Sono corrette entrambe le cose, bisogna vedere quello che è realisticamente possibile e utile fare.
Sicuramente il bordo che fa la diga è un problema macroscopico, su cui lavorerò in modo progressivo. Non c'è alcun tipo di ristagno da nessuna parte, se non ai due estremi dove porta la pendenza.
Poi è anche vero che il terreno non drena in modo eccezionale: questo avviene perché solo i primi 15 cm drenano bene, mentre la parte sottostante sarà in prevalenza argillosa. Inoltre da quel lato dopo la siepe c'è un muro a strapiombo, perché c'è il corsello dei box più in basso, quindi il viaggio dell'acqua si ferma poco dopo la zona fotografata.
Visto che c'è una zona verso cui defluiscono le acque, ovviamente l'ideale sarebbe renderla più drenante del resto, ma non sono sicuro che modificare sostanzialmente la situazione sia semplice. Si tratta di far drenare a un pezzo di 5 mq l'acqua raccolta da 50 mq in pochi minuti, dato che durante gli scrosci intensi rimane quasi tutta in superficie e scorre secondo gravità. Dovrei andare ad agire in modo rilevante in profondità (da 15-20 cm in giù), perché la parte sopra è già buona (già testato l'asciugamento post-pioggia normale con l'igrometro), e questo complica di molto la faccenda per vari motivi.
Ho tempo fino a primavera per farmi venire in mente qualcosa, finora tutte le idee mi sono sembrate più onerose dei benefici reali che potevano portare. Mettere anche tutta sabbia per una profondità lavorabile a mano non sono sicuro risolverebbe il problema. Al limite sono disposto anche a togliere il bordo (o tagliarne via la parte verticale), qualora le varie aperture non fossero sufficienti.
Ribadisco che senza bordo e con tutto il terreno argilloso non si è mai verificato nulla del genere, perché l'acqua superficiale poteva scolare in giro.
Inoltre la situazione ora è peggiorata molto dal fatto che nella zona c'è quasi terra nuda compatta e rullata, parecchio terriccio fine, semi e piantine galleggianti che fanno da tappo.