bestemmia è perchè il senso della religione è un valore sentito e condiviso
La bestemmia è lo strumento non il fine...
Sono indulgente con chi ha il coraggio di provare a cambiare il sistema...se poi sbaglia ci sono strumenti adatti per correggere ma l'importante è possedere il coraggio e la voglia di azione..di rivolta
Quindi la ragazza ha sbagliato nei modi non nell'intento

Ho conosciuto bestemmiatori di fede...son quelli che più mi han fatto pietà...per fame...bisogno...dolore
 
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Master Florello
Secondo me l'affermazione di personalità giovanile passa attraverso la provocazione
Se per metterla in atto usa la bestemmia è perchè il senso della religione è un valore sentito e condiviso
La bestemmia è lo strumento non il fine...
Sono indulgente con chi ha il coraggio di provare a cambiare il sistema...se poi sbaglia ci sono strumenti adatti per correggere ma l'importante è possedere il coraggio e la voglia di azione..di rivolta
Quindi la ragazza ha sbagliato nei modi non nell'intento

Ho conosciuto bestemmiatori di fede...son quelli che più mi han fatto pietà...per fame...bisogno...dolore

L'affermazione di personalità è sempre passata attraverso la provocazione ma non attraverso l'ineducazione.
Bestemmiatori di fede o farisei?
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Personalmente, non trovo nulla di sbagliato nella bestemmia.
Se si parla di rispetto, non capisco perchè chi bestemmia è uno che non rispetta chi crede, mentre tutta un'altra serie di comportamenti dei credenti nei confronti dei non credenti sono tollerati ed incitati.
Credo che questo invece sia il chiaro esempio del male che la religione ha sulla società: il credere in un dio spinge all'uso della violenza anche una persona che dovrebbe educare al vivere civile.
Se esistesse davvero un dio onnipotente, sarebbe stato lui a punire la ragazza nel modo "giusto".
Da parte mia va tutta la solidarietà alla ragazza, e la constatazione che l'insegnante è stata molto fortunata: se al posto della ragazza ci fossi stato io alla sua età, non se la sarebbe passata per niente bene.
 

daria

Master Florello
da atea metterei dietro la lavagna una e l'altra, magari approfittano per fare due chiacchiere :) e comunque nente ceffoni.
 

daria

Master Florello
Personalmente, non trovo nulla di sbagliato nella bestemmia.
Se si parla di rispetto, non capisco perchè chi bestemmia è uno che non rispetta chi crede, mentre tutta un'altra serie di comportamenti dei credenti nei confronti dei non credenti sono tollerati ed incitati.
Credo che questo invece sia il chiaro esempio del male che la religione ha sulla società: il credere in un dio spinge all'uso della violenza anche una persona che dovrebbe educare al vivere civile.
Se esistesse davvero un dio onnipotente, sarebbe stato lui a punire la ragazza nel modo "giusto".
Da parte mia va tutta la solidarietà alla ragazza, e la constatazione che l'insegnante è stata molto fortunata: se al posto della ragazza ci fossi stato io alla sua età, non se la sarebbe passata per niente bene.

Condivido, ho sempre avuto rispetto da atea verso i credenti e continuo ad averlo, mi sono abituata da tempo alla mancanza di reciprocita'. Tuttavia,non ho interesse verso il confronto, al quale non credo, ne alla provocazione.
E' una questione spinosa :)
 

scardan2

Maestro Giardinauta
Credo che avrebbe fatto meglio a buttarla un po' sul ridere ma in modo caustico, facendola un po' vergognare davanti agli altri compagni di classe facendole fare la figura della grezzona.
Ora rischia davvero una denuncia per avere messo le mani addosso a un alunno.
Poi appunto come diceva qualcuno dipende anche da dove è successo, qua in friuli dire "porco *io" è praticamente come dire ciao. A bologna dicono invece sempre "sòccia" che vuol dire letteralmente "succhiami il pene", insomma varie regioni hanno espressioni brutali che però sono usate senza cattiveria, come un intercalare certamente volgare e socialmente squalificante, ma altrattento certamente senza malvagità, senza intenzione di offesa.

Se uno mi dicesse che un mio (ipotetico eh!) figlio è stato schiaffeggiato a scuola dalla maestra, le ricorderei che le mani su mio figlio ce le metto eventualmente io, se lo ritengo opportuno (dubito lo possa mai essere), non un estraneo. La mano se la infilasse nel sedere, quando le prude la mano o il sedere.
 

