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La veranda

S

SEBBY

Guest
Visto che oggi c'è il sole mi accomodo anch'io in veranda.....giusto giusto per la digestione!!!

Che vi state mangiando?

Io saltimbocca e patate! Buoni!
 

Markino

Giardinauta Senior
paolar ha scritto:
Ciao a tutti posso entrare anch'io? Marco avrei proprio voglia di un bel caffè,

Prego.... ecco il caffe.... il latte e' nel frigo.... lo zucchero e' in credenza accanto allo zucchero da canna.... mi ricordo bene Manu?

paolar ha scritto:
ho appena mangiato un piatto di pasta fredda con pesto, molto buona...e un pezzo di erbazzone! L'avete mai mangiato? Se volete oggi pomeriggio ve ne preparo un po':eek:k07:
P.S.: Manu che bella idea hai avuto!!!

che fame che mi fai venire.... se penso che fino alle 17:00 non mangio, svengo:storto:

Gigi'..... quando hai finito di mangiare te lo rifacciamo il caffe'....
 

luckybamboo

Florello Senior
ragazzi siete fantastici...son qui col magone e riuscite a farmi sorridere....
casini in ufficio...non ho ben capito se stanno pensando di licenziarmi o se voglinoo solo spaccare il ca++o...
cosa c'è di peggio (oltre ai malanni, e ai problemi in famiglia, ovvio) di dover stare 8 ore al giorno (10, se si considera che ci rimango anche in pausa) in un posto che odi?...svegliarsi la mattina col peso di dover andare in un luogo che detesti....
a volte non ne posso davvero più....
cambia lavoro, direte voi....certo facile a dirsi, ma con la crisi che c'è con che coraggio si molla tutto per rischiare poi di rimanere a piedi con un mutuo da pagare?.....
o mamma....sto diventando tragica...
date qua un caffè, vah...anzi manu...ce l'hai ancora il grappino di ieri? :D
 

Markino

Giardinauta Senior
Per me rimane un mistero il fatto che un datore di lavoro non capisca che un dipendente felice, forse meglio dire conpiaciuto, del suo lavoro e' un dipendente che sicuramente dara' molto di piu' alla sua ditta, in termini di lavoro. Mentre un dipendente che odio il suo posto sicuramente ha in quel posto alla sua ditta!

non mi sembra difficile da comprendere.... o no?
 
R

riverviolet

Guest
A parte una sporadica frequentazione con la madre, siamo stati e siamo ancora una coppia completamente sola.
Tutto quello che ora c'è, sebbene sia molto poco e ancora tutto da finire e sistemare lo abbiamo costruito da soli.
Dopo un anno di convivenza, al freddo, a spaccare pietre, a forare il soffitto per creare una scala interna, eravamo felici e quando finalmente abbiamo acceso la calderina, la sera ci siamo fatti una partita a carte, in palio, un bambino.

Gravidanza splendida, travaglio che si avvia da solo, io che gli telefono mentre mi avvio in ospedale alle 6.00 di mattina.
Lui arriva, io avevo chiesto esplicitamente di non voler essere messa sul lettino, sono stata accontentata e presa in giro nello stesso tempo.
Il resto è il ricordo di un treno che mi assaliva, la perdita di controllo del mio parto, il ginecologo che mi premeva la pancia, a causa di un loro errore, a causa della fretta, per una dose di ormone sintetico.
Mio figlio nasce, rimane per 5 ore in culla termica, io sono sotto chock, ho una lacerazione interna di secondo grado.
Quando finalmente riesco a prendere in braccio il mio primo bambino, devo scoprire che il nido ha una politica alquanto strana: avvantaggia l'allattamento artificiale.
Nonostante le proteste, riescono a fargli rifiutare definitivamente il seno.
Minaccio denuncia per danno biologico.
Mio marito in tutto questo rimase muto, non mosse un dito.

L'anno dopo il nido e quella gestione non c'erano più e anche il primario era stato sostituito, magra consolazione, ma meglio di niente.
Quando mio figlio Ruben aveva 9 mesi, volutamente noi cerchiamo il compagno di giochi, che fosse sufficientemente coetaneo del primo.

