• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Problemi con figli adolescenti

mikki

Maestro Giardinauta
Bene, rieccomi qui! Ho letto con molta attenzione tutti i post scritti finora! Debbo dire che ho sempre cercato di impostare il mio lavoro di mamma soprattutto sul dialogo con le mie figlie. Ho un marito medico, ma devo confessare che tutte le problematiche relative alla sessualità (ciclo, rapporti, precauzioni ecc.), proprio per la sua professione che lo porta a stare molto tempo fuori casa e che da buon papà di origini calabresi non avrebbe affrontato mai, le ho dovute imbastire io. Loro sono ragazze sveglie, molto recettive ed hanno, spero, capito. Anch'io con loro parlo spesso di me allo loro età, cercando di far capire dove ho sbagliato, quali erano i miei sogni e quali le mie insoddisfazioni anche ora da adulta! Certo mi dicono che nel rapporto con i nonni, da una parte e dall'altra, forse loro non riusciranno ad avere la pazienza che abbiamo il padre ed io, ma a me basta che capiscano il rispetto che va dato ad ogni individuo in quanto tale! Certo la mia piccola in questo periodo mi sta dando un po' di rognette, capisco che è una fase della sua crescita, ciò non toglie che con lei ho più paura che non con la grande. Lei sente di più la presenza del classico "gruppo" e la mia paura è proprio questa, che per far parte del gruppo, metta sotto i piedi quello che di più bello c'è in lei: il suo cervello ed il suo cuore!
 

daria

Master Florello
C' qualcun altro tra noi, oltre me, che ha figli in età adolescenziale? Pongo questa domanda perchè in questo periodo ho un pocuccio di problemini con mia figlia più piccola (16 anni): sta sempre chiusa nella sua stanza, cuffiette dell'mp3 sempre addosso, telefono perennemente occupato, trucco accentuato, "mamma tu non capisci niente", " meno male che papà è più concessivo", "ma che mi spii?", "non rompere", cameretta da paura, mi urla sempre addosso poi dice che con lei non devo alzare la voce, lei è stanca perchè va a scuola non le devo rompere le scatole, e vai con altre lamentele................. Vabbè, mi direte voi, non sono cose grosse, ma non so più come prenderla! Era la mia piccolina fino a ieri ed oggi è una piccola donna ribelle! E voi?

Ciao mikki! Io di figli ne ho tre, tutti giovani adulti ormai. Devo riconoscere avendo superato tutti gli step, che la fase più problematica è certamente quella dell'adolescenza. Se è vero che da neonati e piccoli ti assorbono tutte le energie, e pure le riserve, è anche vero che quando alla sera chiudi la porta di casa, son tutti dentro e buonanotte al secchio! Quella dannata porta in seguito,si apre e si chiude negli orari più impensabili, per una dormigliona come me poi, non ci farò mai l'abitudine; questa gente esce di casa quando io vado a letto :confuso: bah!:D sò antica...Con l'adolescenza arrivano le estenuanti trattative, i ritocchi su regole ed orari le discussioni interminabili...fino a che, non si è costretti nostro malgrado (visto che, forse, ci si era illusi di non farlo) a far scattare l'imposizione della regola. "Potere" questo del quale non ho-abbiamo certamente abusato come genitori, ma applicato in alcune particolari occasioni, questo si.
Per quanto riguarda la cura dei loro spazi, io personalmente mi sono sganciata già da qualche anno (i miei figli hanno età comprese tra i 21 e 27 anni, capirai...) un vero toccasana per il corpo e per la mente, garantito!
Adesso che sono adulti, è un sollievo, la preoccupazione rimane sempre ma le responsabilità sono spalmate, da dire poi che ora che potrebbero, ovviamente escono molto meno e rientrano ad orari più ragionevoli.In questo momento girano il mondo :( adesso che li vorrei qui :( vicino vicino,loro vannno, scherzo neh!! va benissimo così :) sono orgogliosa di tutti loro.
Forza e coraggio dunque goditi questa età :ciglione: delle tue quasimanonpiùbimbe!:D :love_4:
 
Ultima modifica:

Hiveramour

Giardinauta Senior
Mah, non ne sarei così sicura Hiver.
Le madri sono cambiate, è vero, ma non so se siano cambiate più nella forma che nella sostanza e non mi riferisco a quelle che si interrogano come stiamo facendo qui adesso. :rolleyes:


Grazie RosaeViola sei sempre quella che mi da speranza... e mi fa sentire che qualcosa di buono l'ho fatto e avuto pure io.. :love_4:
 

pa0la

Florello
Ciao mikki. ho un ragazzo di 17 anni e una ragazzina di 13. So bene che non è facile. Sono 2 e certi giorni mi sembrano mille.
Lui è migliorato molto nel rapporto con noi da un anno a questa parte ma abbiamo avuto momenti di conflitto costante.
Forse siamo migliorati noi, abbiamo cominciato a considerarlo più adulto, forse lui ha capito che il conflitto non sempre paga.
Con la sorella speravo che avendo già esperimentato tutte le strategie possibili fosse più facile ma non è così.
La verità è che l'adolescenza è necessaria per quanto sgradevole possa sembrarti un figlio quando si mette in conflitto con te.
Quello che cerco di dirmi spesso è che noi siamo adulti, nel bene e nel male siamo già diventati persone risolte. Sono loro che stanno disperatamente cercando di diventare altro da noi e non sanno ancora che persona vogliono diventare. Cercare di allontanarsi da noi è il solo modo che hanno per trovare se stessi. Se riuscirai a dirti che ogni volta che ti ferisce è perchè in quel momento ha bisogno di aiuto e di te (anche se apparentemente non ti vuole) molto più di quando era piccola troverai il modo.
Suggerimenti non se ne possono dare, ma quello che ho capito è che al di là del conflitto se gli affetti sono veri e forti i ragazzi lo sanno e ci amano molto più di quanto la loro ricerca di indipendenza impedisce loro di manifestare.
Fatti trovare sempre pronto quando sarà lei a cercarti e amala da lontano. Se non si sentirà assillata magari ti cercherà prima.
Fortuna che siamo tutti sulla stessa barca!Come si dice: mal comune mezzo gaudio
 

lidia1809

Guru Giardinauta
Tutto qui quel che ci racconti cara ex-adolescente da poco? :eek:k07:

Scusa hai ragione.............

che dire......mi ricordo il nervosismo continuo:burningma , il fatto di avercela col mondo intero, convinta che nessuno mi capisse o che volesse intromettersi nella mia vita per dirmi cosa fare, perchè mi sentivo grande e capace di decidere........., la voglia di piangere :cry:
e allora quale miglior compagnia dell'isolamento (io usavo la radio con le cuffue oggi è il lettore MP3), oppura stare ore a telefono con l'amica che era l'unica al mondo che ti capiva:love: ..........poi piano piano il nervosismo si è attenuato, è ricominciata la voglia di interagire con i miei, di confrontarmi con gli altri (dopo esser andata all'università e aver vissuto da sola in un'altra città :storto: )............comunque ancora sono in piena evoluzione!:martello:
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Problemi con figli adolescenti.

Ciao Mikki,
anch'io ho due figli, il maschio di 18 anni compiuti, mentre la piccolina ne ha 14 anni. Ancora tra lei e mia moglie c'e' abbastanza dialogo e liberta'.E' normale che la tua figliola inizi ad avere dei contrasti con te, e meno con il papa' che in generis sono piu' accondiscendenti verso le femminucce e prestano forse piu' attenzioni, a differenza del maschietto che tende verso piu' verso la mamma.Il periodo della propria trasformazione da bambina a donna piu' adulta fa' in modo che si inizi a scoprire tanti idoli dell' altro sesso.Si ascolti musica giovane in cui pero' non si perdano valori fondamentali
all' interno di ogni famiglia.Io dico sempre ai miei figli che la Vita e' una sola
e che e' fondamentale che non si cadi in qualche tunnel, da cui poi e' molto difficile poi uscirne e mi riferisco alla droga.Idem se iniziano a bere o a fumare.Io sono molto felice e questo dipende dalla famiglia e dalle amicizie, che entrambi i miei figli non fumano e bevono alcool.Certo si divertono.Hanno le loro amicizie e l'importante e' sapere oggi come oggi il loro linguaggio che e' molto diverso dal nostro.
Spero ti sia stato d'aiuto.Affronta il dialogo con tua figlia e non ti vergognare di parlare dei loro problemi e poi tutto si risolvera'.Ciao Ciao da Sa v e r i o
 