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Master Florello
Personalmente, non trovo nulla di sbagliato nella bestemmia.
Se si parla di rispetto, non capisco perchè chi bestemmia è uno che non rispetta chi crede, mentre tutta un'altra serie di comportamenti dei credenti nei confronti dei non credenti sono tollerati ed incitati.
Credo che questo invece sia il chiaro esempio del male che la religione ha sulla società: il credere in un dio spinge all'uso della violenza anche una persona che dovrebbe educare al vivere civile.
Se esistesse davvero un dio onnipotente, sarebbe stato lui a punire la ragazza nel modo "giusto".
Da parte mia va tutta la solidarietà alla ragazza, e la constatazione che l'insegnante è stata molto fortunata: se al posto della ragazza ci fossi stato io alla sua età, non se la sarebbe passata per niente bene.


Personalmente io trovo sbagliata la bestemmia, riferita a qualunque credo.
Se si è atei perchè bestemmiare?
Spesso si confonde il credente con l'istituzione chiesa.
Un vero credente rispetta l'altro, è alla base del credo.
Poi ci sono dogmi, tradizioni, traduzioni, istituzioni che portano avanti altri discorsi.
Io da credente ti assicuro che contesto certe prese di posizioni dell'istituzione chiesa.
Ma non credo di aver mai mancato di rispetto o di aver fatto pesare le mie idee.
Anche in questo bisognerebbe fare in distinguo tra la persona e l'istituzione.
Tra falsi profeti, farisei e veri cristiani
 

rocco.co

Guru Giardinauta
La bestemmia come il turpiloquio discriminatorio...che offende una categoria ....come il linguaggio volgare .... è dialetticamente inopportuna...improduttiva e sterile....sbagliata in questo senso

Se un giovane ribelle eccede facendovi ricorso ....indispone sia il credente che il laico

Invece se un adulto fa ricorso alla violenza da una posizione di potere è un qualcosa che va oltre ...secondo me è più bestemmiatore il secondo poichè non offende solo il nome ma soprattutto l'insegnamento cristiano
Fermo restando l'indecenza etica e laica ma l'ho già scritto
 

Pin

Master Florello
La bestemmia come il turpiloquio discriminatorio...che offende una categoria ....come il linguaggio volgare .... è dialetticamente inopportuna...improduttiva e sterile....sbagliata in questo senso

Se un giovane ribelle eccede facendovi ricorso ....indispone sia il credente che il laico

Invece se un adulto fa ricorso alla violenza da una posizione di potere è un qualcosa che va oltre ...secondo me è più bestemmiatore il secondo poichè non offende solo il nome ma soprattutto l'insegnamento cristiano
Fermo restando l'indecenza etica e laica ma l'ho già scritto


Qualche post + sù hai scritto che per il giovane è fase di crescita, di togliersi inutili tabù ancestrali.

E' logico che è + bestemmiatore l'adulto che fa ricorso alla violenza verbale o fisica, se non addirittura all'abuso di potere.
Stai sostenendo ciò che ho scritto prima.
 

LucaXY

Master Florello
Quoto Pin: se sei credente non bestemmi, e se non lo sei perché prendere in considerazioni le figure religiose? Sei ateo e quindi la religione non ti dovrebbe interessare, neanche negli insulti.
 

lalle

Florello
Io non credo che, nella fattispecie, il problema sia se chi bestemmia o chi la sente, sia credente o meno. L'intento della ragazza non penso fosse quello di offendere il Creatore o chi in lui crede ma quello di sfidare le regole che vigono negli istituti scolastici, screditare l'autorità in quella sede rappresentata dagli insegnanti, preposti a farle rispettare, dimostrare ai suoi compagni di poter fare come meglio crede.
Io ho cominciato a contestare alle elementari, se ritenevo che si stesse perpetrando un'ingiustizia mi davo fino alla morte ma mai nessuno ha potuto tacciarmi di turpiloquio o maleducazione. Mi spiace ma credo che non sia corretto accostare la sana ribellione alla maleducazione ed alla mancanza di rispetto.
 

