Manidiforbice ha scritto:
ma se tu parli di persona piena, allora le due cose non possono stare assieme, la pienezza presuppone la scoperta dell'intimo, e se scopri l'intimo non puoi essere davvero"felice" (questa parola continua a non piacermi).
La vera felicità è sinonimo di incoscenza di non pensiero,
Parere personale s'intende!
Ecco, è sul tuo primo postulato che non ci troviamo concordi.
Hai ragione comunque sull'inattendibilità della parola.
La vera felicità è sinonimo sì di non pensiero, ove è la mente a regnare, su questo siam daccordo, ma non sull'incoscienza, questa per me, porta dritta dritta nelle braccia della disperazione.
Quando scendi dentro, profondamente e diventi consapevole esci dal vortice, non ti domina più niente, tutto quello che prima aveva valore viene riconosciuto come corpo estraneo, qual'è.
Il dolore porta a sè sempre, se capito.
Come a livello fisico segnala un problema, lo fà anche su altri livelli, poi la terapia può essere azzeccata o meno, dipende dall'analisi e dall'azzeccare nei sintomi che spesso sono solo tali, quando il problema è diverso.
Un po' quello che spiegavo nel tread sulla rabbia.
Se una persona per strada o anche un mio amico, mi dice scema, spetta a me, se mi conosco sapere se è vero.
Potrebbe esserlo e allora non v'è motivo per cui arrabbiarmi o forse, è solo la sua percezione di me e di nuovo non v'è motivo per la rabbia, v'è motivo di preoccupazione se mi offendo.
Mi identifico in cosa? Nella sua percezione? Nella parola scema?
Posso accettare di comportarmi a volte da scema, a volte no, ma se anche fosse vero, io sono la mia capacità intellettuale?
Quante sono le idee che ingabbiano l'uomo? Io sono Italiana, un par de *****, io non sono italiana, sono nata in un territorio che qualcuno chiama in questo modo.
Un uomo prigioniero viene finalmente riportato in patria, quando i suoi genadrmi gli dicono, sul crinale del monte: 'ecco sei giunto a casa', il prigioniero esclama: 'oh sì, lo sento, io sono .... , sono tornato a casa, ora mi sento bene'.
I quel momento arriva una telefonata ad un gendarme, e questo poi dice: ' ci siamo sbagliati, il confine è lontnao di altri 50 km, siamo ancora ella nostra Patria'.
E così, un sacco di altre cose, ad un sacco di cose siamo legati, a tantissime schiavi, di fondo alla mente e alle sue idee, senza dubbio alcuno che scavi, pronti spesso a uccidere per idee che poi prendono forma e diventano realtà, nonostante queste si basino sul niente.
Allora è vivere nell'incoscienza il problema, non nella consapevolezza, quando apri gli occhi e ti accorgi delle illusioni, delle idee assurde trasformate in realtà effettive, ti svegli ohh se ti svegli!