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L'ultimo libro che hai letto....ma anche il penultimo, terzultimo.....

Stato
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celeste

Giardinauta Senior
lidia1809 ha scritto:
Ultimo suggerimento per oggi: Moll Flanders di Daniel Defoe e già che stiamo parlando di Defoe anche Robinson Crusoe (è stato una scoperta) :D
Cinque stelle per Moll Flanders :flower: :flower: :flower: :flower: :flower:
Invece ho sempre evitato Robinson Crusoe, con l'idea che fosse una pizza.
 

celeste

Giardinauta Senior
crica ha scritto:
Ora ho cominciato questo... http://www.bol.it/libri/scheda/ea978880452733.html
...ragazze è bellissimo!! In due giorni l'ho divorato e sto arrivando alla fine con un pò di tristezza nel lasciarlo....lo rileggerò!
ciaociao
cri
Bellissimo anche questo e grazie per avermelo ricordato. Nel mio rimbambimento senile :cry: :cry: il titolo non mi diceva niente, ma quando hai ripotrato la trama mi è subito tornato in mente.
Vivamente consigliabile
 

daria

Master Florello
celeste ha scritto:
Cinque stelle per Moll Flanders :flower: :flower: :flower: :flower: :flower:
Invece ho sempre evitato Robinson Crusoe, con l'idea che fosse una pizza.
Saggia decisione Crousoe io l'ho trovato una vera pizza!:squint:
 

celeste

Giardinauta Senior
baileys ha scritto:
o altrimenti te la devi leggere in inglese, che insomma, Dickens non é proprio una passeggiata.
Eh sì, Dickens è duro. Io leggo molto in inglese e l'ho trovato assai tosto, anche se poi ti dà le sue soddisfazioni.
La Austen invece scorre come l'olio
 

celeste

Giardinauta Senior
Miserabili, Anna Karenina, Guerra e Pace ... mi sa che c'è un bel gruppetto di giovincelle :love_4:
Mi fate venire nostalgia
 

RosaeViola

Master Florello
Man mano che leggevo mi chiedevo: "Ma nessuno che citi i russi?"
E alla fine ci siete arrivate.
Anch'io li adoro e ho letto praticamente tutto.
Devo dire che "Umiliati e Offesi" di Dostoevskji è stato il primo che ho letto e anche una rivelazione.
Da lì in poi, impossibile resistere alla capacità drammaturgica di questi scrittori.
Adorabile anche Gogol.

Sugli inglesi, beh, che dire se non che sfondate una porta aperta? La Austen l'adoro (bellissimo anche "L'Abbazia di Northanger") e così Emily Bronte. Cime tempestose è un libro che mi ha letteralmente travolto.

I sudamericani a me piacciono. Forse uno che non riesco ad affrontare fino in fondo è Jorge Amado, ma la Allende e Sepulveda, Marquez ("L'amore ai tempi del colera" mi ha letteralmente rapito il cuore e la mente) e Coelho (ma solo il suo "Veronica decide di morire" mi è piaciuto tanto) sono per me dei bellissimi momenti di lettura.
Le rose di Acatama, di Sepulveda, è un libro bellissimo, pieno di poesia e di dolcezza, con delle immagini così sapientemente tratteggiate da diventare sinestesiche.
In quanto alla Allende (di cui ho letto tutto), trovo che La casa degli spiriti, in assoluto sia il suo romanzo più bello, più straordinario e più coinvolgente. Lo leggevo continuamente, non riuscivo a staccarmene, leggevo anche in autobus e quando dovevo scendere, non riuscivo a chiuderlo.
Ricordo che una mattina, scendendo dalla 61 in Piazzale Dateo, ho praticamente sbattuto contro un palo pur di poter continuare a leggere.
Da questo libro in poi, ho trovato bellissimo e intenso Paula, mentre gli altri mi hanno travolto di meno.

Umbero Eco, invece, è stata una grande affascinazione ma devo dire che Il nome della rosa e Baudolino, sono stati per me dei veri viaggi di piacere, in mondi lontani e l'immersione in tutto questo, pressochè totale.
Il nome della rosa, l'ho letto in tre giorni e non riesco ancora oggi (malgrado siano passati quasi 20 anni da quando lo lessi) a perdere dentro di me, la sensazione che provai pagina dopo pagina.
Il film fu una delusione colossale. Stravolto persino il finale.

Mi stupisce, invece, scoprire che avete letto Il petalo cremisi e bianco.
A me lo regalarono a Natale di due anni fa e d'acchitto mi sconvolse lo spessore...:inc:
Così, lo appoggiai sul comodino in attesa che la copertina smettesse di affascinarmi...e non smise.
Lo lessi quasi d'un fiato e lo trovai magnifico. Condivido appieno le parole di non ricordo chi, ha descritto questo come uno splendido romanzo ottocentesco ma scritto in maniera moderna e mai stucchevole.
Mi ha lasciata un po' perplessa il finale...forse mi aspettavo un colpo di scena anche più sensazionale, ma è comunque un bellissimo libro.