scipulosa

Maestro Giardinauta
anch'io ho terminato la fase burrascosa dell'adolescenza da non molti anni, e anch'io ricordo il tormento che mi davano i miei.... mi pareva che i genitori di TUTTI gli altri fossero migliori, più moderni, più complici, mentre io mi trovavo a vivere con due cariatidi dalle idee sorpassate, molto più permissivi con mio fratello, più grande e pure maschio, e che pure a volte si intrometteva a mio sfavore dall'alto della sua "adultità" (ben 4 anni più di me.....) :burningma
ho fatto le mie piccole ribellioni, 2-3 volte mi sono ubriacata di brutto e ben 2 di quelle volte sono stata scoperta, ma in realtà era tutta apparenza.... sono rimasta una brava ragazza, non ho combinato nulla di male, anche quando il gruppo era tutto per me ho sempre ben tenuto in mente tutto quello che mi era stato insegnato e ho fatto solo quello di cui ero convinta, ragionando col mio cervello e non con quello del branco. di preoccupazioni i miei devono averne avute parecchie, ma in realtà la mia era una posa, cercavo di distanziarmi il più possibile dal loro modello pur accettandolo in gran parte in cuor mio.
ora ho rivalutato il ruolo dei miei e le loro scelte, tanto che se avrò dei figli mi comporterò in modo simile, e tutti i contrasti si sono appianati.... beh, tutti no.... i genitori restano sempre i genitori, e a volte rompono, ma di base c'è un grande affetto e non mi capacito di aver pensato di non sopportarli, o che loro in realtà non mi volessero bene.... quanto cieca è l'adolescenza!
 

-DAN-

Giardinauta Senior
16 ANNI....A CHI LO DITE?
forse qualcuno lo ricorderà, comunque io ne ho proprio 16 di anni...
e mi ha generato una strana sensazione leggere i vostri discorsi, non so bene, come un nodo, no neanche, forse più un piccolo brivido...
"genitori allo scoperto!" direi...
poche settimane fa abbiamo proprio discusso tra coetanei riguardo i nostri genitori, + o - voi...e ne sono venute fuori di brutte...che ti dispiace quasi...forse per voi ora potrebbero essere dei consigli...
io mi sono ritenuto e mi ritengo fortunato, ODIO i cellulari, (molto strano direte voi, credo di essere l'unico sedicenne occidentale che nn lo possiede), non voglio neppure installarmi msm, perchè mi perderebbe un sacco di tempo e penso sarebbe meglio trovarsi direttamente assieme, il computer lo uso solo per mail e il nostro forum (a dir la verità mi occupa un matto di tempo), e cerco di evitare la televisione, che secondo me è quasi piena di spazzatura e modelli impressi alla gente che rendono tutti uguali
strano, direte voi, per un ragazzo di 16 anni!
è così, e io ne sono contento
a scuola vado bene, e il fattore scuola secondo me incide tantissimo tra le varie esperienze ragazzi-genitori, troppo forse!
è naturale che i genitori cerchino di far studiare i ragazzi, bisogna!
alla fine conviene a noi! invece molti problemi sorgono dalle difficoltà nei risultati, ho potuto notare nella discussione di cui vi dicevo
i genitori si arrabbiano, sono scontenti, i figli non hanno voglia di far niente, ma bisogna cmq stargli sotto
poi la grandissima difficoltà che riscontro personalmente, come qualcuno ha già sottolineato, è la mancanza di dialogo, comunicazione, ci si chiude in sè stessi, sia da parte degli uni, che degli altri, oppure certi comportamente che reciprocamente danno fastidio...bisogna aprirsi all'altro, parlare, parlare, cercare di far riflettere,
e, ritornando alle cose che ho sentito, il ragazzo non riuscendo a farsi capire, ad essere compreso nelle scelte, ad essere aiutato e sostanuto, alla fine rompe i rapporti, che in realtà lui stesso vorrebbe. ma le incomprensioni reciproche portano alla rinuncia di un rapporto
tante cose sono state dette quella sera, che se i genitori le avrebbero ascoltate ci sarebbero rimasti....
o altre volte il ragazzo si sente colpito dagli attacchi del genitore, e forse basterebbe dicesse: mi stai facendo male

