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Erbe spontanee commestibili

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Taraxacum officinale ( Tarassaco,dent de can, pissicani, dente di leone, piscialletto, denti di liuni)
Usi in cucina
Le foglie crude in insalata,o cotte in minestre, zuppe e torte salate, i capolini nn ancora dischiusi possono essere conservati in salamoia o sottaceto utilizzati come i capperi.
Curiosità. Il pappo, noto come “soffione” rappresenta il gioco di intere generazioni di bambini: soffiato verso il compagno di giochi, indicava il numero di bugie da questo dette.

 
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Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Uruspermum daleschampii ( Buonuomini, lattifigio,radicchione selvatico, cazzabuotti )
Usi in cucina.
Sempre cotta, nei misti, per zuppe e minestroni
Curiosità.In Toscana viene chiamata anche borsa chiusa, in quanto, dopo il taglio, inarca le fogli verso il centro.

 
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Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
scusa ma te hai mangiato anche il ruscus aculeatus (pungi topo) xchè mi sembra abbastanza amaro.
Prima di margiarlo lo prebollisco, e poi lo cucino. cosi perde lun pò di amaro..per me la sua morte e farci il risotto..con tanto parmigiano.
Complimenti...3D molto interessante!!!Posso aggiungere il luppolo???Da noi in primavera si raccolgono i nuovi getti x farli in friittata oppure al tegame accompagnati dalle uova!!!ciaooo
http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/luppolo.htm
Ciao Lore.l
Ti ringrazio, certo che puoi, questo 3D e fatto apposta perche tutti danno il suo contributo..
Ps. nn mangiare troppo luppolo..perche tende ad addormentare:lingua: tutto...ma proprio tutto:D
Massimo
 
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Commelina

Master Florello
grazie Massimo.... che post interessante........... ho imparato parecchi nomi scientifici di erbe che raccolgo ma delle quali conoscevo solo il nome dialettale. Una bella lezione di erbe spontanee!!
Spero che tu vada avanti con questo post per mettere qualche altr erba - Grazie ancora :)
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Humulus lupulus - Luppolo - Piemont. Lavartis

Complimenti...3D molto interessante!!!Posso aggiungere il luppolo???Da noi in primavera si raccolgono i nuovi getti x farli in friittata oppure al tegame accompagnati dalle uova!!!ciaooo
http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/luppolo.htm

:DCiao Lore,
bella idea, qui nella bassa i Lavartis sono una delle erbe più ricercate, anche se ora è ancora un po presto. e se permetti, aggiungo un paio di fotine, tanto per chiarire meglio cosa si raccoglie:

DSCF4677-1.jpg




DSCF4784-1.jpg



Il luppolo è maschio e femmina. La femmina è quella che vedete nelle immagini, cioè col gambo quasi nero e bello grosso, ed è quello buono. Il maschio è molto magro tutto verde e molto duro,
da scartare.

Ciao
:Saluto:
 
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pluteus

Esperto di piante spontanee
Aruncus dioicus (barba di capra - asparago montano)

Ciao T,
Bella idea, ci voleva proprio, ora che la stagione volge alla primavera, un topic come questo sarà molto utile e benvenuto.
Per me sai che è un invito a nozze! Sicome bazzico molto di più la montagna che la pianura sarei più orientato verso le erbe spontanee prealpine ed alpine.
Vorrei iniziare con un contributo classico, una delle primiie che si raccoglie quando i bucaneve ed i crocus sono appena sfioriti, i denti di leone e le daphne mezereum sono in piena fioritura: parlo dell'

Aruncus dioicus, o barba di capra, asparago di monte, erba di S.Giovanni, nella mia vallata gli asparagi di monte li chiamamo broucaieux. o 'spars salvaig.

Appartiene alla famiglia delle rosacee ed è l'unica varietà del genere Aruncus presente in Italia

Si mangiano i turioni appena nati che si cucinano come gli asparagi.

Crescono su tutto l'areale prealpino ed alpino, dai 600 mt. ai 1200 mt circa se ha nevicato molto vengono più belli e più buoni. Se l'inverno è stato siccitoso meglio lasciar perdere.

Eccoli qua:


DSCF5013-1.jpg






lll
DSCF5014.jpg


Il raccolto

DSCF4793.jpg




La pianta in fiore:


aruncusdioicus.jpg


A me piace da impazzire!!!