Al sesto mese della seconda gravidanza cominciano i miei problemi di salute.
Lombosciatalgia, ok normale.
Nono mese, situazione emorroidaria grave, vogliono il cesareo per il timore di una mia lacerazione seria, io rifiuto.
Nono mese, una colica non ben specificata inizata di notte, mi porta a credere di star perdendo la mia bambina, ma la situazione all'ospedale si normalizza.
Alla 42 esima settimana di gestazione si rompono solo le acque anteriori, mentre la testa della mia piccola, blocca quelle posteriori e quindi il travaglio.

Per 72 ore litigo con il personale che vuole fare induzione, io mi rifiuto, dalla mia parte il mio ginecologo e la capo ostetria che in privato mi dice: 'brava, continui così'.
Saltello le scale dell'ospedale insieme al mio primogenito, con la speranza che il travaglio si avvii.
La notte tra il secondo e terzo giorno alle 19.00 i dolori del travaglio cominciano a farsi vivi, io, taccio, non voglio che intervengano.
E taccio fino alle 21.00 quando obiettivamente comincio a dare di matto dal dolore.
Per mia fortuna solo una ostetrica mingherlina in servizio. IL travaglio più doloroso dell'universo, io cambio natura, divento feroce.
Il dolore mi dice di star accovacciata, lo ascolto.
L'ostetrica controlla, mentre io avverto chiaramente la testa e la bimba che stà per venire al mondo, lei mente mi dice che c'era ancora tempo, per tenermi ferma sul lettino.
Dopo varie insistenze al suo rifiuto io la scaravento lontana da me, scendo dal lettino, ci vado quasi sotto.
Alle 23.13 mia figlia viene al mondo e ottiene al primo minuto il massimo punteggio Apgar, io non ho nemmeno un punto di sutura da dare.

Mio marito lì in tutto questo ha saputo solo darmi contro, quando la bimba è nata, ed in quel modo, più rosa e sana di una pesca ha abbassato lo sguardo.

Mi avevano detto che ero una donna senza latte, mia figlia si è attaccata da sola, arrampicandosi e non si è più staccata nemmeno per bere acqua per i successivi 12 mesi.

Il mio primogenito, a 10 giorni dlla nascita di mia figlia, quota 18 mesi, la mattina cominica a vomitare, il pomeggio vomita ancora.
Chiamiamo l'unica possibile spalla, mia suocera che arriva al Gaslini, ove in 4 ore, io vedo mio figlio progressivamente morire davanti ai miei occhi.
Più volte protesto, controllano la febbre, il codice non è rosso.
Mio marito, ancora contro di me: 'Non fare casino! Sanno quel che fanno'.
Con mia figlia in braccio, vedo mio figlio perdere i sensi, sulla schiena di mia suocera, io urlo, lascio la bimba in mano a mio marito e corro a cercaer aiuto.
Quando arriva il medico, la sentenza è di: disidratazione grave.

Il destino infame vuole che, venga ricoverato di urgenza, in malattie infettive, ed io non posso entrare senza rischiare la mia bambina.

Nel frattempo da una settimana dall'1.00 di notte alle 7 di mattina io subisco la stessa colica avuta al nono mese.
Dal Gaslini non fanno sapere, mio marito dorme con mio figlio, con un letto appositamente preparato, nella stessa stanza.
Il 4° giorno non sappiamo ancora nulla e mio marito mi dice: ' che ne dici se me ne vengo a casa a dormire stanotte e ci lascio mia madre?' :eek::eek::eek:

Io ancora oggi ho l'anima squarciata per aver abbandonato mio figlio, per non essergli stata accanto. Pur con ottimi motivi, mio figlio a 18 mesi, non poteva capirli, il trauma per lui è stato reale.
Mio figlio esce al sesto giorno con diagnosi di gastroenterite batterica di orgine sconosciuta.
Per i restanti sei mesi, io tutte le notti, stò male. Si aprono per me, le porte dell'inferno.

