Walnut ha scritto:
Caro Cyber,
aggiungo che non c'è terreno più spinoso di quello che hai citato. Tu la fai semplice, niente di più facile, mentre proprio nel sesso e in generale nel rapporto con gli altri si nascondono i complessi più profondi e le paure più recondite.
Poi oggi che tutto gira intorno a quello (dalla pubblicità dell'auto al paio di calze).... hai voglia togliere maschere e schemi!
C'è un motivo per cui ho iniziato da quello...
ed è proprio perchè è quello che suscita le principali riflessioni e magari riesce a tirare fuori alcuni commenti che possano andare al di la di idee pre-confezionate
k07:
Io credo che la concezione di ciò che sia giusto e sbagliato si formi all'interno di 3 sfere concentriche: la famiglia (che ti insegna i valori fondamentali), la Società in cui vivi (che ti pone di fronte ai modelli ed alle aspettative) e la società mondiale (che ti pone di fronte alla sofferenza ed alla riflessione interiore).
Il carattere e quindi le linee di condotta etiche di ciascun individuo si formano tramite l'incontro e lo scontro di queste tre realtà...
Nessuna può prescindere dalle altre... l'educazione del genitore non è in grado di contrapporsi da sola alla società ed al mondo, la società non è in grado di imporsi sull'educazione dei valori fondamentali, ed il mondo non è in grado di sopperire alle mancanze create dall'eventuale assenza dei primi due elementi...
Credo che la mentalità dell'individuo sia più aperta (e quindi più incline ad accettare comportamenti e abitudini diverse dalle proprie) tanto più sono grandi le tre sfere... Se i genitori sono stati energici nell'impartire i valori, se la società è stata in grado di guidare la formazione dell'individuo e se l'individuo è stato in grado di confrontarsi con una fetta considerevole di mondo, allora la persona avrà idee di "giusto" e "sbagliato" molto ampie...
Talmente ampie da abolire il concetto stesso di giusto e sbagliato, talmente ampie da riuscire a vedere le situazioni come "esterne" al se e quindi giudicarle con lucidità e non con passione...
Ed ecco l'individuo in grado di comprendere che i concetti stessi di "giusto" e di "sbagliato" non sono universali, ma vanno ponderati sulla singola circostanza, vanno analizzati in base alle persone coinvolte, alle culture, alle epoche, alle società...
è il tipo di cultura che (come nel mio caso specifico) arriva a non essere nemmeno omocentrica... le considerazioni di giusto e di sbagliato vengono viste "esterne" all'uomo, volte ad una realizzazione diversa...
D'altro canto, più piccole sono queste sfere, più piccola è la flessibilità che l'individuo sviluppa nel mettere in dubbio se stesso.
Se i valori non vengono impartiti con forza dalla famiglia (o se i valori sono limitati al perseguimento di un singolo obiettivo e non alla realizzazione di se stessi, qualunque sia il cammino da intraprendere), il bambino si vedrà sopraffatto dalla società che lo investirà come un fiume in piena trascinandolo sulla superfice della vita, senza permettergli di andare al di sotto di essa, e come conseguenza avrà un rifiuto per il mondo, per il diverso, non saprà mettere i dubbio in se stesso, e quindi non saprà porsi le dmande giuste, dando origine a visioni ristrette di ciò che è "giusto" e "sbagliato"...
non più "universalmente giusto e sbagliato" ma giusto e sbagliato per me, che divento in quel momento fulcro intorno al quale ruota la mia visione del mondo...
questo porta a comportamenti come l'intolleranza, la xenofobia, il rifiuto a priori del "diverso" giudicato come "sbagliato" o "immorale"...
in un modo di pensare così omocentrico (o meglio ancora egocentrico) non c'è posto per la natura, non c'è posto per nulla che non sia la soddisfazione dei propri bisogni...
non permette di pensare in senso critico al proprio ruolo nel mondo, al proprio ruolo nella natura... e di logica conseguenza, non riuscendo a capire che il mondo non è stato progettato a misura di uomo, non riescono nemmeno a capire che le regole dell'uomo (e nemmeno quelle dell'UOMO in senso lato, ma della loro specifica società) posono essere elastiche ed abbracciare una moltitudine di sfumature diverse...