Stefano Sangiorgio
Fiorin Florello
La risposta vi sorprenderà: non lo so.Alla seconda domanda piacere avere una risposta anche a me.
Quello che so è questo:
se si adopera letame poco maturo questo non va interrato ma sparso sul terreno lasciandolo a 10 cm di distanza dal fusto delle piante e spargendolo su tutta la superficie occupata dalla proiezione della chioma della pianta. Gli agenti atmosferici poi faranno il lavoro in modo che, a primavera, tutti gli elementi nutritivi sono disponibili per le radici.
Il letame fresco o poco maturo (quello che fuma): non so se avete notato cumuli di tal letame nei campi prima dell'aratura: "fumano" perchè la fermentazione produce calore; si usa anche per i lettorini caldi: si interra a 10-20 cm di profondità detto letame poi dopo 15 gg si semina: il calore si mantiene per circa un mese.
Se si usa il letame vecchio, maturo, detto burro nero perchè non ha nessun odore e calore e sembra terra nera, si può dare alle piante interrandolo un poco e in prossimità del risveglio perchè gli elementi sono subito disponibili e non è in fermentazione.