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Sbirciando le piante del mio giardino

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Alla seconda domanda piacere avere una risposta anche a me.
La risposta vi sorprenderà: non lo so.
Quello che so è questo:
se si adopera letame poco maturo questo non va interrato ma sparso sul terreno lasciandolo a 10 cm di distanza dal fusto delle piante e spargendolo su tutta la superficie occupata dalla proiezione della chioma della pianta. Gli agenti atmosferici poi faranno il lavoro in modo che, a primavera, tutti gli elementi nutritivi sono disponibili per le radici.
Il letame fresco o poco maturo (quello che fuma): non so se avete notato cumuli di tal letame nei campi prima dell'aratura: "fumano" perchè la fermentazione produce calore; si usa anche per i lettorini caldi: si interra a 10-20 cm di profondità detto letame poi dopo 15 gg si semina: il calore si mantiene per circa un mese.
Se si usa il letame vecchio, maturo, detto burro nero perchè non ha nessun odore e calore e sembra terra nera, si può dare alle piante interrandolo un poco e in prossimità del risveglio perchè gli elementi sono subito disponibili e non è in fermentazione.
 

Rosa75

Guru Giardinauta
La risposta vi sorprenderà: non lo so.
Quello che so è questo:
se si adopera letame poco maturo questo non va interrato ma sparso sul terreno lasciandolo a 10 cm di distanza dal fusto delle piante e spargendolo su tutta la superficie occupata dalla proiezione della chioma della pianta. Gli agenti atmosferici poi faranno il lavoro in modo che, a primavera, tutti gli elementi nutritivi sono disponibili per le radici.
Il letame fresco o poco maturo (quello che fuma): non so se avete notato cumuli di tal letame nei campi prima dell'aratura: "fumano" perchè la fermentazione produce calore; si usa anche per i lettorini caldi: si interra a 10-20 cm di profondità detto letame poi dopo 15 gg si semina: il calore si mantiene per circa un mese.
Se si usa il letame vecchio, maturo, detto burro nero perchè non ha nessun odore e calore e sembra terra nera, si può dare alle piante interrandolo un poco e in prossimità del risveglio perchè gli elementi sono subito disponibili e non è in fermentazione.

Grazie Stefano :bacio:
Video interessante
@Tchaddo
Qui ulteriori spiegazioni....
 

Jc123

Giardinauta
cambia la percentuale di elementi che contengono :
I letame di cavallo contiene il 6% di azoto, 2% di fosforo e 7% di potassio. Il letame di mucca è composto mediamente dal 3% di azoto, 1% di fosforo e 3% di potassio.

Alla seconda domanda piacere avere una risposta anche a me. .. vediamo se @Stefano Sangiorgio o qualche altro forumista può aiutare a rispondere al nostro quesito
giusto, la differenza dovrebbe derivare dalla diversa alimentazione dei due animali e dal differente apparato digerente (le mucche sono ruminanti, i cavalli no)
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
cambia la percentuale di elementi che contengono :
I letame di cavallo contiene il 6% di azoto, 2% di fosforo e 7% di potassio. Il letame di mucca è composto mediamente dal 3% di azoto, 1% di fosforo e 3% di potassio.

Ciao,

il letame di cavallo è solo un po' "più forte" del letame di mucca ma le proporzioni degli elementi sono le stesse (6:2:7 è praticamente il doppio di 3:1:3).
In pratica una manciata del primo equivale, a livello nutrizionale, a due manciate del secondo.
Di conseguenza, con il letame di cavallo, bisogna andare con mano più leggera per evitare "bruciature da concime".

Non vi sono poi piante che vogliono uno e non l'altro. Chi ha le mucche non va certo a comprare il letame di cavallo.
Bisogna solo regolarsi bene con le dosi.

Giustissimo invece il ragionamento di @Stefano Sangiorgio . Il letame fresco è molto forte. Bisogna usarlo con moderazione.
Quello nei sacchi invece è più gestibile.

Ste
 

Rosa75

Guru Giardinauta
Ciao,

il letame di cavallo è solo un po' "più forte" del letame di mucca ma le proporzioni degli elementi sono le stesse (6:2:7 è praticamente il doppio di 3:1:3).
In pratica una manciata del primo equivale, a livello nutrizionale, a due manciate del secondo.
Di conseguenza, con il letame di cavallo, bisogna andare con mano più leggera per evitare "bruciature da concime".

