Quando....

[Walnut]

Quando non serve più cercare,
quando non servono più parole,
quando non serve più guardare,
quando l'unica cosa che serve è lasciar fluire la meraviglia che c'è in noi e al di fuori di noi in un gioco di scambi e di corrispondenze, che nutrono i nostri corpi e la nostra anima di un piacere saziante.
Quando il piacere entra, circola e trova posto,
quando ci concediamo a lui e ne veniamo dissetati,
quando ebbri di questa estasi ci sentiamo pieni e belli e meritevoli di tutto questo splendore che è parte di noi, che siamo noi........

 

[filo d'erba]

Brava, mi piace.....
Hai scritto delle cose, secondo me vere!!!!
la "rovina" di chi ancora nn è entrato in sintonia con il tutto è proprio questa continua ricerca, questi obbiettivi, competizioni....
però vorrei ampliare e quindi aggiungere una considerazione!!!
secondo il mio "attuale" modo di vedere è necessaria questa ricerca ecc ecc( cioè quello che hai scritto tu) prima di raggiungere la beatitudine descritta a metà della tua splendida poesia...
ad esempio: un uomo( inteso come genere umano) nn può concentrarsi e beneficiare della gioia interiore collegata a quella dell'universo se ad esempio nn è soddisfatto sessualmente o di un altro bisogno "mondano"...nel momento in cui ci prova, nella sua mente affiorerà e prenderà pieno posto questo bisono o bisogni ed allora la sua possibile illuminazione nn ci sarà....
al contrario, quando un uomo ha vissuto i piaceri terreni, mondani a pieno...allora si che potrà dedicarsi e raggiungere più facilmente l'obiettivo da te descritto...perchè nn avrà la mente "invasa" dal bisogno di soddisfare piaceri che ancora nn ha avuto modi di soddisfare, appunto, come lui avrebbe voluto.

un abbraccio e complimenti ancora!!!:flower: :flower: :flower:

 

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Brava, mi piace.....
Hai scritto delle cose, secondo me vere!!!!
la "rovina" di chi ancora nn è entrato in sintonia con il tutto è proprio questa continua ricerca, questi obbiettivi, competizioni....
però vorrei ampliare e quindi aggiungere una considerazione!!!
secondo il mio "attuale" modo di vedere è necessaria questa ricerca ecc ecc( cioè quello che hai scritto tu) prima di raggiungere la beatitudine descritta a metà della tua splendida poesia...
ad esempio: un uomo( inteso come genere umano) nn può concentrarsi e beneficiare della gioia interiore collegata a quella dell'universo se ad esempio nn è soddisfatto sessualmente o di un altro bisogno "mondano"...nel momento in cui ci prova, nella sua mente affiorerà e prenderà pieno posto questo bisono o bisogni ed allora la sua possibile illuminazione nn ci sarà....
al contrario, quando un uomo ha vissuto i piaceri terreni, mondani a pieno...allora si che potrà dedicarsi e raggiungere più facilmente l'obiettivo da te descritto...perchè nn avrà la mente "invasa" dal bisogno di soddisfare piaceri che ancora nn ha avuto modi di soddisfare, appunto, come lui avrebbe voluto.

un abbraccio e complimenti ancora!!!:flower: :flower: :flower:

ma non è l'esatto contrario?
Quando hai l'appagamento chiamiamolo interiore, l'appagamento fisico è sublime
Se hai l'appagamento fisico è solo una cosa materiale, senza sensazioni e senza estasi

 

[filo d'erba]

ma non è l'esatto contrario?
Quando hai l'appagamento chiamiamolo interiore, l'appagamento fisico è sublime
Se hai l'appagamento fisico è solo una cosa materiale, senza sensazioni e senza estasi

Secondo me, se nn hai soddisfatto pienamente o come desideravi gli appagamenti "terreni" avrai più difficoltà a raggiungere gli appagamenti spirituali!!!!!
poi sul fatto che quelli spirituali siano sublimi rispetto a quelli materiali sono d'accordo con te!!!!
ti faccio un esempio( sempre secondo il mio punto di vista):
un monaco, un prete...che hanno volontariamente rinunciato alle cose terrene, per quanto mi riguarda sono persone incomplete sotto tutti i punti di vista....il loro è stato un forzarsi a nn vivere i "piaceri" della vita terrena ed io credo che spesso, quando sono soli cn loro stessi e pregano o meditano, questo pensiero affiora e li distraggono...
un uomo di mondo, chiamiamolo così, invece nel momento in cui scopre che è più che un essere fisico e si avvicina alla sua interirità, avrà sicuramente una strada più facile di quella che può avere un monaco!!!