non so se avete capito bene i miei discorsi, mi ha liberato scrivervi qui, a distanza ragazzo-genitori


daniele
 

filo d'erba

Giardinauta Senior
16 ANNI....A CHI LO DITE?
forse qualcuno lo ricorderà, comunque io ne ho proprio 16 di anni...
e mi ha generato una strana sensazione leggere i vostri discorsi, non so bene, come un nodo, no neanche, forse più un piccolo brivido...
"genitori allo scoperto!" direi...
poche settimane fa abbiamo proprio discusso tra coetanei riguardo i nostri genitori, + o - voi...e ne sono venute fuori di brutte...che ti dispiace quasi...forse per voi ora potrebbero essere dei consigli...
io mi sono ritenuto e mi ritengo fortunato, ODIO i cellulari, (molto strano direte voi, credo di essere l'unico sedicenne occidentale che nn lo possiede), non voglio neppure installarmi msm, perchè mi perderebbe un sacco di tempo e penso sarebbe meglio trovarsi direttamente assieme, il computer lo uso solo per mail e il nostro forum (a dir la verità mi occupa un matto di tempo), e cerco di evitare la televisione, che secondo me è quasi piena di spazzatura e modelli impressi alla gente che rendono tutti uguali
strano, direte voi, per un ragazzo di 16 anni!
è così, e io ne sono contento
a scuola vado bene, e il fattore scuola secondo me incide tantissimo tra le varie esperienze ragazzi-genitori, troppo forse!
è naturale che i genitori cerchino di far studiare i ragazzi, bisogna!
alla fine conviene a noi! invece molti problemi sorgono dalle difficoltà nei risultati, ho potuto notare nella discussione di cui vi dicevo
i genitori si arrabbiano, sono scontenti, i figli non hanno voglia di far niente, ma bisogna cmq stargli sotto
poi la grandissima difficoltà che riscontro personalmente, come qualcuno ha già sottolineato, è la mancanza di dialogo, comunicazione, ci si chiude in sè stessi, sia da parte degli uni, che degli altri, oppure certi comportamente che reciprocamente danno fastidio...bisogna aprirsi all'altro, parlare, parlare, cercare di far riflettere,
e, ritornando alle cose che ho sentito, il ragazzo non riuscendo a farsi capire, ad essere compreso nelle scelte, ad essere aiutato e sostanuto, alla fine rompe i rapporti, che in realtà lui stesso vorrebbe. ma le incomprensioni reciproche portano alla rinuncia di un rapporto
tante cose sono state dette quella sera, che se i genitori le avrebbero ascoltate ci sarebbero rimasti....
o altre volte il ragazzo si sente colpito dagli attacchi del genitore, e forse basterebbe dicesse: mi stai facendo male

non so se avete capito bene i miei discorsi, mi ha liberato scrivervi qui, a distanza ragazzo-genitori


daniele

Ciao Daniele, ti volevo soltanto fare i miei più sinceri complimenti...ti stimo molto...ragazzi come te, della tua età ne ho conosciuti davvero pochissimi....frse, e nn mi vergogno a dirlo, sei più maturo e responsabile di me che ne ho 25 di anni...alla tua età sicuramente ero un grande pezzo di *****, ne ho combinate di tutti i colori, e ho provato quasi tutte le esperienze negative, anche per questo mi meraviglio e ho letto con grande soddisfazione e gioia il tuo discorso...complimenti davvero:)
 