E adesso vi prego, vi supplico, vi esorto a scoprire Simenon. Non mi stancherò mai di dirlo a chiunque che questo uomo è stato sicuramente il più grande romanziere contemporaneo.
Dire che l'adoro è poco e che non mi perdo UNA uscita di Adelphi dei suoi libri.

Ho amato fino a sfinirmi anche la De Beauvoir, di cui ho letto tutto e che mi ha arricchito tantissimo in quel periodo della mia vita.
I miei preferiti senza ombra di dubbio Memorie di una ragazza per bene e Le belle immagini.

Infine, una delle mie più grandi passioni giovanili è senz'altro Cesare Pavese.
Di questo autore, grandissimo, ho nel cuore alcuni libri che mi hanno accompagnata sempre, in ogni momento della mia vita.
Non ho avuto la forza di leggere Il mestiere di vivere. Non so perchè. L'ho comprato e poi non ce l'ho fatta.

In questi giorni sto leggendo "Storia di San Michele" di Axel Munthe, di cui ho visitato casa e giardino proprio la settimana scorsa a Capri e mi ha letteralmente travolto, al punto che allo shop annesso alla casa, mi son comperata il libro che sembra sia stato un best seller al pari della Bibbia e del Corano ed è tradotto in 40 lingue.
Lui è stato un uomo straordinario, un uomo capace di grandi sentimenti e grandi riflessioni, con una sensibilità incredibile e il suo giardino ne è la prova.
Man mano che visitavo la casa e leggevo gli stralci del libro che spiegavano alcune gigantografie appese alle pareti, mi sentivo affascinare sempre più.
Vi sono espressi concetti bellissimi, pieni di passione, di sentimento, di rimpianti, di difficoltà del realizzare un grande sogno e dell'amarezza di sentire tutto il dolore di un'umanità intera.
Nel vedere il suo giardino, ho capito appieno quello che provava. Lui è ovunque in quegli spaccati di prato e negli accostamenti delle piante, nelle parti più intime e in quelle in cui la luce e gli spazi aperti di questa villa a strapiombo sul mare, hanno la scena ma senza mai essere smodate o eccessive in una celebrazione intima e piena di vita.
E' stata un'emozione pura e profondissima essere lì, tanto da essere commovente, tanto da piangere.
Il libro era un atto dovuto e si sta confermando appunto per quello che prevedevo.

Comunque, vi invidio un po', la capacità di rileggere un libro. Io c'ho provato non so quante volte, ma non va...
 
Ultima modifica:

celeste

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
Man mano che leggevo mi chiedevo: "Ma nessuno che citi i russi?"
E alla fine ci siete arrivate.
Anch'io li adoro e ho letto praticamente tutto.
Devo dire che "Umiliati e Offesi" di Dostoevskji è stato il primo che ho letto e anche una rivelazione.
Da lì in poi, impossibile resistere alla capacità drammaturgica di questi scrittori.
Adorabile anche Gogol.
I russi .. Mah, grandi certo, ma non la mia passione. Tolstoj l'ho letto tutto da giovanissima. Qualcosa ho riletto poi ma mi ha preso di meno.
Dostojevskji è il mio grande "buco". L'ho letto poco e (mi vergogno a dirlo) senza grande entusiasmo. Ma c'è ancora tempo, magari diventerà il mio libro della quarta età. :D
Ho avuto un grande amore giovanile per Cecov, ma è rimasto un amore giovanile.
Molto più tardi mi hanno appassionato alcuni russi contemporanei. come Trifonov.

RosaeViola ha scritto:
Sugli inglesi, beh, che dire se non che sfondate una porta aperta? La Austen l'adoro (bellissimo anche "L'Abbazia di Northanger") e così Emily Bronte. Cime tempestose è un libro che mi ha letteralmente travolto.
Le sorelle Bronte le ho rilette di recente con molto piacere. Certo la scrittura non è quella della Austen (il passaggio dall'Illuminismo al Romanticismo si sente tutto), ma sono comunque assai notevoli. Cime tempestose poi è un passaggio obbligato nell'educazione sentimentale femminile.

