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Gli esami non finiscono mai....

B

bobino

Guest
Intendi dire che se uno raccoglie tantissimi documenti deve avere un giudizio migliore di quello che ne ha trovato 1?
Premetto che devo scappare perchè stamani ho esami con il prof. e ci sono 50 ragazzi. Ma intanto tento di rispondere brevemente, poi riprendo stasera.

Intanto è colpa mia, perché ti ho sviato inconsapevolente con la storia dei 1600 documenti. Ma a volte, confesso che mi prende il panico. Non pensavo di trovarne si tanti e li sto collegando tutti e interpretando tutti. Saranno racchiusi in un cd rom per essere così meglio fruibili. E il cd rom lo sto facendo io. Solo la passione, e l'amore per la ricerca ti fa fare queste cose. Lo confesso. fino a che farò questo lavoro lo amerò con tutta me stessa. L'amore muove tante cose. E tutti i lavori sono rispettabili e importanti e faticosi fino a che rispettano la dignità umana. Voglio dire che non mi sento brava, né intelligente, nè superiore ad altri, anzi.
Allora vediamo se riesco a risponderti, perché non ho ben capito il punto che mi vuoi chiedere.
Tutto dipende da come interpreti il documento e da cosa vuoi farne.
Se vuoi fare un repertorio, se lo scopo della tua tesi è questo, e lo scopo è stato raggiunto ok. Se il documento che hai trovato è sconosciuto, inedito, ha la forza di ribaltare da solo teorie consolidate, ok. Se accumuli documenti su documenti, ma NON gli dai un peso critico, non li interpreti e constestualizzi.....allora è fatica sprecata. Ma sarà il corpo docente, che vigila continuamente sulle tesi di dottorato a dirti che stai sbagliando strada, e che devi reiniziare daccapo trovando, magari un altro argomento o indicandoti un altro punto di vista.

Ok, riprendo stasera. Devo scappare.
ciaoooooo, buona giornata a tutti.
:love_4:
 

ciaseta

Florello Senior
ti ammiro molto

perchè ti dedichi anima e corpo ad una cosa che ami e che comunque è al tempo stesso molto difficile e irta di difficoltà...
è un mondo a me sconosciutissimo e strano e me ne stai aprendo uno scorcio dal quale "sbirciare" un pò.
grazie!
 

seya

Master Florello
seya trova tutto molto molto interessante antonella.

si sente anche molto molto ignorante, però alquanto stimolata.

la cosa che mi ha colpito di più è la tua passione nel voler conoscere e capire il carattere , lo stile di vita e le passioni degli artisti.
io ho studiato per diversi anni storia dell'arte, avvicinandomi alle tele, ai quadri, ma non solo , anche alle sculture, ai rosoni, alle vetrate, alle decorazioni delle stoffe, ai broccati, avendo studiato come stilista di moda ci hanno volutamente sensibilizzate su ogni forma di arte, incentivandoci in tutti i modi ad esprimerla.
il primo anno l'ho vissuta in modo un pò forzato, devo dire, avevo un prof un pò strunx....e lo odiavo a morte, era un maschilista del cappero, poi è arrivata la mia prof preferita...e tutto è filato liscio....mi sono dedicata allo studio come non mai....premetto che sono sempre stata indisciplinata anche a scuola....:rolleyes: quindi se mi piaceva il prof e sapeva stimolarmi senza obbligarmi a seguire dei canoni comportamentali precisi,studiavo, altrimenti stavo semplicemente attenta in classe e mi bastava quello per capire (disegnavo sempre, sembravo non ascoltare e quando mi interrogavano rimanevano con un palmo dal naso, se una cosa mi piaceva me la ricordavo molto bene, anche nei particolari, ma non sono mai stata una cima.....trooooppo pigraseya e poco intelligenteseya).
leggendoti mi fai ricordate tante cose dimenticate....certo il mio ambiente era ben diverso dal tuo, ma me lo ricordi, e sento tanta nostalgia...
penso che in questo momento, con la testa presa da mille altre cose, ho perso tanto di quei tempi, mi sentivo senz'altro più viva e incuriosita dalle cose che non conoscevo.....mi si apriva un mondo tutto diverso, una dimensione dorata dove la conoscenza ti portava lontano....

non so se mi sono espressa bene. rileggendomi penso di aver scritto la metà di ciò che sento dentro, e mi fa incavolare questa cosa, vorrei essere molto più eloquente....ma oggi non riesco a girare bene la ruota e non posso comprare le vocali....:D
 

Silvia

Maestro Giardinauta
Le foto sono stupende e le spiegazioni che dai sul tuo lavoro davvero affascinanti. Ah se avessi 30 anni di meno! Ti invidio (in senso buono naturalmente) perché studiare ciò che davvero interessa è secondo me uno dei più grandi piaceri. Ciao!
 
