kiwoncello
Master Florello
bobino ha scritto:Prima di tutto un grazie a tutti voi, per la vostra vicinanza. :love_4:
Kiwoncello ho l'impressione che tu sia stato un "barone" illuminato. si perché esistono sostanzialmente di due tipi: quelli di cui si sente parlar male e quelli che hanno l'anima didattica, il saper vedere in lungimiranza le potenzialità dei più giovani.
E' vero che è sudore, sangue e lacrime. Quest'ultime tante, perché gli ostacoli ci sono sempre e non si ha mai l'impressione di accontentare tutti. Volete un esempio dal vivo? Fresco fresco? Bene oggi sono rimasta a casa a scrivere la tesi. Mi sono svegliata bene e con l'intenzione di completare un paragrafo e mentre spalmavo la marmallata sul pane stamani, in testa rifacevo il percorso mentale dei concetti che dovevo scrivere, virgola dopo virgola. Dovevo avvertire anche la segreteria che il prof. non faceva ricevimento causa influenza, così ho scritto un email alle segretarie e poi giù a capofitto nei miei pensieri. Fantastico, una giornata a scrivere a casa, tra le piante, con una bella giornata soleggiata e con Bach in sottofondo. Mi sentivo Woody Allen mentre scriveva la sceneggiatura di un film. Ma poi ...SBAM! MI chiama il prof. Nessuno aveva letto l'email, nessuno aveva messo il cartello, ma non era venuto nessuno per fortuna. Dieci minuti di parte..... :martello: :martello: :martello:
Voi direte: e piangi solo per questo? No, è che magari dopo una settimana a far esami, a far moduli, a far di tutto senza toccare la tesi, speravo di aver fatto tutto....
Non si finisce mai di imparare. Vatti a fidare dell'email.....
P.S. Ovviamente è solo un esempio, e scemo per giunta, ma credetemi, a volte si ha l'impressione di essere dentro a una lavatrice con una centrifuga che non finisce mai. Ieri un mio collega ha pianto perché non era stato scelto per andare a un convegno. forse siamo tutti da neuro :crazy:
Buona notte a tutti, io torno alla tesi, (la segreteria è chiusa.... :lingua: ), sogni d'oro :sleep2:
Cara Antonella,
spenderò soltanto poche parole per evitare il rischio di diventare autocelebrativo o, peggio, autoincensante. Ti dirò soltanto che ho dedicata la mia vita alla ricerca scientifica svolta anche per anni negli U.S.A., non ho mai fatte marchette ed ero sempre a disposizione degli studenti, laureandi, specializzandi eccetera, sabato e domenica compresi. Quando mi sono ben reso conto che la ns università stava diventando per livello e concezione nulla di più che una scuola secondaria superiore, che dilagava la mediocrità ed il sindacalismo, che la mia vita era fatta ormai quasi esclusivamente di esami, lezioni, riunioni, stesura di progetti di ricerca, lasciando poco tempo per lo studio ed appunto per la "buona" ricerca me ne sono andato pur essendo al massimo della carriera e con un buon nome internazionale. Preferisco fare giardinaggio ed olivicoltura.
Lacrime e sangue sì: se uno inizia questa carriera non per vivacchiare ma per procedere e lasciare un segno deve prepararsi a fatiche improbe e privazioni sia finanziarie che personali, coinvolgendo coniuge e figli eventualmente. Deve essere preparato a cambiar sede, perdendo la vicinanza di familiari ed amici, deve prevedere il fatto che in fin dei conti non tutti poi eccellono ecc. Dulcis in fundo, deve anche essere dotato di una robusta dose di diplomazia sapendosi muovere fra iene e pescecani non necessariamente di rango elevato: io ad es. ne ero privo da giovane ma gli eventi me l'hanno fatta ben imparare.
Concludo rinnovandoTi i miei auguri!
kw