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Stenotaphrum Secundatum

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Non saprei dirti che "bestie" sono ma visto che lo S.S. dorme alla grande vai con glisofate. Quest'anno ha fatto troppo freddo per lo menonegli anni passati qui da me non diventava mai così giallo
 

RENATO2

Giardinauta
Si anch'io sono tentato dall'usare il Glisofate ma purtroppo quelle infestanti si trovano anche in alcune zone (poche) in cui lo Steno (trovandosi protetto dalle mura perimetrali) è rimasto verde (ed è lì che ho grosse perplessità).

Comunque il freddo che sta facendo questo inverno ha avuto dei picchi veramente notevoli: mi auguro vivamente che il prato stia "solo dormendo".

Anche perchè il mio Steno, come ben sai, è un prato ancora "adolescente" visto che è stato piantato appena l'estate scorsa e quindi immagino che non abbia ancora un apparato radicale sviluppato.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Non preoccuparti ce ne vuole per ucciderlo! comunque nelle zone dove è ancora verde usa magari un pennellino
 

RENATO2

Giardinauta
Domandone per espertoni (Green e Cigolo in primis).

Carissimi, essendo oramai arrivati in prossimità della primavera, vorrei sottoporvi alcuni quesiti.

Come forse ricorderete (visto quanto vi ho già rotto le balle l’autunno scorso :storto:), ci sono alcune piccole zone perimetrali del mio giardino in cui lo Steno non attecchì correttamente a causa di un errore che feci quest’estate essendo ancora totalmente inesperto.

Le zone in questione sono quelle in ombra perenne.

Non sarebbe stata l’ombra il problema (visto che lo Steno la tollera più che bene): l’errore consistette nel fatto che io innaffiai quelle zone facendovi arrivare lo stesso quantitativo d’acqua di quelle assolate con il risultato di infradiciare i poveri stoloni che alla fine sono morti per eccesso d’acqua.

Quest’anno ovviamente non rifarò lo stesso errore ma vorrei dei consigli su come velocizzare al massimo la colonizzazione di queste zone (oramai completamente prive di prato), anche in considerazione del fatto che lo Steno non colonizza molto velocemente.

Passo quindi alle domande:

1) una volta che lo Steno si sarà risvegliato completamente, pensavo innanzitutto di prendere dalle zone assolate un pò di stoloni in buona salute e di piantarli nelle zone diradate, ma non ho la più pallida idea di quale sia la tecnica più corretta per fare questa operazione. In altre parole: come esattamente vanno piantati nella terra ? vanno appoggiati sui di essa e in che posizione ? vanno seppelliti nella terra ? c’è una tecnica particolare ? gli stoloni vanno eventualmente ricoperti con terriccio per prati o con sabbia silicea ?

2) una volta messi gli stoloni in queste zone, la terra in cui li ho piazzati va innaffiata poco e spesso come si usa fare quando si spargono le sementi oppure va innaffiata abbondantemente e poco spesso come per le zone assolate ? o non va innaffiata per niente essendo in ombra perenne ?

3) in queste zone diradate, conviene inoltre diffondere anche un concime (o altro prodotto) che stimoli il camminamento orizzontale degli stoloni trapiantati così da velocizzare il loro attecchimento e la colonizzazione dell'area ? e, se si, basta un concime classico per questo periodo stagionale (a prevalenza di azoto) oppure è consigliabile qualche altro prodotto specifico ?

Ho poi un altro quesito che invece ha a che fare con le altre zone del prato (in perfetta salute), e cioè quelle in cui lo Steno (oggi però ancora in dormienza) ha attecchito bene e che d'estate sono invece esposte al sole.

Ho letto con molto interesse le discussioni introdotte da Cigolo riguardanti le concimazioni e ciò che mi è rimasto particolarmente impresso è apprendere che le concimazioni, fornendo al prato cibo facile da acquisire, agevolano sì la produzione foliare ma a scapito dell’irrobustimento dell’apparato radicale. In parole povere, le radici del prato, trovando nelle immediate vicinanze il loro nutrimento, non vanno a cercarsi nelle profondità della terra ciò che gli serve per sopravvivere e questo non irrobustisce le radici del prato che tendono a restare di piccole dimensioni.

Poiché io sono molto interessato ad irrobustire al massimo l’apparato radicale (che ritengo la priorità per qualsiasi prato), ritenete comunque utile concimare lo Steno, o “salto” completamente la concimazione primaverile e quella estiva e faccio solo quella autunnale che, per una macroterma, è anche la più importante ?

Qualora ritienete comunque utile concimare in primavera/estate qual'è il periodo (o quali sono i periodi in cui lo Steno, per le sue proprie caratteristiche, va concimato e con quali dosaggi di Azoto-Fosforo-Potassio.

