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La piante sono destinate ad essere abbandonate?

Sim98

Giardinauta
Noto sempre più che i giovani tendono a non amare le piante, vi è una certa diminuzione della sensibilità dell'uomo nei confronti delle piante :(. In questo forum vi sono molti giovani come me interessati al mondo vegetale, eppure ho la sensazione che le piante vengano messe sempre più in disparte. Vorrei confrontarmi un po' con tutti voi del forum e ricevere dei pareri sulla mia osservazione, se siete d'accordo o meno e le ragioni. ;)
Mi piacerebbe anche ricevere i pareri di coloro che si occupano a livello commerciale (fioristi, vivaisti ecc... ), che tipi di piante vengono vendute di più, se c'è una diminuzione del numero di persone interessate a tale lavoro ecc...
Mi piacerebbe sentire quali sono secondo voi le possibili soluzioni, i rimedi per far riavvicinare le persone al mondo vegetale!(y)
 

garofano

Maestro Giardinauta
Mah,per mia esperienza vedo atteggiamenti divrsi.C'è chi non le pensa proprio,come mia sorella piccola,la quale,se fosse stato per lei,le piante di miamamma,quando quest'ultima andava in vacanza ,potevano bellamente morire.Ovviamente me ne occupavo io.
C'è invece mio nipote Daniele che desidera tanto un bonsai,tanto che glielo regalo per Natale.
 

danielep

Florello Senior
Ciao, io la vedo dura, abito in campagna e giovani che fanno giardinaggio o orto non ne vedo:(.
.
Non generalizzerei, i giovani hanno ben altri orti per la testa!
Poi, con l'età, la famiglia che si forma , mettendo radici, alcuni si avvicinano alla natura nelle sue molteplici espressioni, altri coltivano interessi diversi.
Io sarei ottimista insomma :)
 

yeye27

Master Florello
Mannòh, le piante piaceranno sempre a tutti, ai giovani e ai meno giovani. Ma come scrive anche Danielep,è abbastanza scontato che da ragazzi si pensi più ad altro che non a curare un orto o un giardino. E che l'interesse si manifesti più avanti,quando si è più "grandi", quando si mette su famiglia e si ha la propria casa e il proprio spazio. Conosco giovani,tra i quali mio nipote, che studiano Agraria e non penso che rifiuterebbero un lavoro solo perché andrebbe svolto nell'ambito vegetale. In passato, qui sul Forum,interagivano tanti ragazzi con la passione per le piante e i fiori, compresa quella per le acquatiche:V
Io amo il verde da una vita,ma per me è naturale, in mezzo alla natura ci sono nata.:love:
:ciao:
 
Ultima modifica:

Waves

Master Florello
Io amo il verde da una vita,ma per me è naturale, in mezzo alla natura ci sono nata.:love:
:ciao:
Idem!! :) non potrei fare a meno senza, mi paiono così tristi gli alberelli nei marciapiedi, che vengono capitozzati ogni autunno. e poi la città, è così diversa dal mio modo di vivere normale... non credo di poterla sopportare più di tanto.. casomai un paesino.. sperduto e verde! :D
 

META

Giardinauta Senior
Personalmente concordo sul fatto che vi è un generale abbandono ma spesso anche perché giovani e non hanno ignoranza di cosa voglia dire il verde. Va detto che le città grandi o piccole non incentivano molto il verde,sempre più spesso si tolgono viali alberati solo perché 'costa mantenerli' senza considerare i benefici (a parte che ci sono specie che richiedono ben poco voledo). A scuola ai piccoli vien poco insegnato ad amare le piante e per i giovanotti se non è un app per il cellulare non se ne parla proprio. Le nuove famiglie purtroppo hanno anche volendo spazi sempre più piccoli tanto che ho conosciuto persone che,attenzione,NON AVEVANO MAI VISTO UN ORTO. Questa è la realtà che vedo io putroppo. Ad esempio se per tv,i particolare nel servizio pubblico,invece di tanti insulsi programmi facessero anche dei 'caroselli' di 10min ogni tanto con delle chicche sulle piante sarebbe oro. Mi tocca ammettere che molto vuole dire la pubblicità nel senso stretto del termine e quindi perché non sfruttarla? Mah...in ufficio un mio collega mi ha portato le piante del matrimonio perché ne lui ne moglie interessano,mezze malate le sto recuperando ma che tristezza però

META
 

Artep

Giardinauta
Io vedo la fascia di età 3/6 mediamente molto interessata a tutto ciò che è natura. Purtroppo quello che manca sono le occasioni di portare questi bambini nel verde. Vuoi x il personale, vuoi per la responsabilità, vuoi per la mancanza di aree verde nei pressi di alcune scuole cittadine, le passeggiate con la classe in mezzo a prati e boschi sono davvero un evento raro.
 

Picantina

Fiorin Florello
Noi con i bambini di terza organizziamo una giornata negli orti comunali tenuti dagli anziani. Imparano qualcosa piantano, seminano e poi torniamo a settembre per i risultati. Oppure invitiamo qualche nonno volenteroso che vuole insegnare a sistemare un pezzetto di giardino. Quest'anno sono venuti i nonni di seconda :)
 

Artep

Giardinauta
Che bello!
Nell'ultima scuola in cui ho lavorato, letteralmente arroccata su una collina fronte lago, uscivamo spesso per passeggiate, complice una strada molto agibile che attraversava il bosco e stradine asfaltate poco trafficate. È un'esperienza non da poco, abbiamo visto e raccolto pigne, Castagne, foglie e fiori di vario tipo, noci e ghiande. Poi nel camminare si avvisano i bambini dei vari "pericoli" (ortiche..rovi) e imparano a riconoscere le piante. Una splendida eccezione direi.

Invece al nido dove andrà mia figlia hanno l'orticello.

Io trovo molto educativo, al di là del trascorrere tempo all'aperto e conoscere il verde, vivere l'esperienza del premdersi cura di qualcosa, anche una piccola piantina.
Vedo i bambini generalmente entusiasti e molto orgogliosi del loro compito.
 

Crimson king

Florello
Personalmente concordo sul fatto che vi è un generale abbandono ma spesso anche perché giovani e non hanno ignoranza di cosa voglia dire il verde. Va detto che le città grandi o piccole non incentivano molto il verde,sempre più spesso si tolgono viali alberati solo perché 'costa mantenerli' senza considerare i benefici (a parte che ci sono specie che richiedono ben poco voledo). A scuola ai piccoli vien poco insegnato ad amare le piante e per i giovanotti se non è un app per il cellulare non se ne parla proprio. Le nuove famiglie purtroppo hanno anche volendo spazi sempre più piccoli tanto che ho conosciuto persone che,attenzione,NON AVEVANO MAI VISTO UN ORTO. Questa è la realtà che vedo io putroppo. Ad esempio se per tv,i particolare nel servizio pubblico,invece di tanti insulsi programmi facessero anche dei 'caroselli' di 10min ogni tanto con delle chicche sulle piante sarebbe oro. Mi tocca ammettere che molto vuole dire la pubblicità nel senso stretto del termine e quindi perché non sfruttarla? Mah...in ufficio un mio collega mi ha portato le piante del matrimonio perché ne lui ne moglie interessano,mezze malate le sto recuperando ma che tristezza però .

META
Sono d'accordo in tv tutto si vede meno che trasmissioni sul giardinaggio o su orti . La tv, con i programmi di cucina e diventata un ossessione stanno dappertutto.
 

njnye

Florello Senior
A parte che il concetto di "giovane" ormai si estende fino ai 45 anni... Ma da dove arriva questa percezione della disaffezione dei giovani per la natura e il verde? Secondo me va a molto a zone. A Milano da qualche tempo c'è una bella riscoperta del verde, i "radical chic" hanno fatto della natura, delle vacanze ecosostenibili e dell'alimentazione bio la loro bandiera. C'è stata una piccola rivoluzione culturale, perché ha spazzato via molti preconcetti sull'assenza di "valore" al verde. Fino agli eccessi dei terrazzi stile giardino pensile che diventano uno status symbol. Ci sono palazzi in cui tra vicini si combatte a suon di siepi (hanno pure il giardiniere che una volta a settimana sistema il terrazzo).
Risultato: se si confrontano le foto dei palazzi di Milano negli anni '80 con quelle attuali, stupisce che sia spuntato verde un po' ovunque. L'immagine di Milano come colata di cemento è, soprattutto in alcune zone (e non mi riferisco solo al blasonato bosco verticale e Gioia), sempre più lontana dalla realtà e sempre più stereotipata.
A Roma attendo di vedere come andrà il progetto del "chilometro verde", Corviale è il perfetto esempio di un certo modello urbanistico che speriamo di esserci lasciati alle spalle.
Tornando a Milano, questo ad esempio è uno dei palazzi di maggiore pregio (prezzo al mq a me ignoto perché vanno sempre in trattativa riservata):
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Il bosco verticale ha all'attivo vari premi internazionali (dai 7 ai 15mila euro al mq, ci sono anche molti giovani milionari che hanno preso casa qui):
bosco-verticale-uff-stampa-boeri-credit-boeri-studio-2.jpg


Vorrei sapere alla luce di quei prezzi cosa direbbe quel perfetto figlio degli anni '50 che qualche tempo fa con tutta la convinzione del mondo mi ha detto "a che serve seminare fiori, mica producono qualcosa...". Immagino possa dire la stessa cosa di una scultura di Michelangelo...
Boiate simili dagli adolescenti non ne ho ancora mai sentite, il ridurre tutto a un valore economico fortunatamente fa parte della vecchia scuola e i Millenians avranno tanti difetti ma di certo non questo...

Sul perché pochi giovani si interessano al giardinaggio mi verrebbe da indicare due cause: tempo e spazio. I giovani tendenzialmente non hanno né l'uno né l'altro. Finché non hai una casa tua è difficile mettersi a coltivare qualcosa. Se sei in affitto fare il nomade con le piante (per me che l'ho fatto per 4 anni con le mie piante carnivore) è abbastanza surreale. Non avrei mai potuto arrivare a 90 vasi continuando a cambiare casa (ed esposizione) ogni anno.
E se vivi ancora coi genitori magari hai altre priorità. Non è detto che la passione non esploda appena hanno la loro casa con terrazzo o meglio ancora il giardino.
Gli orti sono invece per me un discorso a parte: in città sono pochissimi e assegnati dal comune. Comprare un pezzo di terreno per fare l'orto è economicamente una follia, si fa prima ad abbonarsi a Cortilia. E anche volendo andare in perdita, niente da dire se si piantano alberi da frutto, ma con gli scandali che ci sono stati in alcune zone per i rifiuti tossici interrati, a coltivare una zucchina o un pomodoro ci vuole coraggio.
Oltre allo spazio disponibile, torniamo sempre al discorso tempo: è la classica attività che puoi fare se hai tempo da dedicare costantemente e chi lavora non ce l'ha (e lavoreranno a lungo perché la pensione è un miraggio).
Concordo che oggi il fervore ecologista è un po' calato rispetto al passato ma ha portato i suoi frutti. Ora si cerca di mantenere o consumare meno verde possibile.
Questo ad esempio è un centro commerciale:
22_00.jpg


Riguardo alla conoscenza della natura, se guardo al mio caso specifico in famiglia non ho avuto chissà che insegnamenti, a parte quello di rispettare tutte le forme di vita (cosa non scontata). Però avevo a disposizione tantissimi libri. Tra quelli c'erano due enciclopedie, degli uccelli e dei mammiferi, che erano diventate le mie letture preferite. Ancora oggi quando qualcuno confonde uno storno con un merlo o non sa distinguere un passero maschio da uno femmina inorridisco. Ecco, secondo me rispetto al passato oggi, grazie a Internet e al digitale terrestre, ci sono molti più programmi e strumenti che la mia "me" bambina avrebbe potuto usare per informarsi. E non è vero che non ci sono programmi in tv sul giardinaggio, c'è Pagani, Sky ne ha vari che se non erro periodicamente trasmette anche in "chiaro" (Il giardiniere, Giardini da incubo, giardinieri in affitto, Paint your life aveva dedicato una puntata che avevo visto al rifacimento di un terrazzo...). Poi è ovvio che i programmi di cucina sono di più, ma il pubblico è ovviamente più esteso (chiunque cucina) e il format più avvicente. Ma non sono diminuiti rispetto al passato, anzi, sono aumentati. Quando ero piccola io i canali erano 8 e su uno c'era "Non è la Rai" tutti i pomeriggi, non so se ho reso l'idea...
 

Artep

Giardinauta
Anche il mio terrazzo era una giungla. Ora abbiamo un sacco di prato e non c'è mai fine ai lavori
 
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