B

Baloo

Guest
Bobino...scusa non per essere una rompi...ma devo precisare che gli assegnisti non prendono piu' 12.000 euro annuali ma dal febbraio 2004 il ministero ha elevato i limiti (era ora) portando il minimo a 16.138 con una piccola ritenuta del 6% (gestione separata) INPS....in soldoni...un titolare di assegno di ricerca percepisce 1.260 euro circa al mese....più di un ricercatore non confermato.
per questo di aspetto per un assegno.....quando concludi il dottorato!!
Saluti :) :) :)
 

elleboro

Florello
Baloo,
ciao. Quando Bobino avrà finito di raccontarsi (e ne avrà per un bel po', spero) chiederemo a te di fare altrettanto, così sarà come prndere un segmento del suo racconto ed entrarci e vedere il problema dall'altra parte della scrivania. Io trovo che questi racconti sono di un intresse e n o r m e e vedo che non sono la sola a pnsarlo. Spero proprio ch anche tu accetti di parlarne.
 
B

bobino

Guest
Baloo

:eek: :bigeyes: :froggie_r :froggie_r :froggie_r
mi fai sognare....... :slow: :love_4: :love_4:
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
E qui iniziamo a conoscerci veramente :)Dopo bobino/Antonella ecco Baloo, anche lei appartiene al mondo universitario :)

Devo dire che volevo partecipare a questa discussione, vedendo le molte domande fatte da Elleboro :), ma trovavo giusto che fosse bobino a rispondere, era essendo lei la parte interessata; e, dove dire che se è stata grande.
Dai suoi racconti traspare con quanta passione si dedichi alle ricerche e a trasformare in qualcosa di fruibile anche agli altri.
La mia esperienza con i docenti universitari è limitata alla gestione delle loro carriere ed all'espletamento dei concorsi, dagli assegni di ricerca fino ai professori ordinari.
Non era facile trattare con i docenti universitari, quando sono entrata io all'università, tutti si consideravano baroni, soprattutto i borsisti, ma con il tempo, ero riuscita a portare un po' di umanità in quel lavoro, che altrimenti era sterile.
Ci sono stata per ben 32 anni all'università e sono contenta di quello che ho costruito, anche se ora, dopo che me ne sono andata, tutto è cambiato, ma probabilmente è giusto così :)
 
B

bobino

Guest
...nonna Genoveffa

Cara Emanuela, permettimi di fare la nonna Genoveffa.
Secondo me questa università italiana, è qualcosa di incomprensibile. Della serie non capisco, ma m'adeguo.
Ti elenco i punti che non comprendo:l'aumento giusto degli stipendi degli assegnisti di ricerca (ma con quali fondi se si taglia continuamente la ricerca?) :storto:
Le lauree brevi (ma a che servono se i ragazzi poi vanno nelle specialistiche, cioè il 3+2 ?)
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Le semestralizzazioni dei corsi, vale a dire prendere l contenuto di un corso annuale, ficcarto in un semestrale che poi in realtà sono due mesi e mezzo di lezione frontale
Il conteggio dei malefici CFU cioè crediti formativi universitari cioè condensare una preparazione che dovrebbe essere alta (d'altra parte altrimenti l'università a che serve?), in ore-uomo.
Lo so , sto parlando arabo e me ne scuso. L'università vecchio stampo con i suoi corsi annuali (che rispettavano l'effettivo e oggettivo tempo di apprendimento di un cervello umano) era più umana, appunto.
Le tesi di adesso sono di 60 pagine al massimo. E' vero le nostre erano immense, ma permettevano di svolgere l'argomento in maniera lineare. Stava alla passione dell'individuo, e alla sua voglia di abbreviare i tempi, sempre che non abbia avuto da combattere con i tempi delle biblioteche.
Se con questa riforma volevano scuotere il corpo docente....non ci sono riusciti. Nel mondo, il professore che non si vede ci sarà sempre, quello che segue troppo lo stesso, quello che è severo pure.
PUrtroppo questa riforma è proccupante, perché a monte la scuola non prepara più i ragazzi, nonostante la buona volonntà e l'ottima preprarazione degli insegnanti.
Ieri ho fatto esami. Ho meglio ho assistito il professore agli esami. Ma perché la maggior parte dei ragazzi non ha la curiosità? Perché si passa dal giovane concertista che ovviamente ci mette anima e corpo, al chi si spacca la testa e alla fine un risultato lo ottiene a chi prova l'esame e ti guarda male quando gli dici che la preparazione è insufficiente?
Eppure oggi le ledicole sono tracolme di cd a poco prezzo con ottime esecuzioni. La radio trasmette musica classica, la tv, raramente, anche. E poi in internet
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ci sono interi portali che hanno tutto il repertorio a gratis, senza parlare delle informazioni che puoi ottenere. Sembra insomma che fare l'università sia diventato un passatempo, non una scelta ponderata.
La nonna genoveffa ha finito,
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.....va a farsi un latte caldo visto che è a letto con un mal di gola e un raffreddore immenso.....
:love_4:
 