Ciao

:Saluto:
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
grazie Massimo.... che post interessante........... ho imparato parecchi nomi scientifici di erbe che raccolgo ma delle quali conoscevo solo il nome dialettale. Una bella lezione di erbe spontanee!!
Spero che tu vada avanti con questo post per mettere qualche altr erba - Grazie ancora :)

Grazie Commy,
Ho ancora qualche foto di erbette:) spero che anche tu invii qualche scheda..va bene anche con il nome dialettale:)
un salutone
Massimo
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao T,
Bella idea, ci voleva proprio, ora che la stagione volge alla primavera, un topic come questo sarà molto utile e benvenuto.
Per me sai che è un invito a nozze! Sicome bazzico molto di più la montagna che la pianura sarei più orientato verso le erbe spontanee prealpine ed alpine.
Vorrei iniziare con un contributo classico, una delle primiie che si raccoglie quando i bucaneve ed i crocus sono appena sfioriti, i denti di leone e le daphne mezereum sono in piena fioritura: parlo dell'

Aruncus dioicus, o barba di capra, asparago di monte, erba di S.Giovanni, nella mia vallata gli asparagi di monte li chiamamo broucaieux. o 'spars salvaig.

Appartiene alla famiglia delle rosacee ed è l'unica varietà del genere Aruncus presente in Italia

Si mangiano i turioni appena nati che si cucinano come gli asparagi.

Crescono su tutto l'areale prealpino ed alpino, dai 600 mt. ai 1200 mt circa se ha nevicato molto vengono più belli e più buoni. Se l'inverno è stato siccitoso meglio lasciar perdere.

A me piace da impazzire!!!

Ciao

:Saluto:

ciao Pluteus,
Speravo che anche tu contribuivi, ti ringrazio, bellissime schede descrittive, e fotografiche.cosi almeno abbiamo le erbe di pianura e di montagna..spero che tu nn ti fermi qui..
un salutone
Massimo
 
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pluteus

Esperto di piante spontanee
Scabiosa

Ciao T,

In effetti non è che ne abbia tantissime di foto di erbette perchè non avrei mai pensato di doverle fotografare. Vorrà dire che rimedierò a partire dalla prossima primavera.

Aggiungo qui un'erba molto buona che si trova a partire dai 600 mt. in su (parlo sempre delle mie zone) e che si raccoglie da fine marzo in poi, fino a quando non spunta lo stelo florale come al solito, dopodichè diventa coriacea ed assolutamente sconsigliabile.

Si raccolgono le rosette che si consumano cucinate in vari modi, prevalentemente in umido nei misti di erbe.

Versione primaverile
DSCF4786.jpg


Versione autunnale
DSCF4451.jpg



Infiorescenza

Scabiosa20dei20campiKnautia20arvens.jpg




:Saluto:
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao Pluteus,
Tanto la primavera e vicina:) cosi farai tante foto e descrizioni....:D nn sapevo che la scabiosa era commestibile..ora lo sò,grazie della scheda.
Massimo
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Phyteuma spicatum

Famiglia delle campanulacee.
Presente nei sottoboschi umidi di latifoglie dai 500 a oltre i 2000 mt.
La varietà più comune di quelle presenti in Italia è il

Phyteuma spicatum o raperonzolo di montagna. In vernacolare viene associato alle numerosissime erbe chiamate "spinaci selvatici" anche se con gli spinaci non sono nemmeno parenti lontani, e sono molto più buoni.

Di questa erba si consuma tutto: i tuberi appena lessati e conditi con olio sale e limone, le spighe florali, quando sono ancora verdi si fanno sbianchire pochi minuti in acqua bolente e condite come gli asparagi, le foglie basali cucinate come gli spinaci o mescolate crude in insalate miste di erbe selvatiche.

Particolarità di questa specie è di fare fiori bianchi, rosa, porpora e blu scuro quasi neri. Le foglie possono essere verdi in tinta unita o presentare lungo la venatura centrale una ombreggiatura blu scuro.

Gruppi di foglie basali con la spiga ancora verde
DSCF4447.jpg



DSCF4446-1.jpg



Foglie basali con la "goccia"

DSCF4987-1.jpg



DSCF4986-1.jpg



Infiorescenze
IMG_1400.jpg


IMG_1401.jpg



Per questa sera direi che basta così

:Saluto::sleep2:
 

albaalba

Aspirante Giardinauta
Chenopodium album L. (Farinaccio)

habitat: infesta orti e incolti.

Le foglie tenere e i giovani getti sono usati alla stregua di spinaci. Adatto per minestre e insalate.

Chenopodio2.jpg


cheno_alb_sdl.jpg


Melganzenvoet_bloeiwijze_Chenopodiu.jpg
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao pluteus,
Del Phyteuma lo sapevo che veniva consumato, dalle mie parti nn e presente..
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Chenopodium album L. (Farinaccio)

habitat: infesta orti e incolti.

Le foglie tenere e i giovani getti sono usati alla stregua di spinaci. Adatto per minestre e insalate.

]
Ciao Alba,
Esaustiva la tua scheda,grazie. Spero che nn ti fermi qui:)
aspettiamo altri contributi.
Massimo
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Vorrei parlare del Ppavero: mi piace tantissimo nelle insalate quando è giovane e lessato quando è un po' più grandicello.
E' difficile (almeno per me) trovarlo e quando riesco a portarne a casa qualche rosetta basale mi sembra di aver fatto un terno al lotto!!!!