Mi scuso per avervi inondato di domande ma mi considero ancora alle primissime armi in materia di manutenzione di prati e vorrei evitare errori irreversibili.

Grazie, come sempre, per tutti i vostri suggerimenti per me preziosissimi !!!!

:hands13::hands13::hands13:
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
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Passo quindi alle domande:

1) una volta che lo Steno si sarà risvegliato completamente, pensavo innanzitutto di prendere dalle zone assolate un pò di stoloni in buona salute e di piantarli nelle zone diradate, ma non ho la più pallida idea di quale sia la tecnica più corretta per fare questa operazione. In altre parole: come esattamente vanno piantati nella terra ? vanno appoggiati sui di essa e in che posizione ? vanno seppelliti nella terra ? c’è una tecnica particolare ? gli stoloni vanno eventualmente ricoperti con terriccio per prati o con sabbia silicea ?

Quando il prato sarà in ripresa effettiva (quindi non quando starà aspettando ancora il caffè :D) potrai staccare dei pezzi che si allungano per esempio sul mattonato o che si allungano sotto una siepe (questi sono i migliori perché avranno anche pezzetti di radice e attecchiranno più facilmente, li interrerai leggermente (lascia che le foglie soprgano fuori dal terereno) e poi aspetti. La sabbia silicea aiuterebbe quelle zone a drenare meglio, preventivamente avrai già concimato la zona per cui non agigungerei altro (poi parliamo delle concimazioni)

2) una volta messi gli stoloni in queste zone, la terra in cui li ho piazzati va innaffiata poco e spesso come si usa fare quando si spargono le sementi oppure va innaffiata abbondantemente e poco spesso come per le zone assolate ? o non va innaffiata per niente essendo in ombra perenne ?

Il terreno è bene che resti fresco, attenzione essendo una zona in ombra potrebbe non richiedere grosse quantità d'acqua e considera che il prato ai confini tenderà a colonizzare anche lui l'area, lo S.S. si adatta all'ombra molto bene ma si muove con più lentezza che al sole, importantissimi sono i tagli alti non gradisce stare sotto i 6cm.

3) in queste zone diradate, conviene inoltre diffondere anche un concime (o altro prodotto) che stimoli il camminamento orizzontale degli stoloni trapiantati così da velocizzare il loro attecchimento e la colonizzazione dell'area ? e, se si, basta un concime classico per questo periodo stagionale (a prevalenza di azoto) oppure è consigliabile qualche altro prodotto specifico ?


Ho poi un altro quesito che invece ha a che fare con le altre zone del prato (in perfetta salute), e cioè quelle in cui lo Steno (oggi però ancora in dormienza) ha attecchito bene e che d'estate sono invece esposte al sole.

Ho letto con molto interesse le discussioni introdotte da Cigolo riguardanti le concimazioni e ciò che mi è rimasto particolarmente impresso è apprendere che le concimazioni, fornendo al prato cibo facile da acquisire, agevolano sì la produzione foliare ma a scapito dell’irrobustimento dell’apparato radicale. In parole povere, le radici del prato, trovando nelle immediate vicinanze il loro nutrimento, non vanno a cercarsi nelle profondità della terra ciò che gli serve per sopravvivere e questo non irrobustisce le radici del prato che tendono a restare di piccole dimensioni.

Poiché io sono molto interessato ad irrobustire al massimo l’apparato radicale (che ritengo la priorità per qualsiasi prato), ritenete comunque utile concimare lo Steno, o “salto” completamente la concimazione primaverile e quella estiva e faccio solo quella autunnale che, per una macroterma, è anche la più importante ?

Qualora ritienete comunque utile concimare in primavera/estate qual'è il periodo (o quali sono i periodi in cui lo Steno, per le sue proprie caratteristiche, va concimato e con quali dosaggi di Azoto-Fosforo-Potassio.

Mi scuso per avervi inondato di domande ma mi considero ancora alle primissime armi in materia di manutenzione di prati e vorrei evitare errori irreversibili.

Grazie, come sempre, per tutti i vostri suggerimenti per me preziosissimi !!!!

