Vi ho letto tutti, e ho capito tante cose, grazie per questo :flower:
In verità ci sono stati momenti (ne scrivevo anche un attimo fa in un mp) in cui stavo bene, sul serio.
Bene nel senso che mi sentivo abbastanza serena, ho passato anche un buon Natale, nonostante tutto,
e non me l'aspettavo.
Avevo persone vicino, che per me contavano moltissimo, questo bastava a darmi pace.
Sentirmi amata, credendoci, credendo alla loro sincerità, semplicemente.
Ho impiegato tanto di quel tempo a crederci...che poi è durissima ammettere di aver sbagliato direzione,
di aver dato fiducia alle persone probabilmente sbagliate.
Quindi si insiste, non per forza no...ma perché si vuol bene.
Io spesso dicevo che tutta 'sta fiducia non l'avevo, nel mio profondo intendo.
Però è anche vero che accettando e scusando certi comportamenti...io quella fiducia la dimostravo cmq,
sennò avrei cambiato strada e basta, senza pensarci due volte.
Il fatto di sentirmi fortunata nell'aver avuto un marito che mi ha amata oltre ogni dire...resta qualcosa di assolutamente vero,
malgrado il dolore immenso.
Perché è così che penso e sento quando qualcuno mi racconta delle proprie sofferenze per un matrimonio,
o cmq una relazione, durati tantissimi anni e che all'improvviso si spezzano.
Mi sento fortunata ad essere stata amata fino alla fine, e anche oltre, soprattutto perché non credo di essere sempre
riuscita a dare quanto ho ricevuto, e questo mi fa star male al punto di non poterci pensare x + di un secondo.
E il mio dirmi fortunata è una sorta di appiglio, l'ho sempre saputo, ma a qualcosa ci si deve aggrappare per non
cadere, l'ho sempre visto come quel minimo spiraglio di luce su cui dover concentrare lo sguardo per non avere
paura del buio :astonished:
Ma nonostante mi sentissi "serena" qualcuno qui mi diceva che non ero + la stessa, e io non capivo,
perché invece mi sentivo abbastanza bene (forse fin troppo x essere vero?)
Anche adesso mi dite così, che non ero la stessa, e questo deve significare qualcosa per forza.
Vuol dire che dentro, e sotto, c'era dell'altro, sennò perché mi diceva così anche chi non sapeva della mia perdita?
Io credevo di non scansare, perché piangevo e mi sfogavo, o scrivevo...facevo, dicevo...
ma ho scansato, me ne sono accorta negli ultimi tempi soprattutto.
E poi le delusioni appena tento di svoltare l'angolo, e che pesano tanto di + in situazioni già difficili e penose.
Ogni cosa, ogni piccolo urto anche involontario, fa molto + male perché già hai una mancanza enorme da dover affrontare,
e quei piccoli urti sono come una spinta fortissima, che ti fa cadere.
Perché basta un niente quando sei proprio al limite, basta un soffio soltanto.
Gabri è appena passato vicino, e mi ha dato un bacio.
Sto pensando che, non so come mai, a una madre questo a volte non basti per rasserenarsi, e trovare un po' di pace.
Non riesco a scrivere ultimamente, però l'altro giorno ho buttato giù qualcosa che finisce così:
"Separiamo lo spirito dal corpo,
come sveglia il silenzio al mattino
il mio cuore interrotto."
Ecco, ho il cuore interrotto. E' questo, credo :astonished: :flower: