Hai ragione cara Elleboro, eccomi a voi
Come saprete, fino a venerdì giorno in cui sono arrivata a Pitigliano, non conoscevo il programma d'esame e, quando l'ho visto mi sono sentita male, c'era di tutto di più, tra l'altro non avevano nemmeno diversificato tra allevatori e coltivatori, quando questi dati erano in loro possesso, perchè nella domanda che abbiamo presentato c'era una decrizione dell'azienda, ed avrebbero potuto fare una lettera personificata, con un minimo di lavoro in più.
Cmq, ho deciso di non preoccuparmi eccessivamente, mi ero preparata e continuavo la mia preparazione puntanto su come impiantare un nuovo uliveto, sulle concimazioni, su come utilizzare coccinelle ed altri insetti per difendere gli ulivi dai parassiti, sulle potature e sulle irrigazioni.
Quando sono arrivata all'Istituto Agrario di Grosseto, con un'ora di anticipo sull'ora di convocazione, mi sono guardata attorno, ho cercato di capire cosa studiassero i ragazzi, ho visto il laboratorio di chimica e mi ha preso una strana nostalgia, io studiavo chimica e Roberto meccanica, alla stessa scuola.
Bhe ho pensato che fosse un segno positivo e mi sono rassicurata.
Con il passare del tempo sono entrate altre persone, tutte in ansia per l'esame, abbiamo iniziato a parlare e parlando ognuno dava sfogo alle paure, ma ha servito anche a rasserenarci. Ho conosciuto molte donne, su trenta candidati, almeno 25 erano donne, quasi tutte proveninenti da Pitigliano e dintorni, penso che ci ritroveremo, potremo scambiarci esperienze, ma anche solo per parlare.
Sono stata la quinta ad entrare, non male, la commissione era al completo, formata da nove commissari.
Una giovane donna mi ha chiesto di descrivere la mia azienda.
Ho iniziato partendo dagli ulivi, seguendo con gli alberi di noce da legno e del seminativo, continuando con il bosco abitato dai cinghiali, dalle volpi e dalle spinose (istrici) ma da pochi uccelli, ho concluso parlando delle tre bellissime mimose.
Ho spiegato che dovrò cercare di far arrivare gli uccelli insettivori, perchè con il loro aiuto avrò meno problemi con gli insetti, ho spiegato come stiamo concimando la terra, come interverrò sugli ulivi con una potatura leggera, senza sbilanciare la pianta, ma solo per togliere i succhioni interni che tolgono aria e luce alla pianta e fanno ristagnare l'umidità accrescendo il pericolo di malattie crittogamiche.
La giovane donna mi ha chiesto cosa farò in seguito e qui ho scelto di non dire quello che vorremmo veramente fare, ma ho spiegato solo che inseriremo un allevamento di api per produrre oltre all'olio biologico, anche il miele e che pianteremo per il sovescio erbe per avere un miele aromatizzato e piantermo anche dei castagni.
Ho cercato di parlare sempre io, lasciando meno spazio possibile a loro, per evitare domande a cui forse non avrei saputo rispondere.
Quando mi hanno detto che l'esame era concluso, mi sono sentita sollevata, ma mi sono emozionata tantissimo quando il Presidente alzatosi in piedi, stringendomi la mano mi ha detto: "Signora Emanuela Torresini da questo momento lei è un'Imprenditrice agricola".
Avevo un groppo alla gola, mi sono girata e solo alla porta sono riuscita a ringraziare e salutare.
Roberto non ha potuto accompagnarmi, per problemi di lavoro, ma non mi è dispiaciuto, anzi, era la prima volta che dovevo fare tutto da sola, che tutto dipendeva da me e devo dire che questa cosa mi ha dato una carica incredibile. Tanto sapevo benissimo che non ero sola, Roberto e i nostri figli mi sono stati vicini, così come tutti VOI.-:-
Grazie ancora, un bacio a tutti