Tutte le specie botaniche sono identificabili dal fiore, ma alcune caratteristiche morfologiche sono fissate e a volte identificative di una specie, ad esempio la corteccia della sughera identifica la specie, ma in maniera empirica.
Per quanto riguarda le cultivar e le varietà, in particolare le
Poaceae, la cosa è moooooooooolto più complicata, perchè oltre all'infiorescenza si devono attenzionare particolari morfologici caratteristici come peluria delle ligule, la lunghezza degli internodi, la tessitura fogliare etc etc......
Per quanto riguarda i caratteri morfologici della foglia sono "sempre" fissati, ovvero tra cultivar diverse il più delle volte questi non cambiano, ma in base all'habitat tutto il resto è sempre molto variabile.
Faccio un esempio, ho 2 varietà di Steno, una che produce foglie lunghe ed internodi lunghi, infiorescenze erette con fiori bianchi tendenti al giallo, una nanizzata che produce internodi corti e nodi ravvicinati con foglie brevi, infiorescenze brevi con fiori sessili e bianco sporco, le stesse varietà coltivate in pieno sole sono praticamente uguali, tranne per il colore della lamina, mentre all'ombra le cose cambiano, entrambe tendono ad estendere l'apparato fogliare, mantenendo le caratteristiche fissate degli stoloni, ovvero lunghi e violacei, brevi e verde-giallo.
Comunque grosso modo le varietà di Steno migliorate hanno internodi corti e nodi ravvicinati, gli stoloni hanno un colore chiaro, non tendono al viola, si mantengono abbastanza prostrati ma hanno lamina comunque molto coriacea.
Le vecchie varietà sono più rozze e molto più aggressive.
La tendenza dei selezionatori è quella di produrre cultivar nanizzate, con lamina poco coriacea e fine, colore più scuro.
Allego una foto di una vecchia cultivar di Steno non migliorata.