D'accordissimo con te Olmo. L'orgoglioso spesso si ritiene superiore, ed è proprio questa sicurezza che lo incoraggia a non scusarsi a non ammettere che possa anche aver sbagliato. Colui che presume è spesso troppo sicuro di sè.. ritiene a priori che "SIA COSI'" insomma un atteggiamento tipico del saccente, dell'immodesto...Bellissimo questo 3D....l'orgoglio/non orgoglio , la modestia, la presunzione....sono abiti caratteriali, ma anche abiti morali. Soprattutto morali.
Si potrebbe scrivere un libro, per quanti sono i fattori che intervengono alla formazione di un carattere e di una coscienza, quindi per ora dico solo quello che per me è l'orgoglio in senso lato. E', o diventa orgoglioso chi si è sempre concentrato su se stesso. Se si è imparato, se si è portati alla curiosità verso "l'altro" si impara a rispecchiarci in lui: vedere l'alterità come si fa guardandoci nello specchio....Si è orgogliosi quando ci consideriamo il centro dell'universo...tutto ci è dovuto. Allora diventa impossibile anche perdonare. Orgoglio è sentirsi superiori. Se io ti pongo sul mio stesso identico piano, solo così è possibile, non dico capirsi, ma almeno iniziare un dialogo. Io non sono mai stata orgogliosa, so che per chi non lo è la vita è più "difficile", forse, perchè giustamente verrà "ferito" di più, prenderà più fregature, ma avrà una vittoria sull'orgoglioso perchè sarà migliore. Colui che presume è colui che non ha il tempo, la voglia, l'attitudine mentale per "andare a vedere di persona come stanno le cose"...colui che presume, semplicemente se ne frega di saperlo. Perchè l'altro non gli interessa, non rientra nei suoi calcoli. La nostra società è strutturata per coloro che se ne fregano.
Io credo di aver compreso il tuo concetto, anche se non riesco a vedere la presunzione come una sorta di premura..Non sempre, però, chi presume se ne frega dell'altro.
Anzi...a volte direi che è proprio il contrario, anche se magari sbagliato come principio.
A volte si vuole tanto bene da preoccuparsi troppo, così si rischia di presumere cosa sia bene, o male, per quella persona destinataria del nostro affetto
Io non accetto la presunzione, ma credo che ogni tanto si debba cercare di comprenderla, anche se certe "presunzioni" magari vanno a toccare qualcun altro...e possono farci pure male, in un certo senso.
Ho la sensazione di non aver espresso decentemente il mio pensiero adesso, ma fa lo stesso :ros:
non è orgoglio...dovrebbe chiamarsi "giovinezza" se non ricordo male. quando si manifesta in tarda età invece, la definiamo "testardagine". besos
Diletta, nell'intervento di Olmina non ho percepito che le due posizioni "orgoglio e presunzione" siano state messe sullo stesso piano. Forse non ho compreso bene io... mi pare che abbia giustificato i due atteggiamenti.Olmina, non credo che orgoglio e presunzione siano la stessa cosa...specchiarsi negli altri non è vedere se stessi, ma confrontarsi nelle differenze, altrimenti tenderemmo ad annullarle (gravissimo pregiudizio antropologico). Sempre se ho compreso a fondo la direzione che hai presa!!!
ùL'orgoglio è un "difetto" che proprio non comprendo, è talmente lontano da me che non riesco a nemmeno a capirne il senso.
Se mi rendo conto di aver sbagiato non vedo perché non ammetterlo, non mi toglie niente.... E se c'è da chiedere scusa a qualcuno si fa, semplicemente, con sincerità. Anche qui non capisco perché non farlo....
Nessuno è perfetto (anche se io mi ci avvicino molto.... ) e non ci si sminuisce in nessun modo ad ammettere i propri errori.
Io credo che chi pensa questo (cioè che ammmettere un proprio errore lo sminuisca agli occhi degli altri) sia in fondo un po' insicuro.
Ecco, forse che l'orgoglio è legato un po' all'insicurezza?
Prima di tutto complimenti a GeneRosa:apre sempre delle bellissime discussioni!:hands13: Poi rispondo a te:anche secondo me l'orgoglio eccessivo nasconde insicurezza,rivela l'incapacità di mettersi in discussione,per paura di non sopportarlo.Difatti in genere l'orgoglioso "eccessivo"migliora con l'età,quando raggiunge la consapevolezza di essere come tanti altri....
Grazie a te Daria, per i tuoi interventi !!Davvero, grazie a GeneROSA che ultimamente prova a scuotere i nostri neuroni sonnolenti
Non sono orgogliosa al punto di faticare a scusarmi se ho sbagliato, ma per rispetto degli altri e soprattutto verso me stessa, provo ad evitare che accada troppo di frequente
Domandina sorta oggi mentre ero al telefono con un caro amico
Ma l'esser permalosi...è legato all'orgoglio?
E' una sua propaggine (passatemi il termine vista la passione comune)...un rametto...un qualcosa di attinente di cui ora non mi viene la definizione?
Perché io son permalosa, a volte :ros: e forse, sotto sotto, è una strana, nonché subdola forma di orgoglio
Non so...oggi ho questo importantissimo dubbio da sciogliere ahahahh!!!
Non sempre, però, chi presume se ne frega dell'altro.
Anzi...a volte direi che è proprio il contrario, anche se magari sbagliato come principio.
A volte si vuole tanto bene da preoccuparsi troppo, così si rischia di presumere cosa sia bene, o male, per quella persona destinataria del nostro affetto :inc:
Io non accetto la presunzione, ma credo che ogni tanto si debba cercare di comprenderla, anche se certe "presunzioni" magari vanno a toccare qualcun altro...e possono farci pure male, in un certo senso.
Ho la sensazione di non aver espresso decentemente il mio pensiero adesso, ma fa lo stesso :ros:
ho capito che tu intendi "presunzione" in senso positivo, quando per esempio una mamma che vede uscire il figlio di casa d'inverno, presume che possa fare freddo e allora gli dice: "mettiti il cappotto che sennò ti prendi l'influenza.."ma preoccuparsi troppo non è essere presuntuosi, cioè presumere. Nella tua domanda iniziale, chi presume di sapere tutto lo fa perchè in realtà non si chiede come stanno le cose, non si pone il problema, esattamente come fa un "presuntuoso" (aggettivo che qualifica negativamente, per me)..Io distinguo molto nettamente chi si preoccupa e presume (mi anticipa) per il mio bene, da chi è presuntuoso (mi anticipa) ma per il motivo che si sente superiore a me...quindi presume che io sia x y z...perchè gli fa "comodo" vedermi come mi vede, o perchè non ha interesse a verificare.
Forse mi sono fatta prendere "il tasto" dal fatto che le persone orgogliose che ho conosciuto io erano anche molto presuntuose...specchiarsi negli altri è anche paragonarsi, dire:ma questa cosa che dice x, IO come la vedo? è dandosi questa risposta che si conosce meglio anche se stessi...sennò a che serve il confronto? Quando leggi un libro, alla fine, sai di più come la pensi tu stesso, ti conosci di più, come ti conosci di più attraverso il confronto....Se "orgoglio" significa :" valutazione spropositata di se stessi, super-valutazione, è chiaro che si crede anche di sapere più e meglio degli altri...si presume. Il confronto non annulla le differenze: le evidenzia, caso mai, ma chi è orgoglioso tenderà (appunto perchè si super-valuta) a restare nelle sue posizioni, a non dare ragione all'altro. Secondo me l'umiltà di spirito è il contrario dell'orgoglio. Se il confronto non servisse a conoscersi meglio sarebbe inutile. Perchè è attraverso la conoscenza di se stessi che si può crescere, non attraverso la conoscenza tout cour. Ci sono dotti e eccelsi cattedratici che conoscono il mondo, ma se non conoscono se stessi attraverso l'umiltà necessaria al confronto non conoscono niente.....Olmina, non credo che orgoglio e presunzione siano la stessa cosa...specchiarsi negli altri non è vedere se stessi, ma confrontarsi nelle differenze, altrimenti tenderemmo ad annullarle (gravissimo pregiudizio antropologico). Sempre se ho compreso a fondo la direzione che hai presa!!!
Tizia che presume è molto scorretta e presuntuosa perchè io in vita mia MAI e poi mai mi permetterei di suggerire ad una mia amica cosa fare o cosa pensare: del resto se lo facessi, vorrebbe dire che la credo una stupida sprovveduta..! ma di stupidi sprovveduti son pieni i fossi..Per il bene di qualcuno, si vuole il suo bene, non si istiga un male: e l'amico è quello che sa essere vicino nella gioia e nella condivisione, non quello che è vicino nel dolore e nella consolazione..Sempronia non capisce la buona intenzione perchè un atteggiamento del genere evidenzia la volontà di possesso che vi è in tutti i sentimenti e che questo sentimento di possesso,se interviene, li svilisce...Ma c'è un altro fattore da considerare: l'orgoglioso (colui che si super-valuta) ha bisogno di qualcuno che confermi hai suoi occhi questo giudizio: finchè un amico gli confermerà questa sua presunta superiorità tutto andrà bene, ma qualora all'amico venissero dei dubbi, l'amicizia finirebbe perchè chi si ritiene superiore non accetta le critiche, neppure se vengono dagli amici.Sì, quel tuo esempio è giustissimo, e l'ho compreso, grazie :flower:
Io pensavo a qualcosa di diverso, di quando ad esempio si presume per qualcuno.
Esempio:Tizia è amica di Caia (passami il femminile, ti prego) e le vuole bene, fin qui ci siamo.
Caia è molto amica, a sua volta, di Sempronia (ahahh).
Tizia conosce poco o nulla di Sempronia, però a Caia dice alcune cose non vere nei suoi riguardi.
Perché presume, e male :azz:
Così le dice di stare attenta, di non fidarsi troppo, etc etc...robine così, ecco.
Ovvio che Tizia lo fa per il bene di Caia, e in buona fede (questo è un esempio che porto eh...può accadere benissimo che in buona fede non sia, nel mio esempio lo è).
In tal caso io credo che sia giusto cercare di comprendere, certo sperando che Caia sia in grado di non farsi condizionare, influenzare da quel che Tizia le dice.
Voglio dire...sarebbe fin troppo facile prendersela, no?
Per Sempronia soprattutto, qualora lo venisse a sapere :crazy:
Di certo ci resterebbe un pochino male, e le verrebbe da pensare: "ma che diritto ha di dire certe cose? E di presumere, cose non vere oltretutto :inc:"...però magari capirebbe la buona intenzione. O no?
Io dico che si può capire
Ecco, in questo senso dicevo, quindi negativo ma forse comprensibile :slow:
In un argomento così profondo, mi hai fatto sorridere, perchè in situazioni del genere mi trovavo spesso da ventenne, con varie "amiche"...!!
(neturalmente io sono Sempronia...)..penso che
P.S. ovvio che io non c'entro eh...anche perché non mi permetterei mai non conoscendo, e avrei delle riserve in merito pur conoscendo, dipenderebbe da tanti di quei fattori che giustamente evito, mi son già dilungata abbastanza :hehe:
Tizia che presume è molto scorretta e presuntuosa perchè io in vita mia MAI e poi mai mi permetterei di suggerire ad una mia amica cosa fare o cosa pensare: del resto se lo facessi, vorrebbe dire che la credo una stupida sprovveduta..! ma di stupidi sprovveduti son pieni i fossi..Per il bene di qualcuno, si vuole il suo bene, non si istiga un male: e l'amico è quello che sa essere vicino nella gioia e nella condivisione, non quello che è vicino nel dolore e nella consolazione..Sempronia non capisce la buona intenzione perchè un atteggiamento del genere evidenzia la volontà di possesso che vi è in tutti i sentimenti e che questo sentimento di possesso,se interviene, li svilisce...Ma c'è un altro fattore da considerare: l'orgoglioso (colui che si super-valuta) ha bisogno di qualcuno che confermi hai suoi occhi questo giudizio: finchè un amico gli confermerà questa sua presunta superiorità tutto andrà bene, ma qualora all'amico venissero dei dubbi, l'amicizia finirebbe perchè chi si ritiene superiore non accetta le critiche, neppure se vengono dagli amici.
Io ho conosciuto solo una persona in tutta la mia vita che, pur essendo fiero di se, consapevole del suo valore, era una persona squisita: l'avresti detto orgoglioso, ma lo era solo nell'atteggiamento esterno di porsi al mondo. Interiormente rifletteva tantissimo prima di dire qualcosa, analizzava tutto, dubitava delle apparenze e non l'ho MAI sentito dare un giudizio morale su qualcuno MAI.. MAI.
L'orgoglioso ha bisogno dei giudizi per distanziarsi "moralmente" ai suoi stessi occhi.
Detto questo, ripeto: ci sono anche "orgogliosi" che non si sentono superiori (ma allora è sbagliato il termine) e sono dei casi molto rari e molto "speciali"...delle mosche bianche.
Sono OGGETTIVISSIMA
e se sbaglio sono prontissima a chiedere scusa,
così come ringrazio sempre chiunque per qualunque cosa fatta per me
(sono convinta che NULLA mi è dovuto: ce l' ho nel sangue).
Certo, in caso di litigi,
quando non ci si sente per giorni,
l' orgoglio me lo metto SOTTO I PIEDI
solo se provo un sentimento forte, per il "litigato",
altrimenti BUONANOTTE, e chi chiama più!
Comunque, DIMENTICO parecchio, quindi non porto rancore:
se mi richiama il "litigato", è difficile che mi neghi!
ERGO............ l' orgoglio NON E' DI CASA, qui!
Molto chiara!
Ahahha...ho visto che ti è sfuggito quel "Sempronia" da ventenne nel Quote
E pure io sai...sono stata Sempronia una volta, ecco il perché del mio esempio.
Solo che...anch'io ho presunto (si dice così? O mamma, come suona male :inc che Tizia fosse in buona fede.
O forse mi do arie di aver capito solo perché Caia non si è fatta influenzare affatto, e anzi me ne parlò tranquillamente, dato che c'era (e c'è) un bellissimo rapporto basato sulla fiducia, e libertà di esprimersi assoluta
L'amicizia era, ed è, forte abbastanza da permetterci questo tipo di condivisione, proprio perché non esiste il "temo di dirtelo...che poi sennò chissà cosa pensi" :baf:
L'amicizia vera vuole, e pretende pure, questo tipo di libertà totale, senza paure.
E per fortuna che esiste
P.S. Le mosche bianche...
Grazie Olmina :ros:
Ti dò ragione in pieno...Io sono nata Sempronia..!! ma non vedo la buona fede mai in un giudizio aprioristico come nel caso che hai fatto nel caso di Tizia. Poi un conto è avere delle impressioni (mi sembra che questa cosa, questo atteggiamento sia così) che appartiene a tutti, anch'io ho delle impressioni sulle persone, sui fatti, e un conto è trarre delle certezze da queste impressioni, come fa chi "sa di avere sempre ragione", cioè l'orgoglioso che si super- valuta e che di questa impressione fa una presunzione di certezza: per lui ciò che gli sembra è ciò che è tuot cour. C'è una bellissima frase di Proust che dice:" le persone che non ci interessano da vicino, si giudicano in fretta e una volta per tutte".
Solo che...anch'io ho presunto (si dice così? O mamma, come suona male ) che Tizia fosse in buona fede.
Ma tu sei troppo buona...!!!!
Stasera mi sono resa conto che sono stanca di essere troppo buona :astonished:
Ma probabilmente pecco di orgoglio nel dire questo, giudicando me stessa troppo buona, intendo.
Non dovrei, cmq stasera non conta, o conta troppo...devo ancora decidere.
Sto presumendo cose e situazioni, stati d'animo...miei e soprattutto di altri, come faccio a sapere se non vedo...o non "tocco con mano"?
Per questo a volte penso che sia meglio non toccare mai, di solito non sbaglio nel presumere.
Però l'orgoglio vero...quello non ce l'ho.
Vorrei essere orgogliosa di me, sarebbe l'unico caso in cui non lo considererei un difetto.
Ma ci sto andando incontro. Credo :flower:
Credo che un orgoglioso/a non direbbe mai di se stesso che è troppo buono.. un orgoglioso ha una tale considerazione di sè!
Ecco essere orgogliosi di se stessi in senso buono ha una valenza differente, significa alimentare l'autostima,un gesto da non trascurare : ci fa sentire meglio e ci predispone sicuramente in maniera più positiva verso gli altri..
A me non basta un attimo, o anche un intero giorno, per negare me stessa, e ciò che ho dentro.
Posso dubitare sì...rifletterci moltissimo, soffrirne com'è ovvio che sia in certi casi ma...prima di negar me stessa ce ne corre, non sono superficiale e la superficialità (nel senso suo peggiore, intendo) io non l'ammetto.
Non capisco cosa vuoi dire con "negare me stessa"... Sevi, mi permetto di darti un suggerimento: se scrivi di tanti stati d'animo in un post solo, diventa più difficile rispondere....semplifica....