ecco cosa scrive Umberto Veronesi, famoso oncologo e vegetariano
Riportiamo un articolo pubblicato su La Repubblica qualche giorno fa,
>> buon lettura!
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>> La Segreteria di Redazione di SSNV
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>> L'importanza di diventare vegetariani
>> di Umberto Veronesi.
>> La Repubblica, 6 giugno 2008
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>> Cio' che il vertice Fao ha 'dimenticato' di discutere e' il cuore del
>> problema della fame nel mondo, che non è solo legato ai costi di
>> produzione e distribuzione dei cibi, ma sopratutto alle abitudini
>> alimentari della popolazione del pianeta.
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>> Occorre una rivoluzione nell'alimentazione dei Paesi ricchi per dare il
>> via concretamente e subito ad una soluzione della tragedia dei Paesi
>> poveri, dove si soffre la fame, noi siamo alle prese con il problema
>> opposto.
>> Aumenta l'obesita' tra i nostri figli, le nostre adolescenti anoressiche
>> usano il troppo cibo come ricatto e se ne privano fino a lasciarsi
>> morire, la nostra dieta opulenta ci fa ammalare sempre di piu'.
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>> Proprio su questi temi si riuniranno a Venezia a settembre alcuni fra i
>> maggiori esperti per la Quarta Conferenza Mondiale sul Futuro della
>> Scienza: 'Food and Water for Life'.
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>> Io penso che l'ingiustizia alimentare sia una delle peggiori iniquita'
>> dei nostri tempi: una questione di civiltà e di cultura che ci riguarda
>> tutti da vicino.
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>> C'e' un comportamento individuale responsabile, infatti, che può
>> contribuire ad equilibrare questi due drammatici estremi ed e' la
>> riduzione del consumo di carne.
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>> Molti uomini di scienza e di pensiero hanno creduto che la scelta
>> vegetariana fosse quella giusta per l'armonia del pianeta.
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>> Dal genio rinascimentale di Leonardo da Vinci, che non poteva sopportare
>> che i nostri corpi fossero le tombe degli animali, fino ad Albert
>> Einstein, il piu' grande scienziato del'900 che presagiva che nulla darà
>> la possibilità di sopravvivenza sulla Terra quanto l'evoluzione verso una
>> dieta vegetariana.
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>> Anch'io sono convinto che il vegetarianesimo sia inevitabile, per tre
>> motivi, il primo e' di ordine ecologico/sociale.
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>> I prodotti agricoli a livello mondiale sarebbero in realtà sufficienti a
>> sfamare i sei miliardi di abitanti, se venissero equamente divisi e
>> sopratutto se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare i tre
>> miliardi di animali da allevamento.
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>> Ogni anno 150 milioni di tonnellate di cereali sono destinate a bovini,
>> polli e ovini, con una perdita di oltre l'80% di potenzialità nutritiva:
>> in pratica il 50% dei cereali ed il 75% della soia raccolti nel mondo
>> servono a nutrire gli animali di allevamento.
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>> L'America meridionale, per fare posto agli allevamenti, distrugge ogni
>> anno una parte della foresta amazzonica grande come l'Austria.
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>> Trentasei dei quaranta paesi più poveri del mondo esportano cereali negli
>> Stati Uniti, dove il 90% del prodotto importato è utilizzato per nutrire
>> animali destinati al macello.
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>> Viviamo in un mondo dove un miliardo di persone non ha accesso all'acqua
>> pulita e per produrre un chilo di carne di manzo occorrono piu' di
>> trentamila litri di acqua.
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>> Già oggi non riusciamo neppure a contare quante malattie e quante morti
>> potrebbe evitare un minore consumo di carne. Veniamo così indirettamente
>> alla seconda motivazione del vegetarianesimo, che è la tutela della
>> salute.
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>> Non ci sono dubbi che un alimentazione povera di carne e ricca di
>> vegetali sia più adatta a mantenerci in buona forma. Gli alimenti di
>> origine vegetale hanno una funzione protettiva contro l'azione dei
>> radicali liberi, cioè quelle molecole che possono alterare la struttura
>> delle cellule e dei loro geni. Si può quindi pensare che chi segue un
>> alimentazione ricca di alimenti vegetali è meno a rischio di ammalarsi e
>> possa vivere più a lungo.
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>> 'è poi un secondo fattore. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti
>> che possono mettere a rischio la nostra vita. Sono sostanze nocive se le
>> respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci
>> mettiamo proprio in questa situazione, perché dall' atmosfera queste
>> sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal
>> bestiame,(o attraverso i mangimi) introduce le sostanze nocive nei suoi
>> depositi adiposi, e infine nel nostro piatto quando mangiamo la carne.
>> L'accumulo di sostanze tossiche ci predispone a molte malattie
>> cosiddette "del benessere" (diabete non - insulino dipendente,
>> arteriosclerosi, obesità). Anche il rischio oncologico è legato alla
>> quantità di carne che consumiamo. Le sostanze tossiche si accumulano più
>> facilmente nel tessuto adiposo, dove rimangono per molto tempo
>> esponendoci più a lungo ai loro effetti tossici.
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>> Frutta e verdura sono alimenti poverissimi di grassi e ricchi di fibre:
>> queste agevolano il transito del cibo ingerito, riducono il tempo di
>> contatto con la parete intestinale degli eventuali agenti cancerogeni
>> presenti negli alimenti. I vegetali poi, oltre a contaminarci molto meno
>> degli altrialimenti, sono scrigni preziosi di sostanze come vitamine,
>> antiossidanti edinibitori della cancerogenesi (come gli flavonoidi e gli
>> isoflavoni), che consentono di neutralizzare gli agenti cancerogeni, di
>> "diluirne" la formazione e di ridurne la proliferazione delle cellule
>> malate.
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>> La terza motivazione, ma non l'ultima, è di ordine etico - filosofico ed
>> è quella che ha fatto di me un vegetariano convinto da sempre. Io ero un
>> bambino di campagna, amico degli animali e oggi sono un uomo che ha il
>> massimo rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando questa
>> non può far valere le proprie ragioni. Il cibo è per me una forma di
>> celebrazione della vita, ma non mi piace celebrare la vita negando la
>> vita stessa ad altri esseri.
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>> Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana
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http://www.scienzavegetariana.it