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Testo canzone preferita

daria

Master Florello
Carlo Martello...

(di Fabrizio De André e Paolo Villaggio)

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchi di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
Il testamento di Tito
Fabrizio De Andrè


Tito:
"Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che riguargitan salmi
di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:

ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:

Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore".
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta


siamo (dovremmo essere ......) in guerra contro la fame, la miseria, la violenza, la sopraffazione, l'egoismo, l'ignoranza, la crudeltà, la stupidità, l'incuria, il menefreghismo ..........

invece guardiamo tutti il nostro piccolo orticello, senza alzare gli occhi

L'orchestra suona, mentre il Titanic affonda .......
 

daria

Master Florello
L'avvelenata.

Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni,
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni?
Vabbè, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il Crucifige e così sia.
Chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato.
Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante.
Mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più di un cantante.
Giovane ingenuo, io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,
e un ***** in **** e accuse di arrivismo, dubbi di qualunquismo son quello che mi resta.
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi chiedo scusa a Vossia.
Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia.
Io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia, senza applausi o fischi,
vendere o no non passa fra i miei rischi: non comprate i miei dischi e sputatemi addosso.
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare?
Godo molto di più nell'ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare.
Se son d'umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie;
di solito ho da far cose più serie: costruir su macerie o mantenermi vivo.
Io tutti, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io ******, io perché canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare.
Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento.
Ovvio, il medico dice: "sei depresso": nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare o no d'un certo metro,
compagni, il gioco si fa peso e tetro: comprate il mio didietro, io lo vendo per poco.
Colleghi cantautori, eletta schiera che si vende alla sera per un po' di milioni:
voi che siete capaci fate bene aver le tasche piene e non solo i coglioni.
Che cosa posso dirvi? Andate e fate. Tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate.
Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso.
Mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino e poi sono nato fesso.
E quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare.
Ho tante cose ancora da raccontare, per chi vuole ascoltare, e a **** tutto il resto!


Via Paolo Fabbri 43. Di Francesco Guccini

(roba vecchia neh!)
 
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H

hakuna__matata

Guest
Via Paolo Fabbri 43. Di Francesco Guccini

(roba vecchia neh!)


ah....Guccini mi fa venire in mente queste canzoni qui.....e non venitemi a dire che è roba vecchia......saranno datate, ma non passano mai di moda.....e hanno certi giri di chitarra e basso da far venire i brividi....

La Locomotiva

Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli...

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch' esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti...

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..

Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria e illuminava l' aria
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia...

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
un treno di lusso, lontana destinazione:
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori...

Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore...

E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno...

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura...

Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno..."

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"

E intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice...

La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta...
con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava...

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia!



Autogrill

La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up,
e il sorriso da fossette e denti era da pubblicità,
come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill,
mentre i sogni miei segreti li rombavano via i TIR...

Bella, d' una sua bellezza acerba, bionda senza averne l' aria,
quasi triste, come i fiori e l' erba di scarpata ferroviaria,
il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere...

Basso il sole all' orizzonte colorava la vetrina
e stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina,
lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
ed io.... sentivo un' infelicità vicina...

Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox,
ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
picchiettavo un indù in latta di una scatola di té...

Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare...",
poi prendendo la sua mano sopra al banco: "Non so come cominciare:
non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via."

Terminò in un cigolio il mio disco d' atmosfera,
si sentì uno sgocciolio in quell' aria al neon e pesa,
sovrastò l' acciottolio quella mia frase sospesa,
"ed io... ", ma poi arrivò una coppia di sorpresa...

E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d' ogni cosa,
cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa,
mi chiamò la strada bianca, "Quant'è?" chiesi, e la pagai,
le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai...
 

murcièlago

Giardinauta Senior
Neve - Audio 2



E pensarci vorrei ancora un pò
noi siamo impauriti da quest'angelo
a pensarci è così, chissà dov'è
l'utima parola che riguardava te.



Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più dov'è
solo un'immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente, solo nella mia mente
son vago nella mia mente.



Chi di noi ne ha già un'idea?
Il vederti e non parlarti mi dà un brivido
folle mania di chi non sa chi sia
un amore nuovo che sta nascendo qui



Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più dov'è
solo un'immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente così, solo nella mia mente
son vago nella mia mente.



Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più dov'è
solo un'immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente, solo nella mia mente
son vago nella mia mente.
 

Walnut

Giardinauta Senior
Stay with me (Mina - Pelù)

Mina : Come vedi sono qui,
non c’è pace dentro me.
Non avrei voluto mai io qui di fronte a te
col cuore a pezzi,
ma lo so che non ti fermerò.
Stay with me Stay with me
Io nel buio che tu mi dai
vedo solo gli occhi tuoi,
so che tu mi strazierai, già lo so che lo farai.
Mentre sento che mi vuoi,
ti voglio e non dovrei.
Stay with me Stay with me.
Piero : Tieni la testa ferma sopra il ceppo bella signora
e non illuderti non sono uno che si innamora.
Hai dato il cuore a chi nel tuo sorriso ci ha messo il pianto,
ma la mia accetta sai fa meno male di un tradimento.
Tu sei colpevole sei stata debole,
mia signora,
e adesso odiami così combatterai la paura
Stay with me Stay with me.
 
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daria

Master Florello
...continuando con Guccini, questa canzone mi metteva addosso una tale infinita tristezza, ma tanta neh!

IL COMPLEANNO - DUE ANNI DOPO





Non è proprio il giorno del tuo compleanno,

però è di domenica che le feste si fanno
e di sera tuo padre vuol stare a guardar la T.V.
Hai messo il vestito modello francese
che è quasi costato la paga d'un mese...
L'amica ti ha detto dov'è il parrucchiere
che è caro, ma è tanto bravino,
tua madre ti ha fatto la torta di riso,
darai un po' di vermut e un poco di vino,
su "Grazia" hai imparato a ricevere gli ospiti e ormai
aspetti che inizi la grande giornata,
la sala migliore è di già illuminata,
ti guardi allo specchio, sei un po' emozionata perchè
lui verrà...
Arrivano i primi in ritardo di rito,
l'amica migliore ti ha copiato il vestito
e attorno a sé sparge il suo fascino e odor di "Chanel".
Ti han fatto il regalo, son stati carini,
il disco di moda ed i cioccolatini.
La zia dalla porta ti manda i cugini:
"perchè non volete i bambini"?
Si mettono i dischi, si balla allacciati,
c'è un po' di penombra, son tutti accoppiati,
arriva la torta, si ride e si scherza ed ormai
il tempo è passato e la grande giornata
è quasi finita e non è cominciata:
hai visto che lui la tua amica ha baciato e da te
non verrà...
Non piangere il giorno del tuo compleanno,
gli amici ti guardano, cosa diranno,
tra un po' se ne andranno e tuo padre starà alla T.V...
Non hai più il vestito modello francese,
le luci di sala non sono più accese,
la festa è finita e son tante le spese
e siam solo ai primi del mese.
L'amica migliore ti ha già salutato,
appena lei è uscita anche lui se n'è andato,
ti ha appena guardato per correre fuori con lei.
Consolati e pensa che il tuo compleanno
ritorna fra poco, soltanto fra un anno,
gli amici gentili un regalo faranno, ed il tuo tempo va
e non tornerà...

Mah, anche adesso rileggendola...non cambiano molto le mie sensazioni al riguardo...:storto:
 

murcièlago

Giardinauta Senior
Cosa Vuoi Che Sia - Ligabue



Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu

cosa vuoi che sia

passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu

è la vita in cui abiti
niente meno e niente più
sembra un posto in cui si scivola
ma queste cose le sai meglio tu

cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu

chi ama meno è meno fragile

tutti dicono così
ma gli occhi fanno quel che devono
solo tu puoi non accorgerti

e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
e c'è chi pensa a quello
a cui non pensi tu

e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
e c'è chi pensa a quello
a cui non pensi tu

cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu

e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"

e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
 

Elyass86

Guru Giardinauta
sono uno S.N.O.B....

Me la meno malamente con sta gente famosa,
me la meno ma a me almeno non mi menano in strada
me la meno con le mini imitazioni che mi fanno
me la meno come le tipelle quando non la danno
fanno adesso quella rima che ho fatto 5 anni prima
ho divorziato quella scena come Albano da Romina,
ma non mi pento del passato come Don Rina,
non faccio il grosso come Jhon cena e
chi critica a gli stessi con cui poi affari combina
è come una vergine che spompina
ex musicisti, giornalisti, specialisti dei dischi
io da questi pretendo solo fischi ti mando ciò che canto sperando
che poi mi stronchi, vivere stupendo dispiacendo agli stronzi
vi spiego chi sono per capirlo siete pronti
prendete tutti appunti pronti

Io non sono rock
io non sono hip hop
mi odiano i puristi sono troppo pop
vendo troppi dischi per chi scrive sui blog
non frequento artisti sono uno snob
sono uno snob, sono uno snob ,
senza nessun obbligo
facciaculistico
ed è fantastico essere l'ultimo
ma sono in bilico uho uho

Senti che puzza qui
esco e gremo una malboro
io non me la fumo più con i fuori dal coro
io non rappressento un movimento dal punto da cui li sto vedendo
a essere dentro sono loro
e mi sento dire che se vendo
ti pento finto io mi chiudo nel privè
e ti cancello a tutti il timbro a furia di sputazzi
stasera no ragazzi siete troppi in gruppi
da tabbozzi io sono come bobby
mi fanno mobbing in the lobby di tanti personaggi trendy
ma ribelli prendi dei novelli licio gelli
pizzetti e tatuaggi un po' meno selvaggi, ma tutti saputelli
sono come fratelli con gli intellettuali malleabili
gli stessi che hanno sdoganato i reality
io me la rischio e piuttosto sparisco alla Montecristo
con sta plebe non mi mischio.

Io non sono rock
io non sono hip hop
mi odiano i puristi sono troppo pop
vendo troppi dischi per chi scrive sui blog
non frequento artisti sono uno snob
sono uno snob, sono uno snob ,
senza nessun obbligo
facciaculistico.
ed è fantastico essere l'ultimo
ma sono in bilico, ma che spettacolo uho uho


Povero bimbo, non lo pensasti mai
quant'è pericoloso ottenere ciò che vuoi
pensi di cambiarci, ma sei gia uno di noi
abbiamo tanti giochi cui ti divertirai
ti offriamo una barella che trita cervella in padella
scegli una tipa tra ballerina attrice o modella
e ti cagano se fai dischi di platino
le schiacciai a mio tempo
ora spengo il telefono
vi farete le donne che sono state mie
vi prenderete anche tutte le mie malattie
il codazzo di scrocconi che vi smamma
il pazzo che scrive e minaccia a casa di mamma
un cantante qualunque non subisce denuncie
conta diversamente quando canti ti piange
me la meno però mica faccio finta
soffio in faccia fumo nero alla mamma anti rock incinta
brutte bastarde frustrate daccordo col questore mi querelate
vi regalo un vibratore
e me la meno però sono una pop star
se fallisco faccio il murator mica music farm

Io non sono rock
io non sono hip hop
mi odiano i puristi sono troppo pop
vendo troppi dischi per chi scrive sui blog
non frequento artisti sono uno snob
sono uno snob, sono uno snob ,
senza nessun obbligo
facciaculistico
ed è fantastico essere l'ultimo
ma sono in bilico, ma che spettacolo uho uho
 

Elyass86

Guru Giardinauta
ma dai, scherzo :)...
Però un pò presuntuoso credo di esserlo davvero, o meglio, mi piace riconoscere le mie conoscenze, dove posso.
Presuntuoso ma non superbo.Nè per questo atteggiato.
Ma è un'altra storia :)
 

daria

Master Florello
ma dai, scherzo :)...
Però un pò presuntuoso credo di esserlo davvero, o meglio, mi piace riconoscere le mie conoscenze, dove posso.
Presuntuoso ma non superbo.Nè per questo atteggiato.
Ma è un'altra storia :)

Lo so lo so :eek:k07: era solo per rimembrare :rolleyes: comunque...
meglio un pò di presunzione che un eccesso di sbandierata umiltà........
Questa se vuoi puoi segnartela neh! :eek:k07:
 

daria

Master Florello
E, già che sto ciacolando qui con il mio amichetto Ely...
torno in argomento
lo sto ascoltando


La Cura di Franco Battiato


Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.

Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
 

murcièlago

Giardinauta Senior
Brava - Vasco Rossi

Ti sei accorta di me
quasi per caso
quasi per caso hai deciso poi
di commettere un piccolo peccato
quando sei riuscita a farmi cadere
con la tua logica di calze nere
ti sei voluta prender gioco di me
ti sei voluta divertire
ed hai voluto vedere
fino a che punto potevi arrivare
fino a che punto mi potevi umiliare
fino a che punto mi avresti potuto anche cambiare
e sei riuscita a farmi credere che
tu fossi pulita
mentre in realta' giocavi solamente
spero che ti sia divertita

Certo e' un peccato pero' sai
allora ero puro
allora forse avrei potuto anche amarti
davvero
e adesso invece non ci credo piu'
non credo piu'a niente
e la mia vita non la rischio piu'
per nessuno,e per niente
Certo eri brava pero'tu,sai
a fare l'amore
sembravi nata per farlo
ricordo bene
ricordo bene
ricordo bene
lo ricordo bene
lo ricordo bene
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Saluteremo il signor padrone
per il male che ci ha fatto,
che ci ha sempre maltrattato
fino all'ultimo momen'.

Saluteremo il signor padrone
con la so' risera neta
pochi soldi in la cassetta
e i debit da pagar.
Macchinìsta, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi,
di risaia siamo stufi;
macchinista, macchinista faccia sporca
metti l'olio nei stantufi,
di risaia siamo stufi
e a casa nostra vogliamo andar.

Con un piede, con un l piede sulla staffa
e quell'altro sul vagone,
ti saluto cappellone,
a casa nostra vogliamo andar.
 

*ALE*

Apprendista Florello
SOMETIMES YOU CAN'T MAKE IT ON YOUR OWN


Tough, you think you've got the stuff
You're telling me and anyone
You're hard enough
You don't have to put up a fight
You don't have to always be right
Let me take some of the punches
For you tonight
Listen to me now
I need to let you know
You don't have to go it alone
And it's you when I look in the mirror
And it's you when I don't pick up the phone
Sometimes you can't make it on your own
We fight all the time
You and I... that's alright
We're the same soul
I don't need... I don't need to hear you say
That if we weren't so alike
You'd like me a whole lot more
Listen to me now
I need to let you know
You don't have to go it alone
And it's you when I look in the mirror
And it's you when I don't pick up the phone
Sometimes you can't make it on your own
I know that we don't talk
I'm sick of it all
Can - you - hear - me - when - I -
Sing, you're the reason I sing
You're the reason why the opera is in me...
Where are we now?
I've got to let you know
A house still doesn't make a home
Don't leave me here alone...
And it's you when I look in the mirror
And it's you that makes it hard to let go
Sometimes you can't make it on your own
Sometimes you can't make it
The best you can do is to fake it
Sometimes you can't make it on your own



A VOLTE NON CE LA PUOI FARE
DA SOLO


Forte, pensi di avere la stoffa
Lo dici a me e a tutti quanti
Che sei duro abbastanza
Non devi opporre resistenza
Non devi avere sempre ragione
Fammi prendere qualche pugno
Per te stanotte
Ascoltami adesso
Devo farti sapere
Non devi fare da solo
E sei tu quando guardo nello
specchio
E sei tu quando non rispondo al
telefono
A volte non ce la puoi fare da solo
Combattiamo tutto il tempo
Tu e io... va bene
Siamo la stessa anima
Non ho bisogno... Non ho bisogno
di sentirtelo dire
Che se non fossimo stati così simili
Ti sarei piaciuto molto di più
Ascoltami adesso
Devo farti sapere
Non devi fare da solo
E sei tu quando guardo nello
specchio
E sei tu quando non rispondo al
Telefono
A volte non ce la puoi fare da solo
Lo so che non parliamo
Sono stanco di tutto questo
Puoi – sentirmi – quando – io -
Canto, sei tu la ragione per cui io
canto
Sei la ragione per cui l'opera è
dentro di me...
Dove siamo adesso?
Devo fare in modo che tu sappia
Una casa ancora non fa un
focolare
Non lasciarmi qui da solo...
E sei tu quando guardo nello
specchio
E sei tu che rendi difficile lasciar
perdere
A volte non ce la puoi fare da solo
A volte non ce la puoi fare
Il massimo che puoi fare è fingere
A volte non ce la puoi fare da solo



Questa canzone e' dedicata da Bono a suo papa' che non c'e' piu'...
 
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