Non saprei dirti che "bestie" sono ma visto che lo S.S. dorme alla grande vai con glisofate. Quest'anno ha fatto troppo freddo per lo menonegli anni passati qui da me non diventava mai così giallo
Certo tra il meno 11 di dicembre poi pure la neve quest'anno siamo sistemati.
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Passo quindi alle domande:
1) una volta che lo Steno si sarà risvegliato completamente, pensavo innanzitutto di prendere dalle zone assolate un pò di stoloni in buona salute e di piantarli nelle zone diradate, ma non ho la più pallida idea di quale sia la tecnica più corretta per fare questa operazione. In altre parole: come esattamente vanno piantati nella terra ? vanno appoggiati sui di essa e in che posizione ? vanno seppelliti nella terra ? c’è una tecnica particolare ? gli stoloni vanno eventualmente ricoperti con terriccio per prati o con sabbia silicea ?
2) una volta messi gli stoloni in queste zone, la terra in cui li ho piazzati va innaffiata poco e spesso come si usa fare quando si spargono le sementi oppure va innaffiata abbondantemente e poco spesso come per le zone assolate ? o non va innaffiata per niente essendo in ombra perenne ?
3) in queste zone diradate, conviene inoltre diffondere anche un concime (o altro prodotto) che stimoli il camminamento orizzontale degli stoloni trapiantati così da velocizzare il loro attecchimento e la colonizzazione dell'area ? e, se si, basta un concime classico per questo periodo stagionale (a prevalenza di azoto) oppure è consigliabile qualche altro prodotto specifico ?
Ho poi un altro quesito che invece ha a che fare con le altre zone del prato (in perfetta salute), e cioè quelle in cui lo Steno (oggi però ancora in dormienza) ha attecchito bene e che d'estate sono invece esposte al sole.
Ho letto con molto interesse le discussioni introdotte da Cigolo riguardanti le concimazioni e ciò che mi è rimasto particolarmente impresso è apprendere che le concimazioni, fornendo al prato cibo facile da acquisire, agevolano sì la produzione foliare ma a scapito dell’irrobustimento dell’apparato radicale. In parole povere, le radici del prato, trovando nelle immediate vicinanze il loro nutrimento, non vanno a cercarsi nelle profondità della terra ciò che gli serve per sopravvivere e questo non irrobustisce le radici del prato che tendono a restare di piccole dimensioni.
Poiché io sono molto interessato ad irrobustire al massimo l’apparato radicale (che ritengo la priorità per qualsiasi prato), ritenete comunque utile concimare lo Steno, o “salto” completamente la concimazione primaverile e quella estiva e faccio solo quella autunnale che, per una macroterma, è anche la più importante ?
Qualora ritienete comunque utile concimare in primavera/estate qual'è il periodo (o quali sono i periodi in cui lo Steno, per le sue proprie caratteristiche, va concimato e con quali dosaggi di Azoto-Fosforo-Potassio.
Mi scuso per avervi inondato di domande ma mi considero ancora alle primissime armi in materia di manutenzione di prati e vorrei evitare errori irreversibili.
Grazie, come sempre, per tutti i vostri suggerimenti per me preziosissimi !!!!
:hands13::hands13::hands13:
Il metodo consigliato per piantare gli stoloni è quello riportato nell'immagine1) una volta che lo Steno si sarà risvegliato completamente, pensavo innanzitutto di prendere dalle zone assolate un pò di stoloni in buona salute e di piantarli nelle zone diradate, ma non ho la più pallida idea di quale sia la tecnica più corretta per fare questa operazione. In altre parole: come esattamente vanno piantati nella terra ? vanno appoggiati sui di essa e in che posizione ? vanno seppelliti nella terra ? c’è una tecnica particolare ? gli stoloni vanno eventualmente ricoperti con terriccio per prati o con sabbia silicea ?
é normale che le zone più riparate partano prima comunque sta svegliandosi sempre di più quando puoi fai fare un giro all'impianto comincia a servire un po' d'acqua