S

scardan123

Guest
L'adolescenza! Che orrendo periodo per me... a scuola primo della classe (media dell' 8-9), ma costretto ad andare a lezione di mate perché a scuola non ne facevo abbastanza (sorprende che oggi la odio?!), con un prof che mi caricava di compiti e poi chiamava a casa per dire che ero attento ma che non mostravo entusiasmo per la materia, così i miei mi sgridavano.
I miei sempre severissimi e autoritari, famiglia militare per entrambi, e io mi sentivo la recluta in caserma, non potevo uscire con gli amici, né invitarli a casa, mi sentivo una bestia in gabbia e mi sembrava di impazzire. E non potevo frequentare i miei amici perché ai miei non piacevano e mi dicevano che mi distraevano dallo studio, o forse perché i miei genitori erano molto gelosi di me, comunque a me pesava moltissimo.
Poi i primi anni di università, con una scelta della facoltà che era contrastata totalmente, ovviamente media del 30 e tutti gli esami in pari, ma non andava mai bene niente, sentivo sempre critiche, frecciate, divieti... Non rimpiango i miei 16-19 anni e non tornerei mai indietro. Avevo seriamente pensato di arruolarmi per andare via di casa.
Poi sono cresciuto io, sono forse "cresciuti" i miei genitori, ma anche oggi certe ferite non si sono cucite. Non c'è più ribellione e litigate, parole dure etc, oggi c'è cordialità e un rapporto in apparenza perfetto, però sotto sotto alcune ferite non si sono mai rimarginate, solo pitturettate da modi cortesi e adulti. Tipo quando mia madre mi disse che non importava se ero d'accordo o no, perché il compito dei genitori è rendere i figli competitivi sul mercato.
Non voglio pensarci, ecco, meglio che smetta di scrivere o mi tornano troppi ricordi che non serve a niente tirare fuori... :cry:
 

RosaeViola

Master Florello
Non voglio pensarci, ecco, meglio che smetta di scrivere o mi tornano troppi ricordi che non serve a niente tirare fuori... :cry:


Ho poco tempo ora, ma conto di tornarci su questo post e sugli altri.
Volevo però fare una cosa, cioè abbracciare forte Scardan.

Scar, vien qui da zia Ros che te struco un pochetin...:love_4: :love_4: :love_4:

Comunque credimi, cercare di seppellire i ricordi pieni di dolore, non aiuta a superarlo.
E' impossibile farli tacere perchè urlano di continuo dentro di noi, cercando un ascolto definitivo prima delle esequie che possono celebrarsi solo dopo avergli dato voce.

Con affetto Scardan. :love_4:
 

Tino1

Giardinauta Senior
Bravo Daniele,Sei più unico che raro.Vai avanti così e te lo dice un nonno che ha (purtroppo)una nipote di 16 anni,diciamo un po ribelle.:hands13: :Saluto:
 

-DAN-

Giardinauta Senior
grazie a tutti!
in effetti io stesso mi considero diverso dagli altri, solo preoccupati all'esteriorità, all'apparenza, ad avere una buona maschera addosso per fare bella figura...
e inoltre mi ritengo fortunato ad avere un abbastanza buon rapporto con i miei, c'è volontà sia da parte mia che dalla loro di mantenere un dialogo aperto e tranquillo, lo so, le azzuffate, le incazzature ci sono sempre, in questo periodo sicuramente più spesso, ma passeggere se lo si vuole, se si è consapevoli che si vive meglio dentro se stessi, con gli altri e in fam. se le cose vanno bene, e sempre se ci si sforza di farle andare così
ciaociao

daniele
 
G

gufetto

Guest
Non so davvero da che parte incominciare. Ho 2 figlie, la prima di quasi 18 anni e la seconda di 16. Fin dalla loro nascita ho dedicato la mia vita a loro, lasciando il lavoro, perchè desideravo seguirle personalmente e devo dire che i risultati si vedevano. Poi sono scresciute e il carattere si è maggiormente delineato. Sono 2 ragazze completamente diverse, la prima si potrebbe definire una ragazza modello, molto matura sin da piccola (anche questo ha i suoi lati negativi, perchè sei più "grande" rispetto ai compagni e ti vedono diversa ) responsabile, molto brava a scuola. Ha il fidanzatino, è super organizzata in tutto, riesce sempre a fare un sacco di cose, dallo sport alla lezione di chitarra, non mi ha mai dato problemi. La seconda è l'opposto, ha sempre voglia di divertirsi, studiare?........"ma sei matta, io mi accontento del sei, perchè devo rovinarmi la vita a studiare...per prendere 9? " Quest'anno rischia la bocciatura.Quello che mi preoccupa di più è questa benedetta fase che sta attraversando dove nulla va bene per lei.Quella sera al pronto soccorso ad un certo punto io e mio marito ci siamo guardati e ci siamo chiesti se ci meritavamo tutto questo. Ho sacrificato me stessa per loro l'ho fatto e lo faccio con amore, siamo 2 genitori sempre a disposizione sempre presenti, dividiamo i problemi e le gioie sempre in quattro. Ho capito che non ci sono meriti quando i figli non danno problemi. Noi le abbiamo educate alla stesso modo cercando di tener conto del loro carattere. Ho chiesto l'aiuto di una psicologa per cercare di capire dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato, e cosa possiamo fare per aiutarla.
 