Tute le notti il seno destro s'indurisce, fà un male cane, poi la colica passa allo stomaco e in men che non si dica sono a 4 zampe a vomitare.
In 4 mesi perdo 23 kg, ed i miei lunghi capelli nella vasca. I medici vogliono che smetta di allattare, mi danno della esaurita e depressa post-partum.
Io sento che la vita mi stà abbandonando, capisco che qualcosa mi stà divorando, chiedo un'ecotomografia, per sei mesi negata!
Di nuovo mio marito non mi ascolta, secondo lui devo smettere di allattare.
Io acconsento, ma solo dopo ecotomografia, mi viene negata.

Dopo sei mesi, e non vi racconto quel che ci stà in mezzo, chiam mia madre e mia suocera, ad occuparsi per un po' dei miei figli, perchè l'attacco è diventato diurno e la notte prima ho fatto un sogno ad occhi aperti.
Vado da sola al P.S. perchè mio marito mi dice: 'io non ci vengo a farmi insultare per colpa tua'.
Ah piccola parentesi, lui in tutte queste notti, dorme, si alza solo per farmi punture di voltaren e se ne torna a letto.

Al p.s. mi dann morfina che non ferma l'attacco e a quel punto il loro sguardo cambia.
Ma mi tengono tutta la notte in corsia e la mattina dopo mi cambiano di reparto dove sono costretta a riraccontare tutto, sintomi eccetera e la stessa domanda: ' stà male solo di notte?? Ha avuto depressioni dopo il parto?' :eek:

Io sclero, urlo e minaccio di chiamare la polizia.
Finalmente mi fanno l'eco: calcoli biliari. A quel punto ero un caso da manuale perchè la cistifellea lavora di notte e se è intasata, il dolore compare solo di notte.
Mia figlia di 5 mesi intanto rimaneva 24 H, senza acqua e senz latte.
Mi operano di urgenza e il chirurgo mi dice che se fossero trascorsi solo altri due gg, le pareti si sarebbero aperte ed io sarei andata in seticemia generale.

Ma la mia bambina, non smetto di allattarla nemmeno in ospedale dove riesco ad ottenere una anestesia a rapido dissolvimento e una stanza da sola per poter alimentare mia figlia.

Mio marito chiede scusa, ma di fatto il suo atteggiamento non cambia.

E' tutto finito finalmente, i capelli riscresceranno, io sono salva, ora posso occuparmi di curare le ferite inferte ai miei figli, mio malgrado.

Ed invece no.
Dicembre 2004, mi seglio con la mano destra immobile, rigida, tumefatta e dolorante.
Poi tocca alla sx, poi al piede destro, poi al sinistro, poi tutto il corpo e nel giro di un mese io vengo paralizzata.
Cammino a 4 zampe di nuovo, perchè mia madre non può più supportarmi, mia suocera idem, mio marito lavora, con i mei figli ci sono solo io.
Ingurgito cortisone, nel frattempo cerco di capire.
E via di nuovo per esami, controesami, medici arroganti e sbruffoni.
Bè, la diagnosi è incoraggiante parla di Artrite reumatoide e se non voglio deformarmi alla svelta devo andare di antitumorali e penicillina.
Io prendo tempo, mi piazzo davanti al pc cerco info.

Mio marito? Mio marito comincia la sua predica, che sono una presuntuosa, che non dò mai retta a nessuno che devo ascoltare un medico, primario che mi prescrive 2.000 unità di peniccillina intramuscolo, nel suo studio privato, domiciliare, senza fattura alcuna, dicendo che le tali punture me le fà mio marito.
Se non fosse stato per la farmacista che mi ha avvertito della pericolosità del medicinale, non sarei quì a scrivere.

Stanca, sfinita, sola, a combattere mulini a vento, a guardare i miei figli e non poterli prendere in braccio, con una tosse da trachea che non mi lascia neppure riposare per un mese, di nascosto prendo un paio di antibiotici.
Nel giro di tre gg, non avevo più nulla.

Almeno nei sintomi più gravi, perchè da allora non sono più la stessa persona e i dolori sono ancora tanti.
Ma preferisco morire così, piuttosto che rifinire in mano dei medici, perchè attualmente gli unici esami sballati che sussistono sono i T Helper, a quota 0°, come i malati di AIDS, solo chè io non ce l'ho.
Nulla nel sangue a parer loro, nulla nelle rx per il momento, ma io non posso più nemmeno correre senza pagare caro il giorno dopo.

