Enrico Ruggeri
Non finirà
Quegli occhi tuoi cominceranno piano
a guardare indietro un tempo già lontano,
senza parlare e senza più recriminare
su ciò che si poteva fare
e che non è successo mai.
Ma qualche cosa rimane
negli occhi tuoi.
E il volto poi si scoprirà segnato
da tante storie che nessuno ha raccontato
senza finale: un commedia musicale
di solitudini a Natale
con chi non ti capiva mai.
Ma c'è una luce speciale
negli occhi tuoi.
Tu cambierai, invecchierai
ma sarai sempre presente;
tu non ti consumerai.
Con il corpo e con la mente
tu mi sorriderai.
Non finirà, non morirà;
quella ruga sul tuo viso
un po’ di più mi legherà.
Un amore non è ucciso,
un amore vivrà
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Peter Pan
Dicono tutti che non c'è,
ma io che l'ho visto so dov'è.
Forse non immagini,
ma non è difficile comprendere.
L'hanno lasciato in libertà,
vive lontano;non è qua.
Forse si nasconde in mezzo agli alberi.
Vola veloce su di noi,
fotografare tu non puoi.
Chiede a una farfalla che gli faccia compagnia.
Ti abbandoni, liberi le mani,
non ti piace stare sveglio;
meglio di così
non saremo mai.
Ti addormenti, dimmi che lo senti
che ti sta toccando piano,
piano quanto vuoi;
come le carezze che non hai.
Dicono che non tornerà,
ma come lo chiamo ci sarà;
mi aiutava sempre a fare i compiti.
Vola veloce su di noi,
cosa mi dice tu non sai;
vola raccontando quando
non lo sentirai.
Ti confonde, dopo ti riprende,
quando vuole ti cattura;
sei sicura che
non lo vuoi con te?
Ti accompagna, mare che ti bagna,
come fosse un temporale;
sale dove vuoi.
Se ci credi forse lo vedrai.
Chi sei? Dimmi cosa vuoi.
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dimmi come sei.
Moriremo crescendo.
Chi sei? Dimmi come fai
a girare tutto il mondo.
Ci sei? Dove volerai
solamente con la fantasia?
Ti abbandoni, liberi le mani,
non ti piace stare sveglio;
meglio di così
non saremo mai.
Ti confonde, dopo ti riprende,
quando vuole ti cattura;
sei sicura che
non ci credi e non lo vuoi con te?
Chi sei? Dimmi cosa vuoi.
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dove volerai
solamente con la fantasia?
Ti abbandoni liberi le mani,
non ti piace stare sveglio;
meglio di così
non saremo mai davvero, noi.
Chi sei? Dimmi cosa vuoi.
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dimmi come sei?
Moriremo crescendo.
Chi sei? Dimmi come fai
a girare tutto il mondo?
Ci sei? Dove volerai?
Chi sei? Dimmi cosa vuoi?
Cosa devi raccontare?
Ci sei? Dove volerai?
Chi sei?Dimmi come sei
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Polvere
Piano americano
e sfioro il tavolo con una mano.
Pomeriggio strano,
e un desiderio che è fuggito lontano.
Polvere, gran confusione, un grigio salone,
in quale direzione io caccerò la
polvere dai miei pensieri?E quanti misteri
coi pochi poteri che la mia condizione mi dà.
Aria un po’ viziata,
quella finestra andrebbe spalancata.
Tela rovinata,
e la cornice tutta consumata.
Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi
e forse è già tardi per togliere la
polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà.
Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
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Quello che le donne non dicono
Ci fanno compagnia certe lettera d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si",
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"
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Ti avrò
Hai mai seguito il volo
di un falco o di un gabbiano,
traiettorie ardite nel vento,
dentro al cielo lontano?
Io sono così
e ho voglia di volare,
mentre dico che ti avrò.
E ti avrò.
Hai osservato il pasto
di un qualsiasi felino
o la voglia di vivere che
fa gridare il bambino?
Io sono così
e non mi posso fermare
quando dico che ti avrò.
Ti avrò.
Ti avrò perché sto male
se non ti sento mia,
ti avrò perché non posso più aspettare.
Ti avrò perché ti voglio
e con la fantasia
ho costruito un mondo
che dovrai guardare solamente tu.
Hai mai cercato nella notte
tra gli animali soli,
nei percorsi imprecisi
o nei pochi colori?
Io sono così
e non mi posso sbagliare
quando dico che ti avrò.
Ti avrò.
Ti avrò perché di certo
ti conoscevo già,
ti avrò perché mi devo raccontare.
Ti avrò perché non fermo
la mia curiosità
e voglio un posto dentro alla memoria,
voglio un posto dentro te.
Non mi resistere, non esitare
chè non abbiamo tempo;
non lasciare consumare il momento.
Se domani ci regalerà una fotografia,
non lasciarla scolorire,
non buttarla via.
Ti avrò perché sto male
se non ti sento mia,
ti avrò perché non posso più aspettare.
Ti avrò perché in futuro
io ti ritroverò.
Ti avrò perché nel libro della vita mia
c'è scritto che ti avrò
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Vivo da Re
Vivo da re,
non ho bisogno più di quello che facevi tu per me.
Mi alzo alle tre, mi guardo alla TV
e sono sempre su, senza te.
Sentiamoci ogni tanto, per ricordare noi,
i vecchi compagni di scuola
e i nostri vecchi eroi.
No, lo sai, sto da solo io.
Non crederai, ma sto da solo io.
Io, dischi e turnèes,
a casa quasi mai. E tu non ti annoierai? Dubito.
Voglia di te? Mah, forse adesso si, vorrei averti qui subito.
Telefonami ancora, confessa che ti va;
qualcosa è rimasto nel tempo, non si cancellerà.
Scappo via, ogni giorno sai,
suono il mio rock senza fermarmi mai.
Certo, pensandoci bene qualcosa mi manca,
qualcuno che sfiori la mia faccia bianca.
Può darsi che senta il bisogno di chi
ha lasciato qualcosa di sé proprio qui.
Muoio da un po’, non mi conosco più,
non mi capisco più.Come mai?
Stasera un'altra donna, a stento so chi è
però inconsciamente io spero che un po’ assomigli a te.
Scappo via, ogni giorno sai,
suono il mio rock senza fermarmi mai.
Sono sicuro che dentro qualcosa ti manca;
di rose e di noia devi essere stanca.
Che strade percorri toccando il cuscino?
A volte, lo so, mi vorresti vicino,
morendo un po’