G

gufetto

Guest
Non so davvero da che parte incominciare. Ho 2 figlie, la prima di quasi 18 anni e la seconda di 16. Fin dalla loro nascita ho dedicato la mia vita a loro, lasciando il lavoro, perchè desideravo seguirle personalmente e devo dire che i risultati si vedevano. Poi sono scresciute e il carattere si è maggiormente delineato. Sono 2 ragazze completamente diverse, la prima si potrebbe definire una ragazza modello, molto matura sin da piccola (anche questo ha i suoi lati negativi, perchè sei più "grande" rispetto ai compagni e ti vedono diversa ) responsabile, molto brava a scuola. Ha il fidanzatino, è super organizzata in tutto, riesce sempre a fare un sacco di cose, dallo sport alla lezione di chitarra, non mi ha mai dato problemi. La seconda è l'opposto, ha sempre voglia di divertirsi, studiare?........"ma sei matta, io mi accontento del sei, perchè devo rovinarmi la vita a studiare...per prendere 9? " Quest'anno rischia la bocciatura.Quello che mi preoccupa di più è questa benedetta fase che sta attraversando dove nulla va bene per lei.Quella sera al pronto soccorso ad un certo punto io e mio marito ci siamo guardati e ci siamo chiesti se ci meritavamo tutto questo. Ho sacrificato me stessa per loro l'ho fatto e lo faccio con amore, siamo 2 genitori sempre a disposizione sempre presenti, dividiamo i problemi e le gioie sempre in quattro. Ho capito che non ci sono meriti quando i figli non danno problemi. Noi le abbiamo educate alla stesso modo cercando di tener conto del loro carattere. Ho chiesto l'aiuto di una psicologa per cercare di capire dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato, e cosa possiamo fare per aiutarla.
 

RosaeViola

Master Florello
Quella sera al pronto soccorso ad un certo punto io e mio marito ci siamo guardati e ci siamo chiesti se ci meritavamo tutto questo.

Non devi pensare di meritare questo, nè domandarti se lo meriti.
Nemmeno tua figlia pensa che ve lo meritiate e sicuramente per quello che è il suo comportamento, vive il suo senso di colpa che, credimi, sarà enorme a dispetto di quanto fa apparire.

Queste situazioni causano sofferenza a tutti, anche ai figli, anzi, forse più ai figli che ai genitori perchè si sentono inadeguati, si sentono sbagliati e pensano di non meritare nulla.
Prova a guardare ciò che fa e che dice, solo come una protesta.
Non dimenticare anche, che avere come sorella maggiore una persona così in gamba, nei secondi figli fa nascere un profondo senso di disistima anche se nessuno lo pensa.

Le dinamiche mentali fra i primi e i secondi figli sono profondamente diverse e non dovremmo mai dimenticarci, noi genitori, che se anche li abbiamo generati noi entrambi, sono persone DIVERSE fra loro.
Hanno caratteri diversi, vivono realtà diverse, hanno desideri e bisogni diversi pur mantenendo un unico denominatore comune che è la famiglia da cui provengono.

Io sono la seconda di due e sono cresciuta col mito di mia sorella davanti agli occhi.
Per tutta la vita mi sono sentita inadeguata e ho rincorso quel modello che avevo davanti agli occhi, perchè ero vivace e lei no, ero ribelle e lei no, ero irrequieta e lei no, ero sempre pronta a verbalizzare e a chiedere spiegazioni senza scattare sull'attenti ad ogni ordine come faceva lei.
I momenti di ribellione a tutto questo, all'incapacità dei miei genitori di apprezzare ciò che ero perchè ero io e solo io, sono stati tanti e hanno generato problemi anche più grandi.