RosaeViola ha scritto:
E adesso vi prego, vi supplico, vi esorto a scoprire Simenon. Non mi stancherò mai di dirlo a chiunque che questo uomo è stato sicuramente il più grande romanziere contemporaneo.
Dire che l'adoro è poco e che non mi perdo UNA uscita di Adelphi dei suoi libri.
Bravo, bravissimo. I Maigret li ho letti tutti e anche molti dei "non Maigret".
Però il più grande di tutti .. no, questo non direi

RosaeViola ha scritto:
Infine, una delle mie più grandi passioni giovanili è senz'altro Cesare Pavese.
Di questo autore, grandissimo, ho nel cuore alcuni libri che mi hanno accompagnata sempre, in ogni momento della mia vita.
Non ho avuto la forza di leggere Il mestiere di vivere. Non so perchè. L'ho comprato e poi non ce l'ho fatta.
Altra passione giovanile condivisa. Mi sono detta più volte che dovevo rileggerlo, poi non ho mai osato, forse per paura di restarne delusa.
Per restare agli italiani della stessa epoca: e Vittorini? Conversazione in Sicilia è un libro grandissimo. Detesto invece Moravia.

RosaeViola ha scritto:
In questi giorni sto leggendo "Storia di San Michele" di Axel Munthe, di cui ho visitato casa e giardino proprio la settimana scorsa a Capri e mi ha letteralmente travolto, al punto che allo shop annesso alla casa, mi son comperata il libro che sembra sia stato un best seller al pari della Bibbia e del Corano ed è tradotto in 40 lingue.
...
Questo proprio lo ignoro .. chi è?
E' andata bene la vacanza?
 

celeste

Giardinauta Senior
Dato che siamo quasi tutte donne (non che gli uomini non possano leggerli, ma probabilmente non con altrettanto trasporto), vi cito due scrittrici secondo me grandissime, che hanno avuto un grande influsso su di me. Non da ragazza in questo caso, ma negli anni della piena maturità.
Christa Wolf: quasi tutto, ma in primis Cassandra, libro forse un po' tosto ma che è stato per me un caposaldo della presa di coscienza femminista.
Kate Chopin e la sua quasi unica opera: "Il risveglio": se non lo conoscete leggetelo, non potrà non piacervi.
 

daria

Master Florello
Bene bene grazie al contributo di tutte la lista si arrichisce...Non avrò problemi di scelta per un pò...ne ho già ordinati 4 per l'estate
Al momento sto leggendo di Simenon "La camera azzurra" consigliatomi da Crica, Molto bello!! coinvolgente intrigante...
 
A

ambapa

Guest
RosaeViola ha scritto:
Man mano che leggevo mi chiedevo: "Ma nessuno che citi i russi?"...Adorabile anche Gogol.
Concordo pienamente su Gogol...scrittore straordinariamente moderno, surreale, amaramente strampalato nonostante sia un ottocentesco puro. Un ottimo modo per avvicinarsi alla grande letteratura russa. Anche il Bulgakov di "Cuore di cane" e de "Il maestro e Margherita" è un classico imperdibile.

RosaeViola ha scritto:
I sudamericani a me piacciono...In quanto alla Allende...ho trovato bellissimo e intenso Paula, mentre gli altri mi hanno travolto di meno.

I sudamericani, l'ho già detto, una vera passione, Allende compresa fino a...Paula. Non che non mi sia piaciuto, non si può non rimanere coinvolti da una storia così, però mi ha disturbato la commercializzazione di un dolore così personale. Avrei preferito che la storia fosse raccontata in terza persona..in qualche modo mi ha disturbata...non so.

RosaeViola ha scritto:
Umbero Eco...e Baudolino
Dopo un primo momento di difficoltà anch'io ho apprezzato molto Baudolino. La lucida follia di una cultura smisurata. Invece "l'isola del giorno prima" ce l'ho sul comodino da un bel pò..ma la lettura prorio non riesce a decollare...mah...

RosaeViola ha scritto:
E adesso vi prego, vi supplico, vi esorto a scoprire Simenon...
E vabbè Ivana se ce lo chiedi con questo accoramento provvederò...confesso...l'ho sempre colpevolmente ignorato:martello:

RosaeViola ha scritto:
Infine, una delle mie più grandi passioni giovanili è senz'altro Cesare Pavese...

A parte Simenon, di passioni in comune ne abbiamo parecchie. Hai letto "Dialoghi con Leucò"? Non è uno dei suoi più noti, ma io l'ho trovato molto bello.
 

RosaeViola

Master Florello
daria ha scritto:
Bene bene grazie al contributo di tutte la lista si arrichisce...Non avrò problemi di scelta per un pò...ne ho già ordinati 4 per l'estate
Al momento sto leggendo di Simenon "La camera azzurra" consigliatomi da Crica, Molto bello!! coinvolgente intrigante...

Daria, La camera azzurra è bellissimo. Un tocco magistrale come questo scrittore riesce sempre a tratteggiare le bassezze umane ma, nel contempo, anche a celebrare tutta la gamma delle passioni umane e i loro aspetti più negativi e devastanti.