Non vi sono poi piante che vogliono uno e non l'altro. Chi ha le mucche non va certo a comprare il letame di cavallo.
Bisogna solo regolarsi bene con le dosi.

Giustissimo invece il ragionamento di @Stefano Sangiorgio . Il letame fresco è molto forte. Bisogna usarlo con moderazione.
Quello nei sacchi invece è più gestibile.

Ste
La tua spiegazione in 4 righe mi ha chiarito le idee meglio di tutto ciò che io sia riuscita a trovare fino ad oggi nel web riguardo l'argomento, anzi a dirla tutta se non avessi letto tua risposta ancora non avrei capito a quale pianta dare lo stallatico di cavallo e a quale quello di mucca!!!
Mitico, Grazie @Stefano-34666
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao @LORELY :ciao:
si sono felice dell'acquisto fatto, li ho presi di due misure, per le rose 75cm e 65 per le clematidi, sono molto leggeri e resistenti al gelo (quest'anno hanno passato la prova in pieno con - 9 gradi:LOL:) e ai raggi UV.
Comunque per restare in tema Vasi sto sistemando delle pentolone in zinco/alluminio(mi sa di rustico e un po retro) che erano quasi 40cm e le voglio portare, con una piccola modifica a minimo 50 cm....perfette per rose :V:LOL:;)

Ciao,

fai attenzione alle pentole di metallo da usare come vasi. Diventano molto calde o molto fredde e, per le radici, non sono certo l'ideale.

Ste
 

Rosa75

Guru Giardinauta
Da ieri niente più temperature sotto zero ne diurne ne notturne, si viaggia sui 5 minima e 10/13 massima nei prossimi giorni il tempo si andrà stabilizzando ancora di più

Eccoci alla resa dei conti
IMG_20210216_113519.jpg

IMG_20210216_113504.jpg

tutto molle
cosa faccio secondo voi
non so da dove cominciare

anche queste che erano già piene di gemme, che faccio, taglio alla base?
IMG_20210216_112537.jpg

l'Elleboro :cry:
IMG_20210216_114253.jpg
 
Ultima modifica:

Rosa75

Guru Giardinauta
sono molto giù di morale e mi sento inerme... ovunque guarda oggi nel giardino vedo danni da gelo, con questa cosa faccio, non sto ricordando il nome, è da tre anni che ne ho tre piante in terra, le foglie erano di un bellissimo colore che dava dal rosa al viola carico con venature verdi/grigio
Adesso sembra morta...
IMG_20210216_115304.jpg

IMG_20210216_115236.jpg
 

Rosa75

Guru Giardinauta
Ok... un bel sospiro, calma e una cosa alla volta, le piante di ipericum hildcote ho appena letto che a febbraio si tagliano alla base ed è una, per adesso comunque non tocco nulla la terra è ancora ghiacciata per gran parte, nei prossimi giorni vorrei tagliare tutto il secco e il bruciato dal gelo, ovviamente per le rose aspetterei metà/fine marzo o per meglio dire quando fiorirà la Forsizia
 
Ultima modifica:

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

io per ora non farei ancora nulla. Anche se, e te lo dico perché sono così anche io, la voglia di vedere tutto bello farebbe strappare via tutto, rischi di buttare piante che potrebbero riprendersi.
Per le piante secche prova, con l'unghia, a grattare la corteccia. Se sotto è verde ci sono speranze.
In ogni caso aspetta un mesetto prima di estirpare tutto. Alcune piante possono germogliare dalla base pur avendo perso tutta la parte aerea.

L'elleboro dovrebbe riprendersi senza problemi.

Ste

PS: ti do un consiglio che magari non ti piacerà. Ricorda che non sei in Sicilia. Da dove abiti ora alla Sicilia ci sono almeno 20 gradi di diversità. Purtroppo, specie per le piante in piena terra, regolati con le piante ed i fiori dei tuoi vicini. Non è che tutti amano le stesse cose, ma sono quelle che vivono meglio (ad esempio in Norvegia non è che tutti amano i pini, ma le palme non vivrebbero). Questa battuta per dirti che la gente prova a rendere autoctone piante che non lo sono. Per qualche anno va bene poi ci pensa la natura a ricordare che i limoni vivono in Sicilia ed i pini in Norvegia. Così, alla fine, le persone optano più o meno tutte per le stesse piante. Sono quelle che vivono senza tanti problemi.
Discorso diverso per le piante in vaso. Potendole spostare ed avendo posto puoi decidere di coltivare quello che vuoi. Ma in piena terra le scelte sono condizionate dal clima...non si scappa.
 