Green95

Fiorin Florello
Credo che avrebbe fatto meglio a buttarla un po' sul ridere ma in modo caustico, facendola un po' vergognare davanti agli altri compagni di classe facendole fare la figura della grezzona.
Ora rischia davvero una denuncia per avere messo le mani addosso a un alunno.
Poi appunto come diceva qualcuno dipende anche da dove è successo, qua in friuli dire "porco *io" è praticamente come dire ciao. A bologna dicono invece sempre "sòccia" che vuol dire letteralmente "succhiami il pene", insomma varie regioni hanno espressioni brutali che però sono usate senza cattiveria, come un intercalare certamente volgare e socialmente squalificante, ma altrattento certamente senza malvagità, senza intenzione di offesa.
In Campania si usa in tutte le frasi,in tutti i contesti la parola càzz. E molte volte significa "cosa" :D
 

Green95

Fiorin Florello
Quoto Pin: se sei credente non bestemmi, e se non lo sei perché prendere in considerazioni le figure religiose? Sei ateo e quindi la religione non ti dovrebbe interessare, neanche negli insulti.
Invece bestemmia chi è credente,ma non molto credente...non so se hai capito :confuso:
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Pin, il punto è che a chi crede deve interessare poco.
Se ammettiamo un concetto "intoccabile perchè sacro", allora ne possiamo ammettere quanti ne vogliamo (questo dice la Costituzione, ma lo dice anche la logica).
Per cui, se per un credente è offensivo chi bestemmia, per me potrebbe essere offensivo che le donne possano andare in giro senza essere tenute al guinzaglio. Se io reagissi come i credenti, scoppierebbe immediatamente una guerra, perchè io mi sentirei in diritto di attaccare chi viola la sacralità di un principio intoccabile e religioso.
E questo è un po' il motivo di molte guerre religiose (non tutte).
Fondamentalmente è sbagliato che esista un qualcosa di "intoccabile" o di "indiscutibile". Questo è ciò che la Chiesa vuole far credere, perchè è su questo che si basa il suo potere.
Per quanto riguarda l'insegnante, trovo deprimente che persone simili insegnino. Prima di tutto perchè ha commesso un atto di aggressione, secondo perchè, come ho già detto, dà ai ragazzi l'esempio per cui è "giusto" attaccare chi, nei fatti, non ha fatto niente di male.

Piccolo OT religioso (eh, lo so che è vietato): ma se il dio in cui credete è davvero onnipotente e giudica tutti, per quale motivo vi sentite in dovere di punire gli infedeli al posto suo? Non sarà che voi stessi non credete in questa onnipotenza, o forse neanche nell'esistenza di questa entità?
 

Olmo60

Guru Master Florello
chi crede...chi non crede...ma si bestemmia più per vizio che per convinzione! e come tutti i vizi diventa -automatico- neanche indirizzato a qualcuno o qualcosa. Poi chi sente lo interpreta come gli pare, ma una bestemmia è solo una esclamazione di rabbia passata nel gergo comune. sono d'accordo con rocco sul significato "di rottura" che può assumere la bestemmia nell'adolescenza (come la sigaretta, la birra, lo spinello). In toscana i vecchi (e non solo) bestemmiano tutti ma ci scommetterei un occhio della testa che non sanno neppure di bestemmiare mentre parlano e ogni due parole una madonna.Nel caso in questione lo schiaffo è una violenza, la bestemmia in classe una volgarità che ritengo frequente nei giovani "problematici" (forse) e tra una violenza e una volgarità c'è troppa sproporzione in negativo verso la maestra. Mo' so' axxi suoi!:martello2
 

e.leo

Maestro Giardinauta
La bestemmia ha a che fare con il malcostume, è un intercalare, un rafforzativo che ha, per chi ne fa uso, anche una certa musicalità che da ritmo al parlato[di solito gergale] per questo la reazione dell'insegnante è sbagliata e gratuita.Mia madre da ragazzo mi ripeteva spesso: - Tu non sei maleducato ma scostumato perché da parte mia io ce la metto tutta ad insegnarti le buone maniere, il mondo esterno ti influenza e ti condiziona -

Credenti e miscredenti Pentiteti e convertitevi al Pastafarianesimo
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Io ho cominciato a contestare alle elementari, se ritenevo che si stesse perpetrando un'ingiustizia mi davo fino alla morte ma mai nessuno ha potuto tacciarmi di turpiloquio o maleducazione. Mi spiace ma credo che non sia corretto accostare la sana ribellione alla maleducazione ed alla mancanza di rispetto.


Una discussione forumistica non è una gara a chi è più bene educato ma un mettere in comune esperienze
La mia è fatta di relazioni (anche e soprattutto conflittuali su posizioni estreme ed opposte) con giovani "arrabbiati" e maleducati e socialmente ai margini della società per nascita o modello educativo
Le loro ragioni mi ha portato a ritenerli persone per bene ed attendibili e degne portatrici di rinnovamento malgrado la volgarità del linguaggio
Spesso confondiamo buona educazione con ipocrisia ed rispetto come strumento di sottomissione del prossimo.

@Lalle: non dico a te ma ho preso spunto dal tuo post spero sia chiaro :)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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