Non chiederti perchè una è così e l'altra no, accettale tutte e due indipendentemente da come volevi che fossero.
Anche tua figlia più piccola ha pregi e valori buoni, esalta quelli, concentrati su quelli e vivi ciò che ti dà, anche con le preoccupazioni, come qualcosa che fa parte di una fase in cui lei, ha ancora più bisogno del vostro amore e della vostra comprensione.
Falle sentire che l'ami e che la stimi a prescindere da come vorresti che fosse o fosse stata.
Lei può essere solo sè stessa ed ha un profondo bisogno di accettazione anche se non è perfetta.


Ho sacrificato me stessa per loro l'ho fatto e lo faccio con amore, siamo 2 genitori sempre a disposizione sempre presenti, dividiamo i problemi e le gioie sempre in quattro.


Non sentirti defraudata dei tuoi meriti, non sentirti non capita per la scelta che tu hai fatto ma che loro (le tue figlie) non ti hanno chiesto.
Hai scelto insieme a tuo marito di dar loro una vita serena e quindi hai fatto ciò che ritenevi giusto indipendentemente da come stanno andando le cose.
Ora sembra tutto sbagliato, ti sembra di aver fatto le scelte sbagliate sacrificando una parte di te, ti sembra di aver buttato via la tua vita per nulla, ti senti frustrata dall'aver sacrificato tutto senza essere riconosciuta ma la tua è stata una scelta d'amore e se tua figlia oggi non sembra comprenderlo, vedrai che non appena questo travaglio immenso che è l'adolescenza finirà, pian piano comincerà ad apprezzarlo.


Ho capito che non ci sono meriti quando i figli non danno problemi.


Gufetto, secondo me, i meriti di un genitore non stanno tanto nell'aver educato un figlio in maniera tale che non desse problemi, perchè problemi coi figli ce ne sono sempre e ovunque e ce ne saranno sempre.
I meriti di un genitore, semmai, stanno nell'aver amato i propri figli.



Ho chiesto l'aiuto di una psicologa per cercare di capire dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato, e cosa possiamo fare per aiutarla.

Gufetto, hai fatto bene a cercare aiuto, ma permettimi ancora di dirti che alla psicologa sia meglio chiedere come aiutare tua figlia, come raggiungerla nella comunicazione e non dove avete sbagliato sempre che abbiate sbagliato qualcosa.

Ti abbraccio forte e ti penso.
Stai tranquilla, andrà tutto bene, ne sono certa. :love_4:
 
G

gufetto

Guest
Sono diverse ma le amiamo allo stesso modo.La piccola è ribelle, sicuramente sente il peso della sorella maggiore, tanto che è arrivata a dire che lei deve fare tutto il contrario di quello che fa la sorella. é una ragazza intelligente, molto sveglia ha capacità di sintesi, ha senso dell'umorismo, ho sempre detto che se non ci fosse stata bisognava inventarla, ho due figlie diverse ma ringrazio Dio per questo dono.Lei ha accettato di andare dalla psicologa, ma solo perchè la sorella ha avuto qualche incontro con lei, quindi ora lei deve andare dalla psic.per spiegarle che lei non è stupida come l'ha dipinta la sorella.! Che Dio mi aiuti.
 