R

RobertoB

Guest
Stavo già scrivendo e Stefano mi ha preceduto dicendo sostanzialmente quanto avrei detto io.
Aggiungo solo questo. Non avere fretta di tagliare, per esperienza personale, quando si va così tanto sotto zero le piante si prendono il loro tempo a ripartire e purtroppo anche a manifestare i reali danni, nelle prossime due o tre settimane potresti vedere piante riprendersi inaspettatamente, altre purtroppo peggioreranno a quel punto potrai intervenire in maniera più accurata
 

Rosa75

Guru Giardinauta
Per le piante secche prova, con l'unghia, a grattare la corteccia. Se sotto è verde ci sono speranze.

Per qualche anno va bene poi ci pensa la natura a ricordare che i limoni vivono in Sicilia ed i pini in Norvegia.

quando si va così tanto sotto zero le piante si prendono il loro tempo a ripartire e purtroppo anche a manifestare i reali danni,
Che dire siete davvero impagabili, i vostri consigli mi hanno tirato su il morale e così farò.
Se tutto va bene nei prossimi giorni riprendono i lavori di ristrutturazione secondo i piani e ne approfitterò per stare buona e dare alle piante il tempo di cui hanno bisogno,dopodiché la selezione in giardino sarà stata fatta da madre natura... alla fine è ciò che voglio anch'io, essere circondata da un verde che stia bene nel posto in cui sta.
Grazie ancora cari aggiornerò la situazione tra qualche settimana.
:bacio:
 

tartina

Master Florello
consolati Rosa, sei in buona compagnia... quello a cui proprio non so rinunciare lo tengo in vaso e lo sposto,il resto perlopiù sono esperimenti di selezione naturale...
ho appena trovato marcio il plumbago che avevo messo in un'aiuola, tanto era un surpolus di piante che ho in vaso, e ci ho voluto provare... discorso diverso è per il solanum rantonettii, che mi hanno inviato per errore, ma che io non avrei comprato, per un pò è stato una bellissima piantina piena di fiori blu, e fino al mese scorso ci ho pure sperato, ma ora è completamente secco...
avrei già i sostituti per rimpiazzare queste due piante, una lagerstroemia, ed un cheanotus, anche lui primo esperimento, ma finchè non avrò la certezza che non rispunterà più niente nemmeno dalle radici, resteranno lì dove sono :D
 
R

RobertoB

Guest
Touchè:LOL::LOL::LOL:

Mi riferivo alla prima parte, di cui condivido ogni parola.
E do ragione anche alla seconda parte, io ne sono conscio e infatti metto in conto i rischi dell'esperimento. Però c'è da dire che più o meno tutti hanno provato a fare resistere un limone o un'aloe, ma quanti una mahuenia o un gymnocalycium? I miei sono fallimenti innovativi:ROFLMAO:
 

Tchaddo

Florello
Touchè:LOL::LOL::LOL:

Mi riferivo alla prima parte, di cui condivido ogni parola.
E do ragione anche alla seconda parte, io ne sono conscio e infatti metto in conto i rischi dell'esperimento. Però c'è da dire che più o meno tutti hanno provato a fare resistere un limone o un'aloe, ma quanti una mahuenia o un gymnocalycium? I miei sono fallimenti innovativi:ROFLMAO:

Hai la mia più totale stima! :su::notworthy:

:D
 

Rosa75

Guru Giardinauta
In attesa di provare col baobab... :whistle:

Ma stiamo uscendo dal seminato! Dai Rosa che qualcosa si salva! E chi non si salva lascia spazio a nuovi acquisti! :)
:sick::ROFLMAO:Per fortuna non ci entrava tutto nella serra fredda e quindi qualcosa l'ho portata nella scala al piano di sopra(un Aloe bella grande, due o tre fichidindia, Pennisetum Fireworks e altro:love:quelli stanno benone... però la lezione l'ho imparata.
 
Stato
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