Se vuoi conoscere fino in fondo la capacità di Simenon di descrivere l'animo umano, ti consiglio caldissimamente "Il viaggiatore del giorno dei morti", "Il primogenito dei Ferchaux", "Il borgomastro di Furnes" "Il testamento Donadieu", "In caso di disgrazia" (uno dei più bei libri che abbia letto su una storia di amour fou), "L'orologiaio di Everton", "La vedova Couderc" (bellissimo questo modo di raccontare il destino), "Pedigree" che poi è una sua autobiografia legata alla prima parte della sua vita.

Una splendida anomalia per questo scrittore è secondo me "Tre camere a Manhattan". Un meraviglioso libro in cui Simenon descrive una passione vera in tutte le sue sfaccettature, parlando di sentimenti senza mai scadere nella banalità o nel lezioso.

Io credo che quest'autore ti piacerà molto...Mi sembra di intuire che sia pane per i tuoi denti.
 

RosaeViola

Master Florello
celeste ha scritto:
Questo proprio lo ignoro .. chi è?
E' andata bene la vacanza?

Axel Munthe era un medico svedese che per anni lavorò alla corte scandinava e che sin da giovane ebbe una grande passione per Capri.
Quando ancora giovane scoprì l'isola, se ne innamorò talmente tanto da decidere di voler erigere lì, ad Anacapri, in un luogo impervio e magnificamente esposto, la sua casa e crearvi il suo giardino. Entrambi dovevano essere un modo di onorare la luce e il sole a cui lui era profondamente grato.
Fu un lavoro ciclopico e lui non potette goderne a fondo perchè divenne cieco da un occhio e il sole gli rendeva particolamente difficoltoso vivere.
Così dovette abbandonare Villa San Michele per ritirarsi in un altro possedimento sempre a Capri e, successivamente, andaò in Svezia dove poi morì.

Rimangono appunto la sua casa e il suo meravigloso giardino, così pieni di sentimento e che così tanto comunicano a chiunque voglia mettersi in ascolto.

http://www.capri.net/salsa/lang/it/page/tour8.html

La vacanza è stata splendida e appena potrò metterò un po' di foto.
 

RosaeViola

Master Florello
A parte Simenon, di passioni in comune ne abbiamo parecchie. Hai letto "Dialoghi con Leucò"? Non è uno dei suoi più noti, ma io l'ho trovato molto bello.

Eh sì che l'ho letto ambapa! Un meraviglioso narrare sui grandi temi che affliggono l'essere umano: morte, dolore, fato.
Lo adoravo. Pavese l'adoravo ed ha segnato davvero i miei 20 anni.
 

RosaeViola

Master Florello
Una figura letteraria che ho amato ma che mi ha sempre lasciata abbastanza sgomenta, è Sibilla Aleramo.
Chi di voi ha letto i suoi libri?
 

celeste

Giardinauta Senior
daria ha scritto:
Primo libro letto?...senza illustrazioni:cool2: :D
Be' nei libri per bambini qualche illustrazione c'è sempre. Il primo? Forse "Le Avventure di Cipollino" di Gianni Rodari, regalatomi da mio padre il mio primo giorno di scuola (1 elementare). All'epoca (1951!!:cry: ) Gianni Rodari non era uno scrittore famoso come è poi diventato. Anzi, diciamo pure che era considerato un pericoloso sovversivo e lo leggevano solo i bambini delle famiglie "sovversive" (come appunto la mia :D ).
Se invece intendi il primo libro "da grandi", è difficile dire, perché c'è stata tutta una fase di transizione in cui leggevo libri non proprio più da bambini ma nemmeno proprio da grandi (tipo Walter Scott, Dumas, Stevenson). Nella prima adolescenza (13-14 anni) mi sono sparata I miserabili, Guerra e Pace e altra roba così. E un sacco di libri di storie e memorie partigiane e antifasciste (sempre per restare sul "sovversivo").
E naturalmente Il diario di Anna Frank, che sapevo praticamente a memoria.
 
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Eltuena

Guru Giardinauta
primo libro letto?

Piccole Donne. Il regalo della prima Comunione che ho gradito maggiormente. L'ambiente e l'epoca mi hanno così piacevolmente segnata che le storie, della maggioranza dei libri che ho letto, richiamano, poco o molto, quei tempi.
 

RosaeViola

Master Florello
Il mio primissimo libro: Fiabe italiane di Italo Calvino.
Ne ricordo ancora l'odore delle pagine e la consistenza della copertina, i colori e le illustrazioni bellissime.
Un libro che ho ancora e che ho letto alle mie figlie. :love:
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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