:astonishe Non è che qui si sostenga la tesi faziosa che "cartone animato giapponese =bambino psicolabile", ma mettere tutto nel calderone e darlo in pasto ad un bambino pensando semplicemente che "non è un deficiente" è l'esagerazione diametralmente opposta. Tra i due estremi c'è la posizione equilibrata che prevede che un bambino, ci piaccia o no, ha meno difese mentali, meno capacità di interpretare le cose ed ha, rispetto all'adulto che media con l'ironia, l'esperienza e la razionalità ciò che vede, un approccio prevalentemente emotivo con le cose, meno difese, oltre ad una spiccata e naturale tendenza all'emulazione:storto: .
Al bambino, quindi, vanno proposti programmi divertenti e vivaci, teneri e romantici, giapponesi, finlandesi o australiani non ha importanza, nei quali possa trovare messaggi positivi, la rassicurazione per superare timori a cui non sa dare nome, dei valori.
Io non ce l'ho con i giapponesi ma con la proposta di storie troppo violente, fatte di personaggi orrendi, deformi e aggressivi:squint: . A scuola, quotidianamente, ne vediamo di tutti i colori, nelle azioni, i discorsi, i disegni, ci sono mostri, fumo che uccide i personaggi, ci sono angosce, i bambini sono sempre più violenti e si danno nomi di quei personaggi (e dei vari atleti del wrestling, mi si permetta...).
:flower:
Al bambino, quindi, vanno proposti programmi divertenti e vivaci, teneri e romantici, giapponesi, finlandesi o australiani non ha importanza, nei quali possa trovare messaggi positivi, la rassicurazione per superare timori a cui non sa dare nome, dei valori.
Io non ce l'ho con i giapponesi ma con la proposta di storie troppo violente, fatte di personaggi orrendi, deformi e aggressivi:squint: . A scuola, quotidianamente, ne vediamo di tutti i colori, nelle azioni, i discorsi, i disegni, ci sono mostri, fumo che uccide i personaggi, ci sono angosce, i bambini sono sempre più violenti e si danno nomi di quei personaggi (e dei vari atleti del wrestling, mi si permetta...).
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