PAPAVERO
Nome scientifico: Papaver rhoeas L.
Nome comune: Papavero; rosolaccio

3169n5j.jpg
http://www.ky-dan.com/

2ed17j7.jpg
http://www.plantes-sauvages.skynetblogs.be/

5ppfg1.jpg
http://www.ppws.vt.edu/scott/weed_id/papdu.htm

hrae09.jpg

Famiglia: Papaveracee
Caratteristiche: La radiceè a fittone, bianca dalla quale partono le piccole radichette. All'inizio forma una sorta di rosetta di foglie alla base da cui successivamente si sviluppano i fusti, pelosi, diritti, ramificati e alti anche 1 m.
Le foglie disposte a rosetta sono di forma ovale, lunghe e portate da lunghi piccioli profondamente lobate e dentate. Sono presenti anche delle foglie lungo i fusti ma sono molto più semplici e prive di picciolo.
I fiori sono grandi, solitari, portati da lunghi peduncoli e si formano o all'apice del fusto o all'ascella delle foglie. Sono formati da due sepali che cadono quando si aprono i 4 petali di colore rosso sangue che alla base di solito hanno una macchia nera. Sono ermafroditi, sprovvisti di nettare (caratteristica di tutte le Papaveraceae) di conseguenza l'impollinazione avviene tramite gli insetti che sono attirati dai colori vivaci dei fiori e non dal nettare.
I fruttisono delle capsule ovoidali che contengono i semi che si diffondono in seguito a forti scosse di vento perchè i pori si trovano nella parte alta della capsula che una volta matura non si piega.
Luogo d’origine, habitat ed esposizione: Le circa cento specie del genere Papaver sono originarie del bacino mediterraneo e del vicino Oriente, ma oggi sono naturalizzate in molte regioni temperate e subtropicali.
I papaveri, come tutte le piante dotate di radice a fittone, soffrono se trapiantati, dunque è importante seminarli su dischi di torba che verranno poi interrati oppure direttamente a dimora, procedendo a diradare le piantine salvando le più robuste. L’esposizione richiesta è il pieno sole.
Colori dei fiori: I fiori dei papaveri hanno petali impalpabili, con sfumature di colore tra le più delicate e iridescenti esistenti in natura. I colori variano dal bianco al rosa e dal rosso al porpora.
Periodo di fioritura: I fiori sbocciano dalla primavera all’estate.
Coltivazione: Il terreno ove coltivare i papaveri è preferibile sia povero e arido piuttosto che umido e ricco di humus, ma ciò non vuol dire che il papavero disdegni un certo apporto di concime.
Tra un cespo e il successivo si devono lasciare circa una trentina di centimetri. Eliminando le capsule dei semi prima che giungano a maturazione si prolungherà il tempo di fioritura e non si esauriranno i cespi
Per avere un maggior successo nella coltivazione può convenire trattare come annuali anche le specie perenni.
Il papavero vive solo all’aperto, inutile tentare di coltivarlo in casa.
Moltiplicazione: La riproduzione avviene per semina, che può avvenire in autunno o in primavera; per avere una fioritura scalare è necessario effettuare una nuova semina ogni quindici/venti giorni.
Proprietà e possibili usi: Dai semi del papavero pressati si ottiene un olio ancor oggi in uso nei paesi ove non cresce l’olivo; si tratta di un olio benefico, in quanto i semi del papavero non contengono nessuna delle sostanze tossiche ed ipnotiche che sono presenti nel lattice che fuoriesce dai suoi steli. L’industria farmaceutica utilizza questo lattice per estrarne diversi alcaloidi, quali la morfina, la codeina, la papaverina, eccetera, usati come analgesici e narcotici.
Uso in cucina: In cucina i germogli di rosolaccio sono ottimi anche crudi ad insalata. Possono anche essere cotti con le minestre o polenta oppure fritti con farina e uova per fare delle frittelline.
Curiosità e significato: Meglio non regalare al proprio amore un mazzo di papaveri (soprattutto se si ha a che fare con un conoscitore del linguaggio dei fiori), in quanto il papavero è stato accostato, probabilmente per la caducità delle sue corolle, all’idea di tradimento e di incostanza.
Fra i giochi “poveri” del nostro passato, certo molti ricorderanno i “timbri” a forma di asterisco che si ottenevano premendo sulla fronte i raggiati stimmi delle capsule fresche.
Veniva usato in passato, come rimedio contro la gotta e il fuoco di S. Antonio.
Lo sciroppo veniva somministrato ai bambini irrequieti per indurli al sonno. Pare infatti che il termine papaver derivi da "pappa" in riferimento ad una antica usanza di aggiungere parti della pianta nel cibo dei bambini per farli dormire.
Lo schiocco del suo petalo posto sul pugno della mano e colpito con il palmo dell’altra mano era, nella tradizione popolare una prova della fedeltà e dell’amore ricambiato.
 
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