B

bobino

Guest
....chiosetta

Piccola chiosa. Sapete, la vecchiaia..... ;)
Io sono fortunata. Vivo in un dipartimento dove la parte non docente è meravigliosa, specie con noi dotorandi. Tipo famiglia. Le segretarie hanno tutto: l'acqua, il cioccolatino, la pasticca per la febbre, una parola gentile.
E' vero che i borsisti tendono a avere l'aria baronale. Da noi ce ne sono, ma i fiorentini sono maestri nello smontare le arie. I "vaiavaiavaia" o il "senti nano", sono all'ordine del giorno. E poi si sbaglia tutti, specie all'inizio, vi racconterò, se ne avrete pazienza, dei miei primi giorni, da urlo, pensavo di essere caduta in una lavatrice nel bel mezzo della centrifuga.
La nonna Genoveffa va a fare la calza..... :Saluto: :love_4:
 
Ultima modifica di un moderatore:

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Come ti capisco, era proprio quello che intendevo dire quando ho detto che ho cercato di portare un po' di umanità in quell'ambiente altrimenti tropo freddo, convinta che cordialità e gentilezza non fossero sinonimo di servilismo, m che fossero il nuovo volto della professionalità ;)

Purtroppo la cosa non era condivisa da alcuni miei colleghi, i quali non gradivano la continua presenza dei docenti e non solo, che venivano spesso nel mio ufficio anche solo per un rapido saluto e per fare due chiacchiere, cmq alla fine quando me ne sono andata, le cose sono tornate come prima, contenti loro.

Dopo questa premessa, cara zia Genoveffa, ti posso cercare di dare una risposta alla tue domande; dal 1989 sono stata in Senato Accademico come rappresentante dei lavoratori, non avevo diritto ad intervenire, ma intervenivo ugualmente dopo aver chiesto al Rettore il permesso....

Quanto tu chiedi: laurea breve, semestralizzazione degli esami, ecc. è stato il risultato di anni di discussioni sul come poter eliminare il permanere degli studenti all'interno dell'università, per decenni.
Nell'Università dove ho lavorato (Architettura), dove il corso di laurea è di 5 anni, i ragazzi rimanevano dai 7 ai 10 anni e forse più, c'erano molti fuori corso, e questi si presentavano ogni tanto e pagavano, a detta dei docenti presenti in Senato Accademico, troppo poco per il disagio che creavano all'Università.
L'aumento delle borse per gli assegnisti, sono normale amministrazione, probabilmente sono arrivati quando si è concluso la prima o la seconda serie di assegni di ricerca, ed ovviamente prima di bandire i nuovi devono aumentare almeno dei dati Instat gli assegni, e cmq è un gioco politico prova a contare quanti sono i titolari di assegno di ricerca e pensa il riscontro positivo che avrà il governo per questo piccolo esborso ;)
 
S

SPIKA

Guest
.....:eek: ....Bobino ma è affascinante sentire quello che fai....scusa mi puoi specificare l'indirizzo del tuo dottorato anche se qualcosa ho intuito? E' comunque bellissimo sentire parlare qualcuno con così tanta passione del proprio lavoro..questo è sentirsi realizzati!!!!

ciao e continua a raccontarci baci:love:


P.S. Ho appena letto un libro (dello stesso scrittore del Codice da Vinci) dove viene descritta la Biblioteca del Vaticano con i suoi preziosi e antichi inediti manoscritti.....ti ho immaginata lì :)
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Quello che dici è vero, molto spesso ci si domanda come mai gli studenti non dimostrano interesse per quello che studiano, ma penso che l'amore per lo studio, non si trova solo dentro di noi, molto spesso veniamo contagiati, il portatore sano può essere un genitore, un parente, un insegnante.

Spessissimo gli studneti non sono liberi di scegliere di studiare la materia per i quali sono più partati, dalla volontà dei genitori, dalla scelta degli amici e la conseguente paura di trovarsi fuori casa da soli.
In pratica la responsabilità prima è dei genitori, che non crescono i loro figli come persone libere, ma questo discorso si fa lungo e rischia di portarci fuori strada :)
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Emanuela ams ha scritto:
In pratica la responsabilità prima è dei genitori, che non crescono i loro figli come persone libere, ma questo discorso si fa lungo e rischia di portarci fuori strada :)
Sì ci porterebbe fuori argomento e, soprattutto, sarebbe un discorso molto lungo.
Il fatto è che essere genitori è facile, fare i genitori è D I F F I C I L I S S I M O.
 
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