Guendy

Guru Giardinauta
Anch'io ho una figlia adolescente : ha 14 anni.
Ha frequentato dai 2 ai 13 anni una scuola internazionale perche' volevo che parlasse bene l'inglese (si fanno tutte le materie in inglese tranne un'ora di italiano al giorno) e che crescesse con una mentalita' aperta e con ragazzi di ogni nazionalita' e colore e anche (non lo nego) di buona famiglia.
La cosa ha abbastanza funzionato nel senso che mia figlia ha un carattere molto aperto e socievole.
Da quest'anno frequenta il liceo scientifico pubblico perche era giusto che iniziasse quella che io definisco "la vita vera", a contatto con gente di tutti i tipi e dovesse uscire da quella che era la sua "bolla di vetro", sicura e circondata solo da amici che conosceva dall'asilo (insegnanti compresi).
L'esperienza le piace molto nel senso che (dato il suo carattere) ha gia' un mucchio di nuovi amici. Il problema e' che va malissimo a scuola.
Nonostante io la vedessi sempre alle prese con msn...Ipod...cellulare...ecc
mi sono fidata del fatto che mi dicesse che andava bene a scuola....per poi scoprire che non era vero niente....
Ho con lei un buon dialogo nel senso che mi racconta un po' di tutto (fidanzati compresi) e scoprire che mi mentisse sulla scuola....beh...mi ha fatto abbastanza male..
Lo so che e' abbastanza normale....che e' il primo anno ecc ecc....ma il fatto delle bugie...insomma...non c'era bisogno...
Ora...da domani andra' a ripetizione....spero che riesca a salvare l'anno...
e spero anche che abbia capito che le bugie non servono a niente...

Guendy:flower:
 

RosaeViola

Master Florello
Sono diverse ma le amiamo allo stesso modo.La piccola è ribelle, sicuramente sente il peso della sorella maggiore, tanto che è arrivata a dire che lei deve fare tutto il contrario di quello che fa la sorella. é una ragazza intelligente, molto sveglia ha capacità di sintesi, ha senso dell'umorismo, ho sempre detto che se non ci fosse stata bisognava inventarla, ho due figlie diverse ma ringrazio Dio per questo dono.Lei ha accettato di andare dalla psicologa, ma solo perchè la sorella ha avuto qualche incontro con lei, quindi ora lei deve andare dalla psic.per spiegarle che lei non è stupida come l'ha dipinta la sorella.! Che Dio mi aiuti.


Gufetto, stai tranquilla, sono tutte cose che si risolveranno, vedrai.

La tua piccola è sicuramente gelosa della sorella, ma sono cose che si aggiustano e che si superano.

Vedi che man mano stai spiegandoti il perchè di questo suo modo di essere?
Ma sicuramente non c'entra quello avete fatto voi.
Delle volte i bambini o i ragazzi, interiorizzano percorsi che i genitori sicuramente non hanno tracciato, solo per quanto sentono dentro a sè stessi senza la consapevolezza di quanto stanno vivendo.

Non fidarti delle sue parole quando dice che va dalla psicologa solo perchè deve andare a correggere le possibili cattiverie che la sorella avrà detto su suo conto. Gli adolescenti sono bravissimi a mistificare quello che sentono realmente se non lo vogliono dare a vedere! :eek:k07:
Non esiste questa dinamica, è un alibi che sta fornendo lei a sè stessa e a voi, per non ammettere che ha bisogno di aiuto e che lo sta chiedendo.
Lei ha un suo ruolo di "dura", di persona forte e ribelle da difendere, vuoi che si smentisca così?
Vuoi che si riveli al mondo come persona sensibile come è e come persona che sta soffrendo dopo che ha costruito questo castello per buttare fumo negli occhi a tutti, dimostrando che tutto le è indifferente e che niente la scalfisce?
Noooo! Mai nella vita, scherziamo? :lol:

Le persone come lei, devono trovare un buon motivo prima di tutto a sè stessi per non perdere quel ruolo che faticosamente si sono costruiti per difesa innanzitutto, di fronte al mondo intero.
Lasciale l'onore delle armi, non considerare questa cosa come reale, valle dietro, assecondala e lascia che vada convinta di doverci andare per proteggere la sua immagine.
Il resto verrà da sè.

L'importante è che ci vada e, aggiungo, vedrai che avrà deciso di andarci proprio perchè sua sorella ha avuto bisogno.
Il ragionamento che fa è più o meno questo, secondo me: mia sorella che è brava, intelligente e fa tutto per benino, ne ha avuto bisogno, quindi se ne ha avuto bisogno lei che è perfetta, posso averne bisogno anch'io che non mi sento all'altezza.

Magari non ne è consapevole, ma credimi, la dinamica è quella.
L'importante non sono le motivazioni che dà per andare a parlare con la psicologa, l'importante è che ci vada.

E' un buon inizio e vedrai che si risolverà anche questa.

Un abbraccio da mamma a mamma e vedrai che insieme ce la farete! :love_4:
 
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