Mio marito in tutto questo?
Sì mi ha chiesto scusa, vuote parole.
Perchè riesce credetemi a lamentarsi della mia non voglia di intimità con lui, pur consapevole di come procedo ogni giorno della mia vita.
Riesce a condannarmi se acquisto una pianta, ma non aveva remore alcuna a spendere (e noi non ne abbiamo di soldi!) in costosissimi antitumorali e abbattitori del sistema immunitario, perchè i camici bianchi, le autorità non possono aver torto, io sì.
 

Clorophilla

Florello
Lucky, è anche vero che chi non risika non rosika (con la cappa :D )

E' difficile trovare lavoro, è difficile cambiare soprattutto se da tanto tempo si lavora in un posto che comunque ti garantisce una certa sicurezza ma per esperienza personale passata posso dire che ho azzardato ed è andata bene, anzi mi son pentita di non averlo fatto prima, dopo 10 anni di spaccamenti vari.
Oramai mi ero fossilizzata, sembrava che esistesse solo quel lavoro, poi ho dovuto interrompere per motivi di salute e, appena questi me lo hanno permesso, ho ripreso a lavorare in altro ambiente e con ancor più soddisfazione.
Ora son ferma di nuovo, sempre per salute, ahimè.
Mai dire mai, dietro la porta ci possono essere anche situazioni migliori :love_4:
 

luckybamboo

Florello Senior
Sonia....non ho parole......aspetta che mi riprendo, mi sento male per te al solo pensiero del travaglio che hai passato....

che evrgogna...e io sto qui a lamentarmi....:ros: :love_4: :love_4:
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
riverviolet ha scritto:
..... perchè i camici bianchi, le autorità non possono aver torto, io sì.

La nostra storia è molto simile........
io non mi sono dilungata nel raccontare il parto di Luca, lui è nato a 7 mesi e pesava 2,8 kg. è nato podalico, lacerandomi all'interno e all'esterno
sono stata ricucita a vivo, senza anestesia, non so quanti punti fossero, non aveva importanza, ma la cattiveria più grande che mi hanno fatto è stata quella di non farmi avvisare Roberto prima di portarmi in sla parto e rompermi le acque LORO.

all'età di 36 anni, sonho iniziato ad avere delle crisi di raffreddore, continui starnuti, sembravo una fabbrica di muco, l'unica cosa che il medico sapeva dire .... in pieno inverno.....era che avevo un raffreddore da fieno

più il tempo passava, più stavo male, ho cominciato a non respirare, nessuno capiva cosa avessi

ho fatto delle radiografie e mi è stato diagnosticato un'enfisema polmonare
mai fumato in vita mia

la cosa continua e mi viene diagnostica l'asma
io non sono contenta di quello che mi dicono i medici, li metto in difficoltà, perchè chiedo come mai l'asma salta fuori a 36 anni e non prima

Roberto si arrabbia, dice che lui mi porterà da tutti i medici che voglio, ma che sarà diffiile trovare il medico che diagnostichi quello che voglio io :)

triste vero, ma la vita è mia ed io continuo per la mia strada

con i medici ho sempre lottato, contro la loro visione ristretta della persona, loro vedono un polmone, un rene, un occhio, non vedono la persona che soffre e che prima di soffrire nel polmone soffre nel cuore :(

non la voglio fare lunga, raccontarvi 20 anni della mia vita sarebbe troppo anche per degli amici come voi

per 20 anni ho preso cortisono a gogò

ma chissà perchè, da quando io sono serena, da quando io sono in pace con me stessa, da quando mi sono fatta a pezzi per rinascere, come ero da piccola, l'asma non c'è più, sparita e non prendo più cortisone.

