La barzelletta è molto carina,ma dice molto di più di quello che sembra.Il politico vuole sviare l'attenzione dell'elettore sul vero problema,e come discorso mi sta bene.Ma non dice tutto.E anche voi,non restate a considerare le cose che sono solo in superficie.guardate oltre.Se effettivamente si volesse veramente la tanto auspicata integrazione,e il multiculturalismo,le cose sarebbero condotte in modo diverso,anche,mi dispiace dirlo,ma è così,con una limitazione degli ingressi,in modo da dare VERAMENTE aiuto,assistenza e integrazione,senza pestare i piedi a nessuno,consapevoli dell'esatto ammontare delle risorse e delle possibilità d'aiuto,e senza ledere diritti di NESSUNO,in un sistema di assoluta parità tra le parti.Nella realtà dei fatti non è così:si fanno entrare tutti,senza criterio,in modo da scatenare una guerra fra poveri,applicando la regola coniata dagli antichi romani"divide et impera",perchè,mentre noi stiamo litigando,loro indisturbati imperano,perchè noi siamo distratti dall'immediato e non abbiamo ne' tempo ne' forze per guardare in prospettiva.Anzi,alimentando il conflitto sociale,fanno in modo,che noi,per primi,gli serviamo in un piatto d'argento la possibilità di instaurare un regime autoritario,che ci penserebbe poi da solo ad eliminare gli stranieri,una volta che non gli servono più.Punto 2:gli stranieri vengono chiamati dalle organizzazioni criminali,come manovalanza a basso prezzo e scrupoli nulli,in modo da mettere in mezzo quest'ultimi e loro tenersi belli nascosti e al riparo.E si ritorna,poi,anche in questo caso,all'instaurarsi del regime autoritario.Punto 3:l'ingresso degli stranieri indiscriminato ha la stessa valenza e la stessa motivazione della chiusura delle industrie qui in Italia e il loro trasferimento all'estero:non è solo la balla della basca fiscalizzazione e delle agevolazioni,e della giustizia e della burocrazia più snelle:Il vero motivo è che "fuori" il costo del lavoro è molto basso e i diritti acquisiti sono quasi nulli.La verità è che qui non si vuole italianizzare nel lavoro l'immigrato,bensì immigratizzare l'italiano,tenendolo sotto ricatto e costringendolo ad accettare contratti capestro o situazioni precarie,in nome del fatto "se vuoi è così,se non vai altrove,ne trovo tanta di gente cui queste condizioni vanno benissimo"e si sa perfettamente chi sono questi cui "va benissimo".E' successo per esempio nella clinica dove lavoro,quando abbiamo chiesto al proprietario di aumentarci lo stipendio (chiamiamolo così,va...)visto che sono più di dieci anni che paga sempre allo stesso modo,8 euro nette l'ora,feriali,festivi,giorni e notti.Per tutta risposta il suddetto soggetto c'ha detto,"E' così e basta,se volete lavorare qui,se no,ve ne andate,tanto qui fuori ho la fila di gente che ci vuole venire"(e so per sicuro che moltissimi sono stranieri,perchè mi sono capitati sotto mano le domande di lavoro e i curricula,con i dati.Visto che nel lazio la Sanità è in condizioni disperate ,il lavoro non c'è ci siamo dovuti stare zitti,ma non solo,sono pure peggiorate le condizioni di lavoro.E ci tocca stare zitti...Quindi,bisogna sempre vedere che cosa c'è dietro ai fenomeni sociali,specialmente in questo Paese,che vanta una dietrologia che non ti dic
gni giorno che passa,per vivere qui tocca sempre più andare in giro con le mutande di latta,per dirla alla romana.E comunque,ripeto,in tutto questo gli stranieri ci mettono anche del loro.Diverso discorso è per i profughi,che meritano tutto il nostro aiuto,ma bisogna andarci piano anche lì,non è che,purtroppo,abbiamo tutte queste risorse per aiutarli tutti.<e poi,considerando che gli altri paesi se ne fregano...