 

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Secondo me, se nn hai soddisfatto pienamente o come desideravi gli appagamenti "terreni" avrai più difficoltà a raggiungere gli appagamenti spirituali!!!!!
poi sul fatto che quelli spirituali siano sublimi rispetto a quelli materiali sono d'accordo con te!!!!
ti faccio un esempio( sempre secondo il mio punto di vista):
un monaco, un prete...che hanno volontariamente rinunciato alle cose terrene, per quanto mi riguarda sono persone incomplete sotto tutti i punti di vista....il loro è stato un forzarsi a nn vivere i "piaceri" della vita terrena ed io credo che spesso, quando sono soli cn loro stessi e pregano o meditano, questo pensiero affiora e li distraggono...
un uomo di mondo, chiamiamolo così, invece nel momento in cui scopre che è più che un essere fisico e si avvicina alla sua interirità, avrà sicuramente una strada più facile di quella che può avere un monaco!!!

filo non ci siamo capiti.
io non parlo di spiritualità o di rinunciare alle cose terrene, non ci penso neanche.
Volevo dire che, esempio pratico la differenza che c'è tra una co.p.a.t.a e fare l'amore.
Le cose terrene che possono appagare totalmente non sono poi tante, le due cose messe insieme danno estasi.
Sono stata spiegata?

 

[filo d'erba]

filo non ci siamo capiti.
io non parlo di spiritualità o di rinunciare alle cose terrene, non ci penso neanche.
Volevo dire che, esempio pratico la differenza che c'è tra una co.p.a.t.a e fare l'amore.
Le cose terrene che possono appagare totalmente non sono poi tante, le due cose messe insieme danno estasi.
Sono stata spiegata?

Si ti sei spiegata....cmq sia..è la stessa cosa è sempre un bisogno che sente l'uomo a prescindere se sia una s.pta o fare all'amore...è sempre un pensiero, un desiderio che se nn colmi, secondo me nn ci si può impegnare serenamente in una ricerca interiore intensa....

 

[Sevi]

Quando non serve più cercare,
quando non servono più parole,
quando non serve più guardare,
quando l'unica cosa che serve è lasciar fluire la meraviglia che c'è in noi e al di fuori di noi in un gioco di scambi e di corrispondenze, che nutrono i nostri corpi e la nostra anima di un piacere saziante.
Quando il piacere entra, circola e trova posto,
quando ci concediamo a lui e ne veniamo dissetati,
quando ebbri di questa estasi ci sentiamo pieni e belli e meritevoli di tutto questo splendore che è parte di noi, che siamo noi........

Questa è una bellissima ventata di positività, in tutti i sensi
Anche se io cerco sempre...per me è essenziale, in ogni campo...in ogni dove...prendo il mio lanternino immaginario e vado in avanscoperta

Peccato che questo lanternino spesso porti la mente dove non dovrebbe o vorrebbe andare...ci sono luoghi pericolosi che sarebbe meglio, talvolta, restassero sepolti...

Mi ci ritrovo tanto nel tuo pensiero Wal...soprattutto perché lo associo all'amore...e mi piace moltissimo l'ultimo stralcio...
"quando ebbri di questa estasi ci sentiamo pieni e belli e meritevoli di tutto questo splendore che è parte di noi, che siamo noi....."

E' vero...ci sentiamo meritevoli di tutto questo splendore in alcuni momenti...e com'è bella la parola "splendore"....grazie Wal:love_4:

 

[LunaImmobile]

e chissà se questo splendore non risieda proprio nella ricerca in sè..

 

[Sevi]

Può senz'altro essere Luna
Però la ricerca deve portare poi anche alla comprensione e non sempre ci si riesce...a volte ricercando una via se ne trovano altre che nemmeno si sospettava potessero esistere...questo mi piace assai

Basta non entrare in un vicolo cieco...è bruttissimo allora