non è un miracolo, è solo lavoro su di me, e ne sono fiera
 

Clorophilla

Florello
River ho letto la tua storia e posso solo dirti che ti capisco più di quello che pensi:ho 4 interventi sulla mia pelle e tutti per niente e tutti senza una precisa
diagnosi!!!
Mio marito per fortuna in tutto questo mi è vicino, anche se a volte la pazienza ha un limite e la mia vita non è più tale ed io non sono più veramente io, anch'io ho lottato e sto lottando.
Non mi dilungo sul sistema sanitario che a volte è veramente impietoso e sul quale mio malgrado dopo tutto quello che mi è stato fatto non ripongo più nessuna fiducia.
Sono contenta che, in un modo o nell'altro, hai trovato comunque soluzione..perchè in ultima analisi...quando si tocca veramente il fondo, il
poter vedere un nuovo sole è una grande conquista al di là di ogni sofferenza
e solitudine.
Baci
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Prumiao, la tua ricetta è stata gradita (e stampata), ma quando si leggono alcune storie, viene meno anche la fame.
 

Markino

Giardinauta Senior
riverviolet ha scritto:
A parte una sporadica frequentazione con la madre, siamo stati e siamo ancora .........

Sonia. Mi e' difficile commentare o darti dei suggerimenti sulla tua storia. Posso solo dirti di che le donne hanno hanno qualcosa che gli uomini non hanno. L'istinto materno. Ogni madre, o quasi ogni madre, sa da se cosa e' meglio per il suo bambino anche durante il parto, appunto grazie al vostro istinto. Penso che tuo marito durante quei due parti si fidasse piu' dei dottori che di sua moglie. Non certo di discolpare tuo marito. Questo no.
Non conosco ne te ne tuo marito ma ti racconto che quando mio figlio nacque, ormai 5 anni fa, ebbe dei problemi di salute. Sembrava niente di grave. Pero' dopo 4 mesi incomincio' ad avere delle febbri elevate. Aveva una malformazione alle vie urinarie che lo portavano ad avere delle infezioni continue. Durante i suoi 18 mesi di vita fu operato ben 3 volte. Erano momenti difficili. Pero' non avrei mai pensato di lasciarlo con mia suocera (o mia madre) in ospedale... Lui era ricoverato a Varsavia, piu' di 350km da casa mia, non parlavo il polacco ma ogni due giorni io rimanevo con lui in ospedale e mia moglie tornava a casa a riposarsi. Cosi' per un qualche mese. Non capivo niente di quello che le infermiere mi dicevano. Pero' mio figlio non lo avrei mai lasciato con nessuno che non fosse mia moglie.

Per le altre questioni non so che dire pero' anche adesso, che tra me e mia moglie non esiste piu' alcun tipo di rapporto affettivo, ti posso garantire che se avesse dei problemi di salute gli sarei vicinolo stesso. Solo per il fatto che e' la madre dei miei figli ed e' indispensabile per loro.

Ti auguro con tutto il cuore che i tuoi problemi finiscano il piu' velocemente possibile.
 
Ultima modifica:
S

SEBBY

Guest
Sonia, scusami e perdonami per ciò che sto per dire, non ti voglio causare altro dolore..... ma a me, tuo marito, fa tanta pena...

Dalla lettura del tuo racconto lui emerge come una persona che tu hai lasciato da sola, a cui non è permesso avere un'opinione.... solo tu sei stata importante e coraggiosa, solo tu hai capito come gestire nel modo giusto le cose....secondo te lui è un debole e gliela stai facendo pagare cara.
Non hai pensato che potrebbe solo essere spaventato?

Obbiettivamente lui ti accusa di non essere normale e tu rifiuti questa cosa e rifiuti l'idea di aver sofferto di depressione post-partum, invece dovresti, con più tranquillità, esaminare bene tutto ciò che ti è accaduto.

Io per prima non mi fido dei dottori, ma tu parli di morte quasi con compiacimento.......e questo è pericoloso e sintomatico, prova a rileggere ciò che hai scritto. Sei sempre tu contro il mondo e questo atteggiamento non è normale, immagino non sia facile starti vicino.

La vita è difficile, ma non puoi odiare tutti.

Perdonami, forse ho frainteso tutto, ma è ciò che mi è venuto dal cuore di dirti.:love_4:
 
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