:hands13::hands13::hands13:

Cigolo non intendeva che per far irrobustire un prato devi affamarlo :D non devi eccedere con gli interventi, usare un concime a lenta cessione aiuta a far mangiare il prato gradatamente, alzare i tagli e farlo stare un po' a stecchetto con l'acqua gli fa affondare le radici effettuare concimazioni bilanciate lo aiuta a crescere sano, in autunno farai la concimazione ricca in potassio ma non è una concimazione fondamentale per le macro, le aiuta a superare l'inverno fornendo più materiale per creare riserve, quando concimerai il giardino lo spargerai anche nelle zone attualmente spoglie (se usi un lenta cessione sarà perfetto, farlo correre è però un problema anche questo perché ovviamente ti richiederà più interventi di taglio e sbilancerà il prato se non c'è motivo non lo farei.
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
1) una volta che lo Steno si sarà risvegliato completamente, pensavo innanzitutto di prendere dalle zone assolate un pò di stoloni in buona salute e di piantarli nelle zone diradate, ma non ho la più pallida idea di quale sia la tecnica più corretta per fare questa operazione. In altre parole: come esattamente vanno piantati nella terra ? vanno appoggiati sui di essa e in che posizione ? vanno seppelliti nella terra ? c’è una tecnica particolare ? gli stoloni vanno eventualmente ricoperti con terriccio per prati o con sabbia silicea ?
Il metodo consigliato per piantare gli stoloni è quello riportato nell'immagine

cigolo

ODh2f.png
 

RENATO2

Giardinauta
Sono stato ieri a dare l'ennesima controllata al praticello e relative infestanti a foglia larga e finalmente ho avuto la gradita sorpresa di vederle in pessimo stato di salute.

Credo che il caldo, unitamente al disserbante, abbia finalmente prodotto i suoi effetti.

Sono invece molto in apprensione per lo Steno perchè le zone perimetrali stanno riprendendosi abbastanza bene ma quelle centrali, e cioè quelle che erano diventate completamente bianche questo inverno quando ha fatto molto freddo, stentano a riprendersi e vedo chiaramente in superfice molti stoloni (quindi non solo foglie) color paglia (quindi molti stoloni che evidentemente non sono sopravvissuti all'inverno).

Speriamo bene.

Immagino comunque che sia ancora presto per trarre conclusioni.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
é normale che le zone più riparate partano prima comunque sta svegliandosi sempre di più quando puoi fai fare un giro all'impianto comincia a servire un po' d'acqua
 

RENATO2

Giardinauta
é normale che le zone più riparate partano prima comunque sta svegliandosi sempre di più quando puoi fai fare un giro all'impianto comincia a servire un po' d'acqua

yes, ieri con le temperature estive che ci sono da qualche giorno (decisamente sopra le media stagionali) non ho saputo resistere e ho innaffiato abbondantemente a mano (tanto più che prima di una settimana non potrò tornare sul posto)

prossimo week, se ritorno, credo che monto le centraline

anche oggi quì sembra estate :eek:
 

RENATO2

Giardinauta
suggerimento

Carissimi, avrei bisogno di un suggerimento.

Ho una parte del prato, quella che si trova davanti al cancelletto di ingresso del giardino che, essendo quella soggetta al maggior calpestio, si è leggermente abbassata rispetto a com'era in origine (poca roba).

Poichè, per com'è situata, sarà sempre la parte più soggetta ad essere calpestata e temo che il terreno lì tenderà sempre più a cedere, mi chiedevo se fosse comunque possibile alzare in qualche modo il terreno in quella zona senza danneggiare il prato.

No ho alcuna esigenza di far questa operazione adesso (se necessario posso anche rimandarla al prossimo inverno) ma vorrei capire se e come è possibile un'operazione di questo tipo.

Thankssss
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
..oppure spargerci sopra terriccio un po per volta (1-2cm max) durante il periodo vegetativo fino al raggiungimento dell'altezza desiderata.

cigolo
 

RENATO2

Giardinauta
tonio vorrei sinceramente evitare di alzare la zolla

cigolo vorrei capire meglio: 1) dovendo agire "da sopra il prato" (e non da sotto), è oppportuno sargere sabbia silicea o terriccio (e che tipo di terriccio) ? 2) è il caso di fare questa operazione durante il periodo vegetativo (come mi pare da te suggerito) oppure durante il periodo di piena dormienza così da non bloccare la fotosintesi

grazie ad entrambi
 
M

marcobri

Guest
per mettere mano alla zolla, credo ci voglia molta esperienza, credo ad occhio e croce si trattidi un espianto e reimpianto controllato, io personalmente non lo farei causa inesperienze ache se tonio ha detto che l'ha fatto tante volte. io non rischierei, cm dice cigolo che poi e' la cosa piu' semplice, quando ricomincia a vegetare man mano aggiungi 1-2 cm di sabbia silicea per volta a distanza di qualche mese fino a raggiungere l'altezza desiderata.la sabbia credo sia meglio del terriccio perche' non sprofonda e al massimo e' uno sprofondamento lungo e lentissimo
 
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